Autentiche e certificazioni di provenienza nell'arte

Tu l'hai acquistata consapevole dell'assenza di autentica, quindi ti prendi tutte le responsabilità e spese del caso.
 
@LBH concordo con quanto scritto da Doctor83.
Nel momento in cui hai comperato l'opera, sapevi che non c'era l'autentica e - pur con la garanzia di rimborso da parte della casa d'aste - avrai certamente messo in conto nel prezzo finale di aggiudicazione anche quello per il rilascio dell'autentica.

Evidentemente in origine hai fatto la considerzione che l'operazione era conveniente proprio a fronte della mancanza dell'autentica.
In pratica ti sei assunto il costo dell'autentica come "rischio" a tuo carico, mentre il prezzo di acquisto dell'opera ti è stato garantito dalla casa d'aste.

Ti faccio gli "in bocca al lupo" sperando che l'opera sia riconosciuta autentica, ad ogni modo mi sentirei di consigliare sempre di comprare opere già autenticate o di fare transazioni in cui il venditore si impegna a fornire l'autentica assumendosi il costo della stessa (questa dovrebbe essere la buona prassi).
 
Buongiorno.
Avrei una timida domanda da profano da sottoporre al FOL, che spesso seguo senza mai intervenire.
Ho recentemente acquistato in asta un'opera senza l'autentica della Fondazione deputata a rilasciarla, e su preventivo suggerimento proprio di quest'ultima, ho ottenuto dalla Casa d'Aste l'impegno alla restituzione della spesa per l'acquisto, comprensiva dei diritti, qualora la Fondazione ritenesse l'opera non autentica.
La mia domanda: poiché nei prossimi giorni sottoporrò l'opera alla valutazione della Fondazione, con una spesa di circa 500 euro, se l'opera risultasse non autentica ritenete sarebbe legittimo richiedere al proprietario (attraverso la Casa d'Aste...?) la restituzione anche di questa somma spesa per certificarne la non autenticità (che io peraltro renderei alla Casa d'Aste insieme all'opera)?
Oppure ritenete che questo sia un costo totalmente a mio carico, in quanto scotto da pagare a fronte dell'acquisto senza certificazioni autorevoli?
Grazie a chi vorrà rispondere, e anche a tutti gli altri.

Le opere vanno acquistate quando sono in ordine. Posso immaginare che l'acquisto sia stato incentivato dalla convenienza di un prezzo basso, ma - dando per scontato che l'opera sia qualitativamente interessante - è probabile che il prezzo sia rimasto basso proprio per via di quell'alone di incertezza. Hai fatto bene a concordare delle garanzie cautelative, ma le spese per la verifica hai implicitamente accettato di sopportarle tu. Io non acquisterei mai così: oltre ai costi per l'archivio, c'è da tener presente il costo del fotografo professionista per le foto necessarie e per il CD (perchè un archivio ben impostato non accetta foto casalinghe o in bassa risoluzione) nonchè il tempo perso per fare queste cose che avrebbe dovuto fare la Casa d'aste prima di inserire l'opera in catalogo o prima ancora il venditore del quadro se fosse stato diligente. Non è escluso che l'archivio ti chieda di visionare l'opera direttamente, nel qual caso dovrai portargliela tu su appuntamento (quanto costa il viaggio?) o spedirgliela (in questo caso è bene usare un corriere specializzato e non un corriere normale). Insomma... dai... diciamola tutta: non si dovrebbe mai comprare così.
Ovviamente se si tratta di un gran bel pezzo, autentico e importante ma sfuggito all'attenzione di tutti, ti faccio sinceri complimenti. Allora qualche rottura di scatole vale la pena.
 
Le opere vanno acquistate quando sono in ordine. Posso immaginare che l'acquisto sia stato incentivato dalla convenienza di un prezzo basso, ma - dando per scontato che l'opera sia qualitativamente interessante - è probabile che il prezzo sia rimasto basso proprio per via di quell'alone di incertezza. Hai fatto bene a concordare delle garanzie cautelative, ma le spese per la verifica hai implicitamente accettato di sopportarle tu. Io non acquisterei mai così: oltre ai costi per l'archivio, c'è da tener presente il costo del fotografo professionista per le foto necessarie e per il CD (perchè un archivio ben impostato non accetta foto casalinghe o in bassa risoluzione) nonchè il tempo perso per fare queste cose che avrebbe dovuto fare la Casa d'aste prima di inserire l'opera in catalogo o prima ancora il venditore del quadro se fosse stato diligente. Non è escluso che l'archivio ti chieda di visionare l'opera direttamente, nel qual caso dovrai portargliela tu su appuntamento (quanto costa il viaggio?) o spedirgliela (in questo caso è bene usare un corriere specializzato e non un corriere normale). Insomma... dai... diciamola tutta: non si dovrebbe mai comprare così.
Ovviamente se si tratta di un gran bel pezzo, autentico e importante ma sfuggito all'attenzione di tutti, ti faccio sinceri complimenti. Allora qualche rottura di scatole vale la pena.

Sono perfettamente d'accordo con quanto mi esponete, e vi ringrazio.
In effetti è giusto che io sostenga i costi di autentica, fotografo, viaggio presso l'archivio (che la vuole visionare dal vero) con una giornata di lavoro persa, e viaggio di riconsegna alla casa d'Aste se l'opera non sarà autentica, oltre ai costi già sostenuti di spedizione assicurata, ecc.
Forse da voi, esperti, volevo solo una conferma e una condivisione empatica.
Se poi fosse autentica, aggiungo che l'opera avrebbe anche bisogno di una pulitura ben fatta, che non sarà gratuita, una bella cornice e quant'altro.
Voi quindi direte che era meglio lasciarla là, ma io compro per tenere, e l'opera proprio MI PIACE.
Detto tra noi: quasi quasi la tengo anche se è falsa...

Comunque: grazie a tutti per la cortese collaborazione
 
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