A Roma si lamentano che gli affitti sono alle stelle

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Aspetta fami capire, visto che io ho 50 anni e per te che ne hai 29 è come se fossi ormai vecchio e decrepito…..Io che nel 2005 mi sono comprato un trilocale con mutuo ventennale rientro in quello che hai scritto sopra o ti riferisci ad altro??:mmmm:

Secondo me a volte tendete troppo a personalizzare situazioni e comportamenti.

Premessa:
Mi sembra evidente che negli anni '70-'80-'90 e primi duemila in Italia si siano fatte campagne elettorali puntando su aumento della spesa pubblica.
Inizialmente la crescita del debito pubblico veniva tenuta sotto controllo con stampo di moneta e relativa crescita dell'inflazione, creando distorsioni forti come quella di chi comprava casa a basso prezzo e dopo pochi anni si trovava in possesso di un capitale.
Successivamente la politica ha dovuto regolarsi con la separazione tra Banca d'Italia e Ministero del tesoro, e, non essendo più possibile il giochino dello stampo di moneta, il debito ha iniziato a gonfiarsi. Con l'ingresso nell'Euro, si è dovuto trovare delle soluzioni allo sconquasso creato fino ad allora, ma sono state attuate perlopiù soluzioni contingenti (aumento tassazione, prelievo una tantum, etc) e poche soluzioni a lungo termine (riforme pensioni, riduzione numero dipendenti pubblici).

Oggi:
Dato quanto sopra, l'Italia è una nazione con scarsa mobilità sociale, a crescita nulla, in cui governano da anni politici che non vogliono assumersi la responsabilità di riforme impopolari che potrebbero alleggerire alcuni degli ostacoli alla crescita (burocrazia + tassazione su lavoro e impresa in primis). Anzi, le ricette propugnate sono un miscuglio di ricerca di capri espiatori lontani (banche, bildeberg, soros, unione europea), fake news e anti-meritocrazia (esser docenti della più importante università di Economia italiana è quasi diventato un insulto). Le ineguaglianze sociali sono in aumento (fenomeno comune in tutti i paesi industrializzati), ed inoltre (caso unico) non vengono premiate le professionalità che introducono sviluppo ed innovazione, ma le proprie ricchezze disponibili sono "succhiate" da caste non sempre utili.
I politiciche si alternano al governo sono votati, perché appunto propongono ricette semplicistiche, addossano a cause endogene la situazione economica, e propongono mance al proprio elettorato (con questo governo attraverso cancellazione delle cartelle esattoriali per le p. iva e reddito di cittadinanza; con il precedente attraverso la mega-immissione in ruolo di migliaia di insegnanti di cui non vi era reale bisogno).

Detto ciò, mi sembra evidente che chi si è arricchito grazie al proprio lavoro nei decenni passati, ha avuto la strada decisamente più spianata di chi ha 30 anni adesso.
Negare la situazione generale citando casi particolari, è una fallacia induttiva che non dovrebbe esser propugnata di continuo (@rickiconte spesso apprezzo i tuoi post, ma ragionamenti del genere sarebbero da evitare).

Infine ricorrere allo stereotipo che "i giovani di oggi non si danno da fare o non tirano fuori le palle" è un atteggiamento degno di chi non vuole ragionare.


Tutto ciò ovviamente al netto di troll e provocatori, che, ormai evidenti dal tenore dei discorsi, dovrebbero essere ignorati per il bene della discussione:)
 
Ultima modifica:
Si ma mettiti nei miei panni, mi sono comprato casa 13 anni fa e dovrei sentirmi in colpa? Sono pure co glio ne a pagare ancora un mutuo???

Sarà anche una colpa indiretta ma che avrei dovuto fare, NON COMPRARE perché le cose da lì a poco sarebbero peggiorate per le nuove generazioni che ahimè sono messe male?

Ma scherziamo o siamo seri?????

A me piace fare battute perché son fatto così (e poi ritorno serio) ma additarmi di essere troll (probabilmente riferito ad altri) o di NON voler ragionare quando forse la trollata è la frase a cui ho risposto…..ce ne passa.
- Chi ha comprato casa allora ora sta rubando alle nuove generazioni, seppure indirettamente. Sta rubando perché le tasse di oggi servono a pagare le promesse di ieri: pensioni, sviluppo del paese, etc etc... Sta rubando perché indirettamente o meno promuove un sistema in cui sono stati alzati a dismisura balzelli, normative, e tasse all'acquisto e alle nuove costruzioni perché oggi per loro è conveniente tenere la disponibilità di immobili limitata. Fa tutto parte della stessa minestra...
 
