BRIOSCHI - Maxi cessione: Arrivano 188 milioni....

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Pensare che ci fu chi scrisse che sotto i 0,15 non ci sarebbe mai andata, piutosto si sparava.
Cerco di finire questo treed dal titolo piu deprimente in tutta la storia di Brioschi.
Concordo pienamente, titolo da emesi imperitura!! Cordialmente
Al
 
Semplicemente Ingannevole come se 188 milioni sarebbero arrivati in Brioschi , chi passa dal 3d ci puo anche cascare, di fatto quelli che hanno comprato sulla notizia cosi come riportata oggi perdono.
capisci a me........

Lo so' che quello che scrivo sarà sgradevole per qualcuno e me ne scuso, ma se si investe su una azione basandosi anche solo minimamente su un titolo di un 3d, o su commenti e pareri di sedicenti guru, e' giusto che perda soldi e non si lamenti...
 
Semplicemente Ingannevole come se 188 milioni sarebbero arrivati in Brioschi , chi passa dal 3d ci puo anche cascare, di fatto quelli che hanno comprato sulla notizia cosi come riportata oggi perdono.
capisci a me........
Brioschi, tramite una controllata al 100%, ha ceduto i 2 palazzi per euro 188 milioni.

Una vendita a prezzi ottimi viste le condizioni di mercato delpost-covid.

Si veniva da due anni e mezzo terribili per la nota pandemia e si nutrivano dubbi sulla possibilità di cedere i 2 palazzi costruiti con molte difficoltà in periodi difficili ed ovviamente con debito.

L'operazione di vendita è stata eccellente e con una plusvalenza di decine di milioni di euro.

PRATICAMENTE LA SOLA PLUSVALENZA DI QUELLA OPERAZIONE E' LA CAPITALIZZAZIONE ODIERNA

Ingannevole cosa? Quello è stato il prezzo di cessione.

Ingannevele un belino.
Se a nessuna importa il valore di questa società e la si svende in borsa a meno di un quarto del suo valore con una potenziale operazione come quella su Rozzano di ingannevole c'è solo lo stato mentale di chi compra e vende senza sapere cosa sta comprando.

Perchè la realtà è questa: se il titolo fosse dove dovrebbe stare, ovvero ben sopra i 10 centesimi nessuno si azzarderebbere a scrivere certe corbellerie come quella qui sopra.


"Il prezzo della cessione è pari ad euro 188.530.000 oltre imposte di legge ed è riferibile per 138.216.532 euro all’edificio U1 e per 50.313.468 euro all’edificio U3.

Nel contesto dell’operazione, Milanofiori Sviluppo inoltre:

- ha acquisito una quota di minoranza, pari a circa il 28% del fondo acquirente, versando complessivamente

23,6 milioni di euro e

- ha estinto mutui e finanziamenti ipotecari per complessivi 127,9 milioni di euro.

Gli effetti economici ante imposte della cessione, che saranno riflessi nel terzo trimestre del 2022, allo stato attuale sono stimati in circa 61 milioni di euro che, a livello consolidato, per effetto dell’acquisto delle quote del Fondo, ammontano a circa 43 milioni di euro."
 
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La Verità – Inter, tra Pimco e Zhang “bridge to disposal”: già in corso trattative con sauditi​



La Verità – Inter, tra Pimco e Zhang “bridge to disposal”: già in corso trattative con sauditi - immagine 1


Secondo quanto risulta a questo giornale l'interesse va ricercato nelle famiglie arabe che fanno riferimento al fondo Pif
Marco Astori Redattore
14 maggio 2024 (modifica il 14 maggio 2024 | 18:25)

Sono giorni chiave per il futuro societario dell'Inter: il 20 maggio scadrà la possibilità per Steven Zhang di saldare il finanziamento concesso nel 2021 dal fondo Oaktree e il presidente nerazzurro lo farà attraverso un nuovo prestito, questa volta dal fondo Pimco. Si legge su La Verità: "Il fondo specializzato negli investimenti a reddito fisso garantirà alla famiglia Zhang, che controlla l'Inter attraverso la lussemburghese Great Horizon sarl, circa 430 milioni da restituire entro il 2027 per ripagare Oaktree ed evitare di perdere l'Inter. I termini finanziari non sono in discussione, restano da definire, secondo quanto risulta alla Verità, alcune opzioni che riguardano l'ingresso di un nuovo acquirente. L'operazione (in gergo si tratta di un bridge to disposal) è un finanziamento finalizzato alla cessione dell'Inter: ti presto i soldi avendo delle certezze che stai per cedere il club. Messa in soldoni: ti presto i soldi perché mi hai convinto che mi saranno restituiti attraverso la vendita dell'asset. Non un grande attestato di fiducia verso le disponibilità del presidente Steven Zhang, ma tant'è".

