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OMANI CDA; SU RCS RESTA ATTESA PER SBLOCCO RICUCCI/ANSA
(ANSA) - MILANO, 22 MAR - Bpi torna a riunire domani il cda
in attesa del consiglio del 29 marzo che approverà i conti 2005
e presenterà le prime linee guida del nuovo piano industriale.
Nella riunione di domani, secondo quanto si apprende, i
consiglieri dovrebbero affrontare argomenti di ordinaria
amministrazione e, in un'ottica ancora interlocutoria, il tema
della quota Rcs data in pegno da Ricucci in cambio del
finanziamento da 790 milioni di euro. Al riguardo, infatti, per
una soluzione della vicenda restano da attendere le mosse della
Procura di Milano sui titoli Antonveneta sequestrati a Ricucci.
Sul mercato di Piazza Affari la Rcs ha peraltro messo a segno un
aumento del 3,95% a 4,609 euro, mentre la Bpi ha ceduto il 2,35%
a 0,756 euro.
L'istituto popolare resta sempre dubbioso sull'escussione del
pegno che potrebbe portare al fallimento la Magiste di Ricucci
con conseguenze negative per la stessa banca. Infatti, solo con
lo sblocco e la successiva cessione ad Abn della quota
Antonveneta sequestrata dalla Procura di Milano, la Magiste (pur
rinunciando alle plusvalenze) potrebbe riequilibrare la
situazione finanziaria e affrontare insieme agli advisor e alla
Bpi, la cessione della quota Rcs. Si limano ancora i dettagli,
ma l'intesa di massima dovrebbe prevedere il passaggio della
quota di Via Rizzoli a Bpi, che provvederà poi al suo
collocamento in maniera parziale o totale, tenendo conto dei
delicati equilibri del patto di sindacato Rcs.
L'ad di Bpi Divo Gronchi intende comunque andare avanti per
la sua strada che ha già comportato forti interventi sul
bilancio, che impatteranno sui conti 2005, e un cambiamento
profondo rispetto alla gestione Fiorani aprendo il dialogo a
sindacati e piccoli azionisti e realizzando un governo più
collegiale della banca. Nel nuovo piano industriale che verrà
presentato agli inizi di aprile, ma le cui linee guida saranno
diffuse in occasione del cda dei conti il 29 marzo, i vertici
della Bpi dettaglieranno la riorganizzazione societaria con gli
asset da cedere. Nei mesi scorsi si era parlato anche del ritiro
dalla quotazione di Bipielle Investimenti e di un'alienazione di
Bipielle net oltre alla cessione degli immobili non strumentali.
Di sicuro verrà rifocalizzata la banca sulla tradizionale
attività retail e sul territorio. I bilanci delle banche
controllate, l'ultima delle quali la Popolare Cremona, approvati
in questi giorni confermano i buoni risultati in questo campo.
Da valorizzare anche altri punti di forza come il settore del
credito al consumo dove Bipielle Ducato vanta un'ottima
posizione di mercato e ha riportato nel 2005 una crescita
dell'utile del 19%. (ANSA).