Argentina 41 holdouts ICSID CIADI Griesa Singer Buitre Kirchner

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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Si ho letto il thread e ho potuto capire il pensiero di ognuno di voi. Personalmente non voglio privilegiare una posizione o un'altra...vorrei solo capire se e come una sentenza di questo tipo, che crea un precedente importante, possa essere utilizzato dai creditori di altri Paesi e nel mio caso quelli europei per mettere i "bastoni tra le ruote" ai governi che scelgano di ristrutturare il proprio debito. Naturalmente la mia sarebbe solo un'analisi prospettica e potrei condurla su quei paesi che contengano quella stessa clausola "pari passu" nei propri prospetti...mi chiedo solo se sia fattibile e possa condurre a risultati interessanti.
Non so se al mondo ci sia una posizione di vergogna di civiltà come quella argentina in campo finanziario. Se trucchi ogni azione, dichiarazione e quant'altro della tua esistenza, sto parlando all'argentina, non hai alcun diritto ad ottenere supporto minimamente giusto. Se non rispetti alcuno dei tribunali del mondo che tu hai scelto, anche quelli più distanti dalle parti, come l'ICSID, non devi avere rispetto le tue richieste sono viziate da furbizie e artifici demagogici.
Dici che non vuoi privilegiare nessuna delle posizioni. Immagino che lo dici prima di sapere le posizioni e gli atti di ciascuno, ma poi direi che sia da prendere una posizione. Prendere posizione, talvolta, lo si fa a prescindere da una giusta logica o che altro, ma da posizione aprioristica etc. Su quello non c'è molto da fare.
 
Visto, Dode. Non saprei (faccio del garantismo?). Stiamo a vedere.
 
Il nostro miglior alleato in questo momento, paradossalmente, è proprio la presidentessa cristina k.......con tutte le farneticazioni e proclami che sta dando al mondo.....contro la Germania gli Stati Uniti gli ebrei ecc.ecc......si stà scavando la fossa da sola.

Se va avanti di questo passo, come spero, non arriva a mangiare il panettone di Natale.

Vai cristina continua cosi......facci sognare!!!!!!:D:D:D
 
Ferrer destacó que “hay respaldo mayoritario a nivel mundial a la postura argentina” sobre el litigio con fondos buitre

El economista agregó que “el juez Thomas Griesa está en una posición incómoda por haber tomado una postura insensata de la cual ahora no sabe como salir” en referencia a los pagos en dólares con ley argentina que autorizó este viernes a canalizar al Citibank por única vez.

Mandano avanti i morti a dire boiate ....
 
L'impensabile!! ... finalmente degli argentini che pensano alla catastrofe che loro hanno creato ... e che se ne preoccupano:

Macri y Massa criticaron la política exterior actual: "No se puede pelear con todo el mundo"
Ante los roces del Gobierno con EEUU y Alemania por los Fondos buitre, los precandidatos presidenciales dijeron que peleando no hay futuro.


Macri y Massa criticaron la política exterior actual: "No se puede pelear con todo el mundo" - Los Andes Diario

Los aspirantes presidenciales Mauricio Macri (PRO) y Sergio Massa (Frente Renovador) criticaron hoy la política exterior del kirchnerismo, ante los roces del gobierno nacional con los Estados Unidos y Alemania por el conflicto con los holdouts.

En ese sentido, los dirigentes opositores coincidieron en cuestionar las disputas con otros países, dado que Macri señaló que "peleándonos con todo el mundo no hay futuro para la Argentina", y Massa agregó que "el destino económico de Argentina es con el mundo, no contra el mundo".

"Salimos al mundo y en un par de horas nos peleamos con Estados Unidos, con Alemania y con la comunidad judía. Ese no es el camino, el camino de la Argentina es encontrar el lugar en el mundo que nos corresponde", lamentó Macri.

El jefe del PRO agregó que "no hay manera que, con este nivel de conflicto, podamos crecer, que podamos desarrollarnos y que podamos terminar con la pobreza".

