Mi è stato proposto da una società di locare un appartamento nella mia disponibilità accatastato A/3, quindi abitativo, per farne un loro ufficio. Vedo che la prassi corrente sebbene non corretta lo prevede salvo ben specificare nel contratto uso abitativo e quindi consapevolezza del conduttore alla destinazione naturale dell'immobile. Tra l'altro un appartamento dello stabile è già un ufficio.
Per far le cose corrette ed essere al riparo da ogni conseguenza la cosa corretta dovrebbe essere quella di procedere ad una variazione catastale dell'immobile, vale a dire una variazione a livello di visura.
Che costi ci sarebbero?
E, non ultimo, la procedura corretta cosa prevede?
Per far le cose corrette ed essere al riparo da ogni conseguenza la cosa corretta dovrebbe essere quella di procedere ad una variazione catastale dell'immobile, vale a dire una variazione a livello di visura.
Che costi ci sarebbero?
E, non ultimo, la procedura corretta cosa prevede?