Bancamarche ... Atto settimo

Probabilmente ho qualche problema cognitivo , me ne faro' una ragione !!

Il copia incolla e' puramente a scopo riepilogativo.
Questo per il fatto che spesso trovo postate delle osservazioni , per avere risposta delle quali sarebbe sufficiente andare a rileggere appena due tre pagine indietro . Ma poiche' noto che spesso molti non lò fanno e ripropongono continuamente argomenti appena trattati , ho ritenuto fare il sunto di quanto avvenuto .
Nell'ordine :
-TANK 2000 gioisce per il rialzo del 10% del titolo per la quarta settimana.
-Commento : gia' visto , il rialzo e' opera di qualcuno, per i soliti ignoti fini credo speculativi.
-IVAN NATHAN mi risponde che e' certamente cosi' .

Al ribasso avvenuto in questa settimana , perche' non poteva essere che cosi', ripropongo il tutto al fine di essere piu' charo possibile ed in due mi dite di non aver capito il senso del riepilogo.

Ma............. come dicevo prima , probabilmente sono io ad avere dei limiti , pazienza , sapete l'eta' a volte ................

;) forse era il modo in cui hai quotato che ha tratto in inganno .... Con un multi-quote sarebbe stato piu semplice comprendere .... OK!
 
si infatti siccome erano cose gia scritte poche righe non avevo compreso il senso di riscriverle ma il Signor saravero ha come sempre puntualizzato il suo punto di vista...ok grazie OK!
 
ma e' vero che anno visto a macerata un uomo che correva tutto nudo con una pistola in mano che diceva"non e' colpa mia, non e' colpa mia"????


Ti consiglio di evitare di scrivere queste baggianate : la situazione è tragica e tu ci scherzi sopra.
Leggi e impara a tacere.


Banca Marche, pessime notizie: commissariata presto a meno di miracoli
22-10-2013 - Matteo Carriero

Per Banca Marche le notizie continuano a essere nere: entro fine ottobre il commissariamento

Banca Marche prossima al commissariamento

Banca Marche, notizie nere, commissariata entro la fine del mese a meno di trovare qualcuno che rafforzi il patrimonio per più di mezzo miliardo di euro, e al momento l'ipotesi appare lontana dall'essere probabile. Per Banca Marche la gestione provvisoria imposta da Bankitalia ormai quasi due mesi fa non può protendersi oltre tale lasso temporale, da ciò, dovrebbe arrivare in pochi giorni il commissariamento.

Non solo, a riprova del commissariamento di Banca Marche ormai dato quasi per certo, come riporta Repubblica, anche le dimissioni a catena dei membri del consiglio di amministrazione, tra le quali anche quelle del presidente Rainer Masera. Proprio quest'ultimo ha recentemente dichiarato nella lettera di dimissioni che, in merito alla necessità di rafforzare il patrimonio di mezzo miliardo di euro, di registrare "l'assenza di impegni del mondo imprenditoriale per potere assicurare la creazione del nocciolo duro necessario per porre la banca in sicurezza.

Le news su Banca Marche sono quindi a tinte fosche. Le ipotesi di un interessamento di Bnp Paribas non hanno trovato conferma e l'istituto bancario sembra ormai sul punto di non poter evitare il commissariamento: il motivo della situazione difficilissima in cui versa Banca Marche è legato, e non è un mistero, alla cattiva gestione dell'istituto di Jesi in tempi recenti, che era stata critica con forza anche dalla stessa Bankitalia.

Finite le speranze di evitare il commissariamento di Banca Marche, quindi? Stando alle ultime notizie, si direbbe di sì, a meno di veri e propri miracoli.
 
Ultima modifica:
ma e' vero che anno visto a macerata un uomo che correva tutto nudo con una pistola in mano che diceva"non e' colpa mia, non e' colpa mia"????


Perfino i Pesaresi, che hanno la responsabilità maggiore della crisi di Banca delle Marche, cominciano ad avvertire i disagi.

Banca Marche....C'è un tempo per la filantropia ed uno per l'economia! Il punto......di Francesco Taronna

Ancora Banca Marche al centro della ribalta, in particolare fanno discutere le opposte visioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata e di quella di Pesaro.
Macerata fa come la formichina laboriosa e previdente, dei sei milioni di euro investiti per sostenere le iniziative del territorio degli anni passati ne ha tagliati addirittura 5, riducendo l'intervento ad un solo milione. Pesaro invece ha deciso di operare un taglio della metà continuando a distribuire nel territorio per il prossimo triennio 7.5 milioni di euro, raschiando il barile ed adottando la politica delle cicale.

