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Chagans
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Roma, 16:50
CALCIO, ROMA; PROFUMO: UNICREDIT E' TENUTA A RISERVATEZZA
L'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, ha risposto ad una domanda di un azionista in merito all'esposizione della banca nei confronti di Italpetroli, azionista di controllo della As Roma. "La domanda non è pertinente all'assemblea. E il gruppo è tenuto alla riservatezza. Ci rivedremo alla prossima assemblea, lei mi farà la solita domanda e io le darò la solita risposta", le parole di Profumo.
(16/11/2009)
CALCIO, ROMA; PROFUMO: UNICREDIT E' TENUTA A RISERVATEZZA
L'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, ha risposto ad una domanda di un azionista in merito all'esposizione della banca nei confronti di Italpetroli, azionista di controllo della As Roma. "La domanda non è pertinente all'assemblea. E il gruppo è tenuto alla riservatezza. Ci rivedremo alla prossima assemblea, lei mi farà la solita domanda e io le darò la solita risposta", le parole di Profumo.
(16/11/2009)
ivan72
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Chagans
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IL MESSAGGERO: Unicredit respinge la richiesta della Sensi
17.11.2009 09:28 di Redazione Romagiallorossa articolo letto 515 volte
Fonte: Il Messaggero
Rosella Sensi
Stop and go tra Unicredit e Italpetroli: il nuovo canale negoziale fra le parti attorno al tavolo del giudizio arbitrale si sarebbe già chiuso perchè la richiesta dei Sensi sarebbe stata respinta dalla banca. Unicredit avrebbe nuovamente intrapreso la strada delle vie legali per ottenere la restituzione dei crediti vantati nei confronti della holding controllata al 51% dalla famiglia romana che sarebbero saliti ancora per gli interessi: a settembre, secondo quanto risulta a Il Messaggero, si attestavano a 324,9 milioni. Ai quale devono aggiungersi oltre 100 milioni nei confronti di Mps. Sulle modalità di rimborso delle esposizioni verso Unicredit, che funge da capofila anche per conto dei senesi, da alcuni giorni gli uomini di Alessandro Profumo avrebbero sollecitato l’avvocato Elio Ludini di Roma di tornare alla carica coi decreti ingiuntivi. La mossa legale punta innanzitutto al deposito di un’altra istanza per l’accoglimento delle sei richieste di atti esecutivi presentati il 1° settembre al tribunale di Roma ma congelati in quanto il magistrato si sarebbe dichiarato incompetente a causa della notifica del procedimento arbitrale presentata da Italpetroli col quale intende dimostrare che l’accordo di ristrutturazione del debito del luglio 2008 non sarebbe da considerarsi in default, come ritiene la banca: l’inadempimento scaturirebbe dal mancato pagamento della rata di metà dicembre 2008 per un totale di 150 milioni che il gruppo aveva promesso di onorare a luglio scorso. I sei decreti ingiuntivi in questione sarebbero nei confronti di altrettante società immobiliari e petrolifere della galassia Sensi e dei relativi garanti: Compagnia Fondiaria Romana srl (garanti: Fondiaria Lasa, Maria Nanni e le sorelle Sensi Rosella, Silvia e Maria Cristina); Infisser srl (famiglie Sensi-Nanni); Sipic srl (Italpetroli e famiglia Sensi); Villino Pacelli; Veronese Gestione compravendita immobili; Fondiaria Lasa spa (Infisser, Veronese Gestione compravendita immobili e famiglia Sensi). Unicredit è in attesa di ottenere provvedimenti esecutivi presentati il 4 settembre nei confronti di altre sette società: Meridionale Petroli srl (famiglia Sensi e Compis), So.Inv. srl in liquidazione (garante la famiglia Sensi), Sodeco srl (famiglia Sensi e Fondiaria Lasa spa), Petroli Investimenti spa (famiglia Sensi e Italpetroli), Basalti energia (famiglia Sensi e Compis), Compis (famiglia Sensi, Italpetroli, Fondiaria Lasa, Sodeco). Gli unici obiettivi raggiunti sono i pignoramenti sugli hotel a cinque stelle di Civitavecchia e all’Argentario. Nei giorni scorsi i consulenti ingaggiati dalle parti per assisterli nell’arbitrato (Agostino Gambino per Italpetroli, Valerio Di Gravio e Francesco Carbonetti per Unicredit) si sarebbero incontrati per verificare la possibilità di trovare un accordo che mettesse fine alle carte bollate: il consulente dei Sensi avrebbe proposto di rinegoziare nuovamente i debiti secondo forme e tempi da concordare. Ma la risposta di Unicredit sarebbe stata decisa: l’accordo potrà essere fatto solo su forme e modalità di cessione degli asset, altro tempo la banca non ne vuol perdere. Ufficialmente Profumo non parla e ieri durante l’assemblea che ha approvato l’aumento di capitale da 4 miliardi, il banchiere non si è scoperto: «Manteniamo la riservatezza sui clienti».
