Art Basel 2024

Mehdi Chouakri


Salvo
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1978
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Grazie Stefano. Reportage prezioso, foto e didascalie perfette, insomma contributo impagabile e da encomiare. Grazie !
 
grazie Stefano, un tuo commento sulla fiera? Gli artisti più rappresentati? (Penck ovunque) il peso delle galleria italiane e degli artisti italiani? Presenza di artisti giovani (italiani e non)?
 
Kounellis su tutti, e poi Markus Lüpertz.
Grazie Stefano, sei una risorsa per noi del forum, grazie a nome di tutti.
Soprattutto di quelli che guardano e non parlano.
 
Caro Stefano, grazie infinite per la cura e il dettaglio dei contributi. Mi è sembrato di essere a Basilea con te. Grazie davvero:bow::bow::bow:
 
grazie Stefano, un tuo commento sulla fiera? Gli artisti più rappresentati? (Penck ovunque) il peso delle galleria italiane e degli artisti italiani? Presenza di artisti giovani (italiani e non)?
Ciao. Non c’è di che. Ringrazio te e, attraverso di te, tutti coloro che hanno apprezzato il report.

Prima di rispondere faccio una piccola premessa personale: quando ero più giovane passavo diversi giorni a Basilea, pernottando in albergo (anche se vivo a poco più di cento chilometri). Andavo più volte in fiera, visitavo anche le opere sparse per la città e Liste, l’altra fiera; inoltre, visitavo anche le mostre temporanee nei musei. Da un po’ di anni mi limito ad andare al sabato e vedo quello che posso della fiera. Insomma, qualche anno fa ti avrei risposto con cognizione di causa. Oggi non eludo la domanda, ma sono impressioni molto parziali e da prendere con le pinze.

Mi è sembrata un’edizione piacevole, in linea con l’anno scorso, ma forse più equilibrata tra le varie forme artistiche (l’anno scorso si era parlato di un eccesso di pittura colorata). Come nelle previsioni, mi pare che ci sia meno gigantismo: opere meno esagerate come dimensioni e budget. Ho avuto l’impressione, magari per l’intervento della Direttrice, che la fiera si stia orientando su un gusto più tedesco. La fiera di Parigi rischia di essere un grosso problema di auto-concorrenza e mi sembra che per ora la scelta (fatta o subita non so) sia stata di non presentare i maggiori gruppi francesi del dopoguerra (ho visto davvero poca roba), ma solo i grandissimi classici (Matisse, Braque, Dubuffet, ecc.). Mi è parso di vedere meno gente, ma ieri era un giorno particolare perché esordiva la Svizzera agli Europei nel primo pomeriggio. Ho avuto la sensazione di pochi bollini rossi, ma molti magari non li mettevano (per esempio, ho chiesto il prezzo di un’opera di Meese, ma era già venduta).

Tra i “Pippo Baudo” della fiera, direi senz’altro Salvo, Penck, Kounellis (magari per influenza di Vincenzo de Bellis; è presente anche ad Unlimited), Ugo Rondinone per far felici gli svizzeri e anche Baselitz. Mi pare si possa vedere una tendenza nel proporre una certa generazione di artisti europei: Baselitz (classe 1938), Penck (1939), Lüpertz (1941), Immendorff (1945) e Salvo (1947, il più giovane).
Riguardo a Baselitz e Salvo, c’è una forte presenza delle opere più “storiche” degli anni, rispettivamente, Sessanta e Settanta.

Sul peso delle gallerie italiane, direi che è buono, cresciuto rispetto ai primi anni in cui frequentavo la fiera; mi pare che si punti molto sui super-classici. L’italiano è tra le lingue che si ascoltano di più in fiera.

Riguardo ai “giovani”, il discorso è un po’ complicato. La parte più “fresca” della fiera è al primo piano, ma io ci arrivo quando sono già provato dal piano di sotto. È lo stesso problema riscontrato anche a Parigi. Per chi ama cose più contemporanee, bisognerebbe partire da sopra; d’altra parte, pagando CHF 68 solo per entrare, mi piace godermi le magnifiche opere delle gallerie più tradizionali. I cosiddetti giovani ci sono, anche se è tutta gente già abbastanza affermata. Per fare scouting è meglio la fiera parallela, Liste. Quando la visitavo, trovavo sempre novità interessanti (non molto affordable neanche lì, eh).

Spero di avere risposto (di sicuro non sono stato sintetico…).
 
Ciao. Non c’è di che. Ringrazio te e, attraverso di te, tutti coloro che hanno apprezzato il report.