La Verità – Inter, tra Pimco e Zhang “bridge to disposal”: già in corso trattative con sauditi- immagine 2

C'è già quindi un acquirente che è interessato alle quote dell'Inter, come riporta lo stesso quotidiano: "Secondo quanto risulta a questo giornale va ricercato nelle famiglie arabe che fanno riferimento al fondo Pif e con le quali gli advisor della famiglia Zhang sarebbero in trattativa per cedere l'Inter con una valutazione vicina a un miliardo e 300 milioni di euro. Sembra un dejà vu, perché non è la prima volta che il fondo sovrano dell'Arabia Saudita viene accostato al club nerazzurro, ma in realtà non è la prima volta che Pif viene accostato a una squadra di Milano. L'ultima, recentissima, ha anche dei risvolti giudiziari, visto che un interesse di Pif per il Milan è emerso nelle carte dell'inchiesta meneghina sulla proprietà del club rossonero (l'accusa ritiene che il Milan non sia del fondo RedBird di Gerry Cardinale, ma faccia ancora riferimento ad Elliott)", si legge.
 
"ti presto i soldi avendo delle certezze che stai per cedere il club"

Elemento chiave anche per l'eventuale operazione sul nuovo stadio.

Vediamo entro il 20/05 di mettere un altro tassello al suo posto.

Poi aspettiamo il "teatrino" su San Siro a fine giugno per poter prendere qualche decisione più rilevante su Rozzano
 

Inter, accordo sul filo: c’è l'intesa con Pimco, ma Oaktree fa muro. In bilico 430 milioni​


MILAN, ITALY - MAY 16: Steven Zhang President of FC Internazionale looks on prior to the UEFA Champions League semi-final second leg match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on May 16, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)



Manca ancora l’annuncio e cresce lo scontro tra nuovo e vecchio finanziatore. Il prestito scade lunedì: Zhang corre contro il tempo per tenersi il club​

Luca Taidelli

Giornalista

16 maggio - 08:20 - MILANO

Il tempo stringe e l’accordo formale tra l’hedge fund americano Pimco e Suning, proprietaria dell’Inter, per il prestito da circa 430 milioni di euro è stato trovato a livello formale. Manca però l’annuncio ufficiale che permetta alla famiglia Zhang di liquidare il debito da 375 milioni (interessi compresi) con Oaktree, il fondo che il 20 maggio 2021 aveva garantito 275 milioni sotto forma di finanziamento attraverso Great Horizon, la controllata di Suning tramite cui il gruppo cinese possiede la maggioranza del club con il 68,55% delle azioni: quote che sono state impegnate per il prestito. La scadenza triennale è fissata per lunedì prossimo, entro domani invece è atteso l’annuncio del deal con Pimco grazie al quale il presidente Steven Zhang potrà tenersi il club. Per l’arrivo dei bonifici ci sarebbe invece tempo fino a martedì prossimo, essendo lunedì vacanza nazionale in Lussemburgo, dove ha appunto sede Great Horizon.

OAKTREE DI TRAVERSO​


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Essendo però un accordo molto complesso che coinvolge tre soggetti ed essendo la scadenza ormai vicina, ieri sono uscite le prime voci di problemi che metterebbero a rischio la fumata bianca. Bloomberg infatti ha spiegato che "l’accordo con Pimco è a rischio. Le parti stanno trattando per raggiungere un accordo, la situazione resta fluida, in evoluzione e c’è ancora la possibilità di arrivare a una positiva conclusione. Una delle fonti (che ha voluto restare anonima) ha parlato di un’offerta di obbligazioni private da 435 milioni di euro con scadenza 2026 e cedola fissata al 15%". Tanto è bastato perché il mondo interista tornasse ad agitarsi. Come prevedibile in queste situazioni, i portavoce di Pimco e Oaktree non hanno voluto commentare la notizia, mentre Suning avrebbe ribadito di essere tranquilla perché l’accordo era già stato raggiunto nei giorni scorsi e manca appunto soltanto l’ufficialità che dovrebbe arrivare entro il fine settimana malgrado i permessi per ottenere l’ok a questo tipo di operazioni richiedano sempre tempi lunghi. Un ruolo chiave nella vicenda però sarebbe proprio quello di Oaktree, che avrebbe sperato in un finale diverso e che ora sta provando ad utilizzare tutti gli strumenti giuridici in suo possesso - non fornendo alcune informazioni chiave e ponendo delle difficoltà tecniche, burocratiche e legali - per ostacolare l’operazione nella speranza di ottenere il rifinanziamento del club.



