Della nuiva serie Next esistono anche i "fratellini" della gamma ms, quelli ti piacciono di piu? Sono a benchmark. Purtroppo ora non posso sarti gli isin, mi psrw si chiamino allocazione diversificata 20,40 e 70
Sono prodotti quasi fotocopia di altri che abbiamo in catalogo in quasi tutte le banche retail...
Le tre allocazioni corrispondono ai classici panieri "Prudente" "Bilanciato" e "Dinamico" con obiettivo di controllo della volatilità e semplicità operativa. La loro asset allocation, da sola, ripercorre un intero portafoglio.
Se guardi la scheda quelli con maggiore quantità di azionario sono classificati a rischio 4 esattamente come lo splendido fondo flessibile proposto al padre ottantenne di 66Marco... per capire quanto è "rischioso" tale "obbligazionario" e che 'valore aggiunto' fornisce una strategia talmente flessibile da poter oscillare tra duration 10 e duration negativa.
Questi strumenti sono spesso proposti per la 'semplicità commerciale' con cui riesci a fare un intero portafoglio con un prodotto o due...
Difficile che facciano disastri, soprattutto nel lungo termine (5-6 anni), ma la qualità secondo me è un pò escrementizia (ovviamente tale nodo viene al pettine se confrontato con ETF, consulenti indipendenti, gestori molto abili o CFAOFS competenti). Per carità tra dare l'allocazione diversificata 20 ad un anziano ed un H2O Multibond per metà del suo patrimonio il primo tutta la vita... ma rendiamoci conto che sembrano costruiti, appunto, proprio per anziani.
I costi non sono la nota peggiore. Ci sono commissioni di collocamento del 2%, che al solito vengono nascoste nel sistema a tunnel (per carità il 2 non è il 4 e tunnel a 3 anni non è a 6). Le commissioni di gestione per un bilanciato sono intorno a 1,78% in linea con il mercato, ma ovviamente sul bilanciato più prudente incidono (però queste le vedo inevitabili). Ci sono delle commissioni di performance, però per fortuna queste sono calcolate con il famoso "Segno dell'Acqua Alta". Che vuol dire? Che si ciucciano il 20% del gain annuale fatto rispetto al benchmark (benchmark sensato, non monetario), ma tengono conto almeno del punto massimo. Facciamo conto che nel 2020 il benchmark fa +0% e il fondo fa +3%... teoricamente dovrebbero togliere 0,6% di commissione. Tuttavia il nuovo massimo diventa quel valore "segnato a +3%" ed in futuro il fondo dovrà battere il benchmark, ma avrà diritto a prelevare ulteriori commissioni di performance solo se supera il segno dell'acqua alta.
La cosa che non mi piace è che tutte e tre le classi hanno un'esplicita esposizione ai CoCoBond (10%), e il timore è che se ne vendono grosse masse (se li "spingono molto", ci siamo capiti) vengano utilizzati per smaltire i convertibili che rimpinguano il capitale AT1 degli istituti di credito. Similmente hanno una dichiarata esposizione a cartolizzazione di debiti (10%). La soglia ovviamente è la massima consentita (10 e 10) per poterci infilare dentro asset di uno specifico emittente (rischio controparte massima consentita per essere armonizzati in Europa).
Il resto del portafoglio è, purtroppo, fondi-di-fondi. Dichiaratamente scrivono "il gestore investe ALMENO il 51% del portafoglio netto disponibile in fondi (e mi auguro anche ETF... vedremo)".
La paura è che appaiano come prodotti "da vecchietti" per infilare 'grosse masse' (dato che con un fondo già hai fatto un portafoglio) e poi dentro il capitale del fondo si fanno i cavoletti loro:
- ci schiaffano tutto il catalogo dei fondi della casa (sono fondi di fondi), che ovviamente anche se in classe non "sovraccarica" scontano altri costi, gestioni flessibili, attive etc...
- ci schiaffano il massimo possibile di debiti cartolarizzati (quel 10% che quindi può venire da uno specifico istituto di credito rimanendo in armonia con le regole europee)
- ci schiaffano una bella patrimonializzazione degli istituti di credito stessi mettendoci i contingent convertible AT1, insomma un piccolo aumento di capitale faidaté...
Ovviamente tutto IMHO come impressione leggendo i prospetti ufficiali, perché sono usciti da poco e rendiconti semestrali o annuali di quello che hanno realmente in pancia non ne ho trovati. Quando avremo delle relazioni esatte di che combinano i gestori potremo avere un'opinione più chiara di come sono costruiti (ovvio che c'è un abisso se risulta che sono metà azioni e bond internazionali e metà ETF oppure quello che si può temere da quanto scritto sopra).
Comunque ti allego l’andamento di tre strumenti simili (fondi di fondi retail prudente/medio/dinamico) negli ultimi 5 anni. Anche questi scontano l’essere fondi di fondi, ma senza commissioni di performance (che però non credo incideranno molto) e senza l’incognita CoCoBond e cartolarizzazioni, che comunque sono abbastanza illiquidi da ‘stabilizzare’ il NAV per gran parte della loro vita finanziaria e piuttosto redditizi a livello di cedola (questi investivano esclusivamente in fondi). A livello orientativo. Sicuramente salvo quell’aspetto mi attenderei meno brutte sorprese da uno di questi che da un flessibile obbligazionario “scommattiamo contro i tassi come ci pare”… lì ci vuole tanta fiducia e delega al gestore sec
Vedi l'allegato 2717159ondo me.
un saluto!