ARGENTINA MERVAL 55 Holdouts TFA e non TFA

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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bond argentina

Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco questo forum, sono anch'io un "fortunato possessore" di bond argentina con una vicenda un pò ingarbugliata. Vorrei condividere con Voi la mia storia e se qualcuno può darmi qualche consiglio o qualche informazione Ve ne sarei grato.
Nel 2000 decisi di fare un investimento per la mia azienda attraverso un leasing e la banca (Antonveneta) mi chiese di costituire una garanzia, comprai dei fondi Arca, fondi delle banche popolari quindi graditi pensavo. Al momento di perfezionare il leasing qualche mese dopo il direttore mi dice che i fondi non vanno bene perchè i certificati sono a Milano e non disponibili fisicamente e non si possono usare per costituire il pegno (l'operazione si doveva concludere il giorno stesso pena l'annullamento del contratto). L'unico modo per procedere era venderli e comprare qualcosa di disponibile: "fatalità ho disponibili dei fondi argentina, hanno anche un buon rendimento" quando ho obiettato che non avevo mai investito in obbligazioni e, soprattutto mai una somma così elevata in un unico titolo (31.000 euro) la risposta è stata "scherziamo, sono fondi di uno stato sovrano". Ci sono cascato, ho venduto i fondi Arca e acquistato i bond argentina.
Dopo il default ho fatto causa alla banca ed ho perso (l'avvocato della banca è docente all'università di Padova, causa fatta presso il tribunale di Padova, sede della banca Padova.......) il giudice senza vedere le carte e ascoltare i testimoni in cinque minuti ha deciso che ha ragione la banca, ero un investitore esperto e sapevo quello che facevo. Stessa sorte anche ne ricorso in appello a Venezia.
In entrambi i casi la banca mi offre di abbuonarmi le spese legali che sono stato condannato a pagare se rinuncio al proseguimento della causa ma io non mi arrendo, cambio studio legale e mi affido ad un referente veneto di Adusbef che vanta nel sito numerose vittorie in questo campo. Sto aspettando che la Cassazione fissi la causa da oltre tre anni.
Nell'ottobre 2016 l'avvocato della banca ci informa che c'è la possibilità di aderire alla proposta di rimborso del 150%, il mio legale non ne sa nulla, vado in banca ed anche lì non sanno nulla, dopo varie telefonate mi dicono che comunque non posso aderire perché i titoli sono in pegno e non liberi (il leasing è finito e pagato regolarmente, ma in virtù di una clausola estensiva scritta in piccolo sul retro del foglio il pegno risulta ancora iscritto, anche questo è oggetto della causa, ma per ora c'è). Inizia una trattativa con la banca per sbloccare la situazione, dato che anche l'avvocato della banca ufficiosamente riconosce che quella clausola non è valida, ma dopo mesi di solleciti niente, la banca sta attraversando un brutto momento (ora è Montepaschi) e nessuno decide.
Arriviamo ad ora, la banca ci comunica che i titoli sono "prescritti" e non si può fare più nulla e ci invita a fare una proposta per chiudere transattivamente prima di arrivare alla sentenza della Cassazione. Chiedo il rimborso del valore facciale dei titoli (31.000 euro) e spese legali compensate, secondo il mio legale non accetteranno mai, invece rispondono dopo un giorno (prima ci volevano mesi), accettano il rimborso ma vogliono le spese legali.
Non so che pesci pigliare, da una parte vorrei chiudere la questione, anche perché i titoli sono intestati a mia moglie che in questo periodo ha gravi problemi di salute e non ha voglia di pensare a questa penosa vicenda, dall'altro però non vorrei mollare magari in un momento decisivo.
Il cod. isin dei titoli è XS0105694789 ed il depositario era Cedel sa inizialmente e, dal 2004, Euroclear Bank sa.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e, se qualcuno ha dei consigli o delle informazioni da darmi gliene sarei grato.
Paolo
 
[FONT=&quot]PRIGIONIERI DA 10 GIORNI[/FONT]

[h=1]Thailandia, i primi sei ragazzini portati fuori dalle grotte[/h]




.... :clap::clap::clap:
 
Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco questo forum, sono anch'io un "fortunato possessore" di bond argentina con una vicenda un pò ingarbugliata. Vorrei condividere con Voi la mia storia e se qualcuno può darmi qualche consiglio o qualche informazione Ve ne sarei grato.
Nel 2000 decisi di fare un investimento per la mia azienda attraverso un leasing e la banca (Antonveneta) mi chiese di costituire una garanzia, comprai dei fondi Arca, fondi delle banche popolari quindi graditi pensavo. Al momento di perfezionare il leasing qualche mese dopo il direttore mi dice che i fondi non vanno bene perchè i certificati sono a Milano e non disponibili fisicamente e non si possono usare per costituire il pegno (l'operazione si doveva concludere il giorno stesso pena l'annullamento del contratto). L'unico modo per procedere era venderli e comprare qualcosa di disponibile: "fatalità ho disponibili dei fondi argentina, hanno anche un buon rendimento" quando ho obiettato che non avevo mai investito in obbligazioni e, soprattutto mai una somma così elevata in un unico titolo (31.000 euro) la risposta è stata "scherziamo, sono fondi di uno stato sovrano". Ci sono cascato, ho venduto i fondi Arca e acquistato i bond argentina.
Dopo il default ho fatto causa alla banca ed ho perso (l'avvocato della banca è docente all'università di Padova, causa fatta presso il tribunale di Padova, sede della banca Padova.......) il giudice senza vedere le carte e ascoltare i testimoni in cinque minuti ha deciso che ha ragione la banca, ero un investitore esperto e sapevo quello che facevo. Stessa sorte anche ne ricorso in appello a Venezia.
In entrambi i casi la banca mi offre di abbuonarmi le spese legali che sono stato condannato a pagare se rinuncio al proseguimento della causa ma io non mi arrendo, cambio studio legale e mi affido ad un referente veneto di Adusbef che vanta nel sito numerose vittorie in questo campo. Sto aspettando che la Cassazione fissi la causa da oltre tre anni.

