Arenicoli buongiorno!

Buon inizio settimana "santa"...
Continuo con qualche consiglio su dove andare, cosa vedere in questo periodo di feste e ponti.
Dal 13 aprile al 23 giugno 2019 il Magazzino delle Idee a Trieste presenta la mostra Robert Doisneau. Accross the century

"Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene,
dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che
speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere." (Robert Doisneau)

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Un’ampia retrospettiva dedicata al grande fotografo francese, composta da 88 fotografie in bianco e nero che sintetizzano l’intero arco della sua attività artistica, dal 1929 al 1987. Le fotografie d’epoca con cui ha celebrato la bellezza misconosciuta della quotidianità della gente comune.
Le sue fotografie avevano il potere di dare alle persone fiducia nel futuro, malgrado la Francia fosse completamente distrutta e la povertà riguardasse la maggior parte della popolazione.

Una vera e propria passeggiata nel XX secolo, attraverso le sue immagini più iconiche come il Bacio all'Hotel de Ville- la fotografia più riprodotta in assoluto nella storia della fotografia - e altre meno note al grande pubblico.

Doisneau era un artista, aveva respinto l’immagine pittorica della fotografia ufficiale dei suoi esordi, perché voleva che fosse l’emozione a emergere più di ogni altra cosa. La sua ricerca essenziale stava nell’incessante cercare di captare momenti minuscoli di un mondo che osservava con acutezza per restituirne un riflesso modificato.

Era incapace di qualsiasi forma di autocompiacimento:

"Un centesimo di secondo qui, un centesimo di secondo là... anche se li metti tutti in fila,
rimangono solo un secondo, due, forse tre secondi... strappati all'eternità." (Robert Doisneau)



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Pasqua a... Matera, i riti più suggestivi nella splendida cornice dei Sassi

I riti di Pasqua a Matera sono tra i più affascinanti e antichi d’Italia e d’Europa nell’ineguagliabile teatro naturale dei Sassi.

Matera, una delle città più antiche al mondo, famosa per i suoi Sassi che sono diventati patrimonio dell’UNESCO, e di recente
sempre più alla ribalta in quanto prossima Capitale europea della cultura del 2019.

Già a partire dal giovedì Santo, infatti, nei Sassi a ridosso del Canyon della Gravina hanno inizio le celebrazioni, con uno spettacolo
dedicato al Presagio ricco di suggestioni notturne e giochi di luce che mettono ancora più in evidenza il fascino dei Sassi.
La funzione del venerdì Santo è invece incentrata sulla Via Crucis, seguendo un percorso di quattordici stazioni che si snodano lungo
le strade del centro storico.
Durante la processione i fedeli, rigorosamente vestiti in abiti scuri, portano sulle spalle le statue di Gesù e della Madonna accompagnati
da una banda musicale che esegue alcuni antichissimi brani religiosi.

Alla vigilia di Pasqua, fedeli e non si riversano in chiesa per assistere alla messa della Resurrezione e alla benedizione del Cero Pasquale,
un rito estremamente sentito dai materani: per richiamare l’attenzione dei cittadini e riunirli sul sagrato si narra che una volta i bambini
utilizzassero un oggetto simile ad una tavola di ferro chiamato “tracca troch”.

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La Pasqua materana saprà stupirti anche dal punto di vista gastronomico: imperdibile la pannarella (pannarèdd), un dolce di pastafrolla
che racchiude al centro un uovo sodo e che, per tradizione, veniva regalato ai bambini.


Non strettamente legati alla Pasqua ma degni di essere assaggiati sono sicuramente il celebre pane di Matera, la torta di ricotta e le spumette,
ovvero delle meringhe soffici a base di mandorle tritate.


Pasqua a Matera, i riti piu suggestivi nella splendida cornice dei Sassi

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La Pasqua è quel periodo dell'anno molto speciale per i napoletani.
È l'occasione per stare con la famiglia e gli amici, per dimenticare qualsiasi dieta e gustare i tradizionali piatti pasquali napoletani.