Tras los discursos de la presidente Cristina Fernández en la Asamblea General y en el Consejo de Seguridad de la ONU con críticas a Estados Unidos, Alemania y la comunidad judía, Macri afirmó que "peleándonos con todo el mundo no hay futuro para la Argentina".

"Es absurdo pensar que nuestro único lugar es peleándonos con todo el mundo -insistió-. El camino que ha elegido el Gobierno de pelearnos con todo el mundo no es el camino correcto".

Por su parte, el diputado Massa consideró que "la relaciones con países como Estados Unidos y el bloque europeo son fundamentales".

"El destino económico de Argentina es con el mundo, no contra el mundo y creo que Argentina, si tiene que diseñar su estrategia, como país tiene que mirar primero al Mercosur, por una cuestión de relación histórica y de sinergias en las economías, después obviamente tiene que mirar al resto de América y en ese sentido establecer una relación madura, en la cual tenemos cosas que consolidar", evaluó.

Sobre el discurso de la Presidenta ante la ONU, el ex intendente de Tigre opinó que con "el mensaje uno puede estar más o menos de acuerdo, pero es importante que Argentina recupere y consolide presencia en todos los foros internacionales".

En tanto, el diputado Francisco de Narváez confesó que le dio "vergüenza" el discurso de la primera mandataria en la ONU y consideró que la del canciller Héctor Timerman "ha sido la peor gestión que hemos tenido en política exterior de la Argentina".

"A mí me dio vergüenza, en nombre de todos los argentinos, escuchar a nuestra Presidenta en una tribuna, que prácticamente no le prestaba atención, reivindicando el acuerdo con Irán, diciendo que el mundo atentaba contra la Argentina y poniendo en duda estos terribles asesinatos a manos del grupo extremista ISIS, diciendo 'si esto fuera una serie de televisión, no sé si le tendría que creer'", acotó.

De Narváez apuntó contra Timerman al recordar que "el impulsó el tratado con Irán, un país que ha reivindicado el terrorismo mientras existen todas las razones para pensar que (esa nación) causó los dos atentados terribles en la Argentina, el de la Embajada de Israel y de la Amia.
 
da FB

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Parte del campo nuovo per ottenere trattori agli itinerari per protestare contro il governo Eduardo Buzzi anticipato una mobilitazione dei produttori per entro 10 giorni. Essi lamentano la mancanza di credito e "usura". Ha accusato il governo di promozione finanziaria "scopare" il titolare della Federazione Agraria Argentina (FAA), Eduardo Buzzi, ha annunciato oggi che gli agricoltori sono mobilitati in loro trattore sulle rotte entro 10 giorni per protestare contro la mancanza di credito, "usura" e "un festival di joda finanziaria".
"Cosa migliore acquisto $ 6/7 pesos per fare sei mesi di attività e oggi sono a 16 pesos; "quale migliore business oggi c'è in Argentina per mettere l'argento fissata, al 30 per cento, pagano una fortuna e dal modo in cui andare a pagare le tasse sui guadagni per il reddito di quei soldi in finanziaria di *****", si è lamentato il leader.
Ha dichiarato alla radio La Red, Buzzi ha detto che «la patria finanziaria è fare gli agricoltori 'vivo e vegeto' non dare noi di credito e che ha debiti per pagare tariffe esorbitanti», così "trattori, il nostro simbolo, entro 10 giorni ritorno alle rotte" per protestare.
"Viviamo oggi in nazionale governo, popolare e progressiva, l'espressione più profonda e fallo della patria finanziaria. "Quello che ha fatto la negligenza, il malcostume di chico (Axel) Kiciloff davanti al Ministero dell'economia", ha detto.
Ha detto che "ha vinto con la speculazione finanziaria di patria e abbiamo sempre perso produttori. Hanno rotto l'apparato produttivo, desindustrializaron il paese settori che ha puntato al suo ***** finanziario, e questo governo sta promuovendo di nuovo. Questo finisce male. "Argentina vive un festival di joda finanziaria".
D'altra parte, Buzzi ha confermato la sospensione del Congresso annua ordinario che doveva scegliere il suo successore alla testa della FAA, per 60 giorni, a richiesta dell'Ispettorato generale delle persone giuridiche (IGPJ) di Santa Fe dopo una denuncia di settori di opposizione alla sua gestione.
Secondo Buzzi, la scelta "normalmente trasparente: avete intenzione di coprire la bocca alcuni" e che ha denunciato il candidato dell'opposizione, ex radicale vice Pablo Orsolini "finirà giocando un ruolo di (Segretario generale dell'Hugo CTA) Giuseppe" o metallurgico Antonio Caló, capo del Pro-governo CGT, "tipi che sono funzionali al governo". "Per la FAA non otterrà fuori corso dove è ora", ha detto e ha chiesto di "smettere di ***** e danni a un'organizzazione come la FAA". (Tradotto da Bing)
 