Nell'ottobre 2016 l'avvocato della banca ci informa che c'è la possibilità di aderire alla proposta di rimborso del 150%, il mio legale non ne sa nulla, vado in banca ed anche lì non sanno nulla, dopo varie telefonate mi dicono che comunque non posso aderire perché i titoli sono in pegno e non liberi (il leasing è finito e pagato regolarmente, ma in virtù di una clausola estensiva scritta in piccolo sul retro del foglio il pegno risulta ancora iscritto, anche questo è oggetto della causa, ma per ora c'è). Inizia una trattativa con la banca per sbloccare la situazione, dato che anche l'avvocato della banca ufficiosamente riconosce che quella clausola non è valida, ma dopo mesi di solleciti niente, la banca sta attraversando un brutto momento (ora è Montepaschi) e nessuno decide.


Arriviamo ad ora, la banca ci comunica che i titoli sono "prescritti" e non si può fare più nulla e ci invita a fare una proposta per chiudere transattivamente prima di arrivare alla sentenza della Cassazione. Chiedo il rimborso del valore facciale dei titoli (31.000 euro) e spese legali compensate, secondo il mio legale non accetteranno mai, invece rispondono dopo un giorno (prima ci volevano mesi), accettano il rimborso ma vogliono le spese legali.
Non so che pesci pigliare, da una parte vorrei chiudere la questione, anche perché i titoli sono intestati a mia moglie che in questo periodo ha gravi problemi di salute e non ha voglia di pensare a questa penosa vicenda, dall'altro però non vorrei mollare magari in un momento decisivo.
Il cod. isin dei titoli è XS0105694789 ed il depositario era Cedel sa inizialmente e, dal 2004, Euroclear Bank sa.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e, se qualcuno ha dei consigli o delle informazioni da darmi gliene sarei grato.
Paolo


... che razza di dementi!!! ... :angry::angry::angry:
 
Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco questo forum, sono anch'io un "fortunato possessore" di bond argentina con una vicenda un pò ingarbugliata. Vorrei condividere con Voi la mia storia e se qualcuno può darmi qualche consiglio o qualche informazione Ve ne sarei grato.
…...
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e, se qualcuno ha dei consigli o delle informazioni da darmi gliene sarei grato.
Paolo
Un saluto a tutti i "vecchi" del thread, tornato con Marisa dagli USA.

Pazienza doverosa, caro Paolo! Fai bene a tentare di avere qui qualche buona idea.
E' la prima cosa che leggo il tuo post dopo essere stato 15 giorni negli USA costa Ovest e di conseguenza piuttosto stanco dopo 11 ore di volo da Los Angeles e 1,5 da Francoforte e volo ritardato di 2 ore. (sto a Roma).

Non so se potrò darti un minimo anche solo di aiuto, ma certo ho la volontà di farlo, come altri amici qui del thread, che ha ormai 16 anni di vita.
XS0105694789 ARGENTINA-2000/2005 SOSTITUISCE DE0004503206 07/01/2005 EUR
I TITOLI OGGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE | TFA - Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini
Questo sopra è quanto riporta l'elenco TFA sul tuo titolo.
La scadenza è 7 Gennaio 2005 come si vede. Per l'argentina è prescritto, cioè non più pagabile perché, per loro, ha superato 10 anni dalla scadenza.
Non ho proprio ora la piena dedizione mentale al tuo problema in questo momento.
Ti posso dire che nelle tue condizioni ce ne deve essere non pochissimi.
In particolare qui c'è Newnick (italiano) e GermanHoldout (tedesco) nelle tue condizioni. Tutti e due scrivono anche nel sito tedesco Forum Argentinien-Anleihen • Anmelden
Ti devi iscrivere ma gratuitamente per postare e anche solo leggere.
Anche io mi sono iscritto a suo tempo come Franco aus Rom, Newnick è Newnick e GermanHoldout è Mueller.
Mueller è molto arrabbiato e, a mio parere, porta ragioni che dovrebbero essere valide per la legge tedesca per non tacciare i vostri titoli per "prescritti". Gli altri tedeschi sono in genere coloro che hanno fatto causa all'argentina a Francoforte ma avendo i titoli in cartaceo penano a farsi pagare dal febbraio del 2016 (annuncio del pagamento). La "cattiverietta" esiste anche da loro, e avendo loro fatto causa e lui no lo contrariano e prendono in giro volentieri. Un giorno, se avrai la voglia e il tempo, vai all'aprile 2017 di questo thread e capirai la mia fortunosa uscita dai bond degli infami.
Il problema è che la cosa è in stallo. non ho idea come e se si risolverà. Tu segui, direi, anche queste bande che ti potrebbero essere utili.

Per la parte cause alla banca, aspetti di colpe etc non ho molte idee almeno in questo momento. Newnick Nicola anche lui credo un po' nelle tue condizioni, potrà darti qualche idea.

