Auto elettrica ? Altro mito da sfatare Vol VI

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Smonti un oggetto da vari quintali che per anni ha preso sole, freddo, botte, vibrazioni. Lo sistemi alla belle meglio, alcuni li rottami perché improponibili, lo consegni al cliente (come non so, bisogna che alla consegna ci sia il muletto). E non sai quale sarà la vita residua e i difetti nascosti.
Ogni giornata ottimale di pieno funzionamento, metti 30 kWh accumulati/ceduti, valgono 2 euro. Annualmente saranno 100 - 200 euro.
Poi c'è il costo degli inverter e dell'assicurazione furto e incendio.

Ma con una qualche sovvenzione europea può funzionare. Ci sono molte startup campane pronte a salvare il pianeta con questa idea geniale.
Cosa vuoi che ti dica: chi lavora nello storage pensa di usare in questo ambito le batterie delle auto elettriche dismesse.
Magari tu ne sai più di loro che stanno sbagliando tutto.

Cos'è una batteria di seconda vita: significato e procedimento | Enel X
 
Guarda che io ho detto che può funzionare. Infatti nel tuo link c'è immediatamente la parola magica "fondi europei".
Al di là del link che ho postato in cui si parlava di un progetto specifico che godeva dei fondi europei bisogna vedere se i sistemi di accumulo sono economicamente convenienti.
So che in Campania e Puglia per sfruttare meglio l'energia eolica al posto di fermare le pale quando c'è vento ma l'energia prodotta non viene istantaneamente consumata la si vuole immagazzinare in dispositivi di accumulo.
 
Al di là del link che ho postato in cui si parlava di un progetto specifico che godeva dei fondi europei bisogna vedere se i sistemi di accumulo sono economicamente convenienti.
So che in Campania e Puglia per sfruttare meglio l'energia eolica al posto di fermare le pale quando c'è vento ma l'energia prodotta non viene istantaneamente consumata la si vuole immagazzinare in dispositivi di accumulo.

Per quante ore all'anno ci sono queste condizioni? Riesci a dare due cifre di ROI e CO2 risparmiata?
 
Per quante ore all'anno ci sono queste condizioni?
L'energia elettrica deve essere consumata nel momento in cui viene prodotta. Tieni conto che durante la giornata il consumo di energia varia da un minimo durante la notte (in Italia sono 25GW) ad un massimo giornaliero (di più di 50GW) con un valore medio di giornata di 40GW. Questi sono i dati italiani di qualche anno fa (sul sito di Terna c'è la curva giornaliera dei consumi).
Il fotovoltaico e l'eolico sono energie intermittenti che vengono prodotte quando c'è sole o vento.
Può anche accadere che ci sia vento ma non serva produrre energia.
Le condizioni di accumulo di energia sono molto frequenti, basta pensare a condizioni di vento presenti di notte quando di energia ne serve poca.
Il problema come consumare l'energia prodotta in eccesso rispetto a quella consumata c'è sempre stato, in quanto le centrali che producono energia non le puoi accendere o spegnere a piacimento. Finora si sono usati i bacini idroelettrici per smaltire l'energia elettrica in eccesso per ripompare l'acqua a monte del bacino durante la notte.
Solo che con i parchi eolici (il solare produce una quantità di energia trascurabile) il problema si è aggravato, anche perché i parchi eolici sono al sud mentre i bacini idroelettrici sono sull'arco alpino e gestire l'accumulo a grandi distanze non è semplice.

Riesci a dare due cifre di ROI e CO2 risparmiata?
No. Purtroppo non sono del mestiere.

Io non ho numeri per cui non tiro conclusioni. Bisogna stare però attenti a bocciare per pregiudizi soluzioni tecniche che magari funzionano e sono convenienti.
Quindici anni fa studiavo tedesco al Goethe Zentrum. Ai corsi mi avevano parlato dell'Energiewende (transizione energetica) in Germania con gli investimenti in fotovoltaico e soprattutto eolico. Mi ricordo che ero molto ma molto scettico. A conti fatti invece eolico+gas russo (le centrali a gas servono a compensare le fluttuazioni della rete) era una scelta vincente.
Mi sono dovuto ricredere.