Ti rispondo a punti così è più comprensibile:

- I giovani di oggi chiedono il RDC perché è impensabile che in una società avanzata come la nostra, con tutte le garanzie date a caste, baby pensionati, etc... non esista un assegno di disoccupazione serio che permetta alle persone di non ritrovarsi nella cacca appena qualcosa va storto al lavoro. Comunque, ci tengo a precisare, non sono d'accordo al 100% con quanto fatto dal governo.

- Ho già detto che chi affitta deve essere tutelato al massimo, sono d'accordo con te su questo.

- Chi ha comprato casa allora ora sta rubando alle nuove generazioni, seppure indirettamente. Sta rubando perché le tasse di oggi servono a pagare le promesse di ieri: pensioni, sviluppo del paese, etc etc... Sta rubando perché indirettamente o meno promuove un sistema in cui sono stati alzati a dismisura balzelli, normative, e tasse all'acquisto e alle nuove costruzioni perché oggi per loro è conveniente tenere la disponibilità di immobili limitata. Fa tutto parte della stessa minestra...

- Hai ragione su una cosa: l'immobiliare è cresciuto a dismisura a livello globale. Non è solo un effetto italiano, anche se solo in italia fra tanti paesi occidentali abbiamo tasse così alte e servizi così scadenti, sopratutto per chi è entrato nel mondo del lavoro ora. Debito pubblico record, storture assurde sulle pensioni, sanità gratuita pagata dai giovani specialmente in favore dei vecchi, etc...

Sono stanco di ripetere l'ovvietà...



Tutto ragionevolmente giusto.

Ma finche non si capisce che NON c'e' SOLUZIONE POLITICA possibile all'interno di questo sistema.

Il problema e' il sistema.

Continueremo a votare per politici insulsi perché il sistema e' stato creato per questo.

Sono tutte parole al vento che servono solo a farci stare meglio e tenerci occupati.

Questo sistema deve implodere, e mi sembra oggi evidente che implodera'.

Per tornare in tema immobili, quando implode sicuramente chi e' proprietario della propria casa stara' più sereno di chi non lo e' perché l'implosione non avviena da un giorno all'altro ma sarà' un lento declino che già stiamo vivendo.
 
A me sta bene dire che prima era più facile di ora, mi sta pure bene quello che hai scritto argomentando ma, rispondendo alla frase incriminata di Reta, dovermi sentire in colpa…….seppur indirettamente?? NO perché sarebbe assurdo!!!!

Poi, ipotizziamo che fra 30 anni i "nuovi giovani" saranno messi peggio degli attuali, cosa farete vi strapperete le vesti e donerete una parte dello stipendio/pensione alle nuove generazioni?

Non credo proprio!!

Dare la colpa ai "vecchi" è troppo comodo, semmai bisogna prendersela con coloro che si sono succeduti ai governi.
 
- I giovani di oggi chiedono il RDC perché è impensabile che in una società avanzata come la nostra, con tutte le garanzie date a caste, baby pensionati, etc... non esista un assegno di disoccupazione serio che permetta alle persone di non ritrovarsi nella cacca appena qualcosa va storto al lavoro. Comunque, ci tengo a precisare, non sono d'accordo al 100% con quanto fatto dal governo.

Sono stanco di ripetere l'ovvietà...
Scusami tanto eh, se non andavano al Governo i 5 stelle che cosa scrivevi, che i giovani votavano per il partito della fìga??
 
Alla UE l'unica riforma che interessa e' tenere il deficit basso, se poi il paese va allo sfascio sono problemi nostri.. Figurarsi se a loro interessano le riforme che servono davvero al paese.

non credo affatto..alla ue interessa che il rapporto debito pil imbocchi una traiettoria discendente come accaduto in spagna irlanda portogallo e tra poco grecia a seguito dell' entrata a regime delle riforme...il che è esattamente il contrario di fregarsene se il paese va allo sfascio ( debito pil fuori controllo)
 
A me sta bene dire che prima era più facile di ora, mi sta pure bene quello che hai scritto argomentando ma, rispondendo alla frase incriminata di Reta, dovermi sentire in colpa…….seppur indirettamente?? NO perché sarebbe assurdo!!!!

