A quanto ha detto ieri sera il rappresentante Codacons, avv. Barbieri, le azioni da intraprendere saranno diverse per utenti diversi. È diversa la situazione di chi ha comprato su "istigazione" della banca rispetto a chi ha fatto di testa sua, per esempio. Lo scopo del "censimento" che vorrebbero fare con le adesioni entro il 15 dicembre è quello di dividere in gruppi omogenei i risparmiatori coinvolti, per poi mettere in campo strategie diverse caso per caso.
Altra cosa detta: la normativa MIFID prevede che, anche per gli utenti con profilo di rischio elevato, quando un singolo investimento supera il 40% del patrimonio, l'intermediario (anche piattaforma on-line) debba obbligatoriamente emettere un warning all'investitore. Se il warning non c'è stato, l'intermediario è punibile.
Infine, quanto alla quantificazione del danno, è esattamente come scritto. L'azione legale parte dal presupposto che se il titolo è arrivato a 70 senza che nessun ente preposto obiettasse qualcosa, significa che era lecito attendersi che quello fosse il valore di mercato (indipendentemente da quanto si è speso per acquistarlo). Per cui il calcolo del danno subito parte da lì.
Questo non è un ragionamento da contabili, evidentemente, ma da giuristi, ed è il criterio che è stato usato, ad esempio, per l'action class sui bond argentini.
Ripeto: sto riportando quanto detto, non esprimendo un parere personale. Per quel po' che so di avvocati e tribunali, comunque, funziona proprio così: una volta che c'è stata offesa, si butta sul tappeto tutto quello che si può per arrivare al tavolo negoziale con tutto il margine possibile, in modo che anche dovendo cedere qualcosa, se ne esca sempre vincenti. Mai sentito di quelli che, dopo un tamponamento al semaforo, fanno causa per colpi di frusta, mal di testa, disturbi dell'equilibrio, perdita di concentrazione, e altre patologie drammatiche che a dir loro li accompagneranno tutta la vita? ;-)