Bond Argentina: discussione unificata - Cap 14

il piano di Milei è lacrime e sangue ma inevitabile per un paese con un deficit perenne e insostenibile ...Milei fa scelte impopolari ma logiche dal punto di vista finanziario-matematico ... i precedenti governi farlocchi avevano tirato il calcio al barattolo e prima o poi il paese sarebbe imploso ... l Arge con tutte le risorse che ha deve tornare a essere un paese forte con surplus di bilanci costanti e regolari negli anni a venire altro che deficit e se ciò succederà l inflazione prima o poi si dirigerà costantemente verso il basso
A mio parere non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, a meno che non si trovi qualcuno o molti che paghino ... una mezza idea su chi pagherà in Argentina queste politiche Megaultraliberali del pagliaccio io ce l'ho, ma ho anche imparato a pensare "chissenefrega basta che paghino i debiti" ... :flower: con tutti e tre i titoli argentini che ho sono "verde" ...erano anni ed anni :clap:
 
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il piano di Milei è lacrime e sangue ma inevitabile per un paese con un deficit perenne e insostenibile ...Milei fa scelte impopolari ma logiche dal punto di vista finanziario-matematico ... i precedenti governi farlocchi avevano tirato il calcio al barattolo e prima o poi il paese sarebbe imploso ... l Arge con tutte le risorse che ha deve tornare a essere un paese forte con surplus di bilanci costanti e regolari negli anni a venire altro che deficit e se ciò succederà l inflazione prima o poi si dirigerà costantemente verso il basso
Questo e' quello che fa credere la finanza speculativa.
Ormai è storicizzato che queste "cure" aggravano il problema, ma vengono rinnovate per ricatti geopolitici e pervasività delle élite.
Vorrei sbagliare, ma non credo.
 
Questo e' quello che fa credere la finanza speculativa.
Ormai è storicizzato che queste "cure" aggravano il problema, ma vengono rinnovate per ricatti geopolitici e pervasività delle élite.
Vorrei sbagliare, ma non credo.
boh! io quando penso all argentina guardo alla grecia e guardo i dati ...stavano parecchio male tra il 2012 e il 2014 ...stessa cura lacrime e sangue che dovrà fare ora l Arge ma alla fine ha funzionato il 10Y greco rende ora il 3,36 il nostro 10Y rende il 3,93 ... e i greci a parte un pò di turismo e la feta non mi sembrano abbiano tanto export come l ARGE ...questi sono i fatti poi ognuno faccia i suoi calcoli ...spero solo che Milei non sia la copia di quell idio.z liberale di Mauricio Macri🤦‍♂️
 
il piano di Milei è lacrime e sangue ma inevitabile per un paese con un deficit perenne e insostenibile ...Milei fa scelte impopolari ma logiche dal punto di vista finanziario-matematico ... i precedenti governi farlocchi avevano tirato il calcio al barattolo e prima o poi il paese sarebbe imploso ... l Arge con tutte le risorse che ha deve tornare a essere un paese forte con surplus di bilanci costanti e regolari negli anni a venire altro che deficit e se ciò succederà l inflazione prima o poi si dirigerà costantemente verso il basso

6,6% di disoccupazione…. ( trascurabile quasi) e nonostante tutto barboni per forza con stipendi pagati in carta straccia.

ma adesso in che moneta li pagheranno gli stipendi? Nn sono abbonato ai giornali…..:'(

mi parrebbe ovvio che ci sarebbe da investire adesso che è ancora in saldo no ? Amo l’argentina, i vini , la carne , la terra del fuoco……e pensare che almeno al momento nn ci sono mai stato :D
 
6,6% di disoccupazione…. ( trascurabile quasi) e nonostante tutto barboni per forza con stipendi pagati in carta straccia.

ma adesso in che moneta li pagheranno gli stipendi? Nn sono abbonato ai giornali…..:'(

mi parrebbe ovvio che ci sarebbe da investire adesso che è ancora in saldo no ? Amo l’argentina, i vini , la carne , la terra del fuoco……e pensare che almeno al momento nn ci sono mai stato :D
Ci sono stato ieri in Terra del Fuoco ( lato cileno) e non è che mi abbia impressionato più di tanto
 
6,6% di disoccupazione…. ( trascurabile quasi) e nonostante tutto barboni per forza con stipendi pagati in carta straccia.

