Azionismo Viennese

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

e bravo.

io volevo mettere solo questa:D
 

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Sicuramente è un movimento che costituisce un riferimento culturale importante e ricco anch'esso di riferimenti culturali, nato non casualmente come contestazione ad una società viennese conformista e borghese.

Un'arte violenta e drammatica che esaspera l'espressione artistica mettendo in scena il proprio corpo o celebrando un rituale pagano orgiastico, una sorta di psicosi collettiva che trova negli eccessi e nella degenerazione una sorta di rinascita o catarsi.
Un'arte che non mi piace e che pone la domanda se esista un confine tra arte e psicanalisi... oltre ai soliti quesiti sull'esistenza di limiti nell'arte ... :mmmm:
 
Mettiamoci anche lui.
Arnulf Rainer
 

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Cerco di tenervi aggiornati,
se vi va,
sugli approfondimenti che sto facendo:boh:

Riparto da Lea Vergine:

La messa a nudo di questo diventa l’estremo tentativo di conquistare il diritto di metterci al mondo di nuovo. “Coloro che sentono dolore hanno bisogno di avere ragione” (.......), a proposito dei protagonisti della Body Art, degli artisti che hanno scelto il corpo come linguaggio, ed è proprio il senso profondo della crudeltà artaudiana una delle strade d’accesso dell’Azionismo Viennese.
scriveva Lea Vergine

Ed ecco qualche interessante contributo:cool:

"Luciano Fabro arriva un giorno del 1970 alla Kunstraum di Monaco per una mostra e trova un bel manifesto con scritto FABBRO con due B. Invece di offendersi con un pennarello cancella con una X una delle due B, quella di troppo, poi prende 50 mani - festi li firma e li trasforma in opera. Così io mi ritrovo qui al tavolo della Bocconi trasformato in MINNINI, con una enne di troppo. Ecco quindi che ne cancello una... Non me la prendo e faccio in fondo un gesto tipico degli anni Settanta. Come diceva Dante Ali - ghieri:D: “fè di necessità virtù...”.
Massimo Minini, 13/3/2012


E’ tutto il pensiero che si traduce per immagini: nel mito e nell’arte, negli archetipi e nei simboli. Rappresenta l’idea «assoluta» della rivolta personale, ma - nello stesso tempo - la coscienza della distanza che esiste fra la realizzazione e l’aspirazione ad avvicinare il mito pur nella consapevolezza della insufficienza dell’impegno. La circostanza che il momento vissuto si presenti come primo postulato dell’idea, non permette una completa visione di ciò che è «utopisticamente» pensato celando, nell’aspetto più positivo, una traccia d’irrealtà come pretesto di ricerca continua. Tutto ciò che resta si deposita nell’immagine. Se, poi, questa non è recepita come vitalismo e prototipo, viene reificata. La delusione e «l’idealistica ostilità nei riguardi del reale» sono, quindi, il necessario punto d’arrivo da cui può emergere una nuova immagine, una diversa avventura. Michele Zaza


PENONE Giuseppe partecipa a München, Aktionsraum 1:o
Il testo dell’artista illustra l’azione «Baum» (Monaco di Baviera, Aktionsraum 1, 5 - 15 febbraio 1970).

BOETTI Alighiero (Torino 1940 - Roma 1994) Besprechungsvortrag Information 27. C'era pure Lui:
München, Aktionsraum 1:o
riferiti all’azione di Boetti «Besprechungsvortrag» (München, Aktionsraum 1, 11 aprile 1970

E sempre da Lea Vergine, meglio Lea Buoncristiano Vergine:
(Napoli 1938) Irritarte. Appunti per un’analisi delle comunicazioni irritanti 1969 [ottobre] Milano, Galleria Milano,
Espositori: Gianfranco Baruchello, Gerardo Di Fiore, Bernard Höke, Tatsumi Kudo, Otto Muehl, Gianni Pisani, Alina Szapocznikow e Curt Stenvert.