17.11.2009 09:28 di Redazione Romagiallorossa articolo letto 515 volte
Fonte: Il Messaggero
Stop and go tra Unicredit e Italpetroli: il nuovo canale negoziale fra le parti attorno al tavolo del giudizio arbitrale si sarebbe già chiuso perchè la richiesta dei Sensi sarebbe stata respinta dalla banca. Unicredit avrebbe nuovamente intrapreso la strada delle vie legali per ottenere la restituzione dei crediti vantati nei confronti della holding controllata al 51% dalla famiglia romana che sarebbero saliti ancora per gli interessi: a settembre, secondo quanto risulta a Il Messaggero, si attestavano a 324,9 milioni. Ai quale devono aggiungersi oltre 100 milioni nei confronti di Mps. Sulle modalità di rimborso delle esposizioni verso Unicredit, che funge da capofila anche per conto dei senesi, da alcuni giorni gli uomini di Alessandro Profumo avrebbero sollecitato l’avvocato Elio Ludini di Roma di tornare alla carica coi decreti ingiuntivi. La mossa legale punta innanzitutto al deposito di un’altra istanza per l’accoglimento delle sei richieste di atti esecutivi presentati il 1° settembre al tribunale di Roma ma congelati in quanto il magistrato si sarebbe dichiarato incompetente a causa della notifica del procedimento arbitrale presentata da Italpetroli col quale intende dimostrare che l’accordo di ristrutturazione del debito del luglio 2008 non sarebbe da considerarsi in default, come ritiene la banca: l’inadempimento scaturirebbe dal mancato pagamento della rata di metà dicembre 2008 per un totale di 150 milioni che il gruppo aveva promesso di onorare a luglio scorso. I sei decreti ingiuntivi in questione sarebbero nei confronti di altrettante società immobiliari e petrolifere della galassia Sensi e dei relativi garanti: Compagnia Fondiaria Romana srl (garanti: Fondiaria Lasa, Maria Nanni e le sorelle Sensi Rosella, Silvia e Maria Cristina); Infisser srl (famiglie Sensi-Nanni); Sipic srl (Italpetroli e famiglia Sensi); Villino Pacelli; Veronese Gestione compravendita immobili; Fondiaria Lasa spa (Infisser, Veronese Gestione compravendita immobili e famiglia Sensi). Unicredit è in attesa di ottenere provvedimenti esecutivi presentati il 4 settembre nei confronti di altre sette società: Meridionale Petroli srl (famiglia Sensi e Compis), So.Inv. srl in liquidazione (garante la famiglia Sensi), Sodeco srl (famiglia Sensi e Fondiaria Lasa spa), Petroli Investimenti spa (famiglia Sensi e Italpetroli), Basalti energia (famiglia Sensi e Compis), Compis (famiglia Sensi, Italpetroli, Fondiaria Lasa, Sodeco). Gli unici obiettivi raggiunti sono i pignoramenti sugli hotel a cinque stelle di Civitavecchia e all’Argentario. Nei giorni scorsi i consulenti ingaggiati dalle parti per assisterli nell’arbitrato (Agostino Gambino per Italpetroli, Valerio Di Gravio e Francesco Carbonetti per Unicredit) si sarebbero incontrati per verificare la possibilità di trovare un accordo che mettesse fine alle carte bollate: il consulente dei Sensi avrebbe proposto di rinegoziare nuovamente i debiti secondo forme e tempi da concordare. Ma la risposta di Unicredit sarebbe stata decisa: l’accordo potrà essere fatto solo su forme e modalità di cessione degli asset, altro tempo la banca non ne vuol perdere. Ufficialmente Profumo non parla e ieri durante l’assemblea che ha approvato l’aumento di capitale da 4 miliardi, il banchiere non si è scoperto: «Manteniamo la riservatezza sui clienti».
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Chagans
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Bene...dopo gli alberghetti che non sono bastati per rendere ragionevole la sensi adesso si passerà a qualcosa di più sostanzioso (asset industriali che non sono garantite dalla sola italpetroli ma pare anche direttamente dalle persone fisiche della famiglia).
Credo che la strategia sarà quella di riservare il pignoramento di roma 2000 come ultima mossa.
Credo che la strategia sarà quella di riservare il pignoramento di roma 2000 come ultima mossa.
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Italpetroli: salta negoziato con Unicredit su arbitrato (Mess.)
