Basta chiacchiere ma solo numeri sull'immobiliare (parte 14^)

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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riviera romagnola 2006: cercavo casa, ho fatto il giro delle agenzie lasciando i miei dati
dopo qualche mese di ricerca ho nasato puzza di bruciato: schiavo x 30 anni per comprare un appartamento e se x sbaglio salto qualche rata me lo portano via???? ma il mio stipendio non è male! allora gran parte della gente è nelle mie condizioni! aspetta un po' che x il momento mi metto in affitto... per un po' credevo di aver sbagliato tutto... oggi, DOPO 2 ANNI!!! hanno cominciato a chiamarmi per propormi casa, dicendomi che rispetto all'ultima volta il prezzo si è abbassato... la mia risposta è sempre la stessa: COSTA TROPPO. ho proprio intenzione di aspettare il fondo:yes:
l'affitto che pago equivarrebbe agli interessi quindi se la casa non si rivaluta non perdo nulla, in + mi evito un'esposizione finanziaria contro ogni regola della diversificazione (perchè la casa fa parte del prorio bilancio), in + non mi carico della responsabilità e della manutezione dell'immobile:)
 
...finalmente un ottimista ;) Che ne dite, visto che ci siamo, di fare ipotesi sugli scenari possibili? Inizio io:

Scenario A:
1) Gli stipendi / pensioni aumentano
2) I prezzi inevitabilmente aumentano (ma meno dell'aumento di stipendi)
3) L'inflazione sale (ma un po' meno degli stipendi)
4) Il valore dei conti bancari personali (potere d'acquisto del capitale posseduto) scende, nonostante i tassi di BOT e CCT tornino a salire; cioè, in altre parole, chi aveva liquidità ci perde, chi aveva pochi euro (o niente) ricomincia a sperare.
5) I mutui sono un po' più umani
6) La gente ne approfitta per comprare casa
7) La discesa dei prezzi delle case si ferma

Scenario B:
(ora tocca a voi)

i poveri diventeranno sempre piu poveri invece i RICCHI sempre piu RICCHI

ciao

:'(:(KO!
 
la fai un pò troppo semplice, l' investimento in immobile una volta effettuato è piuttosto interessante, del resto in Italia il 90 % o lo fitta in nero o chiude tutto e paga solo l' ici ma se un proprietario deve prendere sonore mazzate ci pensa 1000 volte:D

Era piuttosto interessante..vorrai dire :o

Ciao :bye:
 
riviera romagnola 2006: cercavo casa, ho fatto il giro delle agenzie lasciando i miei dati
dopo qualche mese di ricerca ho nasato puzza di bruciato: schiavo x 30 anni per comprare un appartamento e se x sbaglio salto qualche rata me lo portano via???? ma il mio stipendio non è male! allora gran parte della gente è nelle mie condizioni! aspetta un po' che x il momento mi metto in affitto... per un po' credevo di aver sbagliato tutto... oggi, DOPO 2 ANNI!!! hanno cominciato a chiamarmi per propormi casa, dicendomi che rispetto all'ultima volta il prezzo si è abbassato... la mia risposta è sempre la stessa: COSTA TROPPO. ho proprio intenzione di aspettare il fondo:yes:
l'affitto che pago equivarrebbe agli interessi quindi se la casa non si rivaluta non perdo nulla, in + mi evito un'esposizione finanziaria contro ogni regola della diversificazione (perchè la casa fa parte del prorio bilancio), in + non mi carico della responsabilità e della manutezione dell'immobile:)


E fai benissimo ad aspettare OK!

Fra 2 anni potrai cominciare a prendere in considerazione di acquistare
qualcosa,ma senza fretta... :o

Risparmiare 20mila euro all'anno su un appartamento non è male :D

Ciao :bye:
 
...finalmente un ottimista ;) Che ne dite, visto che ci siamo, di fare ipotesi sugli scenari possibili? Inizio io:

Scenario A:
1) Gli stipendi / pensioni aumentano
2) I prezzi inevitabilmente aumentano (ma meno dell'aumento di stipendi)
3) L'inflazione sale (ma un po' meno degli stipendi)
4) Il valore dei conti bancari personali (potere d'acquisto del capitale posseduto) scende, nonostante i tassi di BOT e CCT tornino a salire; cioè, in altre parole, chi aveva liquidità ci perde, chi aveva pochi euro (o niente) ricomincia a sperare.
5) I mutui sono un po' più umani
6) La gente ne approfitta per comprare casa
7) La discesa dei prezzi delle case si ferma

Scenario B:
(ora tocca a voi)

1)Gli stipendi/pensioni aumentano poco
2)I prezzi aumentano,come sempre
3)L'inflazione sale,poco,ma sempre piu' che gli stipendi
4)Tassi al 4,50%
5)I mutui sono già umani,sono i prezzi delle case che non lo sono
6)la gente ne approfitta per vendere casa
7) la discesa dei prezzi della case non si ferma.