Qualche malizioso ha commentato, per Pesaro, che non si poteva operare un taglio superiore causa le prossime elezioni amministrative. Infatti le iniziative finanziate sono spesso messe in piedi dagli enti locali che se ne ascrivono il merito con fasce tricolori, tagli di nastri e fanfare.

Qualcuno sostiene che le attuali risorse andrebbero riservate per l'aumento di capitale per salvaguardare la Banca, gli azionisti ed anche i dipendenti. C'è un tempo per la filantropia ed uno per l'economia. Se salta l'economia addio per sempre anche alla filantropia.

Macerata ha ritenuto opportuno accantonare risorse per salvaguardare il futuro del sitema bancario del territorio. Infatti poichè diventa sempre più evidente la decisione, anche dei Commissari della Banca d'Italia, di cedere la Carilo, questi fanno economia. Potrebbe sempre far comodo un pacchetto di milioni in più da utilizzare alla bisogna.

Intanto, come anticipato in tempi non sospetti da Vivere Pesaro, la cordata di imprenditori, messa in piedi dal governatore della regione Spacca, che doveva fungere da cavalleria per la salvezza di Banca Marche, diventa ogni giorno che passa sempre più evanescente.

Dopo le dimissioni a grappolo dei componenti gli organismi dirigenti, due elementi diventano evidenti.
Il primo... la volontà anche dei commissari di continuare ad ancorare per il futuro la banca al territorio; il secondo... la scelta di Banca d'Italia di trasformare il commissariamento da intervento limitato nel tempo a senza scadenza( almeno tutto il 2014) con la concessione agli stessi del potere di gestione.

I Commissari lavorarano e per la prima volta in Italia trapelano solo le dichiarazioni rilasciate dagli stessi. Da non credersi. L'Italia, il paese dalle intercettazioni facili, dei giornalisti amici, delle indiscrezioni pilotate!!!

La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, intanto, ha convocata per il 25 p.v. l'Assemblea dei Soci con all'odg.:
1 Comunicazioni del Presidente;
2 Esame del Piano Programmatico Pluriennale 2014-2016 e del Documento Programmatico Previsionale 2014.

Ovviamente le comunicazioni del Presidente, almeno in parte, verteranno sulla stato dell'arte di Banca delle Marche, quindi, a giorni avremo qualche notizia aggiuntiva.

A presto!

da Francesco Taronna
redazione@viverepesaro.it
 
Si dimettono perchè siamo un paese di piccoli Schettino.

Banca Marche, la fuga degli amministratori | Cronache Maceratesi

Intanto l' aumento sale a 500 MILIONI e dei soldi manco l' ombra...



C'è qualcuno che può spiegare perchè dopo Rainer Masera si sono dimessi anche figuranti come Pietro Alessandrini, Federico Tardioli, Roberto Civalleri, Alberto Costantini ?
Alberto Costantini non ha fatto in tempo a fare che due soli cda,
gli altri non hanno lasciato tracce significative di competenze e professionalità, quindi .....
perchè se ne sono andati ? Ci sono altri motivi ?
Non è che lo verremo a sapere dalla Procura ?
 
...caro enrico quando noi qui sul forum avevamo acceso i riflettori su bm, tu probabilmente andavi hai comizi dei vari gazzani, costa, bianconi, e ti facevi incantare dalle loro belle parole, poi' come tutti ti sei accorto che non andava come dovrebbe quando i giornali ne hanno cominciato a parlare, noi avevamo fatto allarmismo quando andava fatto ora va preso quello che viene, e non e' uno scoop che bm verra commissariata, e non e' nemmeno un male, visto chi c'e' ancora dentro la banca, poi io ho sicuramente piu' titolo di te e di gazzani messi insieme di parlare di bm perche sono azionista cioe gente che ha messo i soldi dentro la banca , non le parole o la faccia da p.i.r.l.a. che si ritrovano, percio' stai tranquillo che peggio di cosi non puo' andare.......

e non e' un mistero il perche si sono dimessi i vari masera, tardioli, ecc.ecc. se non lo facevano non potevano ricoprire altre cariche similari in vari campi,per 3 anni, quindi perche combattere una battaglia che non e' la loro???

spero solo che la bce in vista dell'unione bancaria scelga dei parametri non restrittivi come quelli applicati a bm, visto che se lo facessero, le prime banche ad aver bisogno di nuovo capitale siano propio le banche tedesche!!!OK!
:clap:
 
ma e' vero che anno hanno ( verbo avere questo a scuola e' errore grave ) visto a macerata un uomo che correva tutto nudo con una pistola in mano che diceva"non e' colpa mia, non e' colpa mia"????

