Titolo: Fenera, il giardinetto bond rende il 12%
Fonte: Il Mondo Pagina: 19
Data: 30/04/2010
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Una fiche da oltre 5 milioni di euro puntata sul Credito Emiliano, 2 milioni spesi per comprare obbligazioni Exor 2017,6 milioni investiti in cinque bond di Banco Popolare, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Bpm, e una secca svalutazione di 1,4 milioni su una quota scesa sotto il 2% di Tamburi Investment partners. Sono alcuni dei punti salienti della radiografia del portafoglio di Fenera Holding, salotto buono torinese-emiliano guidato da Lucio Igino Zanon di Valgiurata e che fra i suoi azionisti conta, fra gli altri, le famiglie Garosci, Lavazza, Marsiaj, Maramotti e Seràgnoli. Qualche settimana fa i soci si sono distribuiti un dividendo di 863.983 euro a valere su un utile di 1,07 milioni dell`esercizio chiuso lo scorso giugno, dimezzato però rispetto ai 2,21 milioni del precedente rendiconto; ma ciò non ha impedito di rinnovare per altri 18 mesi il buy back per un controvalore massimo di 3,9 milioni. Lo stato patrimoniale di Fenera Holding evidenzia obbligazioni salite da soli 52.073 euro a 6,09 milioni (il portafoglio di bond rende il 12,4% e mostra plusvalenze inespresse per oltre 1,5 milioni), azioni e quote di fondi destinate al trading sono diminuite da 23,69 a 15,78 milioni e partecipazioni lievitate da 8,08 a 13,09 milioni. Ciò sopratutto per il maggior investimento nella banca emiliana di cui lo stesso Zanon di Valgiurata è consigliere: nel dettaglio, è stato rilevato lo 0,2% di Credem Banca ed è stato sottoscritto l`aumento di capitale di Credem Holding per mantenere lo 0,44%. Tra le azioni destinate al trading si segnalano pacchetti Basicnet (quota salita al 2,383%), Intek, Piquadro e non rientranti nel prospetto di bilancio ci sono poi 30,08 milioni di titoli di proprietà in deposito presso terzi. Gli impegni di investimento sono saliti da 8,45 a 18,59 milioni per le quote ancora da sottoscrivere in diversi fondi di private equity tra cui Advanced Capital II e Idea I. Il ricco giardinetto di Fenera ha consentito di incassare dividendi per 16,69 milioni, in diminuzione rispetto ai 32,03 milioni del precedente esercizio, mentre i profitti da operazioni finanziarie sono scesi da 22,46 a 18,14 milioni così come le perdite sul trading, ridotte da 50,82 a 38,95 milioni. La relazione sulla gestione segnala, peraltro, che non sono state segnate minusvalenze potenziali per 5,1 milioni sugli asset in portafoglio esistendo buone possibiltà di recupero di valore nel medio-lungo periodo e che è stato usato tutto il fondo rischi finanziari per 7 milioni. In totale, il gruppo Fenera ha effettuato investimenti per 25,6 milioni e disinvestimenti per 27,5 milioni con un residuo di 3 milioni di risorse disponibili. Infine, il comparto immobiliare: attraverso la controllata Fenera Real estate, con un patrimonio di 9,1 milioni, copre il 33% degli asset del portafoglio del gruppo. Andrea Giacobino