Atlantia: la tragedia di Genova pesa sull'utile. Analisti cauti
12/11/2018 17:46
Questa prima seduta della settimana si è conclusa con il segno meno per Atlantia che ha prestato il fianco alle prese di profitto dopo tre giornate consecutive in salita. Il titolo, dopo aver guadagnato quasi un punto e mezzo percentuale venerdì scorso, oggi è sceso fino ad un minimo a 17,56 euro, per poi terminare gli scambi a 18,185 euro, con un calo dell'1,54%.
Elevati i volumi di scambio visto che a fine sessione sono transitate sul mercato oltre 4,5 milioni di azioni, al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 3 milioni di pezzi.
Atlantia anche oggi è rimasto sotto i riflettori del mercato dopo che il gruppo venerdì scorso poco prima del close di Piazza Affari ha presentato i conti societari.
La società ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto di competenza pari a 202 milioni di euro, in flessione del 41,1%, deludendo leggermente le attese, mentre i ricavi operativi sono saliti dell'1,3% a 1,7 miliardi di euro. L'Ebitda consolidato è salito del 6,4% a 1,2 miliardi, battendo le previsioni degli analisti, mentre l'Ebit è sceso del 31,7% a 5167 milioni di euro, complici i maggiori ammortamenti e accantonamenti.
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre è pari a 9,9 miliardi di euro, in contrazione di 437 milioni di rispetto a fine giugno, mentre le previsioni erano per un dato a 9,462 milioni di euro. Il debito è in aumento di 411 milioni di euro rispetto alla fine del 2017, per effetto essenzialmente dell'acquisto del 15,49% del capitale di Getlink per un importo di 1,06 miliardi di euro.
Quanto ai numeri dei primi nove mesi dell'anno, Atlantia ha riportato un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 733 milioni di euro, in flessione del 15%, per l'effetto dell'accantonamento di circa 350 milioni di euro quale stima preliminare degli oneri direttamente collegati al crollo di una sezione del pont Morandi a Genova.
I ricavi operativi sono saliti del 2% a 3,045 miliardi, mentre quelli consolidati sono cresciuti del 2,2% a 4,625 miliardi di euro. Segno più anche per l'Ebitda che è aumentato del 3% a 2,913 miliardi di euro, diversamente dall'Ebit che ha riportato na contrazione del 13% a 1,65 miliardi.
Il Cda di Atlantia, alla luce del contesto generale attuale e della decisione di Autostrade per l'Italia di non distribuire alcun acconto sui dividendi, ha valutato di non precedere a pagare alcun acconto sulla cedola per l'esercizio 2018. L'utile sarà distribuito in un'unica soluzione nel mese di maggio 2019.
Quanto all'outlook per l'intero anno, Atlantia prevede un'ulteriore crescita dell'Ebitda, destinato a beneficiare anche del consolidamento integrale di Abertis negli ultimi due mesi dell'anno.
Il crollo del viadotto Morandi è destinato invece ad avere ripercussioni sull'utile netto, così come l'acquisizione di Abertis avrà riflessi sull'indebitamento finanziario netto consolidato.
Commentando i numeri diffusi da Atlantia, gli analisti di Equita SIM definiscono positiva la decisione di distribuire un dividendo minimo pari al flusso di dividendi ricevuti dalle controllate, esclusa Autostrade per l'Italia.
Considerando anche i dividendi che potrebbero arrivare da Abertis, la cedola di Atlantia dovrebbe attestarsi a 80-90 centesimi di euro.
Secondo gli analisti la decisione presa da Atlantia sul dividendo è positiva perchè lo yiedl del titolo è del 4,5% e si tratta inoltre di un segnale di fiducia sulla capacità del gruppo di gestire il conflitto in Autostrade per l'Italia, nonostante il significativo leverage.
Quanto alle prime stime della società sui costi di ricostruzione del ponte Morandi a Genova, la SIM milanese segnala che le stesse sono inferiori ai circa 0,8-1 miliardi di euro di maggiori capex inseriti nel suo modello.
Gli analisti mantengono una view cauta su Atlantia, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 22,8 euro, perchè ritengono che l'esito dell'indagine e dello scontro con il Governo resta un rischio, spece nel caso di un lungo scontro legale, con possibili ulteriori downgrade sul debito.
Una view prudente condivisa anche da Fidentiis che ha lo stesso rating "hold", dal momento che nella fase attuale c'è una forte incertezza sulla valutazione di Atlantia a causa del rischio di una lunga battaglia legale contro il Governo italiano e di modifiche normative per il settore autostradale del nostro Paese.
Anche secondo Banca Akros il principale tema resta la disputa con l'Esecutivo dopo il crollo del ponte Morandi e ancor più la possibilità che ad Atlantia venga revocata la concessione.
Quanto ai conti diffusi dal gruppo, gli analisti segnalano i risultati migliori delle attese a livello operativo, grazie soprattutto ai maggiori margini legati alla rete italiana nel terzo trimestre.
Non cambia però la view sul titolo per il quale viene reiterata la raccomandazione "neutral", con un fair value a 22 euro.
Infine, anche Kepler Cheuvreux non si sbilancia su Atlantia, consigliando semplicemente di mantenerlo in portafoglio, con un target price rivisto al ribasso oggi da 22 a 20,5 euro.
Quest'ultima mossa è stata decisa per riflettere un maggior costo medio ponderato del capitale e di un andamento sfavorevole sul fronte dei cambi.
Fonte: News Trend Online