Come ha sottolineato Bulletto, direi che intanto la banca doveva avvisarti in febbraio 2016 che c'era offerta di pagamento e non ad ottobre.
Le banche sono una congrega di persone particolari. Raccolgono i nostri risparmi ma non le tutelano come loro dovere. Non sto ad entrare in dettagli ben conosciuti.

Per il momento benvenuto!
Gianfranco
 
Visto 'sto calvario, e secondo l'entità delle spese legali, IO personalmente sarei tentata di accettare e buttarmi alle spalle questa sporca faccenda.
Bisogna dire però che se la banca è così ben disposta ... ci sarà pure una ragione.
Faccenda complicata.
Ciao tutti eh?
 
Visto 'sto calvario, e secondo l'entità delle spese legali, IO personalmente sarei tentata di accettare e buttarmi alle spalle questa sporca faccenda.
Bisogna dire però che se la banca è così ben disposta ... ci sarà pure una ragione.
Faccenda complicata.
Ciao tutti eh?


... forse la banca se già intascato il malloppo ... :censored::censored::censored:


p.s. e poi non si capisce come mai questo titolo che "aveva in pegno" non sia entrato nella causa promossa da TFA!!! ... :cool::cool::cool:

p.p.s. e com'è possibile che la banca fa l'impossibile per impedire a un cliente di recuperare il 150% del suo capitale e manda quel titolo in prescrizione? ... :wall::wall::wall: manco un imbecillle decerebrato potrebbe combinare un casino del genere!!! ... :angry::angry::angry:
 
https://www.cronista.com/economiapo...-dejan-de-caer-desde-enero-20180706-0059.html

Domingo 08 de Julio de 2018
[h=1] Dólar, inflación y PBI: las proyecciones de los expertos no dejan de caer desde enero [/h] [h=2]Es lo que muestran tanto la encuesta de Expectativas Macroeconómicas de El Cronista (EMEC) como el REM del Banco Central. El único dato que mejora son las expectativas de un menor déficit fiscal primaria.[/h]

En enero, los expertos preveían que 2018 cerraría con el dolar a $ 21,5, una inflación interanual de alrededor del 19% y un crecimiento del Producto Bruto Interno (PBI) de cerca del 3%.
Para diciembre de 2019, proyectaban un dólar en torno a los $ 24, una inflación del 13,5% y un aumento de la actividad económica también del 3%.



Esas expectativas, si bien peores a las metas que se trazaba el Gobierno, se mostraron como demasiado optimistas.



De hecho, desde entonces, las proyecciones de los expertos no hacen más que empeorar mes a mes tanto en la Encuesta de Expectativas Macroeconomicas de El Cronista (EMEC) como en el Relevamiento de Expectativas de Mercado (REM) del Banco Central.
De los cinco datos que coinciden en relevar ambos muestreos, el único en el que mejoran las proyecciones tiene que ver con la confianza en que el Gobierno ajustará el gasto público: tanto en uno como en otro, el déficit fiscal primario esperado es cada vez menor.




[h=2][/h] [h=2] Frigerio aseguró que buscan un "acuerdo amplio" con el peronismo [/h] El ministro del Interior habló sobre la discusión de la Ley de Presupuesto y cómo planean encarar desde el Gobierno el ajuste con gobernadores y el PJ.



El empeoramiento de las expectativas se aceleró en los últimos meses, cuando los datos de la economía real empezaron a ser menos auspiciosos tanto por el impacto de la sequía como por las peores condiciones externas. Y todo al ritmo de la corrida cambiaria.


En el medio hubo dos “buenas” noticias, como la asistencia que obtuvo el Gobierno de parte del Fondo Monetario Internacional (FMI) y la decisión de MSCI de reclasificar a la Argentina e incluirla –desde el año que viene- en su índice de mercados emergentes, que sin embargo no modificaron el derrotero descendente de las proyecciones.
[h=2]Golpe a la actividad y desaceleración de la inflación[/h]“Nuestras proyecciones hacia fin de año apuntan a crecimiento real de 0%, inflación de 31% y dólar en 31 pesos”, apunta Miguel Zielonka, economista y director asociado de EconViews, cuyas expectativas son ligeramente peores que las de la mediana del mercado.


“En cuanto a la actividad, esperamos caídas en el segundo trimestre (fundamentalmente por la sequía) y en el tercer trimestre (donde el efecto de suba de tasas de interés y caída del salario real afectarán al consumo privado y a las industrias más intensivas en crédito) para luego ver un pequeño rebote en el cuarto trimestre asumiendo que la turbulencia cambiaria se pone en caja”, añade el analista.
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Las tasas del central, en el centro de la escena​
Para Fernando Baer, economista y director de Bconomics, “el común denominador para definir un sendero y nivel final en las tres variables (dólar, inflación y crecimiento) es la tasa de interés”.


“Suponiendo un escenario de estabilización cambiaria exitoso, que incluye restricciones monetarias relativamente extendidas en julio-agosto, el crecimiento será muy bajo/nulo, sin descartar incluso la posibilidad de un cuarto trimestre con caída trimestral sin estacionalidad”, advierte el analista, que, como espera el Gobierno, cree que, “en este escenario, la inflación podría desacelerarse desde septiembre/octubre” para llegar a “niveles anuales del orden del 30%”.
[h=2]Las proyecciones[/h]La EMEC, en la que participan cada mes al menos una decena de analistas de bancos, consultoras y fundaciones, cierra todos siempre alrededor de mitad de mes. La encuesta del Central –en la que responden medio centenar de expertos- es realizada en los tres últimos días hábiles de cada mes. En lo que va del año, el sondeo de El Cronista anticipó con bastante precisión los cambios en el REM, no sólo en las tendencias sino también en los niveles de los pronósticos sobre dólar, tasas e inflación.
[h=2]Dólar[/h]El resumen del último informe sobre el REM apuntaba escuetamente que “se corrigieron al alza los pronósticos de tipo de cambio nominal”.
A fin de junio, los participantes de la encuesta del Banco Central ya pronosticaban que el dólar cerrará el año en $ 30,3. En la EMEC del mes pasado, la mediana de pronósticos para diciembre era de $ 30.