Poi, ipotizziamo che fra 30 anni i "nuovi giovani" saranno messi peggio degli attuali, cosa farete vi strapperete le vesti e donerete una parte dello stipendio/pensione alle nuove generazioni?

Non credo proprio!!

Dare la colpa ai "vecchi" è troppo comodo, semmai bisogna prendersela con coloro che si sono succeduti ai governi.

Chi oggi vita i 5s per il reddito di cittadinanza, è lo stesso tipo di persona che 30 anni fa votava per farsi assumere come forestale e non fare nulla tutto il giorno.

Chi vota la lega per lo stralcio delle cartelle esattoriali, è lo stesso che da padrone di casa si sente in diritto di non restituire la caparra o di affittarti un sottoscala in nero.

Finché non si inizia a tutelare il lavoro rispetto alla rendita o al parassitismo, tutta l'economia è destinata a calare. Se cala l'economia, i valori immobiliari seguono a ruota.

Ritornando al tuo caso particolare, anche a me l'esternazione sul furto indiretto è sembrata una buffonata. Però anche tu a volte esageri con le generalizzazioni (i giovani che non si rimboccano le maniche, a Milano ci vanno perché attratti da cose frivole come lo shopping in stile dettagli, etc).
 
Per darvi l'idea di quanto fosse più facile comperare negli anni '80 con i tassi oltre il 20%, rispetto ad oggi, posso solo fare il mio esempio: io casa l'ho comperata nel 2005, fino ad allora sono stato in affitto senza lamentarmi; avrò anche avuto lo sconto in quanto casa da me occupata, il mio stipendio vista l'età sarà pure cresciuto, ma questo qualcosa vi dice, o no? Negli anni '60 e '70 poi, le case sono costate meno perché ogni quattro anni c'era la svalutazione, e si rivalutavano anche gli stipendi, questo vi vuole entrare nella vostra testa? In questo thread non ci sono troll, ci sono teste...che non ragionano!
 
Ultima modifica:
Vai! Grande così! Portati a casa africani e rom, e obbliga a emigrare i giovani italiani come me! Evvai! :wall: :wall: Sei l'uomo più furbo del pianeta! :rolleyes:

Nessuno obbliga i giovani italiani ad emigrare, siamo in un mondo libero, ci mancherebbe altro, ma se i giovani italiani ritengono di essere sprecati qui ed hanno maggiori chance in altri Paesi, che vadano pure. Uno dei miei due nonni agli inizi del Novecento e' emigrato negli Stati Uniti per poi tornare non so quanti anni dopo, figurati se sono contrario...
 
Ritornando al tuo caso particolare, anche a me l'esternazione sul furto indiretto è sembrata una buffonata. Però anche tu a volte esageri con le generalizzazioni (i giovani che non si rimboccano le maniche, a Milano ci vanno perché attratti da cose frivole come lo shopping in stile dettagli, etc).

Ma certo che esagero, finchè qua dentro dite che tutta Italia va a lavorare a Milano (ragionando solo da laureati ignorando che esistono mille mila impieghi in Italia che non abbisognano di laurea) è ovvio che prendo per il ****, come prendo per il **** uno che è da più di 2 anni che parla di default mondiale, ripeto mondiale, e che andrà a vivere in casetta rurale in **** ai lupi dedicandosi ad accudire le bestie e che ristrutturerà a casa rurale senza nemmeno sapere come si fa ma vantandosi che basta studiarsi qualche manuale.

Continuerò a prendere per il **** perché qualcuno si meraviglia che ha lo stipendio tassato, come se riguardasse solo lui (Reta).

Continuerò a prendere per il **** perché si passa sempre da un estremo all'altro.

PS: Che i giovani non si rimboccano le maniche non l'ho mai detto, semmai ho scritto che a 30 anni, con magari solo 5-6 anni di lavoro all'attivo, non si può neppure pretendere di avere capitali da parte e neppure di comprarsi una casa SENZA mutuo come pretenderebbe il caro Reta.