Dovresti spiegarmi una cosa:con milioni di appartamenti nuovi
e ovviamente alla ricerca di un acquirente,con milioni di case
usate,ovviamente alla ricerca di un pollo.:cool:
Con le famiglie sempre più povere,come puoi pensare
che i prezzi saliranno?:confused:

Ciao :bye:
 
:oessì la concitazione:D


l'affitto che pago equivarrebbe agli interessi quindi se la casa non si rivaluta non perdo nulla, in + mi evito un'esposizione finanziaria contro ogni regola della diversificazione (perchè la casa fa parte del prorio bilancio), in + non mi carico della responsabilità e della manutezione dell'immobile:)
E' così che si dovrebbe ragionare!!! ma si sa gli italiani hanno la fissa per gli immobili, comprare comprare, non sono molto propensi ad affittare, ma non tengono mai conto della manutenzione del condominio (se presente) e di altre 1000 cose, inoltre se fitti da un momento all' altro se ti stufi cambi casa e via, in questo momento mi sembra più conveniente fittare!
 
riviera romagnola 2006: cercavo casa, ho fatto il giro delle agenzie lasciando i miei dati
dopo qualche mese di ricerca ho nasato puzza di bruciato: schiavo x 30 anni per comprare un appartamento e se x sbaglio salto qualche rata me lo portano via???? ma il mio stipendio non è male! allora gran parte della gente è nelle mie condizioni! aspetta un po' che x il momento mi metto in affitto... per un po' credevo di aver sbagliato tutto... oggi, DOPO 2 ANNI!!! hanno cominciato a chiamarmi per propormi casa, dicendomi che rispetto all'ultima volta il prezzo si è abbassato... la mia risposta è sempre la stessa: COSTA TROPPO. ho proprio intenzione di aspettare il fondo:yes:
l'affitto che pago equivarrebbe agli interessi quindi se la casa non si rivaluta non perdo nulla, in + mi evito un'esposizione finanziaria contro ogni regola della diversificazione (perchè la casa fa parte del prorio bilancio), in + non mi carico della responsabilità e della manutezione dell'immobile:)

Per i calcoli che avevo fatto io, a parità di casa l'affitto era LA META' deli interessi :). Credo che questo ragionamento l'abbiano fatto in molti, infatti il mercato delle case "normali" è bloccato. Domanda e offerta non si incontrano più.
Il cuore del ragionamento è " se la casa non si rivaluta": se è così (e per ora, rispetto all'ultimo anno e mezzo è stato così, checchè ne dicano le statisiche inventate) conviene solo aspettare. Molto poi dipende dalle mosse della BCE: un aumento dei tassi sarebbe il colpo di grazia.
 
Sul fatto di un crollo,non credo..ma cali nell'ordine del 30%-40% si. ;)

e un calo del 40% non lo definiresti crollo?! anche in borsa sarebbe chiamato crollo figuriamoci in un mercato 'rigido' quale l'immobiliare...
vorrebbe dire vedere appartamenti in precedenza venduti a 300.000 euro a 180.000. :eek:
non sono ottimista sul settore però un calo simile francamente mi pare difficile.
anche perché chi non è obbligato a vendere piuttosto non vende a differenza dei mercati finanziari dove, in caso di panic selling, la massa si precipita a vendere...

saluti
 
e un calo del 40% non lo definiresti crollo?! anche in borsa sarebbe chiamato crollo figuriamoci in un mercato 'rigido' quale l'immobiliare...
vorrebbe dire vedere appartamenti in precedenza venduti a 300.000 euro a 180.000. :eek:
non sono ottimista sul settore però un calo simile francamente mi pare difficile.
anche perché chi non è obbligato a vendere piuttosto non vende a differenza dei mercati finanziari dove, in caso di panic selling, la massa si precipita a vendere...