RINNOVO E SCENARIO​


L’Inter infatti nei mesi scorsi aveva provato a rinegoziare l’accordo con la stessa Oaktree, ma per un prestito bis il fondo chiedeva interessi ancora più alti dell’attuale 12% e una durata più breve. Suning, affiancata dagli advisor Goldman Sachs e Raine, ha invece trovato condizioni migliori con Pimco, fondo che gestisce quasi 1900 miliardi di dollari e che avrebbe invece garantito interessi vicini al 12% per un prestito non biennale ma triennale. Ecco perché nelle ultime settimane gli sforzi di Steven Zhang si sono concentrati tutti sul nuovo finanziatore. Visti gli ottimi risultati finanziari (aumento netto dei ricavi) e sportivi del club, Oaktree nel frattempo sarebbe però tornata alla carica con una manovra speculativa per restare legata al nerazzurro. Ora non resta da attendere perché la scadenza è davvero vicina. Siamo alle scintille, allo scontro frontale. Uno scenario porta alla fumata bianca con Zhang che darebbe continuità al progetto, permetterebbe di programmare meglio anche il prossimo mercato estivo e valutare nel tempo se portare avanti la ricerca di un acquirente - c’è l’interesse di un fondo saudita. Non Pif, che ha il controllo del Newcastle in Inghilterra, ma di un membro della dinastia regnante Al-Saud che ha il suo perno nel principe ereditario Mohammed Bin Salman - o se trovare i mezzi per andare avanti, magari con un socio di minoranza. In alternativa, si potrebbe procedere con un nuovo finanziamento con la stessa Oaktree, che però a quel punto avrebbe anche l’opzione di escutere per il mancato pagamento del debito e di prendersi la gestione dell’Inter.

E DOMENICA...​


Un quadro particolare, soprattutto considerando che il tutto avviene anche a poche ore da una giornata di festa. In un San Siro come sempre pieno e traboccante affetto, domenica dopo la partita con la Lazio capitan Lautaro infatti alzerà al cielo il trofeo dello scudetto che ha portato all’Inter la tanto attesa seconda stella. Arrivarci con la prospettiva di un cambio di proprietà darebbe un sapore diverso alla giornata. Ma soprattutto alla famiglia Zhang. Durante la gestione cinese infatti sono arrivati sette titoli e malgrado le difficoltà legate al governo cinese è stato fatto di tutto per garantire la continuità aziendale e i risultati sportivi.
 
Gio, 16 Mag 2024

Cabassi: «Stadio a Rozzano, per l’Inter due opzioni sull'acquisto dei terreni»​


La società nerazzurra ha ottenuto una proroga per il diritto di esclusiva sulla valutazione della costruzione del nuovo impianto fino al 31 gennaio 2025.
Redazione

Onefootball

area stadio inter rozzano
(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Nelle scorse settimane l’Inter ha rinnovato con la famiglia Cabassi il diritto di esclusiva per verificare la possibilità di realizzare uno stadio nell’area che ricade sul terreno del comune di Rozzano.
Il tema legato all’impianto nerazzurro è stato affrontato da Matteo Cabassi, presidente della azienda di famiglia Brioschi, durante l’assemblea degli azionisti andata in scena lo scorso 29 aprile. Nel verbale pubblicato oggi e che Calcio e Finanza ha consultato, il presidente ha infatti risposto alle domande di diversi dei soci presenti in assemblea, che chiedevano delucidazioni sulla questione stadio.

