A vostro parere l'ITALIA è tecnicamente FALLITA?

ecco un altro neo-provocatore
Siete tutti così democratici in questo forum? :no:

L'uscita dall'Euro non vuol dire affatto che non si facciano le riforme , questo lo dici tu ma non lo afferma nessuno di quellli che pensano sia meglio lasciare "QUESTO" euro.
Non mettere in bocca agli altri quello che non dicono .
Non metto in bocca niente a nessuno. Dico che, stante lo spessore dei decisori italiani, uscire dall'euro e svalutare significa al 1000% non modificare nulla. Non serve ad altro che comprare tempo.
 
Il problema é che nonostabte il potenziale le leggi, la burocrazia e la corruzione sono tali da far perdere ogni minuto posizioni all'Italia in termini di capacità industriale e di immagine (che per noi era tutto).
Negli anni i governi hanno sempre incentivato le parti dell'economia piú povere in quanto di massa (elettorale..), invece ad esempio delle arti umanistiche e scientifiche che avrebbero attratto riceratori da tutto il mondo grazie alla nostra storia unica e i fiitamente piú ricca degli altri (pensa a un università ben finanziata che studia architettura a roma o firenze, meccanica a torino etc etc...).
Oggi un ing in italia guadagna e vien trattato peggio di uno spazzino, quindi che fa emigra a prendere soldi e onore ovunque ma altrove... (parlo di me;) )
 
Il problema é che nonostabte il potenziale le leggi, la burocrazia e la corruzione sono tali da far perdere ogni minuto posizioni all'Italia in termini di capacità industriale e di immagine (che per noi era tutto).
Negli anni i governi hanno sempre incentivato le parti dell'economia piú povere in quanto di massa (elettorale..), invece ad esempio delle arti umanistiche e scientifiche che avrebbero attratto riceratori da tutto il mondo grazie alla nostra storia unica e i fiitamente piú ricca degli altri (pensa a un università ben finanziata che studia architettura a roma o firenze, meccanica a torino etc etc...).
Oggi un ing in italia guadagna e vien trattato peggio di uno spazzino, quindi che fa emigra a prendere soldi e onore ovunque ma altrove... (parlo di me;) )

E' così.
:yes:
 
La Germania avrà fatto un pò di svalutazione interna riducendo un pò di diritti ai lavoratori (che però ne continuano ad avere molto più di tutti gli altri del pianeta) ed aumentando la produttività. Ma lo ha fatto principalmente soprattutto migliorando l'efficienza del sistema, la ricerca, le innovazioni.
Tutt'altra cosa la svalutazione pura e semplice tipica dei paesi arretrati e del quarto mondo che vogliono riprendersi un pò di competitività impoverendo i suoi abitanti (svalutando) senza fare le riforme necessarie.

E' il segreto del loro successo!!!
 
sempre a cercare di colpevolizzarsi , con pseudomoralismo suicida , anche quando è chiaro che l'euro è stato un progetto del "centro" a scapito della periferia .

posto dal prof Bagnai ( che posto perchè non dice le solite banalità conformiste di regime)

La natura della crisi è descritta da Sergio Cesaratto in questo e-book: un film già visto, il cui titolo potrebbe essere tratto da un lavoro di Taylor (1998): “Liberalizzazione, rigidità del cambio, e destabilizzazione guidata dai mercati”. Due i protagonisti: un paese sviluppato (il “centro”), con una forte base finanziaria e industriale, e un paese, o un gruppo di paesi, relativamente arretrato (la “periferia”). Il centro “suggerisce” alla periferia la liberalizzazione dei movimenti di capitale e l’adozione di un tasso di cambio fisso. Ottiene così due vantaggi: intanto, visto che in periferia i tassi di interesse sono più alti, il centro può prestarle i propri capitali (i movimenti di capitali sono liberalizzati), lucrando la differenza senza patire rischio di cambio (il cambio è fisso). Per la periferia questa liquidità è relativamente a buon mercato, e qui subentra il secondo vantaggio: drogando coi propri capitali la crescita dei redditi della periferia, il centro si assicura un mercato di sbocco per i propri beni, che i cittadini della periferia possono ora acquistare grazie agli effetti diretti e indiretti di un più facile accesso al credito. La periferia si gonfia come una bolla, perché i mercati, allettati dalla sua crescita, convogliano verso di essa capitali in misura sempre maggiore, tanto più che la crescita drogata dal debito privato (i capitali esteri prestati a famiglie e imprese) causa un miglioramento delle finanze pubbliche: il rapporto debito pubblico/Pil si stabilizza o scende. I grulli (o i furbi?) per i quali “l’unico debito è quello pubblico” sono così rassicurati. Ma nell’economia drogata sale la febbre: l’accesso al credito facile fa salire l’inflazione, e se all’inizio ci si rivolgeva all’estero per comprare beni di lusso, col tempo i prodotti esteri diventano competitivi anche sulle fasce più basse, il deficit commerciale si approfondisce, e occorrono nuovi capitali esteri per finanziarlo.


