Tema immenso.
Esiste una enorme confusione tra i termini "collocamento" e "consulenza".
Nemmeno gli istituti di credito sono certi del quadro normativo che li riguarda: Bipop, ad esempio, ha deciso di avere all'ufficio titoli solo ed esclusivamente impiegati che abbiano sostenuto l'esame di promotore finanziario, per evitare noie future sulla regolamentazione del collocamento agli sportelli di prodotti di risparmio gestito (magari con una sentenza modello mutui).
Il promotore può effettuare consulenza solo nell'ambito del rapporto che lo lega all'intermediario per cui colloca, vale a dire la consulenza legata ai prodotti di risparmio gestito che è in grado di offrire al cliente.
Comunque, nel caso di proposte di negoziazione passate sul mercato (come nel caso specifico) sono stabilite dal cliente (anche se passarte al promotore) di propria volontà (anche se, magari, è stato consigliato, ma ciò non appare nella disumentazione), e la volontà di non comunicare la propria situazione patrimoniale e reddituale all'intermediario pone quest ultimo al riparo da richieste di risarcimento (molti non sanno nemmeno che si può comunicare, e si è al riparo da operazioni sballate, ma non viene spiegato apposta).
Inoltre, tantissimi istituti (tra cui il mio) richiedono sempre e comunque la specifica autorizzazione a compiere una operazione "non adeguata" (alle caratteristiche del cliente), che li pone ancora più al sicuro.