Prevén un 2015 con recesión, reservas en baja y alta inflación - 28.09.2014 - lanacion.com  

lanacion.com | Economía | Argentina en default
Domingo 28 de septiembre de 2014
Prevén un 2015 con recesión, reservas en baja y alta inflación
Por Martín Kanenguiser | LA NACION

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La economía argentina presenta un panorama poco alentador para 2015, con recesión por segundo año consecutivo y una inflación que rondará el 35 por ciento. Se prevé, además, que las reservas del Banco Central finalicen el próximo año en US$ 19.500 millones (hoy están en poco más de 28.000 millones) y que el déficit de cuenta corriente llegue al 1,1 por ciento del producto bruto (PBI).

Ésas son algunas de las proyecciones del informe LatinFocus Consensus Forecast, que recoge los pronósticos de un grupo de bancos y consultoras económicas.

El trabajo también incluye las previsiones para este año en el que, por ejemplo, el PBI caería 2% y los precios aumentarían 37,4 por ciento.

Se estima, además, que las reservas del Banco Central rondarán los US$ 24.900 millones a fines de este año, que el déficit de cuenta corriente será del 1% del PBI y que el déficit fiscal alcanzará el 2,8 por ciento.

En tanto, la inversión bajaría 3,5 por ciento.

El promedio o "consenso" de los pronósticos de Latinfocus prevé que, en 2015, el déficit fiscal alcanzará el 3% del PBI y que el saldo comercial será de US$ 8300 millones frente a los US$ 9300 millones de 2014. Por su parte, la inversión caería este año 3,5% y 0,8% el próximo, mientras que el desempleo pasaría del 7,8% en 2014 a 8,6% en 2015. El tipo de cambio oficial lo calcularon en $ 9,61 para fines de este año y en $ 12,59 Miiih para fines de 2015.

"Las perspectivas se deterioran" es el título del informe de la compañía Focuseconomics, en relación con la Argentina, haciendo eje tanto en la recesión como en el conflicto del Gobierno con los holdouts por la deuda en default. Allí se relatan los pasos que dio el Gobierno luego de que la Corte Suprema de EE.UU. dejara en firme el fallo en favor de los holdouts por el pari passu, incluyendo la sanción de la ley de pago soberano, para hacer un bypass a la obstrucción del pago en Nueva York a los bonistas que entraron en los canjes de 2005 y 2010. Además, señalan que "mientras el ministro Axel Kicillof admitió que el plan provocó poco interés entre los inversores, los analistas advierten que la impasse en la cuestión de la deuda genera presiones inflacionarias y cambiarias adicionales".

"Sin la perspectiva de que el gobierno federal pueda acceder a los mercados internacionales durante el año electoral, esperamos que un mayor déficit fiscal lleve a mayor inflación y presiones cambiarias", señaló el jefe de investigación de Goldman Sachs, Alberto Ramos. Y agregó que será complicado el equilibrio para el Banco Central, en el contexto de "una nueva crisis de balanza de pagos, como las que ha vivido el país en el pasado".