ma adesso in che moneta li pagheranno gli stipendi? Nn sono abbonato ai giornali…..:'(

mi parrebbe ovvio che ci sarebbe da investire adesso che è ancora in saldo no ? Amo l’argentina, i vini , la carne , la terra del fuoco……e pensare che almeno al momento nn ci sono mai stato :D
a quanto ne so si può comprare su Vorvel Bond ex HMTF per i comuni mortali, solo questa XS0501195993 e ne hanno prese a valanga da un po', l'avessi fatto anch'io :specchio::wall:
 
E' anche su etlx
No Vito questa no : XS0501195993 non scambiata ed a corso secco, almeno Webank non l'ha censita, tutte le altre scambiate le ha anche su EurTlx (non acquistabili almeno per i retail)... se hai notizie diverse me le giri, non sta nemmeno su Borsa Italiana dove è censito l'EurTlx...:rolleyes:
 
Hai ragione, mi sono confuso con l'altra (che non mi fanno tradare) questa è solo su Vorvel
 
boh! io quando penso all argentina guardo alla grecia e guardo i dati ...stavano parecchio male tra il 2012 e il 2014 ...stessa cura lacrime e sangue che dovrà fare ora l Arge ma alla fine ha funzionato il 10Y greco rende ora il 3,36 il nostro 10Y rende il 3,93 ... e i greci a parte un pò di turismo e la feta non mi sembrano abbiano tanto export come l ARGE ...questi sono i fatti poi ognuno faccia i suoi calcoli ...spero solo che Milei non sia la copia di quell idio.z liberale di Mauricio Ma
sono molto d'accordo con l'esempio della Grecia. Io mantenuta in portafoglio post ristrutturazione da 20 a 85 di prezzo... potevo tenerla fino a 115 ma va bene lo stesso. lo dico non per vantarmi ma per dire che so di cosa parli.

Il tema mediatico dell'investitore medio, del giornalista medio o di un collega medio che non mastica la finanza è cosa ti direbbe riguardo la Grecia. Se gli fai una domanda tipo "cosa ne pensi della Grecia?" oppure "è rischioso investire in Grecia oggi"
La risposta è: "Ma non era fallita?" o risposte approssimative simili.

Facessi la stessa domanda su titoli di stato di El Salvador, la risposta è: "Ma non sono quasi falliti perché hanno perso soldi investendo in bitcoin???"
Ovviamente la realtà è completamente diversa. (ps: ho cavalcato le obbligazioni El Salvador).

Bene, detto ciò intravedo un percorso simile sull'Argentina adesso (che cavalco con la 993 senza CACS).
Il futuro dirà se ho fatto bene oppure no.
Chi dice che Milei è un pazzo, è un pagliaccio etc... dal mio punto di vista non ha capito nulla.

questo il mio pensiero in sintesi
 
Guardando ai mercati emergenti, lo scorso 10 dicembre si è insediato operativamente il nuovo presidente dell’Argentina, Javier Milei. I media internazionali nel corso della campagna elettorale lo hanno spesso ridicolizzato per le sue uscite forti, senza analizzare la base dei contenuti che evidentemente sono stati pesati in maniera diversa dagli elettori che lo hanno votato con oltre il 56% di favore, il dato più alto da quando il Paese è tornato alla democrazia nel 1983.

Un volta eletto, lo scorso 19 novembre, il neo-presidente ha messo da parte la “motosega” simbolica della campagna elettorale e iniziato a tessere alleanze liberali con il partito dell’ex presidente Macri, entrato nel Governo e insidiando nei ruoli economici chiave, degli economisti con curriculum nelle principali istituzioni internazionali. Ha immediatamente riportato la barra del Paese verso alleanze con gli Usa ed il mondo occidentale, ed incontrando il presidente Biden ed il Fondo Monetario nei primi giorni post elezione.

I primi provvedimenti “lacrime e sangue” per riportare il paese verso un’economia “normale” e abbattere l’inflazione a tre cifre sono stati presi fin dal giorno successivo all’insediamento ufficiale di domenica scorsa. A seguito di ciò il Fondo Monetario, dopo anni di critiche al Paese ha cambiato rotta e ha espresso il suo consenso sui primi passi volti a rimettere in piedi il Paese; inoltre alcune delle principali banche internazionali hanno iniziato a modificare la propria analisi sui titoli argentini, senza alcuna considerazione fino a poche settimane fa, inserendoli ora in trend potenzialmente positivo per i prossimi mesi.