saluti

Il panic selling ha una durata relativamente breve: per questo non avverrà. E' molto più probabile e realistica una lunga e costante discesa. Del resto i prezzi derivano da valutazioni. Prova a farti valutare un immobile che hai valutato un anno fa oggi, e vedi quelli che ti dicono. Sono daccordo sul fatto che "quelli che ci provano" non venderanno comunque (vendevano solo se era un affare). Gli altri non lo so. Se fai un giro per certe zone di Milano, i palazzi sono tappezzati di cartelli "vendesi" (io non sono di Milano ma ci devo andare spesso) in modo imbarazzante. Ripeto: non è "panic selling" ma forse la paura che se non vendi oggi a questi prezzi, domani rischi di vendere a meno. Aggiungi poi tutta una serie di leggi che svaluteranno oggi e in futuro l'usato in un modo che prima non succedeva (obbligo di certificazione, certificazione energetica)...

Cmq, credo che orami sul settore sono rimasti in pochi a essere ottimisti, e quei pochi lo sono su settori del mercato "di nicchia", che in effetti molto difficilmente cederanno.
 
Il panic selling ha una durata relativamente breve: per questo non avverrà. E' molto più probabile e realistica una lunga e costante discesa. Del resto i prezzi derivano da valutazioni. Prova a farti valutare un immobile che hai valutato un anno fa oggi, e vedi quelli che ti dicono. Sono daccordo sul fatto che "quelli che ci provano" non venderanno comunque (vendevano solo se era un affare). Gli altri non lo so. Se fai un giro per certe zone di Milano, i palazzi sono tappezzati di cartelli "vendesi" (io non sono di Milano ma ci devo andare spesso) in modo imbarazzante. Ripeto: non è "panic selling" ma forse la paura che se non vendi oggi a questi prezzi, domani rischi di vendere a meno. Aggiungi poi tutta una serie di leggi che svaluteranno oggi e in futuro l'usato in un modo che prima non succedeva (obbligo di certificazione, certificazione energetica)...

Cmq, credo che orami sul settore sono rimasti in pochi a essere ottimisti, e quei pochi lo sono su settori del mercato "di nicchia", che in effetti molto difficilmente cederanno.

Il mercato è indubbiamente in crisi. Cartelli 'vendesi' si vedono un po' in tutte le città. però in Italia è ancora diffusa la cultura che 'il mattone è sempre il mattone'. :wall:
chi prova a vendere e non ha fretta probabilmente non svenderà più di tanto. per questo non credo che si arrivi ad un crollo del 40%. o quantomeno non nel breve periodo.
potrà andare avanti un calo costante per i prossimi anni. ciò unito ad un'inflazione in aumento potrebbe causare cali 'reali' (non nominali) importanti.

saluti
 
L' italiano medio preferisce la fame alla svendita degli immobili che possiede al massimo vedo possibili "saldi" del 10 15 %

vi invito a confrontare le tabelle residenziali 2005 2006 2007

http://www.agenziaterritorio.it/site.php?id=644

nella mia città il calo nel 2007 delle vendite è piuttosto importante
 
Ultima modifica:
e un calo del 40% non lo definiresti crollo?! anche in borsa sarebbe chiamato crollo figuriamoci in un mercato 'rigido' quale l'immobiliare...
vorrebbe dire vedere appartamenti in precedenza venduti a 300.000 euro a 180.000. :eek:
non sono ottimista sul settore però un calo simile francamente mi pare difficile.
anche perché chi non è obbligato a vendere piuttosto non vende a differenza dei mercati finanziari dove, in caso di panic selling, la massa si precipita a vendere...

saluti

Un appartamento che seguo e' passato da 210mila a 180mila trattabili e sono passati 6 mesi;traducendo un 15% + almeno un altro 10%.

E' chiaro che non e' un discorso valido per tutti gli immobili,ci sono quelli di pregio o in posizioni particolarmente importanti che non risentiranno di questo calo.

Sul discorso di aspettare...anche qui dipende..se hai bisogno di soldi e anche velocemente..allora se vuoi vendere dovrai abbassare le pretese. :o

Ciao :bye:
 
Il panic selling ha una durata relativamente breve: per questo non avverrà. E' molto più probabile e realistica una lunga e costante discesa.


Quotissimo il Warlock :)

In effetti non sono botte a doppia cifra,ma comunque costanti.

Ci sono riviste settimanali in cui i cali,anche se di solo 4-5 mila euro si
ripetono da fine 2006.