En el caso de la inflación, las mediciones no oficiales tienen un promedio del 37,4% para 2014, pero llegan hasta el 43%, según C&T, y al 42%, para el Bank of America-Merrill Lynch; del otro lado se ubican LCG y Nomura, con 35%. En el medio se ubican la Fundación Capital, Analytica y Orlando Ferreres, con 39%; Itaú BBA, con 41%. Para el año próximo, el consenso es de 34,7%.

En cuanto al crecimiento económico, se prevé una recesión del 2,1% este año y del 0,9% el próximo, aunque para el estudio Bein podría llegar al -2,5% y para LCG, al -2,4%.

El presupuesto nacional, que está tratando el Congreso, estima en cambio un crecimiento del 0,5% este año (se había calculado en 6% a fines del año pasado) y del 2,8% el próximo. El tipo de cambio oficial se estimó en la ley de leyes en $ 8,21 este año (por debajo del nivel actual) y de $ 9,45 el próximo. El nivel de inflación del Indec se estimó en 15,6 por ciento para 2015.

El diputado Claudio Lozano sostuvo que "en toda la gestión kirchnerista los proyectos de presupuesto jamás se basaron en supuestos realistas en materia de proyección macroeconómica". Miiih Para el año próximo, "repite la práctica del dibujo presupuestario de los últimos años: supone un crecimiento débil del 2,8% cuando la economía está en franca recesión, al tiempo que sostiene una tasa de crecimiento de los precios del 15,6% cuando en la actualidad está cercana al 40%".

Además, "muestra un cuadro de mayor nivel de actividad y menores precios. Son nuevamente parte de las inconsistencias en la presentación presupuestaria de 2015".

Por su parte, un informe de Cippec indicó que "aunque el proyecto de presupuesto 2015 presentado por el Gobierno estima un déficit financiero de casi $ 50.000 millones para 2015, Cippec indica que el monto podría ascender en 2015 a los $ 183.000 millones". Lucio Castro, director del Área de Desarrollo Económico de Cippec, cuestionó que el proyecto oficial "plantea para 2015 un escenario macroeconómico optimista poco probable, ya que "en lo que va de 2014, la actividad económica se encamina a caer un 2 por ciento".
 
I merdsssmi lercioni vorrebbero far comprare lo loro sentenza a Soros in cambio di piu' azioni sul giacimento Vacca Muerta
Soros compraría el juicio a cambio de yacimientos en Vaca Muerta

e per foruna la kretina diceva che non aveva parlato con Soros di deuda quando lo aveva incontrato a N.Y.!!!:wall::wall:
Auguroni Soros per i tuoi futuri investimenti in argentina:D:D:D
questo per te sara' un investimento piu' sicuro di andare contromano sulla autostrada del sole in una soleggiata domenica d'agosto :D:D:D:D
 
Si ho letto il thread e ho potuto capire il pensiero di ognuno di voi. Personalmente non voglio privilegiare una posizione o un'altra...vorrei solo capire se e come una sentenza di questo tipo, che crea un precedente importante, possa essere utilizzato dai creditori di altri Paesi e nel mio caso quelli europei per mettere i "bastoni tra le ruote" ai governi che scelgano di ristrutturare il proprio debito. Naturalmente la mia sarebbe solo un'analisi prospettica e potrei condurla su quei paesi che contengano quella stessa clausola "pari passu" nei propri prospetti...mi chiedo solo se sia fattibile e possa condurre a risultati interessanti.

In questa sezione è difficile avere le risposte che cerchi, anche per chiedere un parere disinteressato come il tuo, si rischia di essere spacciati per troll e fiancheggiatori delle tesi argentine. Nell' altra sezione si ragiona in modo più pacato e ci sono utenti preparati e distaccati come archmax che potrebbero esserti d' aiuto.
 
La classica fuffa argentina dei pezzi 'di fondo' domenicali.