La zuppa di cozze: un piatto di Pasqua tutto napoletano che viene consumato il giovedì santo.
Si dice che sia stato inventato dal re napoletano stesso!
La leggenda recita così: Ferdinando I (1751-1825) amava mangiare frutti di mare e pesce alla moda quasi ogni giorno.
Gregorio Maria Rocco famoso e molto importante, a quel tempo, Domenicano, consigliò al re di pensare alla classe povera del popolo
napoletano, di non cadere nei peccati e rinuciare a mangiare pesce saporito almeno nel periodo della settimana santa.
Il problema era che il re aveva delle cozze appena pescate e non voleva arrendersi. Invece, furbamente ordinò ai suoi cuochi il
giovedì santo di preparare queste cozze nel modo più semplice, come zuppa con pomodori, peperoncino e pane tostato.
Il piatto diventò così gustoso che i cuochi diffusero la ricetta in tutta la città di Napoli.
Ai napoletani piacque così tanto questo piatto che divenne addirittura un tradizionale pasto del giovedì santo.

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Il "Casatiello" è la torta salata napoletana consumata a Pasqua, fatta con pasta di pane, ripiena di salumi tradizionali, uova e formaggio,
decorata con uova sode. Il nome di questo piatto deriva dalla parola napoletana "caso" che significa - formaggio, probabilmente per descrivere
la grande quantità di formaggio messa in questa torta. Lo scrittore napoletano Gianbattista Basile scrisse sul Casatiello nella sua storia
de "La gatta Cenerentola" nel 1634. Descrisse la celebrazione con i migliori piatti napoletani dopo che il principe ritrovò la sua amata.
Piatti come il Casatiello pieno dei migliori formaggi e salumi erano considerati il cibo dei ricchi, quindi i poveri li facevano solo in occasioni
speciali come Natale o Pasqua.

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La "Pastiera", tradizionale dolce napoletano, viene consumato dopo cena per tutta la settimana santa.
La leggenda dice che la sirena napoletana Parthenope per celebrare la primavera stava cantando meravigliosamente.
La gente in cambio di questo dolce canto scelse sette delle ragazze più belle per portare doni della natura alla sirena:
farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d'arancio, spezie e zucchero.
Parthenope portò questi ingredienti agli dei. Loro, uniti, mischiarono tutti gli ingredienti e fecero la prima torta Pastiera, dolce come le sirene che cantavano.


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Buongiorno...
Oggi vi consiglio una meta fantastica...per me, che amo la campagna in fiore, sono luoghi veramente magici, affascinanti, da favola...
avrete l'impressione di essere catapultati in un libro di Jane Austen!
Il bosco delle fate. Questo è il Surrey, a sud di Londra, in questa stagione.
In questo periodo fioriscono le bluebells che tappezzano letteralmente i boschi come un pavimento color azzurro-violetto.
Le bluebell sono, in realtà, giacinti selvatici
, Hyacinthoides non–scripta, per essere precisi, ma il nome latino, decisamente poco fatato,
nulla toglie al fascino dell’atmosfera magica che si vive durante la fioritura. Il viola dei boccioli si confonde con quello più intenso delle
pervinche e si accende davanti alle corolle bianche dell’aglio ursino, facilmente riconoscibile dal profumo pungente. Non mancano narcisi,
ranuncoli, anemoni selvatici, acetoselle e mughetti. Un tappeto di fiori che riempie il sottobosco, e che può essere ammirato solo per un
breve periodo, dalla metà di aprile all'inizio di maggio. Questa splendida fioritura l'abbiamo potuta ammirare anche in numerosi film!
La Gran Bretagna offre un’ampia scelta di linee ferroviarie con locomotive a vapore. La Bluebell Railway, dal nome decisamente appropriato
(bluebell significa campanula), attraversa la contea del Sus***
 

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Altro luogo magico: Halle, Belgio.
La fioritura dei giacinti trasforma il sottobosco della foresta in un tappeto blu-violetto.
Uno spettacolo della natura che i fotografi ogni anno dalla metà di aprile tengono d’occhio la fioritura delle bluebell di Hallerbos,
letteralmente “foresta di Halle”, 535 ettari nella Regione del Brabante fiammingo, a una manciata di chilometri di Bruxelles.
Addentrarsi nel fitto dedalo di querce e betulle e camminare sul tappeto blu-violaceo di queste campanule è come passeggiare
in una foresta incantata, che a seconda delle ore del giorno e della luce degrada in sfumature azzurrine, dal lilla al pervinca al glicine.


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BUONGIORNO
Come si festeggia la Pasqua a....