«La proprietà delle aree interessate a Rozzano – si legge nel verbale -, dove si ipotizza la costruzione del nuovo stadio dell’Inter, è detenuta da Infrafin e Brioschi, tramite Camabo, che ne possiede il 49%. Brioschi, anche per conto dell’azionista Bastogi, si sta occupando dello sviluppo dell’area cercando di individuare la migliore soluzione per la sua valorizzazione».
«È stato presentato un P.I.I., che è stato accolto, adottato e pubblicato nei primi mesi di quest’anno, insieme al nuovo P.G.T. Secondo le indicazioni del Comune di Rozzano è stato presentato un piano di recupero relativo alla parte dell’area già edificata e una richiesta di riapprovazione del P.G.T. per l’area non edificata, scindendo pertanto le relative volumetrie – continua il verbale –. Il P.G.T. è stato definitivamente approvato alla fine dell’anno scorso e in base a questo è stata confermata una volumetria di 210.000 metri quadri con destinazione variabile e la possibilità di elasticità tra le funzioni, mantenendo il vincolo di non realizzare grandi superfici di vendita e di non superare il 75% della volumetria disponibile per le residenze, è stato concordato che il P.G.T. includa esplicitamente la possibilità di insediare grandi strutture di interesse pubblico come uno stadio, un ospedale e un “data center”».
Poi il passaggio sull’Inter: «La società F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha ottenuto un diritto di esclusiva per la progettazione e la presentazione di proposte compatibili con l’insediamento di uno stadio nella parte di area al di là della tangenziale. Il prezzo non è stato ancora fissato e l’esclusiva scadrà il 30 aprile 2024 (termine poi prorogato il giorno successivo fino al 31 gennaio 2025, ndr). Infrafin ha ricevuto una richiesta dall’Inter per prorogare l’esclusiva di alcuni mesi al fine di consentire alla società di finalizzare la proposta e le condizioni per un eventuale acquisto dell’area. Sono previste due opzioni: l’acquisto solo dell’area necessaria per lo stadio o l’acquisto di tutta l’area per realizzare, oltre allo stadio, tutte le funzioni possibili sulla stessa area. La soluzione prescelta potrebbe anche portare a una possibile operazione di scissione societaria del soggetto attuale proprietario delle aree».
Tuttavia «né Brioschi, Bastogi, né Infrafin intendono partecipare all’operazione di costruzione e sviluppo dello stadio, considerando l’alto rischio e la specializzazione eccessiva di tale operazione. La trattativa per la realizzazione dello stadio si è prolungata nel tempo a causa dell’operazione di rischedulamento del debito della società, tuttavia l’ipotesi relativa allo “stadio dell’Inter” ha portato visibilità all’area e accelerato l’iter di approvazione dello strumento urbanistico da parte del Comune. Fino al 30 giugno 2024, rimane aperta la possibilità che l’Inter e il Milan accettino la proposta del Comune di Milano per la ristrutturazione, leggera o pesante, dello stadio di San Siro. La durata e il compenso per un’eventuale proroga dell’esclusiva concessa all’Inter sono ancora in fase di discussione». La proroga, come detto, porta il termine dell’accordo Inter-Infrafrin al 31 gennaio 2025.
 
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Purtroppo ci sono dentro con tutte le scarpe , fidandomi per una volta di una persona che giudico intelligente come Chagans. Sotto di 20k . Chagans insiste sulla faccenda Inter e terreni Rozzano ma io so che la Borsa si muove in alto e in basso piu' sulle aspettative e spesso sui gossip che sui risultati reali da qui il famoso detto : . " sell on news " molto vero . Allora mi domando perche' sulle aspettative di Rozzano non si muove foglia, anzi sta toccando i nuovi minimi ? Lo domando a chi conosce meglio il titolo ed e' esperto piu' di me di borsa . Avrei anche altra liquidita' , potrei mediare ma pare che sia un titolo assolutamente fermo e con tendenza casomai a scendere ulteriormente . Domanda : di Rozzano sappiamo solo noi del FOL ??
 
Gia Non sara' di umore ottimo, ci mancava solo sta mazzata dell'endorsement del belanda.....
avrei voluto citare anche l'endorsement del Belanda a Cacao che mi pareva piuttosto interessato o mi sbaglio
 
..... copio incollo dall'articolo postato da chagans....
Il P.G.T. è stato definitivamente approvato alla fine dell’anno scorso e in base a questo è stata confermata una volumetria di 210.000 metri quadri con destinazione variabile
....
Ora, non so se è un errore dell'articolo o se davvero cabassi ha pronunciato quelle parole, ma definire un volume in metri quadrati....neanche in terza elementare.

Mai una volta che legga qualcosa che mi dia speranz in un cambio di passo di questi spacciatori di *******.
 
..... copio incollo dall'articolo postato da chagans....
Il P.G.T. è stato definitivamente approvato alla fine dell’anno scorso e in base a questo è stata confermata una volumetria di 210.000 metri quadri con destinazione variabile
....
Ora, non so se è un errore dell'articolo o se davvero cabassi ha pronunciato quelle parole, ma definire un volume in metri quadrati....neanche in terza elementare.