Desde Econviews, Zielonka apunta que su proyección de tipo de cambio a $ 31 para fin de año “asume que la situación internacional se estabiliza en estos niveles y que no se observan más salidas de fondos de países emergentes”, y que “de ahora en más la depreciación nominal del peso se acopla con la inflación y el tipo de cambio real se mantiene en estos niveles altos para reducir el desequilibrio en las cuentas externas”.
Baer coincide en que “luego de la estabilización” del tipo de cambio “debería evitarse un nuevo atraso” y arbitrarse “medidas económicas para que se mueva en línea con la inflación para poder mantener cierta descompresión en el sector externo”.


Ese precio del dólar en torno a los $ 30 para diciembre se compara con una proyección inicial de menos de $ 22, que ya fue ampliamente superada con la corrida cambiaria que el Gobierno intentó frenar con distintas herramientas (la última, el reciente canje de de Lebac por Letes).


La variación de precios en el mercado cambiario fue tal que el dólar ya superó el valor (de alrededor de $26) que hasta abril los expertos pronosticaban que alcanzaría a fin del año que viene. Ahora esperan que para diciembre de 2019 esté entre los $ 35 y los $ 36 (lo que implica casi 30% más que el valor actual).
[h=2]Inflación[/h]Con la inflación como principal enemigo a derrotar, las expectativas del mercado sobre los precios minoristas son las que con más atención mira el Banco Central. El aumento esperado para el IPC del Indec este año y los siguientes no para de aumentar desde la primera modificación que hizo el Gobierno a las metas de inflación, el 28 de diciembre pasado (luego vinieron otras dos, la última definida junto con el acuerdo con el FMI).
El último REM vuelve a mostrar “un incremento de las expectativas de inflación respecto de la encuesta previa”, pero en su reporte el Banco Central insiste en resaltar que los agentes proyectan “un sendero de inflación a la baja”.


La inflación esperada para este año ya está en el 30%. La de 2019, en el 20,2%. Y la de 2020, en el 15%. Aunque en un sendero más lento que el que pretende el Gobierno, los datos confirman las expectativas de desinflación.



“Vemos un traslado a precios relativamente bajo (de la suba del dólar), sobre todo durante el período en que los ingresos salariales no hayan sido revisados”, evalúa Zielonka. “Los productos transables dentro de la canasta de consumo son los que presionarán al alza mientras que los servicios del sector privado se van a rezagar. Los precios regulados evolucionarán de acuerdo al cronograma de aumentos pautado por el gobierno, que en el segundo semestre son algo menores de lo que vimos hasta aquí en el año”, explica.
[h=2]Tasas[/h]La tasa de politica monetaria –el centro del corredor de pases a 7 días- esperada para fin de año se había mantenido prácticamente inalterada hasta abril tanto en la EMEC como en el REM en torno al 23%, con un curva apenas ascendente.
Sin embargo, con la corrida de mayo y junio y el endurecimiento que mostró la política monetaria del Banco Central, esas proyecciones saltaron en mayo y llegaron en junio al 33% en ambas encuestas.


[h=2]PBI[/h]La sequía, el empeoramiento de las condiciones externas, la suba del dólar, la mayor inflación y algunos datos menos auspiciosos de la economía real en los últimos meses erosionaron notablemente –en particular, en las últimas dos mediciones- las proyecciones de crecimiento del PBI.


Del casi 3% de crecimiento proyectado para este año en enero tanto por los participantes de la EMEC como por los del REM, hoy se pasó a menos del 1% (0,9% en la última encuesta de El Cronista y 0,5% en la del Banco Central).


A lo que Baer suma una advertencia: “Si el proceso de dolarización no se reduce, la presión cambiaria seguiría y la estabilización podría llevar a niveles aún más bajos de crecimiento”.
En paralelo, los analistas también recortaron las proyecciones para el año que viene (desde el 3% a poco más del 1,5%) y, en menor medida, las de 2020 (desde el 3% al 2,5%).
[h=2]Gasto público[/h]Si el Gobierno puede ver una luz verde en las expectativas del mercado es que los expertos sí creen cada vez más en el ajuste fiscal anunciado.
En la EMEC, los participantes respondieron hasta abril que esperaban para este año un déficit fiscal primario equivalente al 3,2% del PBI, mientras que en la encuesta de junio, ya esperaban que el rojo se redujera al 2,65%. Para el año que viene, en tanto, ese déficit esperado se redujo desde el 2,3% proyectado en enero al 1,4% en junio.


En el REM (que pregunta por el déficit en millones de pesos), el déficit fiscal primario esperado para todo este año se mantuvo hasta abril en torno a los $ 400.000 millones para reducirse en junio a $ 360.000 millones (aunque hay que señalar que también con una proyección de menor crecimiento para el PBI). La proyección para 2019 pasó desde un rojo de $ 343.000 millones a otro de poco menos de $ 235.000 millones.