..........................................................
 
PUNTO 4-Bankitalia soddisfatta per criteri classificazione sofferenze Bce
mercoledì 23 ottobre 2013 19:57 Stampa quest’articolo [-] Testo [+]
* Bce ha scelto linee guida più rigide per esame banche

* Visco non prevede difficoltà particolari per banche nazionali

* Titoli azionari bancari oggi in calo in Borsa (Aggiunge dettaglio)

di Stefano Bernabei e Giselda Vagnoni

ROMA, 23 ottobre (Reuters) - Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco è soddisfatto delle modalità con cui la Banca centrale europea (Bce) esaminerà la qualità degli attivi di 128 banche della zona euro e tra queste, con standard che saranno omogenei, 15 istituti italiani.

Visco è convinto che con questi criteri, che comprendono anche prodotti strutturati e bond sovrani e che per le sofferenze sono analoghi a quelli che già adotta Bankitalia per gli istituti nazionali, la verifica europea che durerà fino a ottobre del prossimo anno, non porterà difficoltà particolari per il sistema bancario italiano.



"Non mi pare. Mi pare che le sofferenze delle banche italiane siano viste come noi le valutiamo normalmente", ha detto Visco a margine di un convegno Abi poco dopo la pubblicazione dei primi criteri della Bce sulla valutazione complessiva sulla trasparenza dei bilanci bancari.

Gli istituti di credito italiani hanno sempre lamentano di scontare classificazioni delle sofferenze più severe rispetto ad altri concorrenti europei e il fatto di aver ottenuto standard omogenei viene considerato un successo del Paese.

La Bce ha fatto propri i criteri Eba resi noti lunedì scorso . La prima regola è che un credito deve essere considerato deteriorato e quindi da coprire accantonando maggiore capitale quando il ritardo nel pagamento supera i 90 giorni o quando il rimborso è improbabile.

Altro elemento di soddisfazione a palazzo Koch è il fatto che tra gli attivi oggetto di valutazione rientreranno anche i prodotti strutturati, particolare che dovrebbe aiutare a mettere sullo stesso piano banche commerciali, più presenti in Italia, e banche di investimento, più presenti all'estero.

La valutazione della Bce "è un vantaggio per l'Italia perché ora ci sarà una base comune", ha detto a Reuters Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza, una delle 15 banche significative italiane oggetto della verifica che sarà condotta da Bce e Banca d'Italia.

Alla domanda cosa cambi per l'istituto vicentino Zonin ha risposto: "Noi abbiamo già rafforzato il capitale in anticipo".

Anche l'ex ministro del Bilancio Rainer Masera ha detto a Reuters di non aspettarsi "effetti particolarmente negativi per le banche italiane da questo esercizio".

Una valutazione omogenea tra le banche esaminate, "farà emergere che quelle italiane hanno garanzie reali [sui crediti] significativamente più alte di banche in altri Paesi europei", ha aggiunto.

Masera ha da poco lasciato la presidenza di Banca Marche, un istituto minore in difficoltà che probabilmente verrà commissariato dalla Banca d'Italia entro fine mese se non riesce a ricapitalizzare per 500 milioni e coprire così le perdite emerse a seguito dell'ispezione di via Nazionale sui crediti.

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Per leggere la SCHEDA su 15 banche italiane incluse nell'Aqr

fare doppio click su ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^


BANCHE ESPOSTE A RECESSIONE, CRISI DEBITO

La crisi del debito dell'area euro prima e la recessione dopo hanno innescato un forte deterioramento degli attivi degli istituti italiani che restano ancora esposti a entrambi i rischi.

Secondo gli ultimi dati Abi nel mese di agosto le sofferenze al netto delle rettifiche sono salite a 73,4 miliardi e quelle lorde a 142 miliardi con un rapporto con gli impieghi al 7,3%, massimo dal dicembre del 1999.

I timori degli investitori si sono fatti sentire in Borsa dove i titoli bancari, soprattutto di medi dimensioni, hanno chiuso in netto calo. Pop Milano, Pop Emilia , Banco Popolare hanno ceduto il 5%, mentre Unicredit ha perso il 3% circa con uno stoxx europeo in calo di circa il 2%.

La Banca d'Italia dalla fine dello scorso anno ha avviato una serie di ispezioni mirate alla valutazione dei crediti e alla loro adeguata copertura che in alcuni casi come per la Banca delle Marche hanno fatto emergere perdite consistenti.

