Zedemel
Che potenza!
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Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link
il problema non è quel che fai, ma la fiducia che ha chi ti presta denaro.
Infatti basta non farselo prestare.
il problema non è quel che fai, ma la fiducia che ha chi ti presta denaro.
Invece il problema è proprio quello che produci.
Possiamo fare benissimo a meno del denaro, ma non dei fattori produttivi.
Infatti basta non farselo prestare.
Quindi con la maggica Liretta non cercavamo di piazzare i cari BOT all'estero?
Non e' un titolo di merito.l’Italia non ha mai fatto bancarotta sovrana.
Sempre li' andiamo a finire, per voi lo sviluppo si puo' fare solo a debito.e cioè viene privilegiato il pareggio di bilancio rispetto allo sviluppo
Pappardella ripetuta a memoria della squola di pescara.allora ragionando all'ingrosso allo stesso modo, sarebbe bastato avere l'euro e automaticamente le finanze sarebbero state stabili.
perché non è così?
perché la faccenda è complessa, e le semplificazioni "niente euro, bella vita" e "tutti nell'euro, bella vita" sono ugualmente ridicole.
non vogliamo definirlo prigione? bene allora diciamo che l'euro, combinato all'unione europea, è un sistema coercitivo che costringe le economie nazionali a doversi comportare in un certo modo anziché un altro, e cioè viene privilegiato il pareggio di bilancio rispetto allo sviluppo
nel nostro caso, ma sarebbe anche il caso della francia se venisse usato lo stesso metro, ciò implica che in assenza di una congiuntura internazionale positiva, non puoi fare altro che tagliare, cioè fare l'opposto di quello che si è sempre fatto come intervento anticiclico
dover rinunciare agli interventi anticiclici, vuol dire che le crisi te le becchi tutte pienamente in faccia, ed alla loro conclusione, avrai perso un pezzo di competitività, oppure un pezzo di sanità, oppure un pezzo di welfare, oppure un pezzo dell'istruzione
non bastasse il cambio fisso, abbiamo aggiunto un set di varie regolette che esistono in europa e solo in europa: il 2% (inflazione), il 3% (deficit), il 60% (debito/pil)
anche una capra riesce a capire che azzerando ogni possibilità di manovra, se non parti da una situazione salubre e positiva, non riuscirai tanto facilmente a migliorarla
ma tutto questo è storia ormai, il paese perde pezzi e sta perdendo anche la capacità di reagire, finiremo sanissimi ma al camposanto, senza produzione, senza giovani, senza welfare ma con l'avanzo primario all'8%, e a quel punto ci faremo ci faremo la birra
Siccome la maggior parte della ggente la pensa come te, finiremo si' al camposanto, ma pieni di debiti....finiremo sanissimi ma al camposanto,
allora ragionando all'ingrosso allo stesso modo, sarebbe bastato avere l'euro e automaticamente le finanze sarebbero state stabili.
perché non è così?
perché la faccenda è complessa, e le semplificazioni "niente euro, bella vita" e "tutti nell'euro, bella vita" sono ugualmente ridicole.
non vogliamo definirlo prigione? bene allora diciamo che l'euro, combinato all'unione europea, è un sistema coercitivo che costringe le economie nazionali a doversi comportare in un certo modo anziché un altro, e cioè viene privilegiato il pareggio di bilancio rispetto allo sviluppo
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Sempre li' andiamo a finire, per voi lo sviluppo si puo' fare solo a debito.
Pappardella ripetuta a memoria della squola di pescara.
Siccome la maggior parte della ggente la pensa come te, finiremo si' al camposanto, ma pieni di debiti.
Quindi costringere qualcuno a spendere soldi in modo responsabile e secondo determinati parametri sarebbe metterlo in prigione?
Ah, e se per "sviluppo" intendi fare debito a gogo' allegramente senza tener conto di nulla per poi scaricarlo sulle generazioni successive hai perfettamente ragione.
tutto il mondo ricorre al deficit spending per affrontare le crisi, in europa invece si consiglia la spending review, già questo mi sembra un indizio sulla bontà delle regole
aggiungiamo che tutti i limiti sono stati fissati senza alcun fondamento scientifico di alcun tipo, e abbiamo il secondo
il terzo potrebbe essere constatare gli effetti sui paesi, ma c'è di mezzo la politica nazionale quindi lasciamo perdere
il debito è male farlo quando non serve, ed è male non farlo quando serve, è uno strumento che ha dei costi e deve essere usato correttamente
avevo messo in conto di scatenare le risposte pavloviane con la parola "debito", e meno male che l'ho anche premesso che le faccende sono complicate e non si prestano a semplificazioni
invece tutto il senso del messaggio viene ignorato: "debito" -> male
bene così