... TAMARRO sei un FALLIMENTO TOTALE!!! ... :p:p:p
 
Sempre in altomare i cartacei. È qualcosa da non credersi: fare causa come vogliono loro infami e non essere ancora pagati. Sempre insopprimibile la nostra contentezza per come si è conclusa anche la nostra avventura.
Sentire anche la storia di Paolo viene una rabbia infinita.

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Ultima modifica:
Continua la discussione sulla prescrizione. Il punto è che la moratoria, i due cambi e credo si possano mettere altre cose credo diano ragione a GermanHoldout Mueller e a chi ha i prescritti, definiti dagli infami.

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Road show en Nueva York de Dujovne para convencer a grandes inversores - Ambito.com

[h=6]PRIMER MENSAJE LUEGO DE ASCENSO A PAÍS EMERGENTE[/h][FONT=&quot]lunes 9 de Julio de 2018[/FONT]

[h=2]Road show en Nueva York de Dujovne para convencer a grandes inversores[/h]

[h=6]Explicará cómo va el acuerdo con el FMI y la marcha de la economía.[/h]






...e questi FALLITI SERIALI, INCAPACI e LADRONES ... :censored::censored::censored: hanno anche la faccia tosta di andare a chiedere investimenti e soldi!!! ... :censored::censored::censored:


p.s. probabilmnente è solo una farsa inscenata solo per rilanciare - a uso e consumo dei piccoli investitori - una campagna di stampa in cui si parla di un paese in momentanea difficoltà ma con grandi prospettive di rilancio economico ... con la sicureza del beneplacito del FMI e blablabla ... :censored::censored::censored:
 
Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco questo forum, sono anch'io un "fortunato possessore" di bond argentina con una vicenda un pò ingarbugliata. Vorrei condividere con Voi la mia storia e se qualcuno può darmi qualche consiglio o qualche informazione Ve ne sarei grato.
Nel 2000 decisi di fare un investimento per la mia azienda attraverso un leasing e la banca (Antonveneta) mi chiese di costituire una garanziaCome mai non hai concordato prima che garanzia dare?, comprai dei fondi Arca, fondi delle banche popolari quindi graditi pensavo. Al momento di perfezionare il leasing qualche mese dopo il direttore mi dice che i fondi non vanno bene perchè i certificati sono a Milano e allora? e non disponibili fisicamente perché, i bond argentini invece si?e non si possono usare per costituire il pegno (l'operazione si doveva concludere il giorno stesso pena l'annullamento del contratto). L'unico modo per procedere era venderli e comprare qualcosa di disponibile: "fatalità ho disponibili dei fondi argentina, hanno anche un buon rendimento" quando ho obiettato che non avevo mai investito in obbligazioni e, soprattutto mai una somma così elevata in un unico titolo (31.000 euro) la risposta è stata "scherziamo, sono fondi di uno stato sovrano" se ti puo' consolare, e' la stessa identica frase che hanno detto a tutti i truffati. Ci sono cascato, ho venduto i fondi Arca e acquistato i bond argentina.
Dopo il default ho fatto causa alla banca ed ho perso (l'avvocato della banca è docente all'università di Padova, causa fatta presso il tribunale di Padova, sede della banca Padova.......) il giudice senza vedere le carte e ascoltare i testimoni in cinque minuti ha deciso che ha ragione la banca, ero un investitore esperto e sapevo quello che facevo. Stessa sorte anche ne ricorso in appello a Venezia.
In entrambi i casi la banca mi offre di abbuonarmi le spese legali che sono stato condannato a pagare se rinuncio al proseguimento della causa ma io non mi arrendo, cambio studio legale e mi affido ad un referente veneto di Adusbef mi potresti indicare esattamente dove ti sei rivolto? Potrei averne bisogno anch'io… anche in messaggio privato se credi che vanta nel sito numerose vittorie in questo campo. Sto aspettando che la Cassazione fissi la causa da oltre tre anni.
Nell'ottobre 2016 l'avvocato della banca ci informa che c'è la possibilità di aderire alla proposta di rimborso del 150%, il mio legale non ne sa nulla, vado in banca ed anche lì non sanno nulla, dopo varie telefonate mi dicono che comunque non posso aderire perché i titoli sono in pegno e non liberi (il leasing è finito e pagato regolarmente, ma in virtù di una clausola estensiva scritta in piccolo sul retro del foglio il pegno risulta ancora iscritto, anche questo è oggetto della causa, ma per ora c'è). Inizia una trattativa con la banca per sbloccare la situazione, dato che anche l'avvocato della banca ufficiosamente riconosce che quella clausola non è valida, ma dopo mesi di solleciti niente, la banca sta attraversando un brutto momento (ora è Montepaschi) e nessuno decide.
Arriviamo ad ora, la banca ci comunica che i titoli sono "prescritti" e non si può fare più nulla e ci invita a fare una proposta per chiudere transattivamente prima di arrivare alla sentenza della Cassazione. Chiedo il rimborso del valore facciale dei titoli (31.000 euro) e spese legali compensate, secondo il mio legale non accetteranno mai, invece rispondono dopo un giorno (prima ci volevano mesi), accettano il rimborso ma vogliono le spese legali.
Non so che pesci pigliare, da una parte vorrei chiudere la questione, anche perché i titoli sono intestati a mia moglie che in questo periodo ha gravi problemi di salute e non ha voglia di pensare a questa penosa vicenda, dall'altro però non vorrei mollare magari in un momento decisivo.
Il cod. isin dei titoli è XS0105694789 ed il depositario era Cedel sa inizialmente e, dal 2004, Euroclear Bank sa.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e, se qualcuno ha dei consigli o delle informazioni da darmi gliene sarei grato.
Paolo


Ciao Paolo e benvenuto.