Il processo di ristrutturazione dell'attivo, però, è ancora in corso ha avvertito Visco: "A fronte delle sofferenze ci sono riserve e ci sono soprattutto azioni da prendere da parte delle banche per rendere il sistema più equilibrato e più in grado di rispondere".

Un punto delicato, su cui resta alta l'attenzione dei banchieri, è quello di come si misura la redditività di certi asset. Il problema si pone in particolare per la valutazione degli ingenti portafogli di titoli sovrani delle banche italiane che in agosto era pari a 396,749 miliardi di euro.

Il comunicato stampa Bce non fa però alcun riferimento specifico alla ponderazione del rischio dei titoli di Stato, che attualmente sono considerati 'risk free' e quindi non comportano obbligo di accantonamenti.

Nell'ultima tornata di stress test, Eba ha imposto alle banche di inserire nei bilanci la valutazione 'mark-to-market' dei titoli di Stato, suscitando le proteste delle banche italiane, particolarmente penalizzate vista la vasta esposizione ai bond sovrani, in quel momento vittime di particolari pressioni dei mercati.

Ignazio Angeloni, direttore generale del dipartimento per la stabilità Finanziaria Bce, illustrando le nuove linee guida, ha detto: "Non abbiamo intenzione di inventarci un nuovo modo di tenere conto dei titoli sovrani".

Marco Valli di Unicredit osserva che nella nota della Bce non si dice nulla di specifico sul trattamento dei bond sovrani, e da qui "si può ritenere che non ci siano variazioni rispetto alle regole attuali".

Lo stesso Angeloni ha spiegato che nella fase di stress test, in cui verrà misurata la capacità di resistenza a scenari di crisi, la Bce potrà far riferimento ai mercati obbligazionari.

Al momento, però, le modalità degli stress test non sono state messe a punto. Rispetto all'esercizio Eba, il cui obiettivo era la resistenza delle banche alla crisi del debito, questa volta gli istituti italiani dovrebbero essere avvantaggiati dal fatto che la valutazione della Bce riguarderà tutti gli asset.

Nel pubblicare oggi i primi criteri in base ai quali condurrà la valutazione complessiva dei bilanci delle banche europee più significative prima di assumerne la vigilanza, la Bce di Mario Draghi ha fissato la soglia dell'8% per il rapporto tra capitale e attività pesate per il rischio.

"E' un accordo raggiunto tra tutte le autorità di vigilanza con la Bce. E' sicuramente un livello giusto, nel senso che dà modo di avere un capitale sufficiente per affrontare le difficoltà che si possono avere", ha commentato Visco.
 
...caro enrico quando noi qui sul forum avevamo acceso i riflettori su bm, tu probabilmente andavi hai comizi dei vari gazzani, costa, bianconi, e ti facevi incantare dalle loro belle parole, poi' come tutti ti sei accorto che non andava come dovrebbe quando i giornali ne hanno cominciato a parlare, noi avevamo fatto allarmismo quando andava fatto ora va preso quello che viene, e non e' uno scoop che bm verra commissariata, e non e' nemmeno un male, visto chi c'e' ancora dentro la banca, poi io ho sicuramente piu' titolo di te e di gazzani messi insieme di parlare di bm perche sono azionista cioe gente che ha messo i soldi dentro la banca , non le parole o la faccia da p.i.r.l.a. che si ritrovano, percio' stai tranquillo che peggio di cosi non puo' andare.......

e non e' un mistero il perche si sono dimessi i vari masera, tardioli, ecc.ecc. se non lo facevano non potevano ricoprire altre cariche similari in vari campi,per 3 anni, quindi perche combattere una battaglia che non e' la loro???

spero solo che la bce in vista dell'unione bancaria scelga dei parametri non restrittivi come quelli applicati a bm, visto che se lo facessero, le prime banche ad aver bisogno di nuovo capitale siano propio le banche tedesche!!!OK!



Le dimissioni dei vari figuri non erano assolutamente necessarie, perchè per incorrere con la decadenza nell'impossibilità poi di ricoprire analoghi incarichi
necessita averli ricoperti per almeno due esercizi : nessuno di costoro siedeva sulla poltrona da due anni, l'unico, che tra l'altro non mi risulta essersi dimesso, ad avere ad abundantiam tale anzianità è Giuliano Bianchi.
E' anche utile riconoscere che questi personaggi hanno fatto carte false per essere chiamati a ricoprire gli incarichi (ben retribuiti, mi sembra con cinquantamila euro l'anno o giù di lì per ciascuno, mi sembra con circa 120.000 euro il vicepresidente, con trecentomila euro mi pare il presidente ) in Banca delle Marche : per questo motivo, non si può dire che combattevano una battaglia che non era la loro !
In ogni caso, con le dimissioni nessuno di costoro può dirsi al riparo dai provvedimenti, sicuramente onerosi, che la Banca d 'Italia assumerà.
Quindi, perchè si sono dimessi ?
 