Mai una volta che legga qualcosa che mi dia speranz in un cambio di passo di questi spacciatori di *******.
210.000 mq di slp
 
Zhang contro Oaktree: “A rischio la stabilita dell’Inter”

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A meno di svolte nelle prossime 72 ore. Zhang confida ancora in una conclusione diversa: «Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree». Una terminologia singolare per una vicenda finanziaria da centinaia di milioni di dollari che ormai sembra avere margini molto stretti per un epilogo gradito a Zhang, assente dall'Italia dalla scorsa estate. Saranno giorni di fortissima tensione sulla proprietà nerazzurra, mentre domani la squadra riceverà la coppa dello scudetto al termine di Inter-Lazio a San Siro e lunedì andrà in scena la cena di gala al Castello Sforzesco, ultima tappa dei festeggiamenti per la seconda stella.
 
Nelle rassegna stampa dei vari quotidiani l’operazione scricchiola……….sarà perché è fatta per Brioschi…………..???
 
Dalle ultie notizie e dal comunicato di Zhang parrebbe che oaktree vada per l'escussione del pegno.

L'aspetto negativo sarebbe per l'incertezza dei prossimi mesi in attesa di vedere a chi sarà ceduta l'inter (se oaktree escute evidentemente ha un compratore potenziale e/o ritiene di poter cedere la società).

L'aspetto positivo è che un nuovo proprietario potrebbe avere una situazione finanziaria migliore di quella di Suning....già ce lo si era detto che lo stadio lo avrebbero materialmente sviluppato altri soggetti e non Zhang...

Vedremo...non è neanche improbabile che alla finestra ci sia qualche soggetto finanziariamente interessante.
 
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Inter, cosa c'è dietro lo scontro Oaktree-Zhang​


diFrancesco Bertolino

Zhang accusa Oaktree con un comunicato. Secondo alcune fonti alcune clausole impedirebbero a Zhang di ridurre il valore del club in ottica di futura vendita: contrarre un altro debito con Pimco rientrerebbe in questo caso. Secondo altre fonti Oaktree ha preteso solo il rimborso nei termini


Per settimane è rimasto sotterraneo, combattuto a suon di indiscrezioni. Ieri, infine, lo scontro fra il gruppo cinese Suning e il fondo statunitense Oaktree per la proprietà dell’Inter è deflagrato sulla pubblica piazza e non è da escludere possa arrivare in futuro alle vie legali.
Ma come si è arrivati a questo punto? Nel maggio 2021, in piena crisi pandemica, Oaktree ha accordato un prestito da 275 milioni al 12% di interesse annuo a Grand Tower, cassaforte lussemburghese attraverso cui Suning controlla l’Inter. Una delle clausole del contratto avrebbe consentito a Oaktree di incamerare una parte del prezzo di cessione del club, che il fondo si attendeva nell’arco del triennio. Così non è andata, benché più investitori si siano affacciati sul dossier Inter senza, tuttavia, mai presentare offerte concrete e in linea con le aspettative di Suning. Fra vittorie e finali, il tempo è trascorso in fretta e si è arrivati in prossimità della scadenza del debito. Zhang ha imbastito una trattativa con il fondo Pimco, che avrebbe concesso un prestito da 430 milioni. Sufficienti a rimborsarne 375 a Oaktree e a prolungare l’avventura di Zhang in serie A.

Clausole, rimborsi e proroghe
Poi, improvvisamente, qualcosa è andato storto. Ed è qui che diventa difficile districarsi nella matassa delle opposte ricostruzioni. Secondo alcune fonti, nel contratto del 2021 sono presenti clausole che Oaktree ha fatto valere per bloccare il rifinanziamento. Clausole che, in sostanza, impediscono a Zhang di compiere atti che possano ridurre il valore di un’eventuale vendita del club e, dunque, l’incasso futuro di Oaktree. Atti come, appunto, contrarre nuovo debito. Da qui il niet all’affare Pimco. Secondo altre fonti, invece, Oaktree ha preteso solo il rimborso tempestivo del debito. Sinora, invano.
Potrà avvenire nei prossimi due giorni? Difficile. Resta l’ipotesi di una proroga per trovare una soluzione amichevole, ma Oaktree non pare incline a dilazioni. E, anzi, si appresta a escutere il pegno e a diventare proprietario dell’Inter. Il fondo ha intenzione di confermare la dirigenza, che sta portando risultati in campo e a bilancio, e conservare la competitività sportiva della squadra. Anche nell’ottica di una futura vendita dell’Inter. Quella che Oaktree ha preteso per tre anni da Zhang e da martedì potrebbe curare in prima persona.
 
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