Trovare impieghi produttivi per masse enormi e crescenti di capitali non è facile, e gli afflussi di capitali, dei quali i nostri politici tanto lamentano la carenza in Italia, sono, per il paese che li riceve, debiti esteri, che occorrerà rimborsare. Chi presta questo lo sa. A un certo punto, per un motivo x (ad esempio lo scoppio di una recessione), il centro comincia a dubitare della capacità della periferia di rimborsarlo: esige il pagamento di interessi più alti a copertura del rischio, lo spread decolla, la periferia si avvita nella spirale del debito estero, e per sapere il seguito basta aprire un giornale. Non è un happy end.


La destabilizzazione, Taylor docet, è guidata dai mercati, perché questi ci guadagnano: nel periodo delle vacche grasse incassano begli interessi, e se poi alla fine qualche banca rimane col cerino acceso in mano, a ripianarne i bilanci ci pensano i contribuenti, attraverso l’austerità loro imposta, e gli Stati, accollandosi il debito privato via salvataggi bancari. Nella favola dei media il cattivo è il bilancio pubblico. In realtà sono le banche private che hanno prestato molto e male: ma la soluzione ideologica viene additata nella riduzione dell’“impronta dello Stato”, che deve fare un passo indietro, così che al prossimo giro le banche possano prestare troppo e peggio! Anche gli industriali del centro e della periferia hanno il loro tornaconto: quelli del centro lucrano profitti vendendo beni alla periferia, e quelli della periferia, ci ricorda Acocella (2005), ricorrono allo spauracchio del vincolo esterno per “disciplinare” i sindacati: compressione dei salari più aumento della produttività uguale aumento dei profitti. Quante volte, dal 1979, cioè da quando l’Italia ha iniziato il suo percorso in quella che Carlucci (2008) chiama l’area del marco allargata (prima come Sistema Monetario Europeo – SME – poi come EZ) ci siamo sentiti dire “l’Europa lo vuole”? Come resistere a questo richiamo patriottico?


Le opportunità di profitto, a ben vedere, dipendono dalle diversità fra i protagonisti: diversi tassi di interesse e di inflazione, diversi livelli di reddito, ecc. La morale del film già visto quindi è molto semplice e ognuno la comprende: non è una buona idea aggiogare sotto una moneta comune paesi diversi. Più esattamente: non è una buona idea per i più deboli (anche se è un’ottima idea per alcune classi sociali di questi paesi, come di quelli più forti).
 
funziona così: meno 30% di italiani in vacanza equiìvale a:
meno 30% in autostrada...meno 30% in treno..meno 30% in aereo
spannometricamente.
Forse ti sfugge (ma che studi hai fatto ??) che 30% + 30% + 30%
di ogni 'scaglione' fa sempre 30% sul totale. Non il 90%
Inoltre se la diminuzione del 30% TOTALE dovesse essere imputata
quasi tutta al traffico aereo...SAREBBE UNA NOTIZIA STUPENDA. Meno italiani
all'estero. Ma non è così.

Gran parte del traffico autostradale non è fatto da vacanzieri, ma da chi la usa per lavoro (TIR, camion, ecc...), dai pendolari, da chi la usa abitualmente.
 
sondaggio
Si confrontano tesi....
purtroppo di fatto i dati lo dimostrano!
Una serie di articoli sui maggiori giornali finanziari internazionali dicono che non siamo in grado di ripagare ne il debito ne tanto meno a breve saremo capaci di far fronte ai soli interessi... nonostante gli aiuti...

Finchè resterà ancorata all'euro è destinata alla desertificazione industriale e impoverimento generalizzato.

Quindi si, allo stato attuale è tecnicamente fallita.
 
Gran parte del traffico autostradale non è fatto da vacanzieri, ma da chi la usa per lavoro (TIR, camion, ecc...), dai pendolari, da chi la usa abitualmente.

..e questi lavoratori ci sono solo ad agosto ?
ma per favore !! anzi ad agosto è probabile che siano proprio
loro a diminuire considerevolmente il traffico...mentre aumenta
quello dei vacanzieri...
.
è inutile che cerchiate di girare la frittata. Ribadisco la mia osservazione
ripeto osservazione direi LOGICA. come direbbero gli inglesi
il dato -4,7% E' INCONSISTENT CON un meno 30%...
La differenz aè TROPPO GRANDE !!!!!!!!!!!!!
 
Queste statistiche lasciano il tempo che trovano...tra quelli che conoscete quanti hanno rinunciato alla vacanza quest'anno? Nel mio caso ci sono andati/andranno tutti tranne uno che ha deciso con la sua ragazza di iniziare a risparmiare un po' per cose più importanti (tipo una casa...). Poi c'è chi lavora da un anno (il sottoscritto) e invece quest'anno fa la prima vacanza decente dopo anni di austerity da studente fuori sede :P
 
Queste statistiche lasciano il tempo che trovano...tra quelli che conoscete quanti hanno rinunciato alla vacanza quest'anno? Nel mio caso ci sono andati/andranno tutti tranne uno che ha deciso con la sua ragazza di iniziare a risparmiare un po' per cose più importanti (tipo una casa...). Poi c'è chi lavora da un anno (il sottoscritto) e invece quest'anno fa la prima vacanza decente dopo anni di austerity da studente fuori sede :P
Vero , in vacanza ci vanno quasi tutti , poco o tanto, come ho sempre pensato, piuttosto rinunciano a molte altre cose, ma in vacanza ci devo andare.I problemi dal punto di vista sociale , arriveranno , e la gente si sveglierà dal torpore, quando non potranno più andarci.
 