Ultima modifica:
...caro enrico quando noi qui sul forum avevamo acceso i riflettori su bm, tu probabilmente andavi hai comizi dei vari gazzani, costa, bianconi, e ti facevi incantare dalle loro belle parole, poi' come tutti ti sei accorto che non andava come dovrebbe quando i giornali ne hanno cominciato a parlare, noi avevamo fatto allarmismo quando andava fatto ora va preso quello che viene, e non e' uno scoop che bm verra commissariata, e non e' nemmeno un male, visto chi c'e' ancora dentro la banca, poi io ho sicuramente piu' titolo di te e di gazzani messi insieme di parlare di bm perche sono azionista cioe gente che ha messo i soldi dentro la banca , non le parole o la faccia da p.i.r.l.a. che si ritrovano, percio' stai tranquillo che peggio di cosi non puo' andare.......

e non e' un mistero il perche si sono dimessi i vari masera, tardioli, ecc.ecc. se non lo facevano non potevano ricoprire altre cariche similari in vari campi,per 3 anni, quindi perche combattere una battaglia che non e' la loro???

spero solo che la bce in vista dell'unione bancaria scelga dei parametri non restrittivi come quelli applicati a bm, visto che se lo facessero, le prime banche ad aver bisogno di nuovo capitale siano propio le banche tedesche!!!OK!
....

...sta a vedere che dopo la "declaratoria" dei parametri....nn venga fuori che in BM abbiano esagerato con le svalutazioni..........
 
ma e' vero che anno visto a macerata un uomo che correva tutto nudo con una pistola in mano che diceva"non e' colpa mia, non e' colpa mia"????

Gli e' scappata dalle mani , persa , e' stata ritrovata ieri sera
 

Allegati

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Parametri troppo stringenti, siamo sicuri?
Il Ministero ha sciolto gli organi di Banca MarcheA breve il commissariamento | Cronache Maceratesi
Di quanto sono stringenti i parametri e VESSATORI nei confronti della povera "vanghetta de nuantri" hanno bisogno di 500mln invece che di 300mln e chi mette???

L’operazione, che impegnerà Bce e banche centrali nazionali per i prossimi 12 mesi, fissa criteri omogenei per valutare lo stato di salute degli istituti dell’Eurozona e ruota attorno a due criteri. I crediti non rimborsati da oltre 90 giorni sono da considerare deteriorati (non-performing), un elemento che di fatto si avvicina ai criteri già adottati dall’Italia. Inoltre, la soglia minima fissata per il capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1) è fissata all’8%. Una soglia in apparenza raggiunta dalla maggior parte delle 15 banche italiane che ricadranno nella vigilanza Bce. Un “livello giusto”, commenta Visco sottolineando che comunque “ci sono azioni da prendere soprattutto da parte delle banche per rendere il sistema più equilibrato e in grado di rispondere”.
 
Ed alla fine ci siamo arrivati

Il Comissariamento , bene , lo scrivevamo due anni fa' , non perche' fossimo dei veggenti o di piu' dei bastian contrari , ed e' bene ricordare per l'ennesima volta , che per questo ed altre verita' ci siamo beccati una denuncia alla Polizia postale , organizzata dal Prode Bianconi ed il suo numeroso codazzo .

Vorrei per corettezza precisare che anticipavamo questi fatti , per il semplice motivo , che praticando da Azionisti i piani alti di Fonteadamo in maniera particolare , i fatti ci venivano resi noti , da questo e quello , quindi tutte queste notizie circolavano abbondantemente , e di conseguenza ritengo si sapesse gia' da allora dove si stava andando.

Ma nonostante cio' " TUTTI " nessuno escluso ha continuato imperterrito per la sua strada che portava al raggiungimento dei propri scopi , personali o di aggregazione che siano.Pur sapendo che la in fondo c'era un muro su cui inevitabilmente si sarebbe andati a sbattere.

Preciso tutti , ciascuno per la sua parte : Dirigenza, Sindacato/i , e finanche chi doveva curarsi degli interessi di noi Piccoli Azionisti , ovvero la Benemerita Associazione.