Ma dai:rolleyes:

L’«irritarte» distrugge le convenzioni di decenza da cui dipende la grande menzogna, la facciata posticcia, lacera lo schermo che separa la sfera pubblica da quella privata... Ciò che è oggetto di odio, di disprezzo, di biasimo da parte dell’uomo, costituisce la sua natura più vera e più profonda... Ma anche chi manifesta ostilità non può fare a meno di restare impressionato da ciò che condanna. Proverà repulsione ma, e lo conferma la forza incontrollata delle sue reazioni, verrà implicato, disturbato nel profondo. Respingerà queste opere e ne sarà attratto... L’«irritarte» non ha paura dei disegni spietati che la società attua: tenta una concorrenza liberatoria realizzando consapevolmente il male e l’orrore che combatte. E’ una posizione di sfida e questa sfida irrita. (Lea Vergine)


Naturalmente artisti come
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1728261-gina-pane.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1728247-alina-szapocznikow.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1671391-ketty-la-rocca.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1723963-vito-acconci.html

hanno avuto evidenti spunti da questa corrente di pensiero, visto che definirlo “movimento” sarebbe una forzatura,

mentre questi altri:
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1705062-gilbert-george.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1713484-joseph-beuys.html

ci sguazzarono dentro.

____________________________________________________
Ora andiamo a lavorar,
a stasera

buona settimana:bye::bye:
 

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Segnalo fino al 28 febbraio 2016, presso il Museo Nitsch di Napoli, "Azionismo pittorico - Eccesso e sensualità". (Fotografia: Azione del 1965 - Archivio Francesco Conz)
 
Cerco di tenervi aggiornati,
se vi va,
sugli approfondimenti che sto facendo:boh:

Riparto da Lea Vergine:

La messa a nudo di questo diventa l’estremo tentativo di conquistare il diritto di metterci al mondo di nuovo. “Coloro che sentono dolore hanno bisogno di avere ragione” (.......), a proposito dei protagonisti della Body Art, degli artisti che hanno scelto il corpo come linguaggio, ed è proprio il senso profondo della crudeltà artaudiana una delle strade d’accesso dell’Azionismo Viennese.
scriveva Lea Vergine

Ed ecco qualche interessante contributo:cool:

"Luciano Fabro arriva un giorno del 1970 alla Kunstraum di Monaco per una mostra e trova un bel manifesto con scritto FABBRO con due B. Invece di offendersi con un pennarello cancella con una X una delle due B, quella di troppo, poi prende 50 mani - festi li firma e li trasforma in opera. Così io mi ritrovo qui al tavolo della Bocconi trasformato in MINNINI, con una enne di troppo. Ecco quindi che ne cancello una... Non me la prendo e faccio in fondo un gesto tipico degli anni Settanta. Come diceva Dante Ali - ghieri:D: “fè di necessità virtù...”.
Massimo Minini, 13/3/2012


E’ tutto il pensiero che si traduce per immagini: nel mito e nell’arte, negli archetipi e nei simboli. Rappresenta l’idea «assoluta» della rivolta personale, ma - nello stesso tempo - la coscienza della distanza che esiste fra la realizzazione e l’aspirazione ad avvicinare il mito pur nella consapevolezza della insufficienza dell’impegno. La circostanza che il momento vissuto si presenti come primo postulato dell’idea, non permette una completa visione di ciò che è «utopisticamente» pensato celando, nell’aspetto più positivo, una traccia d’irrealtà come pretesto di ricerca continua. Tutto ciò che resta si deposita nell’immagine. Se, poi, questa non è recepita come vitalismo e prototipo, viene reificata. La delusione e «l’idealistica ostilità nei riguardi del reale» sono, quindi, il necessario punto d’arrivo da cui può emergere una nuova immagine, una diversa avventura. Michele Zaza


PENONE Giuseppe partecipa a München, Aktionsraum 1:o
Il testo dell’artista illustra l’azione «Baum» (Monaco di Baviera, Aktionsraum 1, 5 - 15 febbraio 1970).

BOETTI Alighiero (Torino 1940 - Roma 1994) Besprechungsvortrag Information 27. C'era pure Lui:
München, Aktionsraum 1:o
riferiti all’azione di Boetti «Besprechungsvortrag» (München, Aktionsraum 1, 11 aprile 1970

E sempre da Lea Vergine, meglio Lea Buoncristiano Vergine:
(Napoli 1938) Irritarte. Appunti per un’analisi delle comunicazioni irritanti 1969 [ottobre] Milano, Galleria Milano,
Espositori: Gianfranco Baruchello, Gerardo Di Fiore, Bernard Höke, Tatsumi Kudo, Otto Muehl, Gianni Pisani, Alina Szapocznikow e Curt Stenvert.