Vero , in vacanza ci vanno quasi tutti , poco o tanto, come ho sempre pensato, piuttosto rinunciano a molte altre cose, ma in vacanza ci devo andare.I problemi dal punto di vista sociale , arriveranno , e la gente si sveglierà dal torpore, quando non potranno più andarci.

E la rivoluzione quando mancherà il cibo. :yes:
 
Vero , in vacanza ci vanno quasi tutti , poco o tanto, come ho sempre pensato, piuttosto rinunciano a molte altre cose
Miguel, non è così. C'è modo e modo di andare in vacanza. Magari non la abolisci completamente. La accorci, fai un weekend in meno, e così via. Ma alla fine il conto delle presenze parla chiaro. E, come ci suggerisce l'indice delle auto circolanti, quest'anno siamo sui livelli dell'anno scorso e, aggiungo io, ben al di sopra del 2010.
 
Io farò una settimana anzichè due, ma comunque alle vacanze ho sempre dedicato poco budget in quanto i soldi per le vacanze sono soldi buttati e lo sappiamo tutti. In genere cerchiamo sempre di abbinare visite e relax, la vacanza tutta relax non mi piace
 
..e questi lavoratori ci sono solo ad agosto ?
ma per favore !! anzi ad agosto è probabile che siano proprio
loro a diminuire considerevolmente il traffico...mentre aumenta
quello dei vacanzieri...
.
è inutile che cerchiate di girare la frittata. Ribadisco la mia osservazione
ripeto osservazione direi LOGICA. come direbbero gli inglesi
il dato -4,7% E' INCONSISTENT CON un meno 30%...
La differenz aè TROPPO GRANDE !!!!!!!!!!!!!

Non vedo cosa ci sia di strano. Sinceramente il traffico autostradale e il popolo dei vacanzieri sono al più uno sottoinsieme dell'altro, non sono certo specchio l'uno dell'altro.

Te lo spiego con i numeri (non necessariamente reali):

i vacanzieri sono il 20% del traffico autostradale. Calano del 30%. Il peso del calo sul totale del traffico è 30% del 20%, cioè -6%, abbastanza in linea con il -4,7%.

Peraltro non è escluso che in quel -30% sia una media. Probabilmente il calo è superiore per coloro che vanno in vacanza con aereo o crociera e minore per chi va in auto per vacanze sostanzialmente più economiche.
 
Miguel, non è così. C'è modo e modo di andare in vacanza. Magari non la abolisci completamente. La accorci, fai un weekend in meno, e così via. Ma alla fine il conto delle presenze parla chiaro. E, come ci suggerisce l'indice delle auto circolanti, quest'anno siamo sui livelli dell'anno scorso e, aggiungo io, ben al di sopra del 2010.


Vabbè ma le statistiche lasciano il tempo che trovano. C'è gente come me ad esempio che si è stufata di fare 2000 e passa km per andare in vacanza, infatti quest'anno ho alternato la piscina all'aperto con una settimana di mare vicino casa dei miei genitori. Volendo avrei potuto farmi un mese a Sharm, ma mi sono divertito lo stesso a Minturno. :D
 
i vacanzieri sono il 20% del traffico autostradale. Calano del 30%. Il peso del calo sul totale del traffico è 30% del 20%, cioè -6%, abbastanza in linea con il -4,7%.
E già. E le altre categorie invece continuano a viaggiare a pieno regime: pendolari, camionisti, agenti di commercio. Calano solo i vacanzieri giusto? Ovvero dell'arte di piegare i numeri a sostegno delle proprie tesi. :no:
 
E già. E le altre categorie invece continuano a viaggiare a pieno regime: pendolari, camionisti, agenti di commercio. Calano solo i vacanzieri giusto? Ovvero dell'arte di piegare i numeri a sostegno delle proprie tesi. :no:

Non si tratta di piegare i numeri.

Ci sono due numeri, due statistiche. Il calo sulle autostrade: -4,7%, il calo di chi va in vacanza -30%.

Ciò che critico è chi dice che sia impossibile il calo del -30% perchè incompatibile con il -4,7% delle autostrade. Ma sono due numeri che non necessariamente sono strettamente collegati. Il traffico autostradale non è di soli vacanzieri, così come i vacanzieri non sono solo quelli che prendono la macchina.
 
Ipotesi: tutta l'europa va in vacanza unicamente in grecia passando per la strada piu' facile e diretta, ovvero le autostrade italiane.
Tesi: turismo italiano allo 0%, incremento pedaggi autostradali +1000%
Come gia' hanno detto altri, la correlazione va provata e poi valutata...
 
Indietro