In questo forum siamo rimasti in 4 col cerino in mano e nel forum tedesco uno solo (a parte i "cartacei", che Dodecaneso ti ha parzialmente spiegato cosa sono).

A mio avviso la banca sa che perderebbe e per questo sta cercando di chiuderla. Se avessero voluto ravvedersi o avere un occhio di riguardo per un cliente, l'avrebbero fatto prima.

Tra l'altro, e' incredibile che non si siano preoccupati di ricostituire la garanzia dopo il default e quando il tuoi titolo non valeva praticamente piu' nulla, mentre ti hanno fatto tante storie per svincolarlo quando la garanzia non serviva piu'.

In ogni caso, io al posto tuo manderei una bella raccomandata con reclamo, messa in mora e interruzione della prescrizione per non averti tempestivamente informato dell'offerta di scambio a Febbraio 2016 e per non averti svincolato il titolo (senza giustificato motivo) lasciandolo cadere in prescrizione.
 
Ultima modifica:
Un saluto a tutti i "vecchi" del thread, tornato con Marisa dagli USA.

Pazienza doverosa, caro Paolo! Fai bene a tentare di avere qui qualche buona idea.
E' la prima cosa che leggo il tuo post dopo essere stato 15 giorni negli USA costa Ovest e di conseguenza piuttosto stanco dopo 11 ore di volo da Los Angeles e 1,5 da Francoforte e volo ritardato di 2 ore. (sto a Roma).

Non so se potrò darti un minimo anche solo di aiuto, ma certo ho la volontà di farlo, come altri amici qui del thread, che ha ormai 16 anni di vita.
XS0105694789 ARGENTINA-2000/2005 SOSTITUISCE DE0004503206 07/01/2005 EUR
I TITOLI OGGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE | TFA - Associazione per la Tutela degli Investitori in Titoli Argentini
Questo sopra è quanto riporta l'elenco TFA sul tuo titolo.
La scadenza è 7 Gennaio 2005 come si vede. Per l'argentina è prescritto, cioè non più pagabile perché, per loro, ha superato 10 anni dalla scadenza.
Non ho proprio ora la piena dedizione mentale al tuo problema in questo momento.
Ti posso dire che nelle tue condizioni ce ne deve essere non pochissimi.
In particolare qui c'è Newnick (italiano) e GermanHoldout (tedesco) nelle tue condizioni. Tutti e due scrivono anche nel sito tedesco Forum Argentinien-Anleihen • Anmelden
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Anche io mi sono iscritto a suo tempo come Franco aus Rom, Newnick è Newnick e GermanHoldout è Mueller.
Mueller è molto arrabbiato e, a mio parere, porta ragioni che dovrebbero essere valide per la legge tedesca per non tacciare i vostri titoli per "prescritti". Gli altri tedeschi sono in genere coloro che hanno fatto causa all'argentina a Francoforte ma avendo i titoli in cartaceo penano a farsi pagare dal febbraio del 2016 (annuncio del pagamento). La "cattiverietta" esiste anche da loro, e avendo loro fatto causa e lui no lo contrariano e prendono in giro volentieri. Un giorno, se avrai la voglia e il tempo, vai all'aprile 2017 di questo thread e capirai la mia fortunosa uscita dai bond degli infami.
Il problema è che la cosa è in stallo. non ho idea come e se si risolverà. Tu segui, direi, anche queste bande che ti potrebbero essere utili.

Per la parte cause alla banca, aspetti di colpe etc non ho molte idee almeno in questo momento. Newnick Nicola anche lui credo un po' nelle tue condizioni, potrà darti qualche idea.

Come ha sottolineato Bulletto, direi che intanto la banca doveva avvisarti in febbraio 2016 che c'era offerta di pagamento e non ad ottobre.
Le banche sono una congrega di persone particolari. Raccolgono i nostri risparmi ma non le tutelano come loro dovere. Non sto ad entrare in dettagli ben conosciuti.

Per il momento benvenuto!
Gianfranco

Ciao Gianfranco and "welcome back".

Concordo in tutto quello che hai scritto a Paolo e aggiungo che se il titolo, come credo, aveva giurisdizione inglese, li hanno ripagati regolarmente fino a fine 2016. Poi hanno smesso ritenendoli "prescritti". Dall'altro sito tedesco:


Gli Argies una volta hanno detto a me oa qualcun altro che il loro avvocato londinese li aveva avvisati nel 2016 di non pagare le obbligazioni XS. In qualche modo, probabilmente sono arrivati ​​ai sei anni successivi all'ultima ristrutturazione del debito nel 2010 come scadenza e dall'1.1.2017 non hanno più accettato le obbligazioni XS.

I sei anni sono del UK Limitation Act (1980). Fornisce un periodo limite di sei anni per i contratti semplici. Per i contratti "più formali" ("atti"), tuttavia, si applica un periodo limite di 12 anni. Le obbligazioni XS sono basate sul Trust Deed del 1993/94. Perché allora i 12 anni non dovrebbero applicarsi, non ho mai capito. Lo stesso Trust Deed prevede un periodo di prescrizione di 10 anni. In tal caso, almeno le note XS in scadenza nel 2007 e nel 2008 non sarebbero state prescritte al momento del rifiuto (fine aprile / inizio maggio 2017). Perché i sei anni dovrebbero applicarsi, se c'è un periodo di prescrizione più lungo fissato contrattualmente, non ho mai capito.