Io allora sono co glio ne che nonostante sia un "ricco" cinquantenne sto pagando ancora mutuo?
 
Ultima modifica:
Nessuno obbliga i giovani italiani ad emigrare, siamo in un mondo libero, ci mancherebbe altro, ma se i giovani italiani ritengono di essere sprecati qui ed hanno maggiori chance in altri Paesi, che vadano pure. Uno dei miei due nonni agli inizi del Novecento e' emigrato negli Stati Uniti per poi tornare non so quanti anni dopo, figurati se sono contrario...

Ma che sprecati. In Italia vieni derubato per legge.

Lavorare 12 ore al giorno per dover vivere in condivisione o al limite della sussistenza senza futuro, famiglia etc. mentre vedi pensionati al bar paciuti e rilassati che si godono i soldi tuoi e quelli che si sono presi in anticipo con il debito pubblico....e' un'indecenza!

Come e' umiliante dover chiedere da adulti la paghetta sotto forma di sussidio, casa o eredita' perché con il lavoro non sei in grado di campare decentemente.

In italia vengono negati i diritti alle persone attraverso un'esproprio di risorse forzoso per legge.

Io da quando sono emigrato e non sono più soggetto a questo esproprio, respiro, sia perché la mia imposizione e' passata dal 60% e passa a meno del 20%, sia perché non sono più derubato per legge. Prima faceva la fame lavorando 12 ore al giorno con mille rotture tra versamenti anticipi e vessazioni varie. Adesso lavoro pure di meno, viaggio su e' giu a piacere e riesco pure ad accantonare.

L'Italia sta morendo sotto questo sistema. Si sta suicidando per garantire privilegi che non stanno ne in cielo ne in terra a una grossa fascia della popolazione che non contribuisce per nulla al futuro del Paese.

Rubano ai giovani per mantenere nell'ozio e comodità dei vecchi che aspettano miglior vita. Nessun libro di storia ci racconta di una cosa simile perché se mai e esistita quel popolo e' sparito.
 
Dopo i tuoi soliti post catastrofici continuo a chiedermi , sempre che ti trovi veramente all'estero in pianta stabile (ho i miei grossi dubbi) come mai continui a voler comprare casa in Italia.

Questa me la devi proprio spiegare.
 
A me sembra che la drammaticità risieda nel fatto che si stia incrinando sempre di più il patto generazionale... risultato, sono tutti scontenti
a me sembra invece che chi l'ha acquistata 15anni fa abbia cagato duro esattamente (anzi forse più) di oggi..
c'era l'ICI e le case costavano di più...

gli stipendi erano uguali, 15anni fa io da trasfertista laureato prendevo 1050€, un appartamento costava più mensilità nette che mai

Mio padre medico specializzato a 40anni dovette fare mutuo per comprare (primi anni 80) in una città che neanche faceva provincia, non si capisce perché oggi dei comuni impiegati debbano sentirsi offesi a farlo a Milano o Bologna...


la differenza è che ci si lamentava meno, altro che palle
 
.....Premessa:
Inizialmente la crescita del debito pubblico veniva tenuta sotto controllo con stampo di moneta e relativa crescita dell'inflazione, creando distorsioni forti come quella di chi comprava casa a basso prezzo e dopo pochi anni si trovava in possesso di un capitale…..

non mi trovo affatto d'accordo.
e, a parer mio, credo che sia l'elemento che spesso sfugge nelle discussioni di questa sezione, provo a spiegarmi.
si può parlare di "trovarsi in possesso di un capitale" solo nella circostanza in cui quella casa/immobile viene venduta, ed il ricavato destinato ad altro, decisamente diverso dal mattone; se, viceversa, quel ricavato viene destinato all'acquisto di altro immobile (magari + grande, magari per il figlio o la figlia che doveva/voleva sposarsi, o destinato ad attività professionale tipo studio o altro) questa tua affermazione non vale più per il semplice motivo che avrei riacquistato a prezzo maggiorato quel bene che l'anno precedente era in vendita ad un prezzo inferiore, questo proprio per effetto dell'inflazione, (che poi, come sappiamo, altro non è che la velocità con cui la moneta circola).

