Il sistema di sorveglianza e controllo in un casinò è qualcosa di estremamente complesso e avanzato, ci sono operatori dedicati a questo che monitorano continuamente dalla sala di controllo tutto ciò che avviene per garantire la correttezza del gioco e non solo a livello giocatori ma anche degli impiegati stessi del casinò, tanto che spesso sono stati beccati loro a rubare.. non c'è inoltre bisogno di rivedere ore e ore di registrazioni perché lo può fare tranquillamente il sistema informatico con le telecamere a riconoscimento attuali in pochi minuti.. inoltre nella zona tavoli girano continuamente ispettori che controllano ulteriormente, sui tavoli da roulette ci sono i microfoni che registrano gli annunci dei giocatori per eventuali contestazioni (oltre che le bestemmie di chi perde..), insomma vari livelli di monitoraggio difficilmente riscontrabili in altri ambiti della sicurezza.
Tanto per rimanere in loco casinò di Venezia un paio di anni fa beccato un croupier che si è intascato 20.000 euro di fiche..
Nottata movimentata a Ca' Noghera, sede di terraferma del Casinò di Venezia. Un croupier è stato infatti sorpreso dalle telecamere mentre sottraeva del denaro ai tavoli di punto banco. Immediatatamente è stata chiamata la pubblica sicurezza, che gli ha contestato l'addebito, ed è dunque scattata la denuncia a piede libero, nell'attesa che scattino le procedure aziendali previste in questi casi.
L'assessore alle Partecipate Michele Zuin, da parte sua, evidenzia come "i nostri sistemi di sicurezza funzionano tant'è che ci siamo immediatamente accorti di quanto stava avvenendo e siamo riusciti a fermarlo. Certamente si tratta di fatti che gettano una cattiva luce ma sono stati limitati a una persona che probabilmente ha agito in un momento di follia e che ha ammesso immediatamente l'accaduto".
Sempre nel 2022..
Un dipendente del Casinò di Venezia è stato sorpreso in flagrante mentre intascava le mance dei clienti.
Immediata è scattata la denuncia da parte dell’amministrazione comunale veneziana (unica azionista) che ha segnalato alle autorità competenti l’uomo: si tratta di un cassiere molto esperto che conosce questo tipo di dinamiche e le ripartizioni delle mance tra i dipendenti e la casa da gioco.
Infatti le mance devono essere inserite in appositi contenitori e divise tra tutti i lavoratori, inoltre – per legge – una quota spetta al casinò.
Alcuni suoi “movimenti” avevano destato sospetto e così la direzione aveva deciso di fare dei controlli. Appena scoperto è stato ascoltato dalla polizia locale: il cassiere ha ammesso le sue colpe e restituito quanto sottratto (la somma sembra essere esigua). E’ scattata in automatico una denuncia penale. Rischia il licenziamento.
Il primo cittadino Luigi Brugnaro è stato categorico e inflessibile: “lo abbiamo individuato attraverso i nostri servizi interni della casa da gioco e lo abbiamo segnalato alle autorità competenti. Questa è una città in cui sconsiglio caldamente di rubare perché vi becchiamo”.