Ma dai:rolleyes:

L’«irritarte» distrugge le convenzioni di decenza da cui dipende la grande menzogna, la facciata posticcia, lacera lo schermo che separa la sfera pubblica da quella privata... Ciò che è oggetto di odio, di disprezzo, di biasimo da parte dell’uomo, costituisce la sua natura più vera e più profonda... Ma anche chi manifesta ostilità non può fare a meno di restare impressionato da ciò che condanna. Proverà repulsione ma, e lo conferma la forza incontrollata delle sue reazioni, verrà implicato, disturbato nel profondo. Respingerà queste opere e ne sarà attratto... L’«irritarte» non ha paura dei disegni spietati che la società attua: tenta una concorrenza liberatoria realizzando consapevolmente il male e l’orrore che combatte. E’ una posizione di sfida e questa sfida irrita. (Lea Vergine)


Naturalmente artisti come
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1728261-gina-pane.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1728247-alina-szapocznikow.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1671391-ketty-la-rocca.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1723963-vito-acconci.html

hanno avuto evidenti spunti da questa corrente di pensiero, visto che definirlo “movimento” sarebbe una forzatura,

mentre questi altri:
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1705062-gilbert-george.html
http://www.finanzaonline.com/forum/investimenti-arte-e-collezionismo/1713484-joseph-beuys.html

ci sguazzarono dentro.

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Ora andiamo a lavorar,
a stasera

buona settimana:bye::bye:

Saranno i postumi delle festività, ma ho capito una cippa.:confused:
 
Saranno i postumi delle festività, ma ho capito una cippa.:confused:

devo sempre tagliartele facili, eh?

Fabro, Boetti, Penone e Baruchello
hanno partecipato ad eventi organizzati dagli actions viennesi:D
 

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devo sempre tagliartele facili, eh?

Fabro, Boetti, Penone e Baruchello
hanno partecipato ad eventi organizzati dagli actions viennesi:D

Appunto!
Che c'azzeccano con l'azioniamo viennese?:confused:
Grazie per lo spuntino.:p
 
Appunto!
Che c'azzeccano con l'azioniamo viennese?:confused:
Grazie per lo spuntino.:p

Fabro bucava a panza
Boetti mangiava i budelle
Pennone sparpagliava sangue di sotto ed incoppa

E Baruchello faceva i suoi soliti disegnino sul libro a quadretti
 
del resto

"L'arte dice sempre la stessa cosa"

Giuseppe Penone
 

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sempre per l'amico brixia



magari noioso, ma non le solite critiche ;)
 
Chiedo scusa per l'O.T. ma volevo fare i complimenti a Rothko per l'avatar. Mi sembra di averlo visto al Mart ;)
 
Olà:rolleyes:


La Fondazione Donnaregina e la Fondazione Morra Greco presentano il debutto sulla scena italiana di Rudolf Polanszky (Vienna, 1951). Nutritosi dello sperimentalismo artistico del dopoguerra viennese, intriso di Azionismo e Action Painting, Polanszky riflette sull’uso della materia come espressione della relazione spazio/corpo. Paradox Transformations si compone di una ventina di opere che vanno dagli Anni Novanta a oggi, ritmate da un forte polimaterismo: ferro, legno, plastica, acciaio, schiuma, fibra di vetro e plexiglas intrecciano una frammentazione narrativa simbolo della precarietà esistenziale. Le sale di Palazzo Mondragone, cuore del centro storico partenopeo, si vestono di una rigorosa simmetria formale. Vuoto e pieno, rapidità e lentezza, teoria e prassi: l’arte di Rudolf Polanszky esplora le dicotomie insolubili dell’agire umano. Le sue opere si ergono come monoliti in uno spazio multidimensionale in cui non esiste altra legge se non il movimento.
Francesca Blandino
Napoli // fino al 20 febbraio 2016
 

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