Londra
La festività è particolarmente sentita dalla popolazione perché legata ad antiche tradizioni.
Durante il Giovedì Santo, giornata in cui si commemora l'Ultima Cena di Cristo con gli apostoli, ha luogo la celebre Ceremony of the Royal Maundy, risalente al XIII secolo in occasione della quale la Regina premia due lodevoli abitanti regalando loro delle "monete reali" appositamente coniate.
Secondo la tradizione tali monete sono pari al numero degli anni del sovrano.
Per la Pasquetta invece (il lunedì dell'Angelo), gli uomini si esibiscono nella Morris Dance, un ballo popolare tipico del folklore Britannico.
Inoltre è molto suggestiva "Passione di Cristo", rappresentata a Trafalgar Square il Venerdì Santo.
In Inghilterra si presta molta attenzione ai più bisognosi, con offerte di cibo, aiuto agli anziani e lavanda dei piedi.
Anche momenti più spensierati, con la "discesa delle uova" e la "caccia al tesoro": la prima consiste nel far rotolare dalle collinette dei
parchi uova colorate, la seconda nella classica caccia al tesoro, che sono le uova, da parte dei bambini, tra i cespugli e le aiuole dei parchi.
I dolci tipico sono le "Hot Cross Buns", brioche con cannella e uvetta con una croce di glassa.

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Siviglia.
La Settimana Santa spagnola è il più importante avvenimento pasquale di tutto il mondo.
Le celebrazioni della "Semana Santa" hanno inizio la Domenica delle Palme e durano fino alla Pasqua e le confraternite lavorano per tutto
l'anno per organizzare le rappresentazioni della "Passione di Cristo" ed alle processioni dei misteri.
La Madrugada è il momento topico delle celebrazioni solenni, in cui hanno luogo le processioni organizzate dalle più importanti confraternite.
Per la sua storia e tradizione ultra cattolica, in Spagna questa festa è molto sentita, e in tutte le regioni si organizzano rievocazioni e processioni
in pompa magna che si prolungano per tutta la settimana santa.
Penitenti incappucciati (Nazarenos) per le strade, musica, si appendono palme alle finestre contro i maligni: un vero crogiuolo di tradizioni.

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Berlino
Durante le celebrazioni pasquali a Berlino si respira un'aria eccezionalmente culturale.
Eventi, feste e mercatini caratterizzano il periodo e rendono l'atmosfera unica.
Tra i mercatini più famosi segnaliamo quello di Alexanderplatz, una delle più affascinanti piazze della città.
Diverse attività vengono organizzate nei luoghi di intrattenimento per i più piccoli, come ad esempio lo Zoo cittadino.
I bambini potranno assistere a spettacoli o partecipare alla consueta caccia al tesoro alla scoperta dei nidi di uova del coniglio pasquale.
Negli spazi all'aperto si organizzano fantastiche grigliate, che in genere si tramutano in sensazionali party con il calar del sole.


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PASQUA A...

Lisbona

Lisbona è divenuta una meta turistica molto in voga e viene visitata da milioni di turisti, moltissimi italiani.
Il clima è dolce e ventilato, caratteristica che rende la capitale portoghese una delle destinazioni ideali della primavera
. Ad Aprile non bisogna perdere il festival culinario "Lisboa Fish and Flavoursˮ: durante i 10 giorni della sua durata ci saranno
esibizioni di show-cooking e degustazioni, con specialità preparate da chef stellati, sia portoghesi, che internazionali.

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Utrecht (Olanda)
Utrech è una splendida cittadina dove le stradine sono attraversate da canali e le case tradizionali sono colorate di fiori primaverili.
Con nulla da invidiare ad Amsterdam, Utrecht ha uno splendido Duomo con una caratteristica torre, da cui si diramano stradine
acciottolate ricche di boutique e caffetterie.
Da non perdere il sito storico DOMunder: si tratta di un percorso sotterraneo dove è possibile ammirare quello che rimane di
fortificazioni romane risalenti al 45 a.C.

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Avignone

Avignone è una città medievale situata nel sud della Francia. Le antiche mura racchiudono straordinarie bellezze, molte delle
quali appartengono al Patrimonio dell'Umanità UNESCO.
Ad Avignone si trova il complesso gotico più grande del mondo, Il Palazzo dei Papi, che è stato residenza papale nel XIV secolo.
Nel mese di Aprile ci sono eventi speciale dedicati ai bambini: il Festival dei Clowns e il Festo Pitcho dove è possibile assistere
a show di marionette, spettacoli teatrali musica dal vivo e danza

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GAND (Belgio)
Gand è una splendida cittadina, una delle mete preferite delle Fiandre e dagli amanti dell'arte. Da visitare è la Cattedrale di
San Bavone, un edificio religioso costruito in stile gotico brabantino che custodisce il meraviglioso polittico (pala d'altare)
dei fratelli van Eyck intitolato "L'Adorazione dell'Agnello Mistico", risalente al 1342.
Inoltre, ogni domenica vengono organizzati alcuni mercati dell'usato o dell'antiquariato


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PASQUA IN...