Per quanto ne so, nessuno ha ancora presentato una causa..

Kampf der Argentinien-Holdouts - Seite 497
 
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e com'è possibile che la banca fa l'impossibile per impedire a un cliente di recuperare il 150% del suo capitale e manda quel titolo in prescrizione? ... :wall::wall::wall: manco un imbecillle decerebrato potrebbe combinare un casino del genere!!! ... :angry::angry::angry:

Stessa cosa che mi chiedo io: ero in contatto con diverse mail con TFA da subito a Febbraio 2016 e ho tempestato di mail e telefonate la mia banca ma hanno preferito lasciarmi andare il titolo in prescrizione pur di non informarmi dell'offerta di scambio.
 
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Ciao Nicola,
non entro nella legislazione inglese perché proprio non ne so niente. Vedo che ovviamente tu ne sai.
È una vergogna che il sistema bancario si sia comportato e comporti in maniera di gravi mancanze di protezione dei clienti, come suo dovere.
Come sai sono dell'idea che Mueller non sia fuori dal giusto, portando motivi, che la prescrizione non sia maturata.
Peccato che, almeno per il momento anche il ricorso, molto strano a mio parere, alla magistratura tedesca di Mueller, non abbia portato a qulacosa.
La mia speranza è che invece avvenga qualcosa di positivo nel campo della magistratura. Forse potrebbe succedere che Heichele possa intervenire a fare qualcosa. Vorrei sapere cosa ha nella sua testa sull'argomento prescrizione.
Mi sembra che voi "prescritti" abbiate, esaminando bene i tempi e i comportamenti nelle banche, punti a vostro favore. Il problema è che lo capiscano le "crape" dei magistrati con forse anche non farsi prendere dalla "figura" delle banche.

In ogni modo continuaiamo a lottare e auguri!
 
Ciao Nicola,
non entro nella legislazione inglese perché proprio non ne so niente. Vedo che ovviamente tu ne sai.
È una vergogna che il sistema bancario si sia comportato e comporti in maniera di gravi mancanze di protezione dei clienti, come suo dovere.
Come sai sono dell'idea che Mueller non sia fuori dal giusto, portando motivi, che la prescrizione non sia maturata.
Peccato che, almeno per il momento anche il ricorso, molto strano a mio parere, alla magistratura tedesca di Mueller, non abbia portato a qulacosa.
La mia speranza è che invece avvenga qualcosa di positivo nel campo della magistratura. Forse potrebbe succedere che Heichele possa intervenire a fare qualcosa. Vorrei sapere cosa ha nella sua testa sull'argomento prescrizione.
Mi sembra che voi "prescritti" abbiate, esaminando bene i tempi e i comportamenti nelle banche, punti a vostro favore. Il problema è che lo capiscano le "crape" dei magistrati con forse anche non farsi prendere dalla "figura" delle banche.

In ogni modo continuaiamo a lottare e auguri!

E' sempre un piacere leggerti Gianfranco.

Volevo aggiungere riguardo all'avvocato Heickele, che ha scritto un paio di settimane fa nel forum tedesco che a breve ci sara' una sentenza del tribunale di Francoforte sulla questione "prescrizione". Non so se sia una causa sua o di qualche altro avvocato, ma io e Mueller stiamo aspettando con estremo interesse di saperne di piu'.

Buona giornata a te e Marisa
 
Buongiorno a tutti, ho scoperto da poco questo forum, sono anch'io un "fortunato possessore" di bond argentina con una vicenda un pò ingarbugliata. Vorrei condividere con Voi la mia storia e se qualcuno può darmi qualche consiglio o qualche informazione Ve ne sarei grato.
Nel 2000 decisi di fare un investimento per la mia azienda attraverso un leasing e la banca (Antonveneta) mi chiese di costituire una garanzia, comprai dei fondi Arca, fondi delle banche popolari quindi graditi pensavo. Al momento di perfezionare il leasing qualche mese dopo il direttore mi dice che i fondi non vanno bene perchè i certificati sono a Milano e non disponibili fisicamente e non si possono usare per costituire il pegno (l'operazione si doveva concludere il giorno stesso pena l'annullamento del contratto). L'unico modo per procedere era venderli e comprare qualcosa di disponibile: "fatalità ho disponibili dei fondi argentina, hanno anche un buon rendimento" quando ho obiettato che non avevo mai investito in obbligazioni e, soprattutto mai una somma così elevata in un unico titolo (31.000 euro) la risposta è stata "scherziamo, sono fondi di uno stato sovrano". Ci sono cascato, ho venduto i fondi Arca e acquistato i bond argentina.
Dopo il default ho fatto causa alla banca ed ho perso (l'avvocato della banca è docente all'università di Padova, causa fatta presso il tribunale di Padova, sede della banca Padova.......) il giudice senza vedere le carte e ascoltare i testimoni in cinque minuti ha deciso che ha ragione la banca, ero un investitore esperto e sapevo quello che facevo. Stessa sorte anche ne ricorso in appello a Venezia.
In entrambi i casi la banca mi offre di abbuonarmi le spese legali che sono stato condannato a pagare se rinuncio al proseguimento della causa ma io non mi arrendo, cambio studio legale e mi affido ad un referente veneto di Adusbef che vanta nel sito numerose vittorie in questo campo. Sto aspettando che la Cassazione fissi la causa da oltre tre anni.
Nell'ottobre 2016 l'avvocato della banca ci informa che c'è la possibilità di aderire alla proposta di rimborso del 150%, il mio legale non ne sa nulla, vado in banca ed anche lì non sanno nulla, dopo varie telefonate mi dicono che comunque non posso aderire perché i titoli sono in pegno e non liberi (il leasing è finito e pagato regolarmente, ma in virtù di una clausola estensiva scritta in piccolo sul retro del foglio il pegno risulta ancora iscritto, anche questo è oggetto della causa, ma per ora c'è). Inizia una trattativa con la banca per sbloccare la situazione, dato che anche l'avvocato della banca ufficiosamente riconosce che quella clausola non è valida, ma dopo mesi di solleciti niente, la banca sta attraversando un brutto momento (ora è Montepaschi) e nessuno decide.
Arriviamo ad ora, la banca ci comunica che i titoli sono "prescritti" e non si può fare più nulla e ci invita a fare una proposta per chiudere transattivamente prima di arrivare alla sentenza della Cassazione. Chiedo il rimborso del valore facciale dei titoli (31.000 euro) e spese legali compensate, secondo il mio legale non accetteranno mai, invece rispondono dopo un giorno (prima ci volevano mesi), accettano il rimborso ma vogliono le spese legali.
Non so che pesci pigliare, da una parte vorrei chiudere la questione, anche perché i titoli sono intestati a mia moglie che in questo periodo ha gravi problemi di salute e non ha voglia di pensare a questa penosa vicenda, dall'altro però non vorrei mollare magari in un momento decisivo.
Il cod. isin dei titoli è XS0105694789 ed il depositario era Cedel sa inizialmente e, dal 2004, Euroclear Bank sa.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui e, se qualcuno ha dei consigli o delle informazioni da darmi gliene sarei grato.
Paolo