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ROMA (MF-DJ)--Il nuovo canale negoziale fra Unicredit e Italpetroli per
il giudizio arbitrale si sarebbe gia' chiuso percha' la richiesta dei
Sensi sarebbe stata respinta dalla banca. Il consulente dei Sensi
avrebbe proposto di rinegoziare nuovamente i debiti secondo forme e
tempi da concordare. Ma la risposta di Unicredit sarebbe stata decisa:
l'accordo potra' essere fatto solo su forme e modalita' di cessione
degli asset, altro tempo la banca non ne vuol perdere. E' quanto scrive
oggi il Messaggero spiegando che Unicredit avrebbe nuovamente intrapreso
la strada delle vie legali per ottenere la restituzione dei crediti
vantati nei confronti della holding controllata al 51% dalla famiglia
romana che sarebbero saliti ancora per gli interessi: a settembre si
attestavano a 324,9 milioni. Ai quale devono aggiungersi oltre 100
milioni nei confronti di B.Mps. Sulle modalita', Unicredit, intende
tornare alla carica coi decreti ingiuntivi. La mossa legale punta
innanzitutto al deposito di un'altra istanza per l'accoglimento delle
sei richieste di atti esecutivi presentati il 1ø settembre al
tribunale
di Roma ma congelati in quanto il magistrato si sarebbe dichiarato
incompetente a causa della notifica del procedimento arbitrale. I sei
decreti ingiuntivi in questione sarebbero nei confronti di altrettante
societa' immobiliari e petrolifere della galassia Sensi e dei relativi
garanti: Compagnia Fondiaria Romana srl (garanti: Fondiaria Lasa, Maria
Nanni e le sorelle Sensi Rosella, Silvia e Maria Cristina); Infisser srl
(famiglie Sensi-Nanni); Sipic srl (Italpetroli e famiglia Sensi);
Villino Pacelli; Veronese Gestione compravendita immobili; Fondiaria
Lasa spa (Infisser, Veronese Gestione compravendita immobili e famiglia
Sensi). Unicredit e' in attesa di ottenere provvedimenti esecutivi
presentati il 4 settembre nei confronti di altre sette societa':
Meridionale Petroli srl (famiglia Sensi e Compis), So.Inv. srl in
liquidazione (garante la famiglia Sensi), Sodeco srl (famiglia Sensi e
Fondiaria Lasa spa), Petroli Investimenti spa (famiglia Sensi e
Italpetroli), Basalti energia (famiglia Sensi e Compis), Compis
(famiglia Sensi, Italpetroli, Fondiaria Lasa, Sodeco). red/cat (END) Dow
Jones Newswires November 17, 2009 04:22 ET (09:22 GMT) Copyright (c)
2009 MF-Dow Jones News Srl.
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Italpetroli: salta negoziato con Unicredit su arbitrato (Mess.)
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ROMA (MF-DJ)--Il nuovo canale negoziale fra Unicredit e Italpetroli per
il giudizio arbitrale si sarebbe gia' chiuso percha' la richiesta dei
Sensi sarebbe stata respinta dalla banca. Il consulente dei Sensi
avrebbe proposto di rinegoziare nuovamente i debiti secondo forme e
tempi da concordare. Ma la risposta di Unicredit sarebbe stata decisa:
l'accordo potra' essere fatto solo su forme e modalita' di cessione
degli asset, altro tempo la banca non ne vuol perdere. E' quanto scrive
oggi il Messaggero spiegando che Unicredit avrebbe nuovamente intrapreso
la strada delle vie legali per ottenere la restituzione dei crediti
vantati nei confronti della holding controllata al 51% dalla famiglia
romana che sarebbero saliti ancora per gli interessi: a settembre si
attestavano a 324,9 milioni. Ai quale devono aggiungersi oltre 100
milioni nei confronti di B.Mps. Sulle modalita', Unicredit, intende
tornare alla carica coi decreti ingiuntivi. La mossa legale punta
innanzitutto al deposito di un'altra istanza per l'accoglimento delle
sei richieste di atti esecutivi presentati il 1ø settembre al
tribunale
di Roma ma congelati in quanto il magistrato si sarebbe dichiarato
incompetente a causa della notifica del procedimento arbitrale. I sei
decreti ingiuntivi in questione sarebbero nei confronti di altrettante
societa' immobiliari e petrolifere della galassia Sensi e dei relativi
garanti: Compagnia Fondiaria Romana srl (garanti: Fondiaria Lasa, Maria
Nanni e le sorelle Sensi Rosella, Silvia e Maria Cristina); Infisser srl
(famiglie Sensi-Nanni); Sipic srl (Italpetroli e famiglia Sensi);
Villino Pacelli; Veronese Gestione compravendita immobili; Fondiaria
Lasa spa (Infisser, Veronese Gestione compravendita immobili e famiglia
Sensi). Unicredit e' in attesa di ottenere provvedimenti esecutivi
presentati il 4 settembre nei confronti di altre sette societa':
Meridionale Petroli srl (famiglia Sensi e Compis), So.Inv. srl in
liquidazione (garante la famiglia Sensi), Sodeco srl (famiglia Sensi e
Fondiaria Lasa spa), Petroli Investimenti spa (famiglia Sensi e
Italpetroli), Basalti energia (famiglia Sensi e Compis), Compis
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nn so secondo me dovresti rivedere la tua strategia...........ho come il dubbio che ......
ivan72
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ahhahah...i soliti polli che comprano dopo il solito articolino..:d:d ok!ok!