Prima di rispondere faccio una piccola premessa personale: quando ero più giovane passavo diversi giorni a Basilea, pernottando in albergo (anche se vivo a poco più di cento chilometri). Andavo più volte in fiera, visitavo anche le opere sparse per la città e Liste, l’altra fiera; inoltre, visitavo anche le mostre temporanee nei musei. Da un po’ di anni mi limito ad andare al sabato e vedo quello che posso della fiera. Insomma, qualche anno fa ti avrei risposto con cognizione di causa. Oggi non eludo la domanda, ma sono impressioni molto parziali e da prendere con le pinze.

Mi è sembrata un’edizione piacevole, in linea con l’anno scorso, ma forse più equilibrata tra le varie forme artistiche (l’anno scorso si era parlato di un eccesso di pittura colorata). Come nelle previsioni, mi pare che ci sia meno gigantismo: opere meno esagerate come dimensioni e budget. Ho avuto l’impressione, magari per l’intervento della Direttrice, che la fiera si stia orientando su un gusto più tedesco. La fiera di Parigi rischia di essere un grosso problema di auto-concorrenza e mi sembra che per ora la scelta (fatta o subita non so) sia stata di non presentare i maggiori gruppi francesi del dopoguerra (ho visto davvero poca roba), ma solo i grandissimi classici (Matisse, Braque, Dubuffet, ecc.). Mi è parso di vedere meno gente, ma ieri era un giorno particolare perché esordiva la Svizzera agli Europei nel primo pomeriggio. Ho avuto la sensazione di pochi bollini rossi, ma molti magari non li mettevano (per esempio, ho chiesto il prezzo di un’opera di Meese, ma era già venduta).

Tra i “Pippo Baudo” della fiera, direi senz’altro Salvo, Penck, Kounellis (magari per influenza di Vincenzo de Bellis; è presente anche ad Unlimited), Ugo Rondinone per far felici gli svizzeri e anche Baselitz. Mi pare si possa vedere una tendenza nel proporre una certa generazione di artisti europei: Baselitz (classe 1938), Penck (1939), Lüpertz (1941), Immendorff (1945) e Salvo (1947, il più giovane).
Riguardo a Baselitz e Salvo, c’è una forte presenza delle opere più “storiche” degli anni, rispettivamente, Sessanta e Settanta.

Sul peso delle gallerie italiane, direi che è buono, cresciuto rispetto ai primi anni in cui frequentavo la fiera; mi pare che si punti molto sui super-classici. L’italiano è tra le lingue che si ascoltano di più in fiera.

Riguardo ai “giovani”, il discorso è un po’ complicato. La parte più “fresca” della fiera è al primo piano, ma io ci arrivo quando sono già provato dal piano di sotto. È lo stesso problema riscontrato anche a Parigi. Per chi ama cose più contemporanee, bisognerebbe partire da sopra; d’altra parte, pagando CHF 68 solo per entrare, mi piace godermi le magnifiche opere delle gallerie più tradizionali. I cosiddetti giovani ci sono, anche se è tutta gente già abbastanza affermata. Per fare scouting è meglio la fiera parallela, Liste. Quando la visitavo, trovavo sempre novità interessanti (non molto affordable neanche lì, eh).

Spero di avere risposto (di sicuro non sono stato sintetico…).
Non sono mai andato a Basilia. Il tuo reportage mi ha permesso di vedere insieme opere internazionali davvero molto molto belle. Ti ringrazio.
 
Grazie ancora a tutti!

Condivido anche qualche immagine dalla sezione Unlimited.

Comincio da:

Mario Ceroli, Progetto per la pace, 1968

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Jannis Kounellis, Senza titolo (vele), 1993

Opera realizzata per la Biennale del 1993.

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Christo, Wrapped 1961 Volkswagen Beetle Saloon, 1963 – 2014

In origine realizzata per la mostra di Christo alla Galerie Schmela di Düsseldorf, con l’auto imprestata da Claus Harden. L’opera è esistita per poco tempo, perché Harden ha voluto l’auto indietro.

Christo nel 2013 ha comprato un modello identico, l’ha privato di ogni liquido e ha ricreato l’impacchettamento.

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Keith Haring, Untitled (FDR NY) #5-22, 1984

In origine, opera realizzata lungo una palizzata dell’autostrada per circa 100 metri totali; opera divisa e dispersa, in parte poi recuperata in gruppi ed esposta varie volte.

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Yayoi Kusama, Aspiring to Pumpkin’s Love, the Love in My Heart, 2023

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