ora se quanto ho appena scritto ha un senso, dovrebbe essere altrettanto chiaro che dato il periodo di crisi economico/finanziaria "strisciante"( che ci portiamo dietro dal 2008), oggi non ha senso vedere l'immobile come elemento/bene rifugio (per questo fine esiste il Bund, che anche oggi ha visto il decennale ancora ad un tasso negativo), bensì come una sorta di termometro con il quale valutare l'andamento dell'economia del paese, e quindi capire che restare a guardare cosa accadeva negli anni che hai citato, oggi non ha senso; ma allo stesso tempo attenzione a "sbracare" eccessivamente i prezzi perché altrimenti l'effetto domino che si verificherebbe potrebbe avere delle conseguenze quantomeno incontrollabili e, avere degli effetti incontrollabili in economia non credo sia una buona cosa.

ora quanto sopra espresso è il mio pensiero, ed io non ho fatto studi ad indirizzo esclusivamente economico (il mio voto in economia politica è un "onesto" 25/30' affiancato da un "misero" 24 in statistica, le uniche due discipline che io associo a quanto si tratta in questo forum), quindi se qualcosa non torna ditelo.
 
Ma certo che esagero, finchè qua dentro dite che tutta Italia va a lavorare a Milano (ragionando solo da laureati ignorando che esistono mille mila impieghi in Italia che non abbisognano di laurea) è ovvio che prendo per il ****, come prendo per il **** uno che è da più di 2 anni che parla di default mondiale, ripeto mondiale, e che andrà a vivere in casetta rurale in **** ai lupi dedicandosi ad accudire le bestie e che ristrutturerà a casa rurale senza nemmeno sapere come si fa ma vantandosi che basta studiarsi qualche manuale.

Continuerò a prendere per il **** perché qualcuno si meraviglia che ha lo stipendio tassato, come se riguardasse solo lui (Reta).

Continuerò a prendere per il **** perché si passa sempre da un estremo all'altro.

PS: Che i giovani non si rimboccano le maniche non l'ho mai detto, semmai ho scritto che a 30 anni, con magari solo 5-6 anni di lavoro all'attivo, non si può neppure pretendere di avere capitali da parte e neppure di comprarsi una casa SENZA mutuo come pretenderebbe il caro Reta.

Io allora sono co glio ne che nonostante sia un "ricco" cinquantenne sto pagando ancora mutuo?

Rimanere arroccati nelle proprie convinzioni (gli appartamenti a Roma e Milano costano tanto perché i giovani sono stupidi a volersi trasferire lì) fa solo trasparire miopia e testardaggine.

In ogni caso, se le persone laureate non possono godere di una qualità della vita proporzionale al grado di innovazione che portano nel sistema produttivo, vuol dire che c'è una falla nel sistema.


a me sembra invece che chi l'ha acquistata 15anni fa abbia cagato duro esattamente (anzi forse più) di oggi..
c'era l'ICI e le case costavano di più...

gli stipendi erano uguali, 15anni fa io da trasfertista laureato prendevo 1050€, un appartamento costava più mensilità nette che mai

Mio padre medico specializzato a 40anni dovette fare mutuo per comprare (primi anni 80) in una città che neanche faceva provincia, non si capisce perché oggi dei comuni impiegati debbano sentirsi offesi a farlo a Milano o Bologna...


la differenza è che ci si lamentava meno, altro che palle

Non vorrei ripetermi, ma le esperienze personali del genitore che faceva mille sacrifici, statisticamente valgono quanto gli ex-onorevoli che vengono intervistati a dimartedì e si lamentano che se tagliano i vitalizi vanno sotto un ponte.

15 anni fa, con l'avvento dell'euro, si sono iniziati a mostrare i sintomi di una gestione poco oculata delle casse pubbliche che si era voluta mantenere fino ad allora.

Sfugge il senso che questo thread non vuol passare il messaggio che "noi giovani siamo più sfigati", ma che con un'economia come quella italiana del 2019, non c'è ne crescita ne progresso.


Oggi un comune impiegato non ha le possibilità per andare a vivere in un comune che non fa provincia, e, a meno di aiuti dalla famiglia, difficilmente potrà permettersi un mutuo per un appartamento a Milano (sia come rata che come 20% del valore).
 