Se fosse per me l'energia la fare tutta con nucleare ed eolico/fotovoltaico (con il fotovoltaico fai poco comunque).
 
L'energia elettrica deve essere consumata nel momento in cui viene prodotta. Tieni conto che durante la giornata il consumo di energia varia da un minimo durante la notte (in Italia sono 25GW) ad un massimo giornaliero (di più di 50GW) con un valore medio di giornata di 40GW. Questi sono i dati italiani di qualche anno fa (sul sito di Terna c'è la curva giornaliera dei consumi).
Il fotovoltaico e l'eolico sono energie intermittenti che vengono prodotte quando c'è sole o vento.
Può anche accadere che ci sia vento ma non serva produrre energia.
Le condizioni di accumulo di energia sono molto frequenti, basta pensare a condizioni di vento presenti di notte quando di energia ne serve poca.
Il problema come consumare l'energia prodotta in eccesso rispetto a quella consumata c'è sempre stato, in quanto le centrali che producono energia non le puoi accendere o spegnere a piacimento. Finora si sono usati i bacini idroelettrici per smaltire l'energia elettrica in eccesso per ripompare l'acqua a monte del bacino durante la notte.
Solo che con i parchi eolici (il solare produce una quantità di energia trascurabile) il problema si è aggravato, anche perché i parchi eolici sono al sud mentre i bacini idroelettrici sono sull'arco alpino e gestire l'accumulo a grandi distanze non è semplice.


No. Purtroppo non sono del mestiere.

Io non ho numeri per cui non tiro conclusioni. Bisogna stare però attenti a bocciare per pregiudizi soluzioni tecniche che magari funzionano e sono convenienti.
Quindici anni fa studiavo tedesco al Goethe Zentrum. Ai corsi mi avevano parlato dell'Energiewende (transizione energetica) in Germania con gli investimenti in fotovoltaico e soprattutto eolico. Mi ricordo che ero molto ma molto scettico. A conti fatti invece eolico+gas russo (le centrali a gas servono a compensare le fluttuazioni della rete) era una scelta vincente.
Mi sono dovuto ricredere.

Se fosse per me l'energia la fare tutta con nucleare ed eolico/fotovoltaico (con il fotovoltaico fai poco comunque).

Non è questione di essere del mestiere. Bastano le quattro operazioni, come ti ho fatto vedere prima.
Ma al di là dell'aspetto economico è la quantità irrisoria di CO2 risparmiata che fa impressione.
 
Smonti un oggetto da vari quintali che per anni ha preso sole, freddo, botte, vibrazioni. Lo sistemi alla belle meglio, alcuni li rottami perché improponibili, lo consegni al cliente (come non so, bisogna che alla consegna ci sia il muletto). E non sai quale sarà la vita residua e i difetti nascosti.
Ogni giornata ottimale di pieno funzionamento, metti 30 kWh accumulati/ceduti, valgono 2 euro. Annualmente saranno 100 - 200 euro.
Poi c'è il costo degli inverter e dell'assicurazione furto e incendio.

Ma con una qualche sovvenzione europea può funzionare. Ci sono molte startup campane pronte a salvare il pianeta con questa idea geniale.
Ma infatti, c’è anche una notevole dispersione energetica, ce l’hanno anche quando sono nuove, figuriamoci usate …d’altra parte è un modo per impiegarle in qualche maniera…
 
Non è questione di essere del mestiere. Bastano le quattro operazioni, come ti ho fatto vedere prima.
Solo che serve mettere dentro i numeri giusti prima di fare le quattro operazioni.
Ed è quello il problema: avere i numeri giusti da inserire.
Perché ad inventarmeli come fanno in molti per fare tornare come risultato il ROi che vogliono sono capace anch'io.
 
E intanto Tesla taglia ancora i prezzi.....
 
