Io credo che continuare ad ostinarsi ad andare contro il mercato sia controproducente. Guardando il grafico postato del DJ, si capisce come i listini azionari salgano a prescindere da 30 anni a questa parte, al contrario di qualsiasi bene rifugio mobiliare (metalli, materie prime, ecc.) o immobiliare (case). Ovvio che prima o poi le discese ci siano, ma il lungo periodo dice che sono ampiamente compensate dalle salite. Anche se si giudicano i bilanci dei singoli stati nel peggior dei modi, non vedo l'utilità di tirare sempre in ballo grandi forze massoniche o grandi mani manipolatrici, quando poi noi non possiamo certo combattere un andamento di mercato in perenne rialzo.
Quindi la mia idea di investitore è quella di cavalcare l'onda del mercato, senza cercare di contrastarlo (e chi sono io per farlo) o anticiparne i movimenti.
Se faccio un investimento di breve, in borsa la tempistica dell'investimento è fondamentale, quindi inutile partire contrari all'andamento per poi recuperare dopo 4 mesi, perché nel frattempo non ho sfruttato un doppio o triplo o quadruplo movimento interessante, come è successo feb-apr 20, apr-lug 20, lug-ott- 20 e per ultimo ott-nov 20.
Qualora io faccia un investimento di lungo, prendo dei titoli con grossi dividendi, li tengo in portafoglio per 10 anni, tanto la resa è garantita dal loro storico. In alternativa, certificati sull'indice DJ.
Il tutto vale per il mercato USA, ma non sempre per i mercati Europei.
Questa è la mia PERSONALE visione.