15 anni fa, con l'avvento dell'euro, si sono iniziati a mostrare i sintomi di una gestione poco oculata delle casse pubbliche che si era voluta mantenere fino ad allora.
veramente fine anni 90/primi anni 2000 in Italia sono stati gli anni con spesa pubblica e deficit più bassi della storia moderna

Oggi un comune impiegato non ha le possibilità per andare a vivere in un comune che non fa provincia, e, a meno di aiuti dalla famiglia, difficilmente potrà permettersi un mutuo per un appartamento a Milano (sia come rata che come 20% del valore
veramente in questo tread hai la dimostrazione che non è così... c'è quello che vive a parco sempione e lo stesso Reta che potrebbe addirittura comprare da single senza mutuo (come ho fatto pure io).

Non dico mica che sia sempre facile...
Nonostante ciò riconoscerai anche tu che sono milioni gli impiegati comuni che hanno comprato casa, sia prima della crisi che negli ultimi 10 anni quando i mutui al 100% non vengono più erogati.


Sul discorso della crescita sono il primo a dire che in questa fase storica bisognerebbe spostare carico fiscale dal lavoro ai patrimoni... lo dico e lo supporto nei fatti a differenza di quanti poi votano per il peggio assistenzialismo e la "gestione poco oculata delle casse pubbliche"...:rolleyes:
 
Aspetta fami capire, visto che io ho 50 anni e per te che ne hai 29 è come se fossi ormai vecchio e decrepito…..Io che nel 2005 mi sono comprato un trilocale con mutuo ventennale rientro in quello che hai scritto sopra o ti riferisci ad altro??:mmmm:

Ma cosa c'entra la tua vita personale? Non fa testo. Chiunque fa parte di questo sistema, che lo voglia o meno. Le ingiustizie vengono passate di generazione in generazione e nessuno vuole rompere il ciclo perché tutti sono troppo impegnati a difendere le proprie rendite. Certamente chi ha cavalcato gli anni 70/80/90 si é ritrovato fra le mani una situazione socio economica molto favorevole e ne ha approfittato il più possibile, tanto da indebitare il futuro della generazione successiva. Il problema non é che allora le persone ne abbiano approfittato, il problema é che ora non vogliono mollare di un centimetro e un'intera generazione ne sta pagando il prezzo.

Vuoi sapere come andrà a finire? Quando quelli della mia età saranno vecchi, i baby boomers non ci saranno più e probabilmente per allora avremo pagato a caro prezzo le scelte egoiste da loro fatte. Ci ritroveremo a quel punto con un'economia distrutta, una demografia da paura, avremo pagato fior di contributi senza avere alcuna pensione, avremo visto stipendi e tutele diminuire, e avremo probabilmente un calo immobiliare a causa della decrescita. Tutto questo già sta accadendo, prevedo però che gli effetti saranno molto più marcati fra 10/20 anni. E nel frattempo, chi rimarrà in Italia e ha oggi 30 anni, avrà contribuito molto nel sistema senza trarne beneficio.

Per allora, quando io sarò vecchio, di certo nessuno voterà per grasse pensioni e leggi a favore delle rendite di posizione: probabilmente la società darà più importanza alle nuove generazioni perché a livello collettivo si avrà maggiore coscienza dell'importanza di dare spazio ai giovani e la % di anziani sulla popolazione sarà comunque minore.

Per esempio, immagino un futuro dove il sistema pensionistico viene rivisto pesantemente (dopo che per decenni avremo mantenuto i retributivi), e la sanità pubblica scomparirà (e da anziani verremo fregati dopo aver pagato chi oggi usufruisce del welfare).

In sostanza prevedo che dopo questa folle stortura a favore dei baby boomers avremo un'inversione di tendenza, ma per allora saremo troppo anziani per poter godere di tale cambiamento.
 
Ultima modifica:
Tutto questo già sta accadendo, prevedo però che gli effetti saranno molto più marcati fra 10/20 anni. E nel frattempo, chi rimarrà in Italia e ha oggi 30 anni, avrà contribuito molto nel sistema senza trarne beneficio.

Per esempio, immagino un futuro dove il sistema pensionistico viene rivisto pesantemente (dopo che per decenni avremo mantenuto i retributivi), e la sanità pubblica scomparirà.

Quoto e condivido!
 
