ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 7

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Al di là delle battute, in asta vanno sempre quelli di IF a offrire su Pignatelli, Petrus, Velasco, etc... Ogni tanto seguo le dirette di Meetingart ed i quadri di questi 3, se li aggiudicava sempre il Sig. Giuseppe...
 
Al di là delle battute, in asta vanno sempre quelli di IF a offrire su Pignatelli, Petrus, Velasco, etc... Ogni tanto seguo le dirette di Meetingart ed i quadri di questi 3, se li aggiudicava sempre il Sig. Giuseppe...

Si,questa è la loro politica commerciale da sempre.
Non ti permettono di comprarli in asta,a meno che Tu non sparametri,in modo da blindare l'artista.
E' una politica discutibile ma è così.
 
ma daii....non stiamo facendo una gara,non si vince nulla...;);)

e figurati! ci mancherebbe che mi metta in competizione con te...........

solo per onestà intellettuale, mi piacerebbe che rileggessi gli ultimi nostri posts, io lo ho appena fatto, e mi farebbe piacere che mi dessi una sincera valutazione, di quanto scritto.
 
scritto da Carluccio:


dal 10 figurativo,al 15 per le Sue città

che significa?
 
e figurati! ci mancherebbe che mi metta in competizione con te...........

solo per onestà intellettuale, mi piacerebbe che rileggessi gli ultimi nostri posts, io lo ho appena fatto, e mi farebbe piacere che mi dessi una sincera valutazione, di quanto scritto.

Non credo proprio che ci debba essere una competizione,non ne capirei il motivo.
Valutazione su cosa in particolare,sugli Artisti IF?
 
scritto da Carluccio:


dal 10 figurativo,al 15 per le Sue città

che significa?

Velasco ha avuto un Suo percorso evolutivo.
E' partito da un figurativo stretto(esempio ne è l'opera in asta Meeting con un Suo classico ritratto)fino ad arrivare al Suo soggetto più rappresentativo,le città appunto,con un segno sempre meno definito.
Le città hanno prezzi più alti del figurativo.
 
Non credo proprio che ci debba essere una competizione,non ne capirei il motivo.
Valutazione su cosa in particolare,sugli Artisti IF?


Questo lo hai scritto tu:


"Pignatelli è l'unico del gruppo ad avere una certa visibilità internazionale,ultimamente è passato anche da Sothebys a NY,ha una galleria negli USA,ha fatto alcune mostre in Francia anche in Musei pubblici.
E' forse il più immediato come piacevolezza,è l'unico a non essere legato in esclusiva ad IF,è un grande auto-promotore,sempre presente nel posto giusto e nella giusta collezione."

Ti ho risposto che quanto da Te affermato non era vero, in merito al fatto che Pignatelli fosse l'unico a non essere in esclusiva con IF, in quanto l'unico ad essere in esclusiva è Petrus.

Tu mi ha risposto che sbagliavo.

Ecco sei ancora convinto che fossi io a sbagliare?
 
Velasco ha avuto un Suo percorso evolutivo.
E' partito da un figurativo stretto(esempio ne è l'opera in asta Meeting con un Suo classico ritratto)fino ad arrivare al Suo soggetto più rappresentativo,le città appunto,con un segno sempre meno definito.
Le città hanno prezzi più alti del figurativo.

Quindi Tu consideri Velasco un "pittore astratto"?
 
Questo lo hai scritto tu:


"Pignatelli è l'unico del gruppo ad avere una certa visibilità internazionale,ultimamente è passato anche da Sothebys a NY,ha una galleria negli USA,ha fatto alcune mostre in Francia anche in Musei pubblici.
E' forse il più immediato come piacevolezza,è l'unico a non essere legato in esclusiva ad IF,è un grande auto-promotore,sempre presente nel posto giusto e nella giusta collezione."

Ti ho risposto che quanto da Te affermato non era vero, in merito al fatto che Pignatelli fosse l'unico a non essere in esclusiva con IF, in quanto l'unico ad essere in esclusiva è Petrus.

Tu mi ha risposto che sbagliavo.

Ecco sei ancora convinto che fossi io a sbagliare?
Allora...ho premesso che non volevo parlare di Frangi per motivi di correttezza.
Che Petrus sia in esclusiva IF,siamo d'accordo.
Che Pignatelli non lo sia,anche.
Il punto è Velasco...
Velasco è stato per molti anni un Loro Artista di scuderia,poi è passato ad un'altra galleria Milanese,già citata prima ed ha interrotto i rapporti con IF.
Ora,te lo do per certo,torna in esclusiva IF.
Certo,puoi trovare Suoi lavori in altre Gallerie(vale anche per Petrus),magari provenienti da permute od acquistate come secondo mercato.
So che non è semplicissimo,se vuoi ti faccio un esempio pratico.
 
Quindi Tu consideri Velasco un "pittore astratto"?

Non direi,la linea di demarcazione è molto sottile.
Si sta tuttora evolvendo,la figura va via via dissolvendosi,si intuisce ancora ma il tratto è sempre meno definito.
Magari,poi tornerà al figurativo puro...chissà.
Anche Frangi ha avuto un percorso simile,certo,si intuisce sempre il soggetto ma è meno definito.
 
Si,questa è la loro politica commerciale da sempre.
Non ti permettono di comprarli in asta,a meno che Tu non sparametri,in modo da blindare l'artista.
E' una politica discutibile ma è così.