Un pseudosproloquio stile k sulle Falkland:

Los fondos buitre financian el saqueo petrolero en Malvinas

Fecha: 28/09/2014 Hora: 08:00

- Se trata de Elliott, de Paul Singer, BlackRock y Oz Management, detrás de las empresas que operan ilegalmente en las islas a través de la multinacional Noble Energy, compañía de capitales estadounidenses con base en Houston


Los fondos buitre financian el saqueo petrolero en Malvinas | Radio La Voz
 
Pezzo lungo ma divertente:

Un raid alucinado que dará el real sentido de la Patria

Un raid alucinado que dar el real sentido de la Patria - El Liberal Digital

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Tampoco igualar a los fondos buitre con los terroristas, y menos hacerlo en la mesa de los expertos y en un momento de hipersensibilidad internacional: todos los días hay muertos y soplan vientos de guerra. Al revés que nosotros, la comunidad mundial no tiene naturalizado que se pueda opinar livianamente de cualquier tópico y de cualquier manera, ni que un político pueda abolir la realidad con el fin de automitificarse.
La enjundia de Cristina no dejó de lado la falsa e insoportable centralidad argentina, defecto nacional que ella encarna con gusto. Enfrentamos, para no andarnos con chiquitas, un triple leading case: Malvinas, los buitres y los atentados. Nosotros nos las sabemos todas, papá, y podemos hacer docencia. ¿Cómo vamos a perdernos ser el niño en el bautizo, la novia en la boda y el muerto en el entierro? Pero la dama de la canción lo hacía todo “para dejar un sello”, y he aquí una clave de nuestro drama: la evidencia de que estas bravuconadas globales sólo tuvieron por objetivo el auditorio doméstico, la épica de entrecasa.

Es que más allá de inocuas condenas testimoniales contra los holdouts, que a estas alturas resultan gratis y obvias y que una vez más no modifican el fondo, los cristinistas saben que para ellos el mundo es un caso perdido.
 
Cristina contra el mundo y la Argentina, en un viaje a los bandazos hacia el final del ciclo kirchnerista

Cristina contra el mundo y la Argentina, en un viaje a los bandazos hacia el final del ciclo kirchnerista - El Liberal Digital

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Hoy, la Argentina carece de dólares suficientes y depende básicamente del mundo, sobre todo del favor que los más grandes pueden hacerle en materia de inversiones. No es cuestión de irse a arrodillar, pero si los Estados Unidos y Europa tuviesen la certeza de que hay atisbos de una cierta lógica en el Gobierno, por más que las miradas del Gobierno vayan hoy hacia China y hacia Rusia, otro sería el cantar.
Es muy lindo y democrático llenarse la boca con que 124 países votaron en la ONU a favor de estudiar una Resolución para que se atiendan las quiebras soberanas como las comerciales, pero lo cierto es que en ese club nadie pasó la gorra para la Argentina. No se trataba de eso, se trataba de política, es verdad, pero si se hubiese intentado, igualmente poco sería lo que se iba a recoger, por más que Cristina haya arengado a la Asamblea para que “retome el poder delegado” a las cinco grandes potencias que pueden vetar las resoluciones en el Consejo de Seguridad, porque “cada uno de nosotros valemos un voto, la verdadera democracia global”, dijo.
Si se consigue lo solicitado en materia de deuda, será finalmente algo formal que alcanzará algún estatus global en cuatro o cinco años y que no tendrá valor retroactivo. Igualmente, las nuevas emisiones de bonos ya contemplan una cláusula de respeto hacia la voluntad de las mayorías que se ha incorporado en la práctica justamente debido al desgraciado caso argentino que, dicho sea de paso, Néstor Kirchner consintió.
 
ANTICIPOS ECONOMICOS
“Psicosis” y buitres


“Psicosis� y buitres | Diario El Litoral | Corrientes


Los “lobos” de la city porteña siguen con interés creciente los desequilibrios liderados por la inflación, la emisión monetaria casi descontrolada, la falta de dólares para importar y la desaceleración que se esparce en cada vez más amplios sectores. Casi siempre que los funcionarios apelaron a la psiquiatría para justificar fallas de política, la historia terminó patas para arriba. Algunos especialistas suelen definir a la psicosis como una escisión o pérdida de contacto con la realidad.