Io la aspetto a 0.60...sono furbo come la rosella...
:d:d:d:d
Genghis Khan
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io non devo insegnare nulla, anzi sto leggendo da pochissimo questa sezione per capire qualcosa sulle small cap con l'intento di "inquadrarle"
credo che in situazioni in cui si aspetta il botto c'è il rischio di anticipo/posticipo, e il timing fa la differenza
premettendo che non entrero su questo titolo (come avevo anticipato ho solo un'idea, tutto qui, che non sara operativa) quindi probabilmente avrai ragione tu, rischierei di rimanere fuori
se dovessi entrare, lo farei solo intorno 0,70 col rischio di restare fuori, oppure l'entrata la farei in base al timing, cioe dopo gennaio
cmq un'occhiata ogni tanto la daro, proprio per capire qualcosina, e se avro osservazioni le faro, e sono ammesse bacchettate
Shock the Monkey
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Buona giornata a tutti, specialmente a quelli abituati alle scadenze.
Gli altri si stanno per abituare
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oh, la rosella è cosi fuuuuurrrbaaaaaaaaa che le portano via col prosisimo pignoramento pure casa sua..........
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eh no, cosi' nn vale........
mi fai un discorso teorico, lo applichi........altrimenti giochiamo col monopoli......
ahhahah...i soliti polli che comprano dopo il solito articolino..
Io la aspetto a 0.60...sono furbo come la rosella...
certo vallo a dire ai furbi che sonpo entrati a 0,88.poi senti che ti dicono ora che sta a 0,84.come li chiami quelli?furbi-
Genghis Khan
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eh no, cosi' nn vale........
mi fai un discorso teorico, lo applichi........altrimenti giochiamo col monopoli......
ehehehe quindi tutti quelli che scrivono sul FOL sono trader oppure hanno azioni in portafoglio?
ma dai..........
a tal proposito quale sarebbe la prova che tu o altri abbiate davver comprato azioni a tale prezzo e tale quantita? (sappiamo tutti che con photoshop.....è stato ampiamente dimostrato
quindi evitiamo di dir ca.z.zate)tutto è basato sulla fiducia e buona fede, e io, a differenza di altri, preferisco dir chiaro che il "titolo x " lo guardo ma non lo trado (trado solo forex)
e poi non vedo quae legge vieti di postare osservazioni
osservazioni che su tale thread nessuno ha fatto, ma solo ritagli di giornale e deve salire perche ..... 0,8 è basso e conveniente o discorsi del genere
gia detto i miei parametri, ci sto un po dietro e faro le mie osservazioni
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beh, qui manchiamo un pochetto di logica.
il punto nn è mettere in discussione le tue o mie dichiarazioni
il punto è che io dichiaro che è meglio comprare prima per n rimanere fuori, anche solo fosse 1 azione in pf .o magarai 70.000 o 7 milioni.
tu dici che è troppo presto per x motivi tutti validissimi ma poi mi dici che nn entrerai.
quindi che capzo di ragionamento è visto che nn è applicabile al mkt , ma solo al monopoli ?
questo solo dal punto di vista della logica.
poi, se vogliamo, io passo i 3/4 del mio tempo a sparar cagate sui tred di altri titoli,...............pero' cosciente di farlo
qui nel forum soprattutto nuovi che parlano per niente!!
0,8 roma si puo' acquistare e il rischio e' molto absso a meno che i sensi hanno fatto qualche porcata nei bilanci!!
e' piu' facile che arrivi 1,5 che a 0,6 soprattutto che angelini sta spingendo e molto probabilmente ha depositato offerta publica in consob!!!
chiaro se l'afafre angelini salta 0,6 possibili altrimenti comprate un telescopio!!!!!
0,8 roma si puo' acquistare e il rischio e' molto absso a meno che i sensi hanno fatto qualche porcata nei bilanci!!
e' piu' facile che arrivi 1,5 che a 0,6 soprattutto che angelini sta spingendo e molto probabilmente ha depositato offerta publica in consob!!!
chiaro se l'afafre angelini salta 0,6 possibili altrimenti comprate un telescopio!!!!!