E intanto Tesla taglia ancora i prezzi.....
e diventa sempre più appetibile insieme ai nuovi incentivi, con non più di 30k ti porti a casa una signora macchina, col quel prezzo per gli amanti del benzina ti porti a casa forse una Yaris :D
 
e diventa sempre più appetibile insieme ai nuovi incentivi, con non più di 30k ti porti a casa una signora macchina, col quel prezzo per gli amanti del benzina ti porti a casa forse una Yaris :D

Certo

La Tesla 3 base fa da 0 a 100km/h in 5 secondi
La Yaris ci mette piu' del doppio

Ma da Milano a Napoli, la Yaris arriva prima pagando meno in benzina rispetto alla Tesla

Yarsi = Freedom
Tesla = LIberta' limitata
 
Certo

La Tesla 3 base fa da 0 a 100km/h in 5 secondi
La Yaris ci mette piu' del doppio

Ma da Milano a Napoli, la Yaris arriva prima pagando meno in benzina rispetto alla Tesla

Yarsi = Freedom
Tesla = LIberta' limitata
pagare meno in benzina in che senso? la corrente su un supercharger (ma anche su altre colonnine) la paghi molto meno della benzina, in città poi il risparmio si moltiplica ricaricando nel box o alla peggio colonnine.
Infine, ogni quanto vai da Milano a Napoli? io prenderei comunque una bella freccia onestamente....
 
Certo

La Tesla 3 base fa da 0 a 100km/h in 5 secondi
La Yaris ci mette piu' del doppio

Ma da Milano a Napoli, la Yaris arriva prima pagando meno in benzina rispetto alla Tesla

Yarsi = Freedom
Tesla = LIberta' limitata
Arrivar prima non saprei, a meno che non ti faccia un dritto Milano Napoli e con la Yaris arrivi spaccato in due
Sul costo più alto ho dei dubbi
 
pagare meno in benzina in che senso? la corrente su un supercharger (ma anche su altre colonnine) la paghi molto meno della benzina, in città poi il risparmio si moltiplica ricaricando nel box o alla peggio colonnine.
Infine, ogni quanto vai da Milano a Napoli? io prenderei comunque una bella freccia onestamente....
ma va, qui si fanno minimo 500km al giorno tutti i giorni :D

si cerca anche la colonnina più cara possibile, rigorosamente senza abbonamento :D
 
ma va, qui si fanno minimo 500km al giorno tutti i giorni :D

si cerca anche la colonnina più cara possibile, rigorosamente senza abbonamento :D
cmq la model3 con incentivi comincia a diventare interessante, sotto i 30k non ha concorrenza, MG & co a parte, ma parliamo di 2 mondi diversi
 
pagare meno in benzina in che senso? la corrente su un supercharger (ma anche su altre colonnine) la paghi molto meno della benzina, in città poi il risparmio si moltiplica ricaricando nel box o alla peggio colonnine.
Infine, ogni quanto vai da Milano a Napoli? io prenderei comunque una bella freccia onestamente....

Il supercharger costa circa 0.7 euro per kwh ... e consuma 16.6 kwh ogni 100km .. a 120km/h
La yaris a 120km/h ... consuma meno di 5L di benzina ogni 100km ... a 120km/h

Tesla : 16.6 x 0.7 = 11.6 Euri
Yaris : 5L x 1.9 = 9.5 Euri

:P
 
ma va, qui si fanno minimo 500km al giorno tutti i giorni :D

si cerca anche la colonnina più cara possibile, rigorosamente senza abbonamento :D

Io mi sono fatto 1300km dall'italia alla polonia in 1 giornata (11 ore circa), viaggiando ad oltre 200km/h in germania (dove consentito)

Chiaramente non con una Yaris ...

Viaggi da 700km+ in giornata ne ho fatti tanti ... e non sono mai morto e nemmeno spezzato in due

Di solito mi fermo due minuti per fare benziana, e mangiamo un panino in auto

EDIT: Secondo il route planer di tesla ... il mio "viaggio" che ho fatto in 11 ore circa .. con la tesla sarebbe durato 18 ore :eek: ... quanto ovvero un viaggio in giornato diventa in 2 ... con i costi aggiuntivi
 
Ultima modifica:
Io dicevo che le mild Hybrid erano una mezza truffa e te lo confermo…la Nissan e-power è una full hybrid, ti confermo anche questo che nulla ha a che vedere con una mild …rimane però il problema anche nelle full hybrid delle batterie che si degradano dopo alcuni anni…come scritto anche qui da altri…

ricordi male, hai scritto pagine e pagine di improperi contro il full hybrid Toyota, di Prius e Yaris in particolare 😂😂😂
 
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