Ora alla chetichella tutti costoro , si stanno defilando , chi con il malloppo , chi meno , alla fine qualcuno paghera' ma saranno eventualmente in pochi , e con il malloppo gia' al sicuro.

Sono spiacente per i Dipendenti che ignari forse in molti non sapevano , o se avevano intuito speravano che non fosse vero , a loro la mia massima solidarieta'.
Sono spiacente per i piccoli Azionisti Improvvidi .

Ma sono estremamente "FELICE per come e' finita , perche cosi' doveva finire , perche' cosi' meritavano , perche' cosi hanno voluto.

Se , data anche l'attuale congiuntuta , qualcosa va male , e' anche tollerabile per chiunque , ma se come nel caso , va male e lo sai da molto tempo , ed hai tutto il tempo per cercare di radrizzare la situazione , ti meriti questo ed altro.
Spererei per tutti costoro di non sentir piu' parlare di Bancamarche , e vederci li sopra scritto qualche altro nome , qualsiasi esso sia.
 
Ed alla fine ci siamo arrivati

Il Comissariamento , bene , lo scrivevamo due anni fa' , non perche' fossimo dei veggenti o di piu' dei bastian contrari , ed e' bene ricordare per l'ennesima volta , che per questo ed altre verita' ci siamo beccati una denuncia alla Polizia postale , organizzata dal Prode Bianconi ed il suo numeroso codazzo .

Vorrei per corettezza precisare che anticipavamo questi fatti , per il semplice motivo , che praticando da Azionisti i piani alti di Fonteadamo in maniera particolare , i fatti ci venivano resi noti , da questo e quello , quindi tutte queste notizie circolavano abbondantemente , e di conseguenza ritengo si sapesse gia' da allora dove si stava andando.

Ma nonostante cio' " TUTTI " nessuno escluso ha continuato imperterrito per la sua strada che portava al raggiungimento dei propri scopi , personali o di aggregazione che siano.Pur sapendo che la in fondo c'era un muro su cui inevitabilmente si sarebbe andati a sbattere.

Preciso tutti , ciascuno per la sua parte : Dirigenza, Sindacato/i , e finanche chi doveva curarsi degli interessi di noi Piccoli Azionisti , ovvero la Benemerita Associazione.

Ora alla chetichella tutti costoro , si stanno defilando , chi con il malloppo , chi meno , alla fine qualcuno paghera' ma saranno eventualmente in pochi , e con il malloppo gia' al sicuro.

Sono spiacente per i Dipendenti che ignari forse in molti non sapevano , o se avevano intuito speravano che non fosse vero , a loro la mia massima solidarieta'.
Sono spiacente per i piccoli Azionisti Improvvidi .

Ma sono estremamente "FELICE per come e' finita , perche cosi' doveva finire , perche' cosi' meritavano , perche' cosi hanno voluto.

Se , data anche l'attuale congiuntuta , qualcosa va male , e' anche tollerabile per chiunque , ma se come nel caso , va male e lo sai da molto tempo , ed hai tutto il tempo per cercare di radrizzare la situazione , ti meriti questo ed altro.
Spererei per tutti costoro di non sentir piu' parlare di Bancamarche , e vederci li sopra scritto qualche altro nome , qualsiasi esso sia.

......bancAMArche.......gazzani

......bancamarche.......bianconi

......bancamarche.......costa

......bancamarche.......ambrosini

......bancamarche.......sabbatini

......bancamarche.......ama tutti e ringrazia tutti costoro che hanno contribuito al successo del territorio!!!!OK!
 
No Gazzani , no , l'ho difeso altre volte e lo voglio fare ancora , ho avuto modo di parlarci qualche volta e lo ritengo sincero , lui la pensava e la pensa diversamente , ce l'hanno coinvolto , e sai com'e' quando sei con il Branco e' difficile defilarsi , altrimenti ti distruggono .
 
Banca Marche
in pole
per ricapitalizzare
la Carim
Contatti in corso fra i vertici di piazza Ferrari e l'istituto anconetano: quest'ultimo aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso

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Sede della Cassa di Risparmio di Rimini (foto Bove)
CARIM: TASSI SOSPETTI E CREDITI AZZARDATI
VITALI AUSPICA L'INTERVENTO DELLE IMPRESE LOCALI
Rimini, 1 dicembre 2010 - La notizia circola insistentemente già da alcune settimane, nonostante da palazzo Buonadrata al momento non arrivino conferme. Ma i soliti ben informati assicurano che Banca Marche sta seguendo da vicino le sorti della Carim, e che sia piuttosto interessata ad acquistare un consistente pacchetto di azioni della principale banca riminese.

