DesmondHume
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Aspetta fami capire, visto che io ho 50 anni e per te che ne hai 29 è come se fossi ormai vecchio e decrepito…..Io che nel 2005 mi sono comprato un trilocale con mutuo ventennale rientro in quello che hai scritto sopra o ti riferisci ad altro??
Secondo me a volte tendete troppo a personalizzare situazioni e comportamenti.
Premessa:
Mi sembra evidente che negli anni '70-'80-'90 e primi duemila in Italia si siano fatte campagne elettorali puntando su aumento della spesa pubblica.
Inizialmente la crescita del debito pubblico veniva tenuta sotto controllo con stampo di moneta e relativa crescita dell'inflazione, creando distorsioni forti come quella di chi comprava casa a basso prezzo e dopo pochi anni si trovava in possesso di un capitale.
Successivamente la politica ha dovuto regolarsi con la separazione tra Banca d'Italia e Ministero del tesoro, e, non essendo più possibile il giochino dello stampo di moneta, il debito ha iniziato a gonfiarsi. Con l'ingresso nell'Euro, si è dovuto trovare delle soluzioni allo sconquasso creato fino ad allora, ma sono state attuate perlopiù soluzioni contingenti (aumento tassazione, prelievo una tantum, etc) e poche soluzioni a lungo termine (riforme pensioni, riduzione numero dipendenti pubblici).
Oggi:
Dato quanto sopra, l'Italia è una nazione con scarsa mobilità sociale, a crescita nulla, in cui governano da anni politici che non vogliono assumersi la responsabilità di riforme impopolari che potrebbero alleggerire alcuni degli ostacoli alla crescita (burocrazia + tassazione su lavoro e impresa in primis). Anzi, le ricette propugnate sono un miscuglio di ricerca di capri espiatori lontani (banche, bildeberg, soros, unione europea), fake news e anti-meritocrazia (esser docenti della più importante università di Economia italiana è quasi diventato un insulto). Le ineguaglianze sociali sono in aumento (fenomeno comune in tutti i paesi industrializzati), ed inoltre (caso unico) non vengono premiate le professionalità che introducono sviluppo ed innovazione, ma le proprie ricchezze disponibili sono "succhiate" da caste non sempre utili.
I politiciche si alternano al governo sono votati, perché appunto propongono ricette semplicistiche, addossano a cause endogene la situazione economica, e propongono mance al proprio elettorato (con questo governo attraverso cancellazione delle cartelle esattoriali per le p. iva e reddito di cittadinanza; con il precedente attraverso la mega-immissione in ruolo di migliaia di insegnanti di cui non vi era reale bisogno).
Detto ciò, mi sembra evidente che chi si è arricchito grazie al proprio lavoro nei decenni passati, ha avuto la strada decisamente più spianata di chi ha 30 anni adesso.
Negare la situazione generale citando casi particolari, è una fallacia induttiva che non dovrebbe esser propugnata di continuo (@rickiconte spesso apprezzo i tuoi post, ma ragionamenti del genere sarebbero da evitare).
Infine ricorrere allo stereotipo che "i giovani di oggi non si danno da fare o non tirano fuori le palle" è un atteggiamento degno di chi non vuole ragionare.
Tutto ciò ovviamente al netto di troll e provocatori, che, ormai evidenti dal tenore dei discorsi, dovrebbero essere ignorati per il bene della discussione
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