POR JOSE CALERO, DE NA

La presidenta Cristina Fernández ratificó en Nueva York un latiguillo que corre riesgo de volverse vacío a fuerza de repetido, según la lectura de referentes del mercado y sectores políticos, empresariales y financieros.
El argumento de que todo lo malo que le sucede a la Argentina es “culpa de los fondos buitre” puede terminar sonando a retórica vacía para algunos sectores de poder, preocupados porque sus negocios empezaron a mermar.
Los “lobos” de la city porteña siguen en cambio con interés creciente los desequilibrios liderados por la inflación, el déficit fiscal, la emisión monetaria casi descontrolada, la falta de dólares para importar y la desaceleración que se esparce en cada vez más amplios sectores.
Con buen “timing”, la jefa de Estado aprovechó primero su almuerzo con el papa Francisco en el Vaticano y luego su exposición en la Asamblea de la ONU en Nueva York, para denunciar una confabulación del sistema financiero internacional contra la Argentina.
Ese entramado de intereses que supuestamente buscaría derrumbar el modelo económico argentino estaría integrado, según la mandataria, por la Justicia norteamericana -con aval de la administración de Barack Obama y hasta su encargado de negocios en el país, Kevin Sullivan, a quien se amenazó con echar del territorio nacional-, y los fondos buitre.
A ese conjunto de intereses que buscarían quedarse con el petróleo que la Argentina poseería, según la Presidenta, en niveles similares a los de “Arabia Saudita” gracias al yacimiento no convencional de Vaca Muerta, se habría sumado este mes el Gobierno alemán, de acuerdo con el razonamiento que retumba por estas horas en las oficinas de la Rosada. :rotfl: :rotfl:
Para el Gobierno, la trama se complica porque la supuesta confabulación incluye “enemigos internos” que buscan esmerilar el sistema cambiario provocando “psicosis” en cientos de miles de ahorristas que salen a las calles ansiosos por comprar dólares, según lo afirmado por el viceministro de Economía, Emmanuel Alvarez Agis.
Esa “fiebre” por el dólar habría alcanzado tanto a asalariados de gran porte como a jubilados, a los que a veces les sobran unos pesos al finalizar el mes y buscan resguardar sus ahorros.
En el año, el inversor que apostó al mercado paralelo obtuvo una ganancia récord del 57,5 por ciento, ya que el blue cotizaba a $10 a principios de año y cerró la semana a $15,75.
Nada mal para una operación que carece de sofisticaciones y se puede concretar con el “arbolito” de la esquina.
La Presidenta dijo que la ganancia del 1.600 por ciento en dólares que el fallo del juez Griesa le brinda a los fondos buitre es “inconcebible” en cualquier lugar del mundo.
También lo es que el Gobierno admita, más por impotencia que por estrategia, que se pueda hacer semejante negocio con una actividad improductiva como el mercado paralelo del dólar.
A esta altura, los avatares del modelo económico parecen más el resultado de la impericia de haber aplicado un cepo cambiario sin plan, o haber confiado en que la Corte norteamericana le daría a la Argentina el tiempo necesario para salir del escollo de la deuda, ahora convertido en un dolor de cabeza interminable.
Todavía replican las palabras confiadas del ministro Axel Kicillof cuando dijo que tenía “todo estudiado” tras la decisión de la Corte de Estados Unidos de desestimar el tratamiento del litigio por la deuda.
Pareció un exceso de confianza del funcionario, casi “sobrar la situación”, como se dice en la calle.
Algo parecido ocurre con la “psicosis” por el dólar denunciado por su segundo, Alvarez Agis.
Casi siempre que los funcionarios apelaron a la psiquiatría para justificar fallas de política, la historia terminó patas para arriba.
Algunos especialistas suelen definir a la psicosis como una escisión o pérdida de contacto con la realidad.
Algo de eso parece estar ocurriendo con ciertas políticas que terminan generando más daños que beneficios a la gente.
 