Ovviamente le difficoltà per Milei sono enormi, quasi come scalare un ghiacciaio senza ramponi, ma le potenzialità economiche del paese sono anche interessanti se si riuscirà a gestirle con diligenza. In ogni caso il plauso immediato è arrivato dai mercati dove l’indice di borsa Merval è praticamente salito quasi del 100% dal giorno dell’elezione ed i bond rinegoziati più volte e molto presenti nei portafogli degli investitori nel nostro paese hanno recuperato circa 10 punti dai minimi di metà novembre, che significa quasi il 50% circa visto i prezzi che erano in area 24 per il bond 3,75% 2038, codice Isin XS2177365017, che oggi quota in area 35.

tratto da Aloisio per bluerating.com
Mercati; obbligazioni: i nuovi collocamenti sotto la lente



tratt
 

L’ascesa di Milei/ L’Argentina e i nodi da sciogliere in Europa​

di Romano Prodi
5 Minuti di Lettura
Sabato 16 Dicembre 2023, 00:29
Il nuovo presidente argentino Javier Milei ha iniziato domenica scorsa il suo difficile compito, dopo una vittoria elettorale tanto netta quanto inaspettata. Il suo ingresso in politica è infatti recentissimo e il suo successo fondato su programmi opposti a tutto quanto era avvenuto in passato in un Paese che ha visto la sua economia e il suo livello di benessere arretrare di anno in anno. L’originalità dei suoi comportamenti, in molti casi spiazzanti, per usare un eufemismo, e l’estremismo delle sue proposte, comprendenti l’immediata adozione del dollaro americano al posto della moneta nazionale, l’abolizione della Banca Centrale e la riduzione al minimo di ogni presenza statuale, in un Paese in cui lo Stato provvede a tutto, gli avevano provocato il soprannome di “El loco” che in italiano si traduce “il matto”.

Ebbene “il matto” ha vinto contro ogni aspettativa, contro la quasi totalità dei media più autorevoli e contro la disapprovazione dell’establishment internazionale, portando avanti un programma di feroce austerity.
Un successo che ha avuto la sua espressione più significativa nel favorevole voto giovanile e nell’incredibile nuovo ruolo giocato dalla Rete e che, nella sostanza, non si è fondato sull’adesione ad un programma, ma sulla diffusa insoddisfazione per la situazione esistente. Gli studenti che ho incontrato a Buenos Aires mi hanno sottolineato di avere votato per Javier Milei non in approvazione dei suoi programmi, ma come reazione ad un progressivo degrado che, nell’ultimo anno, ha portato il livello di inflazione al 140%, ha ridotto in povertà oltre il 40% della popolazione, ha aumentato la già impressionante differenza fra ricchi e poveri e ha totalmente svuotato le casse dello Stato, indebitando l’Argentina in modo sostanzialmente irrimediabile.

Una situazione che, facendo perdere ogni credibilità al governo esistente, rendeva quasi fatale il prevalere di un voto in favore di tesi radicali, anche se quasi impossibili da realizzare. Da domenica scorsa, giorno dell’insediamento, sono iniziate le difficoltà e i cambiamenti della politica governativa, anche perché il nuovo presidente, pur avendo estesi poteri, non può governare senza l’appoggio del Parlamento. Il suo partito (La Libertad Avanza) conta solo 39 deputati sui 129 necessari per formare la maggioranza e 7 senatori sui 72 componenti del Senato. Tutto questo ha obbligato Javier Milei a stringere un’alleanza con il partito conservatore dell’ex presidente Macri e altre forze politiche meno radicali ma, soprattutto, a scegliere un ministro dell’economia che già aveva ricoperto questo ruolo nello stesso governo Macri e che viene perciò ritenuto in grado di dialogare positivamente con il mondo produttivo argentino, con il Fondo Monetario e con la finanza internazionale.

Il programma del “matto” ha quindi presto abbandonato la “dollarizzazione” dell’economia e gli altri estremismi e si sta rapidamente trasformando in un progetto di liberalizzazione e di austerità, progetto certamente meno dirompente ma ugualmente di difficilissima attuazione in un Paese come l’Argentina. Per mettere in ordine tutte le situazioni dissestate, sono infatti necessari anni di duri sacrifici. Nello stesso tempo, tuttavia, per adempiere alle promesse elettorali e per conquistare la risposta positiva da parte dei mercati internazionali, bisogna agire in tempi rapidissimi. Per dare un esempio della ricerca di un faticoso compromesso e con l’obiettivo di non provocare immediate reazioni sindacali e popolari, l’insediamento del presidente è stato accompagnato, oltre che dalla inevitabile svalutazione della moneta nazionale, dalla promessa di tagliare sussidi alle provincie e ai trasporti pubblici. Come decisione concreta è stato ridotto il numero dei ministeri da diciannove a otto, misura di forte significato emotivo, ma certamente meno dirompente delle molte decine di migliaia di licenziamenti del settore pubblico preannunciati nella campagna elettorale.