Ciao :bye:
 
Torna l'allarme sui mutui
lunedì nero per le Borse
di LUCA PAGNI


MILANO - I mercati lo temevano. E, puntualmente, alla prima notizia negativa sul fronte degli istituti finanziari legati alla concessione dei mutui, è tornato il panico nelle Borse di tutto il mondo.

La responsabilità è del "profit warning" lanciato da Bradford & Bingley, uno dei principali operatori del settore in Gran Bretagna, che alla Borsa di Londra oggi è crollata fino al 27%. La società ha annunciato per il primo quadrimestre dell'anno "a causa della sua esposizione ai crediti immobiliari" e "di condizioni economiche difficili" perdite lorde per 8 miliardi di sterline nei primi 4 mesi del 2008.

A salvarlo dal fallimento in questo caso non è intevenuto lo stato , come avvenne per il caso Northern Rock, ma un fondo di investimento americano, Texas Pacific Group, che ha accettato di investire 179 milioni per diventare un investitore strategico con circa il 23% del capitale.

Immediata la reazione su tutti i listini europei, trascinati al ribasso dai titoli bancari, il cui indice Stoxx di settore ha preso a fine giornata oltre l'1%. Alla giornata negativa si devono poi aggiungere la pessima performance dei titoli automobilistici, sulle previsioni di minori vendite, e delle assicurativi.

La conseguenza è stata un lunedì nero per le Borse del Vecchio continente che hanno poi accentuato le perdite dopo la pessima apertura di Wall Street. A New York sono prevalse le vendite anche dopo la pubblicazione del fondamentale indice Ism sulla produzione industriale: nonostante a maggio sia salito fino a 49,6 punti, contrariamente alle previsioni che lo davano in calo, non ha sfondato quota 50 che dagli analisti viene considerato lo spartiacque tra un'economia in recessione, sotto tale soglia, e una in espansione.

Risultato: tutte in profondo rosso le Borse europee. (2 giugno 2008)
 
L' italiano medio preferisce la fame alla svendita degli immobili che possiede al massimo vedo possibili "saldi" del 10 15 %

vi invito a confrontare le tabelle residenziali 2005 2006 2007

http://www.agenziaterritorio.it/site.php?id=644

nella mia città il calo nel 2007 delle vendite è piuttosto importante

stasera per caso ho visto gli annunci di una agenzia e mi ha colpito il fatto che su alcuni compariva la dicitura "ribasso" ed erano indicati il vecchio e il nuovo prezzo. Gli sconti indicati erano del 10-13%, appartamenti nuovi, non ho capito la zona dove sono ubicati, per comprendere meglio il motivo dello sconto esposto.
 
Quotazioni residenziale Reggio Emilia

Buongiorno a tutti,

sto cercando l'andamento delle quotazioni del mercato immobiliare residenziale nel comune di Reggio Emilia nel periodo 2000-2008.
Qualcuno può indicarmi una o più fonti sul web dove posso reperire tale dato con facilità ?

Grazie
 
Rivalutazioni ragionevoli degli immobili

Scusate se ritorno al concetto base ("C'è una crisi del mercato immobiliare?")
Secondo me occorre valutare se le pretese dei proprietari di immobili sono lecite oppure no.
Per parlare in termini prettamente tecnici, ho realizzato un banale folgio Excel che qui commento:

Celle da A1 a C10: interessi legali ufficiali (presi come riferimento principale, giusto per avere termini di paragone).

Scenario: nel gennaio 2000 un signore acquista un monolocale pagandolo 100mila euro (cella B13). Dal momento che per l'intero anno 2000 l'interesse legale era il 2,5%, all'inizio del 2001 (B16) l'immobile poteva ragionevomente essere quotato (come minimo) 102.500 euro (B16). Rivalutando anno dopo anno - e adeguando l'interesse legale - si perviene al 2008 (B23, euro 124.232).

Supponendo che il proprietario, oltre all'interesse legale, avesse deisderato il 3% (D14) ... 10% (G15) la rivalutazione dell'immobile cresce fino al massimo (G23) di oltre 261mila euro.

E tutto ciò senza considerare l'eventuale provento della locazione.

Domanda: è lecito, per quel proprietario di immobile, lamentarsi se non riesce a vendere l'immobile a 280mila euro?


PS: Ovviamente se non ho sbagliato clamorosamente lo spreadsheet :cool:

 
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