Di più: il gruppo bancario marchigiano aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso della Carim. Il presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini, avrebbe già avuto anche alcuni contatti, anche se sul piatto per ora non ci sarebbe nulla di certo. Di sicuro c’è che la Banca Marche era già stata individuata come possibile partner della Carim, prima che sull’istituto di credito si abbattesse la scure di Bankitalia, col commissariamento deciso a fine settembre. La collaborazione (con un conseguente riassetto societario) era stata sui tavoli di Carim già nei tempi in cui il presidente della Fondazione Carim era Alfredo Aureli. Non se ne fece nulla, ma nel fratempo il colosso marchigiano, che può vantare oltre 300 sportelli tra Marche, Umbria, Abruzzo, Emilia e un patrimonio netto (alla fine di giugno) di 1 miliardo e 222 milioni, è ancora fortemente interessato alla Carim. D’altra parte, secondo gli ambienti bancari riminesi, soltanto un gruppo del genere potrebbe avere la forza economica per ‘ricapitalizzare’ la Carim. Difficile che gli imprenditori riminesi possano versare i circa 100 milioni stimati per la ricapitalizzazione della banca. E Bankitalia non vede di buon occhio l’ingresso di grandi gruppi industriali nell’assett della Carim. Ecco perché l’ipotesi di Banca Marche è tutt’altro che una semplice indiscrezione, anche se si tratta di un’operazione piuttosto complicata. E in ogni caso, la Fondazione Carim vuole affidarsi a un importante studio milanese per trovare i partner giusti.

I soldi per la ricapitalizzazione difficilmente arriverà invece dalla vendita del Cis. Il Credito industriale sammarinese, la banca acquistata dalla Carim nel 2005 per 111 milioni, oggi vale sul mercato la metà. E visto quello che è accaduto a Carim, commissariata anche (soprattutto) per i legami con San Marino e l’attività del Cis, la banca sammarinese non avrebbe in questo momento molto appeal. Il caso Cis intanto continua a turbare i sonni del Titano. L’attuale consiglio d’amministrazione del Cis, tallonato dai commissari straordinari a cui Bankitalia ha affidato la Carim, è pronto a lasciare anzitempo e a finire il proprio mandato con quasi due mesi d’anticipo. L’unico dei membri del cda a non volersi dimettere anzitempo è l’ex presidente della Carim, Fernando Maria Pelliccioni.

di MANUEL SPADAZZI

ma quante quozzate ci hanno raccontato in tutti questi anni???
 
Banca Marche
in pole
per ricapitalizzare
la Carim
Contatti in corso fra i vertici di piazza Ferrari e l'istituto anconetano: quest'ultimo aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso

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Sede della Cassa di Risparmio di Rimini (foto Bove)
CARIM: TASSI SOSPETTI E CREDITI AZZARDATI
VITALI AUSPICA L'INTERVENTO DELLE IMPRESE LOCALI
Rimini, 1 dicembre 2010 - La notizia circola insistentemente già da alcune settimane, nonostante da palazzo Buonadrata al momento non arrivino conferme. Ma i soliti ben informati assicurano che Banca Marche sta seguendo da vicino le sorti della Carim, e che sia piuttosto interessata ad acquistare un consistente pacchetto di azioni della principale banca riminese.

Di più: il gruppo bancario marchigiano aspirerebbe a diventare il nuovo azionista di peso della Carim. Il presidente di Banca Marche, Michele Ambrosini, avrebbe già avuto anche alcuni contatti, anche se sul piatto per ora non ci sarebbe nulla di certo. Di sicuro c’è che la Banca Marche era già stata individuata come possibile partner della Carim, prima che sull’istituto di credito si abbattesse la scure di Bankitalia, col commissariamento deciso a fine settembre. La collaborazione (con un conseguente riassetto societario) era stata sui tavoli di Carim già nei tempi in cui il presidente della Fondazione Carim era Alfredo Aureli. Non se ne fece nulla, ma nel fratempo il colosso marchigiano, che può vantare oltre 300 sportelli tra Marche, Umbria, Abruzzo, Emilia e un patrimonio netto (alla fine di giugno) di 1 miliardo e 222 milioni, è ancora fortemente interessato alla Carim. D’altra parte, secondo gli ambienti bancari riminesi, soltanto un gruppo del genere potrebbe avere la forza economica per ‘ricapitalizzare’ la Carim. Difficile che gli imprenditori riminesi possano versare i circa 100 milioni stimati per la ricapitalizzazione della banca. E Bankitalia non vede di buon occhio l’ingresso di grandi gruppi industriali nell’assett della Carim. Ecco perché l’ipotesi di Banca Marche è tutt’altro che una semplice indiscrezione, anche se si tratta di un’operazione piuttosto complicata. E in ogni caso, la Fondazione Carim vuole affidarsi a un importante studio milanese per trovare i partner giusti.