Finlandia
-un paese in cui c'è neve un giorno si e un giorno pure, il ritorno della Primavera merita grossi festeggiamenti!
Che rubano la scena al Cristo risorto, unendo il cristiano al pagano.
Anche qui addobbi con rami di betulla e fiori di carta, e anche qui ci si veste da streghe raccogliendo dolci porta per porta.
Inoltre qui in Finlandia Domenica si accendono i "Kokko", grandi falò che respingono le streghe e i magici abitanti dei boschi
Cibi tipici pasquali sono il Pasha, un budino di ricotta, panna, zucchero, burro e uova , e il Mammi, un budino di segale.

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Danimarca -
I Danesi nel giorno di Pasqua si cimentano in una caccia al tesoro: le uova sono nascoste dai Conigli (gli adulti),
e chi ne trova di più, ne vince uno extra!
Per gli adulti, il tesoro è invece la birra, o meglio la Påskebryg, una versione speciale prodotta solo in questo periodo.
Altra curiosità: a Pasqua tutto è giallo! Tovaglia da tavola, abiti, addobbi, persino le candele!

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Israele - Qui i festeggiamenti sono duplici: c'è infatti la festa cristiana e quella ebraica, il Passah.
Nella settimana santa si ripercorre la via Crucis, e il giovedì prima di pasqua si ricorda l'esodo degli ebrei e la liberazione dalla schiavitù d'Egitto.

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ROMANIA . Durante la messa di Mezzanotte si festeggia la fine della Quaresima sempre con le uova dipinte, che vengono rotte
sbattendole le une contro le altre
mentre si ripete un coro di botta e risposta: Hristos a Inviat! (Cristo è risorto) e Adevarat a Inviat! (Veramente è risorto!).
Anche qui le case vengono addobbate, si indossano gli abiti nuovi della festa, e i bambini ricevono le uova dipinte.
Il menu della festa è a base di ciorba (una zuppa acida), agnello al forno e la torta "drob", fatta con fegato d'agnello e prezzemolo.


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Finalmente una bella giornata di primavera...mite e soleggiata. Buona giornata!

Origine della Colomba Pasquale.

Ai tempi di Greci, Egizi e poi Romani per le cerimonie sacre veniva preparato un pane a forma di colomba.
La tradizione aveva caratteristiche rituali e magiche. I Cristiani acquisirono questa tradizione attribuendo
alla colomba il simbolo della Pace perché la Bibbia narra che dopo il diluvio universale la colomba inviata
da Noé tornò all'arca portando nel becco un ramoscello di ulivo (che al tempo significava fecondità ed al
quale poi venne attribuito significato di Pace).

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Un'altra leggenda antica fa risalire la tradizione del dolce ai tempi di re Alboino.
Si racconta che, dopo un lunghissimo assedio (tre anni), Alboino, re dei Longobardi, riuscì ad entrare a Pavia
proprio la vigilia di Pasqua dell’anno 572.

I pavesi, per placare l’ira del sovrano, che minacciava di dare alle fiamme la città e di uccidere gli abitanti, gli
fecero dono di alcuni dolci a forma di colomba, quale tributo di pace nel giorno di Pasqua.
Tanto piacque il dono ad Alboino che egli rinunciò alla sua vendetta.




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Come si festeggia la Pasqua in...

RUSSIA
- Nel paese della Vodka si suole celebrare il giorno della Resurrezione con un picnic in famiglia, ma dai connotati piuttosto macabri… sulla tomba di un parente. Il menu, per chi riesce a mandarlo giù, è a base di carne, pesce e funghi. Il fulcro della festa è la cittù di Sagorsk, perché qui risiede il Pope di Russia, con una processione attorno alla Cattedrale.
Anche qui le uova sode vengono colorate e il dolce della festa è il Kulitch, un panettone con ricotta dolce.

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GRECIA - Qui i riti sono greco-ortodossi. Ed infatti non vi è corrispondenza nel calendario, generalmente qui i festeggiamenti iniziano già il lunedì prima della Quaresima con il volo degli aquiloni.
Il Venerdì Santo si digiuna, il Sabato a mezzanotte il "pope" annuncia la resurrezione e i fedeli accendono una candela che porteranno poi a casa.
Il menu tipico è fatto di dolcetti e pane pasquale, naturalmente le immancabili uova colorate, una zuppa di agnello, la "Maghiritsa" e i "kokoretsi", interiora alla brace molto simili alle stigghiole palermitane.