…..Per allora, quando io sarò vecchio, di certo nessuno voterà per grasse pensioni e leggi a favore delle rendite di posizione: probabilmente la società darà più importanza alle nuove generazioni perché a livello collettivo si avrà maggiore coscienza dell'importanza di dare spazio ai giovani e la % di anziani sulla popolazione sarà comunque minore..

nella tua frase che ho riportato, vi è il punto evidenziato che non mi torna.
se è vero che la % di anziani sarà comunque minore be, credo che il problema dovrebbe essere risolto da se perché dovrebbe ristabilirsi da solo quell'equilibrio che vedrebbe due/tre lavoratori "che pagano" la pensione dell'anziano; quindi dove sarebbe la necessità di tagliargli la già magra pensione?
perché dovrebbe essere una "questione di equità/giustizia sociale"? ma credo che anche a quei futuri giovani (i tagliatori di pensioni), stia a cuore assicurarsi una pensione che sia almeno decente, e con i tagli questo non lo otterrebbero.
io credo più in un sistema che possa dire : "non importa nulla che attività hai svolto in età lavorativa; potevi essere il più affermato cardiochirurgo di sto mondo,(quindi retribuzione alta), come il più infimo dei travet di fantozziana memoria (quindi retribuzione bassa), ma siccome ora non fai più parte di quella parte della società che produce (ricchezza?), da oggi, poiché sei in pensione, la tua remunerazione sarà tot." riconosco che la cosa sa un po' di "sistema stalinista", ma da un punto di vista sarebbe equo, un punto di vista che lo renderebbe equo sarebbe costituito dal fatto che tale discorso andrebbe fatto all'inizio dell'età lavorativa così da permettere (se ne avranno voglia e se le condizioni generali lo permetteranno) alle varie categorie lavorative di crearsi una loro pensione integrativa; io credo che oggi sia questo il punto che nessuno vuole affrontare, perché andarlo a dire oggi a chi ha già 25/30 anni di contributi versati creerebbe solo sconquassi, e quindi credo sia questo il motivo per il quale si preferisca prendere dalla "fiscalità generale dello Stato" quella differenza che serve.
 
Ma cosa c'entra la tua vita personale? Non fa testo. Chiunque fa parte di questo sistema, che lo voglia o meno. Le ingiustizie vengono passate di generazione in generazione e nessuno vuole rompere il ciclo perché tutti sono troppo impegnati a difendere le proprie rendite. Certamente chi ha cavalcato gli anni 70/80/90 si é ritrovato fra le mani una situazione socio economica molto favorevole e ne ha approfittato il più possibile, tanto da indebitare il futuro della generazione successiva. Il problema non é che allora le persone ne abbiano approfittato, il problema é che ora non vogliono mollare di un centimetro e un'intera generazione ne sta pagando il prezzo.

Vuoi sapere come andrà a finire? Quando quelli della mia età saranno vecchi, i baby boomers non ci saranno più e probabilmente per allora avremo pagato a caro prezzo le scelte egoiste da loro fatte. Ci ritroveremo a quel punto con un'economia distrutta, una demografia da paura, avremo pagato fior di contributi senza avere alcuna pensione, avremo visto stipendi e tutele diminuire, e avremo probabilmente un calo immobiliare a causa della decrescita. Tutto questo già sta accadendo, prevedo però che gli effetti saranno molto più marcati fra 10/20 anni. E nel frattempo, chi rimarrà in Italia e ha oggi 30 anni, avrà contribuito molto nel sistema senza trarne beneficio.

Per allora, quando io sarò vecchio, di certo nessuno voterà per grasse pensioni e leggi a favore delle rendite di posizione: probabilmente la società darà più importanza alle nuove generazioni perché a livello collettivo si avrà maggiore coscienza dell'importanza di dare spazio ai giovani e la % di anziani sulla popolazione sarà comunque minore.

Per esempio, immagino un futuro dove il sistema pensionistico viene rivisto pesantemente (dopo che per decenni avremo mantenuto i retributivi), e la sanità pubblica scomparirà (e da anziani verremo fregati dopo aver pagato chi oggi usufruisce del welfare).

In sostanza prevedo che dopo questa folle stortura a favore dei baby boomers avremo un'inversione di tendenza, ma per allora saremo troppo anziani per poter godere di tale cambiamento.

Ma se la tua visione del futuro del Paese è questa, o te ne vai o sei veramente masochista!
 
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