Come possa poi operare in modo efficiente un ministero che comprende in una sola persona la competenza sulla Pubblica Istruzione, la Sanità, il Lavoro, la Sicurezza Sociale, i Trasporti, l’Energia e le Telecomunicazioni è un teorema tutto da dimostrare, ma è un messaggio certamente forte e popolare nell’immediato.
I problemi che il nuovo presidente argentino dovrà affrontare fanno quindi tremare le vene ai polsi, anche perché si dovranno rivedere tutti i rapporti internazionali che l’irruente campagna elettorale aveva compromesso. In primo luogo le relazioni con il Brasile, Paese gigante del Sud America, non saranno facili da riaggiustare dopo i ripetuti insulti lanciati al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, insulti resi più pesanti dalle relazioni quasi fraterne tenute da Milei con Bolsonaro, predecessore e avversario mortale di Lula.
Appena concluso il conteggio dei voti, è inoltre iniziato un veloce avvicinamento verso i collaboratori di Joe Biden per tentare di riequilibrare i numerosi e calorosi scambi di reciproca vicinanza politica con Donald Trump. Allo stesso modo è subito iniziato l’ammorbidimento delle relazioni con la Cina.

Con l’Europa i nodi da sciogliere non saranno pochi. E’ infatti significativo che l’unico primo ministro dell’Unione Europea presente al giuramento di Milei sia stato Viktor Orban, non certamente l’uomo più popolare a Bruxelles. A questo punto dovremmo però aprire un capitolo assai delicato perché ormai da troppo tempo l’Europa non dedica all’Argentina (e a tutta l’America Latina) l’attenzione che essa merita. Dopo vent’anni di trattative non è ancora entrato in vigore il trattato commerciale fra Unione Europea e Mercosur. Anche i rapporti culturali si sono via via affievoliti. Fino a trent’anni fa i leader politici latino-americani (fossero essi democristiani o socialisti) erano, nella quasi totalità, strettamente legati alle loro radici europee. Oggi il loro riferimento è il mondo degli affari, della politica e delle università degli Stati Uniti. Insieme al “potere duro” noi europei stiamo perdendo anche il “potere dolce”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
sono molto d'accordo con l'esempio della Grecia. Io mantenuta in portafoglio post ristrutturazione da 20 a 85 di prezzo... potevo tenerla fino a 115 ma va bene lo stesso. lo dico non per vantarmi ma per dire che so di cosa parli.

Il tema mediatico dell'investitore medio, del giornalista medio o di un collega medio che non mastica la finanza è cosa ti direbbe riguardo la Grecia. Se gli fai una domanda tipo "cosa ne pensi della Grecia?" oppure "è rischioso investire in Grecia oggi"
La risposta è: "Ma non era fallita?" o risposte approssimative simili.

Facessi la stessa domanda su titoli di stato di El Salvador, la risposta è: "Ma non sono quasi falliti perché hanno perso soldi investendo in bitcoin???"
Ovviamente la realtà è completamente diversa. (ps: ho cavalcato le obbligazioni El Salvador).

Bene, detto ciò intravedo un percorso simile sull'Argentina adesso (che cavalco con la 993 senza CACS).
Il futuro dirà se ho fatto bene oppure no.
Chi dice che Milei è un pazzo, è un pagliaccio etc... dal mio punto di vista non ha capito nulla.

questo il mio pensiero in sintesi
Hai qualche ISIN da segnalare ad alto rendimento e non troppo lungo come duration? Rendimento alto intendo simile ai bond in lire turche.
 
Hai qualche ISIN da segnalare ad alto rendimento e non troppo lungo come duration? Rendimento alto intendo simile ai bond in lire turche.
di solito investo in obbligazioni in euro, al massimo in dollari se un emittente non ha emissioni in euro oppure taglio piccolo che in euro non si trovano.

dare isin così senza sapere propensione al rischio, età, patrimonio etc... non sarebbe professionale :-)

Ad ogni modo un amico di un mio amico ha investito in varie obbligazioni molto rischiose, tra cui questi isin tra i vari
USP01012AT38 (questa non molto lunga)
US893830AT68
XS2214238441
XS0501195993
XS1182150950 (questa con potenziale call)