Salve a tutti...forse rischio di uscire in parte dal topic trattato in questa discussione ma volevo chiedervi se fosse fattibile sviluppare una tesi (specialistica) sul caso argentina con eventuali possibili ripercussioni della sentenza Griesa per il debito dei Paesi europei...cosa ne pensate?? Anche perchè l'argomento è in pol.monet UE thanks ;)
Se le sentenze che riguardano l'argentina possano avere una qualche rilevanza sul debito dei paesi europei non lo so, però posso dire che che per quanto riguarda i suddetti debiti dipende molto dalle legislazioni scelte dagli emittenti il debito, per quanto riguarda l'argentina tutto il contenzioso è sulle obbligaziioni emesse su piazze diverse da buenos saires, anche per quanto riguarda la grecia lo swap ha riguardato prevalentemente i titoli emessi con legislazione greca, mentre per quanto riguarda i titoli con legislazione non greca, se non vado errato sono stati rispettati i contratti di emissione
 
In questa sezione è difficile avere le risposte che cerchi, anche per chiedere un parere disinteressato come il tuo, si rischia di essere spacciati per troll e fiancheggiatori delle tesi argentine. Nell' altra sezione si ragiona in modo più pacato e ci sono utenti preparati e distaccati come archmax che potrebbero esserti d' aiuto.
Anche nell'altra sezione non è molto facile trovare risposte adeguate alla tua domanda, per quello che riesco a capire io di finanza mi sembra che molti degli investitori che frequentalo l'altro tred si affidino molto alla fortuna, anche perchè con l'attuale situazione economica dell'argentina e tenendo presente le cedole pagate dai titoli stessi è difficile credere che abbieno una quotazione così alta, secondo le mie valutazioni (tengo a precisare con non sono un guru della finanza), i titoli argentini tenendo conto di tutte le variabili, dovrebbero avere una valutazione che oscilla tra 20 e 30, ma come si dice dalle mie parti a volte anche le quercie fanno i limoni.
 
Anche nell'altra sezione non è molto facile trovare risposte adeguate alla tua domanda, per quello che riesco a capire io di finanza mi sembra che molti degli investitori che frequentalo l'altro tred si affidino molto alla fortuna, anche perchè con l'attuale situazione economica dell'argentina e tenendo presente le cedole pagate dai titoli stessi è difficile credere che abbieno una quotazione così alta, secondo le mie valutazioni (tengo a precisare con non sono un guru della finanza), i titoli argentini tenendo conto di tutte le variabili, dovrebbero avere una valutazione che oscilla tra 20 e 30, ma come si dice dalle mie parti a volte anche le quercie fanno i limoni.

Di solito il mercato ha sempre ragione e se i titoli swappati hanno quelle quotazioni non è assolutamnete un caso, anche secondo me le quotazione dei ns. TDS alla luce della ns. situazione economica piuttosto fosca hanno un prezzo esagerato e pensavo che potessero stornare, invece continuano a crescere............
 
Di solito il mercato ha sempre ragione e se i titoli swappati hanno quelle quotazioni non è assolutamnete un caso, anche secondo me le quotazione dei ns. TDS alla luce della ns. situazione economica piuttosto fosca hanno un prezzo esagerato e pensavo che potessero stornare, invece continuano a crescere............
Per quanto riguarda i titoli italiani, rispecchiano la situazione europea, la vera stranezza è il fatto che per i titoli europei si arrivi addirittura a rendimenti negativi, però non accosterei la situazione argentina a quella italiana, per quanto riguarda l'italia, se pure in affanno, ha una struttura produttiva che rispetto a quella argentina non ha paragoni, e anche se forse non proprio rispondenti alla realtà i dati che vengono diffusi non sono drogati come quelli argentini
 
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