Cominciamo da lontano....Napoli
Le origini del movimento nucleare sono a Milano. Ma da chi cominciare? Baj, Dangelo, Dova, Colombo? Per togliermi dall'imbarazzo della scelta, inizio da lontano, da un movimento meno noto: Il Nucleare napoletano.
La situazione napoletana, nella prima metà degli anni 50, offre un quadro complesso: dal realismo con inflessioni espressioniste, all’arte concreta, passando dall’area figurativa post cubista. Le mostre vedono invece una forte persistenza di pittura legata alla tradizione naturalistica.
In questo clima si sviluppa l’azione “dirompente ed innovativa” operata da Biasi e Colucci. Una figura, quest’ultima, che Baj nel 1959 definisce ‘vulcano ininterrotto che lancia bagliori di gioiosa tragedia. E’ l’impossibile incontro fra il sangue e il blu di Sevres.’ (da Documento Sud, 5, Marzo 1960).
I primi contatti fra l’avanguardia napoletana e Enrico Baj risalgono al 1953, allorchè Mario Colucci e Guido Biasi (con la presenza anche di Tony Stefanucci….di cui prossimamente vi parlerò) si incontrarono con lo stesso Baj. A Milano, i pittori napoletani furono direttamente informati dell’effettivo programma del Movimento Nucleare e, in questa occasione, vennero gettate le basi di concentrazione di un piano di diffusione a Sud delle nuove idee proposte dal manifesto di questo movimento. (Guido Biasi, Il Ponte dell’avanguardia. Napoli-Milano-Bruxelles-Paris, apparso su Documento Sud nel Maggio del 1960).
“La pittura nucleare è come una visione straordinariamente ‘ultrateorizzata’ degli elementi e delle cose della natura: l’analisi costituisce la sua forma di indagine, l’introspezione della materia è alla base della sua visione cromatica e l’energia definisce la sua forma” (Guido Biasi in Storia dell’avanguardia artistica napoletana, di C. Ruju).
Con Biasi, nell’area della pittura nucleare a Napoli, operano tra gli altri, anche Mario Persico, Lucio del Pezzo. La prima occasione di mostrare tale nuovo ciclo pittorico, fu offerto dalla mostra organizzata all’Istituto Cultural Espanol de Santiago (febbraio – marzo 1957).
Nel giugno del 58, Biasi, Del Pezzo, Persico, Di Bello, Fergola e Luca (Luigi Castellano) sottoscrivono il ‘Manifesto del gruppo 58 – movimento di pittura nucleare’, nel quale si legge: “Gli incanti non bastano più a soddisfare la nostra coscienza, e probabilmente neanche i nostri sensi desiderano più alcuna droga. Troppi sogni ci hanno devastati (…) è giunto il momento di chiudere il tormentoso rubinetto dell’inconscio e di gettare un ponte fra il presente della nostra civiltà spirituale e l’Origine, dimostrando quanto questa civiltà sia ancora capace di cantare con semplicità le albe primordiali pulsanti nella memoria del suo sangue”.
La prima occasione espositiva (intitolata Il Gruppo 58 + 1) a Napoli, fu del maggio 1958 presso la Galleria San Carlo. Seguirono altre rassegne presso la Galleria Medea di Napoli, la Galleria Numero di Firenze, la Galleria Senatore a Stuttgart.
Nell’inverno del 1959 vede la luce il primo numero di ‘Documento Sud’. Come osserva Crispolti, la rivista segna un momento di largo rapporto con l’avanguardia europea post informale fortemente immaginativa, con il gruppo attorno a Phases a Parigi, con Fahlstrom, con Picabia, Ivo Michielin, Edouard Jaguer da Parigi, Label da Bruxelles, Menses da Londra, Baj da Milano e Sanguinetti da Torino. Redattore e teorico della rivista era Guido Biasi, al quale nel marzo del 1960, subentra Mario Persico.
Con ‘Documento Sud’, continua Crispolti, prende l’avvio di una nuova stagione di idee che “corre lungo gli anni 60 con esiti spesso di clamorosa intensità che rappresenta una estensione in risposta locale, molto originale (e appunto sociologicamente fondata), alla congiunzione internazionale di oggettualismo fra Ned Dada e Pop Art”.
ps: le opere più belle sono nelle collezioni degli Istituti di credito più noti e si trovano già in numerose pubblicazioni. Non mi va di sponsorizzare ulteriormente le banche, quindi posto quelle nella mia collezione.
Guido BIASI, Bosco di notte - 1956
Mario PERSICO, Coppia con fauno impaziente - 1959
Mario PERSICO, Teatrino - 1959
Mario PERSICO, Testa Popolata - 1957
Lucio DEL PEZZO, Senza titolo, prov. Galleria SAN CARLO