Sempre questo amico di un mio amico mi ha detto che potrebbe uscire da questi strumenti in qualsiasi momento senza preavviso :-)
O magari potrebbe già averle vendute

Si scherza dai, ma non vorrei andare troppo OT in questa discussione
 
L'L'Argentina è pronta a pagare 912 milioni di dollari al FMI la prossima settimana per contribuire alla rinegoziazione il suo accordo da 44 miliardi di dollari con il prestatore multilaterale come parte della sua Extended Fund Facility (EFF). Il ministro dell'Economia Luis Caputo ha affermato che il Paese pagherà l'importo dovuto sopra, nei suoi primi commenti dopo la presentazione dei piani economici della nuova amministrazione. I piani includono una vasta svalutazione della valuta e una serie di tagli alla spesa volti a rimuovere il deficit fiscale primario.

Separatamente, Goldman Sachs è apparsa ottimista riguardo al debito sovrano sotto la nuova amministrazione. Goldman ha aggiunto i titoli di stato dell’Argentina al suo paniere di crediti distressed preferiti dei mercati emergenti, unendosi a colleghi come Citigroup, Barclays e BofA che hanno raccomandato l’acquisto di titoli di Stato argentini durante il mandato del nuovo presidente. Il modello di Goldman indica un valore di recupero di circa 45 centesimi sul dollaro, ipotizzando che il peso si indebolisca a circa 2.250 dagli 800 attuali.

Le obbligazioni in dollari argentini vengono scambiate a circa 35 centesimi sul dollaro
 
Goldman Says Go Long Argentina Bonds, Sees ‘Constructive’ Steps

By Vinícius Andrade and Maria Elena Vizcaino
(Bloomberg) -- Goldman Sachs added Argentina’s sovereign
bonds to its basket of preferred emerging-market distressed
credits to go long into next year, noting that recently-
announced fiscal reforms are a positive development.
* While dollar bonds have rallied following November’s runoff
vote, debt trading at around 37 cents on the dollar still offers
significant potential upside, strategists including Kamakshya
Trivedi and Nathan Fabius write in note
** Goldman’s NPV haircut model points to a recovery value of
around 45 cents, assuming a currency adjustment to USD/ARS of
about 2,250 over the next year
* “Implementation risks for policy reform are higher than in
most places, and the bar is high for a successful macro
stabilization, but we think the new administration’s initial
steps are constructive and that the market is likely to reward
these on a tactical horizon”
* In general, Goldman sees room for spread compression among EM
distressed credits as dollar rates normalize
* NOTE: Goldman recommends going long Ecuador, Pakistan, Egypt,
Sri Lanka, Ghana and Argentina
 
Argentine government OKs $2.5 bln debt issue to cover shot-term repayments
Oggi 16:09 - RSF
BUENOS AIRES, Dec 18 (Reuters) - Argentina's government has authorized the issuance of public debt instruments worth up to two trillion pesos (some $2.5 billion) to manage its short-term debt obligations, according to a statement in the official Gazette on Monday.

The debt raising, amid a deep fiscal deficit, is designed to meet obligations on instruments issued this year, but which will mature in early 2024 with an amortization period of less than 90-days, the government said in the statement.

The measures in the decree are effective from Monday.
 
Buongiorno a tutti:
Reduce dalla 1a e dalla 2a ristrutturazione, con in portafoglio la 2038 PAR XS0205537581 e 2035 PIL XS0209139244, mi trovo ora, con l'ultima ristrutturazione, in portafoglio:

ARGENTINA EUR 0.5% 04.09.2020-09.07.2029 CALL XS2200244072 q.tà 47
ARGENTINA EUR 31.12.03-15.12.2035 GDP SECURITIES LINKED TV XS0209139244 q.tà 23.015
ARGENTINA SU EUR 04.09.2020-09.07.2041 STEP UP XS2177365363 q.tà 23.015

Preciso che sono in WEBANK. Dato che qui scrivono persone competenti, e che magari si trovano nella mia stessa situazione, qualcuno mi può cortesemente spiegare quanto segue:

  1. la prima mi pare che sia conseguenza del concambio (corretto?), ma perché in q.tà minore e che tipo di obbligazione è?
  2. come mai mi trovo ancora in portafoglio la 2a (244); non è stata sostituita dalla 3a?
  3. io sono intenzionato a tenerle ancora nella speranza di quotazioni migliori; vale per tutte e tre? Voi cosa ne pensate?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno darmi una mano e auguro a tutti buona fortuna.




 
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