I soldi per la ricapitalizzazione difficilmente arriverà invece dalla vendita del Cis. Il Credito industriale sammarinese, la banca acquistata dalla Carim nel 2005 per 111 milioni, oggi vale sul mercato la metà. E visto quello che è accaduto a Carim, commissariata anche (soprattutto) per i legami con San Marino e l’attività del Cis, la banca sammarinese non avrebbe in questo momento molto appeal. Il caso Cis intanto continua a turbare i sonni del Titano. L’attuale consiglio d’amministrazione del Cis, tallonato dai commissari straordinari a cui Bankitalia ha affidato la Carim, è pronto a lasciare anzitempo e a finire il proprio mandato con quasi due mesi d’anticipo. L’unico dei membri del cda a non volersi dimettere anzitempo è l’ex presidente della Carim, Fernando Maria Pelliccioni.

di MANUEL SPADAZZI

ma quante quozzate ci hanno raccontato in tutti questi anni???


Tempo fa, era stato scritto del filo rosso che legava tre banche :
Cassa di Risparmio di Teramo
Banca Popolare di Spoleto
Banca delle Marche.
Tre banche unite da frequentazioni comuni ad altissimo livello e destinate ad
essere una dopo l'altra commissariate. Necessita aggiungere però qualche considerazione sul filo che le legava alla Cassa di Risparmio di Rimini, anch' essa commissariata ( e per prima ), nonchè alla parte in comune con Banca Marche, per quanto attiene ai rapporti con istituzioni bancarie di San Marino e
alle fiduciarie che hanno operato nella Repubblica del Titano con clienti di provenienza C R Rimini e Banca Marche. A questo proposito, ci è stata in passata una verifica ispettiva di Banca d'Italia che ben ha evidenziato il tenore di questi rapporti tra Banca Marche e fiduciarie Sanmarinesi :
sarebbe interessante vedere gli sviluppi anche di queste indagini.
Naturalmente, solo per verificare la correttezza dei comportamenti.
Comportamenti che adesso saranno nuovamente valutati con l'apertura del processo Anemone, Balducci, don Bancomat, la sede romana di Banca Marche.
A proposito, la bellissima sede storica di Via Romagna ( confinante con la sede dell'ambasciata americana e in prossimità di via Veneto ) è ancora di proprietà della Banca delle Marche o è stata anch'essa venduta ?
E la sede del Centro Direzionale di Fontedamo, a Jesi, è ancora di proprietà di Banca delle Marche ?
Certo,se questi immobili, rilevanti per l'elevato valore, sono stati alienati,
il canone di affitto dovrebbe risultare alquanto oneroso : le voci dei corridoi sembrano mormorare un canone annuo ( non calmierato ) pari al NOVE PER CENTO del valore.
Per esemplificare, se Fontedamo vale Dieci milioni di euro, il canone annuo potrebbe essere di NOVECENTOMILA euro ? Se vale Venti milioni di euro, il canone annuo potrebbe essere pari a UN MILIONE OTTOCENTOMILA euro ?
 
Ultima modifica:
Giorno di negoziazione 28/10/2013

Numero Contratti Conclusi 7
Quantità Trattate 20.550
Prezzo d’asta di conclusione di tutti i contratti 0,357 €
Controvalore 7.336,35 €





Alè ! il dramma definitivo si sta compiendo
sette (7) contratti per pochi spicci .....(settemila euro)
e l'azione è scesa del 10 %....!!!
a me piacerebbe capire come zzzooo funziona veramente...
chi da il valore a questo zzzo di azione di M...rdA????
Non si PUO scendeRE di valore 10% con queste modicissime cifre!!

Credo che sia ora di augurare pane duro a giorni alterni e acqua sporca a quei maledetti che sono a capo di questa sciagura....
DOVETE BUTTARLI IN MEDICINE quesi soldi che avete accumulato...
BAS......DI ! il mondo è tondo.....ricordatevelo...fi..li di P ..na!!!!

Ok...ormai io paziento fino a compimento totale della vicenda...forse passerà tanto tempo prima di riDerci sopra..o forse non ci rideremo mai sopra...
E.....alla fine è solo colpa mia! potevo vendere tutto molto tempo fa..

in medicine! quelle contro il cancro!!:censored:
 
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