Crac bancari, proroga in vista per le domande di ristoro
Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
6 Oct 2019
Gianni Favero
VENEZIA La piattaforma Consap per le domande d’indennizzo da parte dei risparmiatori azzerati delle ex popolari venete, è claudicante ed è meglio non fidarsi. Però entro una decina di giorni sarà disponibile una nuova edizione semplificata, che richiederà la trasmissione di meno documenti. Soprattutto, il governo assicura che sarà concessa una proroga congrua per superare i 180 giorni indicati inizialmente come termine. Lo riferisce Barbara Puschiasis, presidente della sigla friulana «Consumatori Attivi», attiva sul fronte Bpvi, dopo un incontro giovedì con il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, al quale hanno preso parte anche le associazioni «Per Veneto Banca» e «Movimento risparmiatori traditi». Vertice preceduto da un confronto con i tecnici della Concessionaria servizi assicurativi pubblici, la Consap, appunto, responsabile dello strumento telematico per la presentazione delle istanze, attivo sul web da fine agosto e che continua a generare critiche. «Oggettivamente ci sono limiti – sostiene Puschiasis – e anche le associazioni soddisfatte della prima ora in seguito hanno segnalato malfunzionamenti con conseguenti rischi di invalidazione, o di ulteriori slittamenti nel tempo, delle pratiche avviate». Anche se, sottolinea ancora la legale friulana, il nodo più serio è quello della mancata definizione da parte della commissione dei nove dei casi tipici di violazione massiva, cioè le irregolarità nel comportamento delle banche che darebbero diritto ad un risarcimento, semplificando l’accesso al risarcimento a chi non rientri nel «primo binario», quello con il reddito inferiore ai 35 mila euro e patrimonio sotto i 100 mila). «Non è ancora stato stilato un elenco di tutte le possibili violazioni che diano diritto ad accedere al Fondo di indennizzo (Fir) – spiega Puschiasis – e dunque abbiamo chiesto un allungamento dei termini per la presentazione delle istanze, almeno fino a quando la tipizzazione sarà conclusa. Ottenendo la garanzia che questo potrà avvenire probabilmente attraverso il ‘milleproroghe’ di fine anno o la stessa legge di bilancio». Con l’ipotesi aggiuntiva che il 30% della rifusione per il primo binario possa essere ritoccata in alto. «Noi lo diciamo dall’inizio – osserva a questo proposito Villarosa – che la cifra messa a disposizione permetterà un ristoro superiore al 30%. I flussi attuali, però, non possono ancora dirci di più, essendo ‘iter solo all’inizio». In quanto alla proroga, il sottosegretario fa presente che il termine dei 180 giorni è quello che avevano chiesto le associazioni. Quindi «abbiamo garantito che, se sarà necessario, la scadenza sarà rinviata».