Buona sera a tutti,
Questo è il mio primo post, ma non sono nuovo del forum. Vi seguo dal giugno 2016, ovvero da quando ho iniziato ad investire su BIO-ON. Allo stato attuale sono ancora LONG sul titolo e dopo il caso QCM ho aumentato del 50% la mia posizione. Sono consapevole della mia “fallibilità” e per questo cerco di minimizzare i rischi cercando, approfondendo e mettendo in dubbio.
Colgo l’occasione per salutare e soprattutto ringraziare gli storici “Bioniani” del “Triplete” (i.e. Azionet, Kassandra & Co.), per le analisi e i contributi informativi condivisi a vantaggio del forum.
Ringrazio anche coloro che, di recente, hanno contribuito ad elevare il livello analitico della discussione. Devo soprattutto a questi ultimi se mi sono deciso ad intervenire, rischiando di passare per “pompatore”, per qualcuno e/o “basher”, per qualcun´altro.
Assolti i doverosi convenevoli, passo a esporre l’argomento che mi piacerebbe fosse discusso e, spero, approfondito dai partecipanti al thread, ovvero la ricerca dell’identità della famosa
Multinazionale da 55 milioni, il relativo
status di avanzamento dei lavori e il
potenziale apporto della stessa ai bilanci futuri della nostra Società. Nell’esporre le mie deduzioni, ripercorrerò lo stesso l’ordine cronologico del mio ragionamento, cercando di documentare i vari passaggi. Mi scuso, pertanto, se risulterò prolisso per qualcuno.
22/12/2016 Bio-On annuncia il contratto con un'importante multinazionale,
leader del proprio settore.
Dal comunicato stampa si legge:
“L'obiettivo del nuovo cliente di Bio-on è sostituire, entro i prossimi 3 anni, la plastica tradizionale con bio polimeri biodegradabili ricavati da residui di lavorazioni agro-industriali utilizzando la rivoluzionaria bio plastica PHAs di Bio-on.”
Inoltre:
“Il piano prevede la costruzione di una serie di impianti per la produzione di bio plastica PHAs per una capacità produttiva complessiva di 100.000 tonnellate all'anno. I singoli impianti avranno una potenzialità compresa fra 10.000 e 30.000 tonnellate all'anno e verranno realizzati in Europa e in Asia secondo un programma triennale che sarà funzionale alle necessità di autoproduzione del bio polimero PHAs da parte della multinazionale cliente di Bio-on. Grazie a questo accordo l'azienda potrà, già a partire dal 2020, sostituire una parte importante della plastica tradizionale utilizzata nei propri prodotti con un materiale innovativo, 100% naturale e biodegradabile al tempo stesso.”
http://www.bio-on.it/news2016.php
Ragionando sulle parole chiave (evidenziate), mi sono posto la domanda:
“Che tipologia di società, all’epoca del comunicato, poteva trarre il massimo vantaggio dalla tecnologia e i brevetti di Bio-On?”
La prima cosa che mi è venuta in mente è ovviamente
ZUCCHERIFICIO (per la disponibilità di feedstock). E poi:
Qual è quella
Multinazionale Leader, con
più stabilimenti di produzione di zucchero tra
EUROPA e
ASIA, che allo stesso tempo ha un bisogno di
autoprodurre plastica per i
propri prodotti per almeno
100.000 tons?
Fatto l’identikit, ho cercato i probabili candidati tra i principali produttori mondiali di zucchero e a questo link ho trovato qualcosa che mi ha fatto accendere la c.d. “lampadina”:
Sugar industry - Wikipedia
Il principale “indiziato”:
Sudzucker - Wikipedia
Da questo momento in poi ho “battuto” i bilanci prima e dopo il comunicato di Bio-On alla ricerca di più indizi che formassero almeno una prova. E ho trovato che:
Nel
2016 stavano cercando soluzioni per la produzione di bioplastiche:
“Südzucker adds value in environmental terms by developing and introducing innovative production processes. We use integrated production plant concepts to produce ethanol as well as high-protein food and animal feed from grains and sugar beets. The biogenic carbon dioxide created in alcoholic fermentation is also used, for example as carbonic acid for the drink industry. To develop additional sales markets for the liquid carbon dioxide from our bioethanol facility, we are researching its application in the generation of algae biomass and the production of bioplastics.”
“Bioplastics represent another promising field in which special thermoplastic starches have been developed for the broad area of film applications. Optimizing costs while retaining quality is a key topic in the area of dry mortar applications “
http://ir2.flife.de/data/sudzucker/igb_html/pdf/1000005_e.pdf
Fino a giungere all’ultimo
bilancio 2019 dove:
“R&D developed a new bioplastic called AGENACOMP® consisting of 50 % thermoplastic starch and a biodegradable polyester. It is 100 % biodegradable in household composts and represents a major step forward in reducing microplastics in the environment. It complies with legislative food contact requirements, and can thus be used for packaging fruits and vegetables.” (Südzucker AG Management report pag. 18)
“IN ANOTHER PROJECT, R&D IS DEVELOPING A FERMENTATION PROCESS TO PRODUCE
POLYHYDROXYALKANOATES FROM SECONDARY SUGAR PRODUCTION STREAMS. IN COOPERATION WITH UNIVERSITIES AND
INDUSTRIAL PARTNERS, RESEARCHERS WERE ABLE TO EXTRACT A BIOPLASTIC AND PRODUCE A PILOT PRODUCT.” (Südzucker AG Management report pag. 19)
http://www.suedzucker.de/en/Downloa...ahresabschlussLagebericht_V3.2EN_Homepage.pdf
Qui mi fermo, perché vorrei conoscere il vostro parere. In particolare mi piacerebbe sapere se ci sono i presupposti per un supplemento di indagine o cambiare candidato.