Finchè hanno i soldi per poterlo fare, è un vantaggio per i collezionisti che possono sempre monetizzare il quadro. E' però una strategia di breve...
 
Finchè hanno i soldi per poterlo fare, è un vantaggio per i collezionisti che possono sempre monetizzare il quadro. E' però una strategia di breve...

Concordo,anche se non conosco le Loro disponibilità finanziarie.
C'è da dire che ormai lo fanno da molti anni.
 
Un Amico mi ha detto che "il caso ROM" hanno fatto parlare molto a Parigi del nostro Artista Luca Vitone portando alla ribalta una sua vecchia produzione http://www.teknemedia.net/magazine_detail.html?mId=4461 dell'evento "Ovunque a casa propria".

Lo stesso Amico per onor di cronaca mi ha detto questo sulla situazione attuale delle Gallerie parigine:

"... a Parigi il mondo gira come dovrebbe per quanto riguarda l'arte, mentre in Italia non si fa niente ( inteso come numero di vendite nelle Gallerie ) e noi sappiamo bene come funziona in Italia, l'ultima Biennale veneziana con le sue telenovele ne è l'apice..."
 
Osservatorio Nomisma sul mercato dei beni artistici. Investire in arte rende: arte mo

Osservatorio Nomisma sul mercato dei beni artistici. Investire in arte rende: arte moderna e contemporanea “bene rifugio”

Tratto da: http://www.mondocasablog.com/2010/0...de-arte-moderna-e-contemporanea-bene-rifugio/

Il mercato italiano dell’ arte moderna e contemporanea, nel 2009, ha subito una riduzione di fatturato superiore al 50%, mentre i prezzi hanno sostanzialmente tenuto. Meglio la componente dell’ arte moderna, che, essendo costituita da opere di artisti più affermati, è risultata più attraente per investitori poco disponibili a rischiare e desiderosi al contrario di mettere al sicuro la loro liquidità.

Nel mercato dell’ arte contemporanea, più rischioso perché incentrato su artisti giovani ed emergenti, i prezzi hanno subito una contrazione stimata attorno ai 10 punti percentuali. L’ arte moderna e contemporanea resta comunque una buona forma di investimento e di diversificazione del portafoglio efficiente, infatti l’ arte contemporanea dal 1995 ad oggi ha mediamente reso il 4,04% all’ anno, battendo gli immobili (+2,06), la borsa italiana (+ 2,16), la borsa americana (+2,50) e l’ oro (+3,67). Mentre l’ arte moderna, il cui rendimento medio è stato più contenuto (+2,62), ha comunque garantito un rendimento superiore all’ inflazione, anche nella recente fase di crisi.

Il giro d’ affari complessivo dell’ arte in Italia è stimato per il 2009 in 1 – 1,2 miliardi di Euro, dopo avere sfiorato i 2 miliardi di Euro nel 2008 al termine di un significativo ciclo di espansione. Il dato include anche la quota di sommerso delle attività di scambio dei beni artistici in proporzione analoga a quella stimata da Banca d’ Italia per l’ intera economia del Paese.

*Nonostante il dimezzamento del fatturato del commercio dei beni artistici, dovuto alla recessione globale avviata nel terzo trimestre del 2008, il mercato italiano, rispetto a quello internazionale, ha fatto registrare una migliore performance tra il 1995 e il primo semestre del 2008, e una migliore tenuta dopo lo scoppio della crisi.

*Relativamente al comparto dell’ arte moderna e contemporanea, il giro d’ affari nel 2009 è risultato pari a 114 milioni di Euro, con un calo del 52,7% rispetto ai 242 milioni dell’ anno precedente. Tali valori sono stati stimati, per la prima volta da Nomisma, a partire dallo studio sui dati aggregati dei Diritti di seguito (DDS) corrisposti alla SIAE. A spiegare il maggior calo dell’ arte moderna e contemporanea (-52,7%), rispetto a quello stimato per il settore artistico nel suo complesso (-40 / -45%), sono soprattutto il tracollo dei valori delle vendite per i beni artistici contemporanei (la crisi sembra avere sgonfiato la bolla dell’ indice dei prezzi dell’ arte contemporanea) e un possibile aumento della quota di sommerso nel corso del 2009.

*Sulla base della banca dati SIAE, l’ impatto della crisi sul settore dei beni artistici ha evidenziato da un lato la rigidità dei prezzi (tenuta sostanziale dei prezzi dei beni artistici), dall’ altro il crollo del volume degli scambi (-40% per le case d’ asta e -67% per le gallerie). Tale duplice effetto è analogo a quello registrato in altri mercati di beni d’ investimento (immobiliare in primis). La crisi ha poi avuto lo stesso effetto sui prezzi delle opere vendute dalle gallerie e dalle case d’ asta, indipendentemente dal canale di vendita.

*Rispetto ad altri asset di investimento (oro, azioni, immobili), l’ arte contemporanea è risultata nel periodo 1995 – 2009 l’ investimento a più alto rendimento medio annuale (4,04%), ma anche quello a più alta rischiosità (secondo solo all’ oro).

*Se il rendimento dello stock investito in opere d’ arte viene misurato su un diverso arco di anni, ad esempio sul 2006 – 2009, si osserva che solo l’ arte moderna è sempre riuscita a garantire protezione dall’ inflazione (bene rifugio).
 
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