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STATI UNITI - Tutto sommato in linea con il resto del mondo, anche qui la Pasqua è all'insegna delle uova colorate e della gioia dei bambini. Straordinario l'evento dell'Egg Roll, in cui i bambini sono invitati a entrare nel prato della Casa Bianca per far rotolare le loro uova in una gara di velocità!Non mancano le parate, tra cui la più famosa a New York sulla Quinta Strada.



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BUONA PASQUA ARENA!

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Nel weekend di Pasqua ci sono tre giorni:
1) Vigilia.
2) Pasqua.
3) Pioggia.

(Twitter)


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Pasqua è una grandissima rottura di uova.
(Andrea G. Pinketts)


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Uno sta bevendo ad una fonte non potabile in un paesino piemontese e un vecchio del posto gli dice:

Beivla nenta c't fa mo
e l'altro
scusi non capisco
e il vecchietto
BEIVLA NENTA C'T FA MO
e l'altro
scusi sa vengo dal sud e non capisco...
Beivla tita c't fa ben

TRADUZIONE

Non berla che ti fa male
e l'altro
scusi non capisco
e il vecchio
NON BERLA CHE TI FA MALE!!!!
e l'altro
scusi non capisco, sà vengo dal sud
e il vecchio
Bevila tutta che ti fa bene


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Cuore della notte.
Topolino e Minnie dormono.
Minnie sente un rumore nel letto, si sveglia e urla: "Chi è??" ...
e Topolino: "Sun mi chi maus"

(la risposta di Topolino è scritta in piemontese e letta è molto simile a "mickey mouse",
che è il nome di Topolino in inglese, mentre "Sun mi chi maus" in piemontese vuol dire "sono io che mi alzo")


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La mi' cugina Gioconda l'è già di molto civettuola di suo...A’ oglia...figurarsi con tutti 'sti flash
...come le si monta la testa!:D;)


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Una volta qualcuno chiese a Leonardo perché, dal momento che creava figure così belle sui suoi quadri,
i suoi figli erano così brutti; lui rispose che il motivo era perché faceva i suoi quadri alla luce del giorno,
mentre i suoi bambini li aveva fatti di notte.
 

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Un famoso pittore surrealista, all'inizio della sua carriera, non sapeva come porsi di fronte alla tela.
La madre ogni giorno lo spronava: "Dai, inizia da qualche natura morta, prova con qualche ritratto,
insomma, comincia da qualcosa di semplice, così come hanno fatto i tuoi predecessori...hai capito?".
"Non molto mamma..."
"Ma dai, che ci vuole... ad esempio... vedi quel gatto? Dai, Salvador, comincia Da lì".

(Akel Barzo)


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BUONGIORNO A TUTTI:)... stamattina dialettando un po' di valdostano...:o


poudzo!
È il saluto tipico valdostano, alzando
il pollice della mano destra!
E infatti poudzo signifi ca proprio ‘pollice
’!
poudzo! /ˈpuʣo/

bondzor
‘Buon giorno’ e ‘bonjour’,
qui come in italiano e in francese
abbiamo il “giorno” e con il “dì”.
bonzor /bonˈʣor/

chavvo
‘Ciao’. È la versione nel patois,
la lingua locale valdostana (di tipo
francoprovenzale), del comune saluto
italiano; direttamente dal veneto ciavo
da sciavo ‘schiavo’ letteralmente
«(sono vostro) schiavo», da cui anche
l’italiano ciao.

chavvo /ˈʧavvo/


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dabon?!
‘Davvero?!’; si usa tanto per chiedere
conferma d’una cosa quanto per
affermare con determinazione che le cose
stanno proprio così.
dabon?! /daˈbõŋ/

adon?
Allora?’, vale a dire: ‘come ti vanno
le cose?’, ‘com’è andata a fi nire?’.
adon? /aˈdõŋ/

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tot amoddo?
‘Tutto a modo?’ o, forse meglio,
‘tutto bene?’.
tot amoddo? /ˈtot aˈmoddo/

salut!
‘Ciao!’, è proprio come il francese salut
che, analogamente all’italiano ciao, s’usa
per salutarsi sia quando ci si incontra sia
quando ci si allontana.
salut! /saˈly/


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