Vorrei aggiungere un'altra cosa: a mio modestissimo avviso questa sentenza e' sbagliata a meno che la banca non ti abbia fatto firmare un documento da cui risulta che PRIMA dell'acquisto ti avevano messo al corrente della sua rischiosita'.

Il titolo ti e' stato venduto in contropartita diretta dal loro paniere ed erano tenuti per legge a consegnarti i documenti informativi e a farti firmare quello che ti ho appena detto.

Non ha alcuna importanza che tu sia o meno un investitore "esperto". La procedura deve essere eseguita per ogni singolo investimento effettuato al loro sportello col loro consulente. E l'onere della prova, cioe' dell'esistenza di tutti questi documenti, spetta a loro. Se non sono in grado di presentarli in Tribunale (ovviamente no, a meno di falsificarli) tu hai automaticamente ragione.
 
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E' sempre un piacere leggerti Gianfranco.

Volevo aggiungere riguardo all'avvocato Heickele, che ha scritto un paio di settimane fa nel forum tedesco che a breve ci sara' una sentenza del tribunale di Francoforte sulla questione "prescrizione". Non so se sia una causa sua o di qualche altro avvocato, ma io e Mueller stiamo aspettando con estremo interesse di saperne di piu'.

Buona giornata a te e Marisa
Buonissima notizia Nicola!
Non mi sembra una notizia prima che partissi il 21 Giugno o mi era sfuggita, ma non penso.
Qualcheduno, forse un po' " potente", ha fatto quanto alla fine si doveva fare. Come dico le ragioni portate da Mueller sono pertinenti e valide. Stiamo allora in attesa di questa posizione. Bella notizia e che da una speranza.
Una sentenza a favore vi darâ una posizione molto simile ai cartacei con sentenza, ma direi ancor meglio: non ci sará il problema "assurdo" proprio dei cartacei.
 
Buonissima notizia Nicola!
Non mi sembra una notizia prima che partissi il 21 Giugno o mi era sfuggita, ma non penso.
Qualcheduno, forse un po' " potente", ha fatto quanto alla fine si doveva fare. Come dico le ragioni portate da Mueller sono pertinenti e valide. Stiamo allora in attesa di questa posizione. Bella notizia e che da una speranza.
Una sentenza a favore vi darâ una posizione molto simile ai cartacei con sentenza, ma direi ancor meglio: non ci sará il problema "assurdo" proprio dei cartacei.


... il problema è sempre lo stesso ... :censored::censored::censored: non sono i titoli cartacei o meno ... il PROBLEMA è che sono degli INFAMI LADRONES che faranno di tutto per non pagare!!! ... :censored::censored::censored: pare che per loro sia di vitale importanza NON RISPETTARE le LEGGI e le SENTENZE!!! ... sono degli INFAMI!!! ... :angry::angry::angry:
 
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... il problema è sempre lo stesso ... :censored::censored::censored: non sono i titoli cartacei o meno ... il PROBLEMA è che sono degli INFAMI LADRONES che faranno di tutto per non pagare!!! ... :censored::censored::censored: pare che per loro sia di vitale importanza NON RISPETTARE le LEGGI e le SENTENZE!!! ... sono degli INFAMI!!! ... :angry::angry::angry:
Penso che, sará un po' in là, ma il pagamento dei cartacei avverrá per forza. Ę tutta gente con sentenze personali, come eravamo noi, e non penso che se la possano cavare. Continuano a fare gli INFAMI ma alla fine cederanno.
Per i da loro definiti prescritti se avverrå una sentenza che non lo sono, sarå una posizione come quelli tranquillamente pagati e non ci sarå la spudorata situazione del problema cartacei.
Incrociamo "'e die" che ci sia questa sentenza è ci sarà forte speranza.
 
Stato
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