BTP Italia 26 marzo 2016 indicizzati all'inflazione italiana isin IT0004806888

  • Ecco la 69° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana difficile per i principali indici europei e americani, solo il Nasdaq resiste alle vendite grazie ai conti di Nvidia. Il leader dei chip per l’intelligenza artificiale ha riportato utili e prospettive superiori alle attese degli analisti, annunciando anche un frazionamento azionario (10 a 1). Gli investitori però valutano anche i toni restrittivi dei funzionari della Fed che hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi. Anche la crescita degli indici Pmi, che dipingono un’economia resiliente con persistenti pressioni al rialzo sui prezzi, rafforzano l’idea di tassi elevati ancora a lungo. Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
leggevo un articolo su Borsa e Finanza dove un gestore , per motivi che non raccontava ( quindi non saprei argomentare la cosa in vece sua ) , prevedeva per i prossimi anni più inflazione nei paesi nordici che in quelli mediterrani . Non so se per la recessione , il calo cosumi e deflazione .
Se fosse vero i Btpi legati all'inflazione italiana sarebbero meno interessanti di quelli legati all'inflazione europea . E a pensar male ........
 
Per noi italiani (in ottica non speculativa) l'inflazione italiana è sempre meglio. Se l'inflazione diminuisse il rendimento rivalutato non cambierebbe, e se si andasse in deflazione, il floor lo farebbe addirittura aumentare (anche se a quel punto, con il senno di poi, si potrà dire che era meglio comprare btp).
 
era riferito all'alternativa dei già esistenti BTPI legati all'inflazione europea . Se l'Inflazione italiana fosse bassa sarebbero più convenienti gli attuali BTPI legati all'Inflazione europea . Fino ad oggi non è mai stato così , ma non è comunque garantito che sarà sempre così , anzi il fatto che quelli legati all'inflazione italiana escano solo adesso mi lascia una vaga sensazione di allarme ........stanno spremendo tutti come limoni e si mettono proprio adeso a regalare cedole più pesanti ? :cool:
 
leggevo un articolo su Borsa e Finanza dove un gestore , per motivi che non raccontava ( quindi non saprei argomentare la cosa in vece sua ) , prevedeva per i prossimi anni più inflazione nei paesi nordici che in quelli mediterrani . Non so se per la recessione , il calo cosumi e deflazione .
Se fosse vero i Btpi legati all'inflazione italiana sarebbero meno interessanti di quelli legati all'inflazione europea . E a pensar male ........

noi facciamo politiche di austerity loro no. La Bce continua a pompare per non fare crakkare tutto. A quel punto la liquidità provocherà un po' di inflazione nei paesi sani.
 
Il sondaggio mi sta andando uno schifo.
:(
35% sì.
65% no.
Dai,
ragazzi,
sottoscrivete!
:bye::bye:
 
Ok ma se io ho solo 10k o 20k di BTPitalia a reinvestire le cedole maturate ogni 6 mesi i soldi poi me li bevo in commissioni:confused:

E qui viene fuori il buon padre di famiglia.
Le cedole le reivesti, ovvio.
Ma devi valutare in quale strumento reivestirle.
La mia strategia è questa.
Se btp Italia, al momento dello stacco della cedola, quota sotto 100 -almeno a 98 - io reinvesto le cedole in btp Italia;
se quota sopra 100, investo in bfpi o in bfp 3,50 (3,08% netto a scadenza, durata investimento 3 anni) o in btpi scadenza 2016 se quotano sotto la pari.
:bye::bye:

Mica tanto ovvio con 10K. Compri "spezzature"??
 
Grazie della precisazione, ora sappiamo che se la cedola reale offerta non sara' almeno 1,5%, converra' acquistarli sul mercato dal 26 marzo.

E' solo una stima...! Ragionevole, ma pur sempre basata su ipotesi...!
Se nella determinazione dell'inflazione europea stimata dal mercato per i BTPi set16 dell'esempio, introducessimo il termine di second'ordine (n+1)*R€*i€/4 che ho calcolato, otterremmo i€=1,33%
Se il mercato dovesse ritenere, a differenza dell'ipotesi che ho fatto io, che l'inflazione italiana si livellerà a quella europea nei prossimi anni, ecco che R+i=3,25% darebbe R=1,92% !!!!!!!!!!!!!!!

Non possiamo sapere come risponderà il mercato... potrebbe ritenere congruo anche un tasso reale del 2%... e quotare alla pari il titolo anche in quel caso!



Esatto, io assumo FOIcedola/FOIcedolaPrecedente = delta costante, quindi il CI diventa esponenziale.
La tua approssimazione secondo me è un po' rozza perchè, ad esempio il primo semestre, supponendo cedola annulae = inflazione annuale = 2% dopo i primi sei mesi dovresti avere una cedola del 2% mentre con il mio 1.01% = 100*1%*(1+ 1%) . L'inflazione rivaluta il capitale, non aumenta linearmente la cedola.


Per il termine 'esponenziale' credo sia solo un problema linguistico... 2 - progressioni lineari ... 7 - estrapolazione esponenziale

Concordo per il rozzo...! In effetti l'approssimazione al prim'ordine in inglese è detta rough...
E anche a me faceva 'strano' pensare che qualcuno potesse utilizzarla... e lo scetticismo è durato parecchie settimane; finché non mi sono deciso a fare il calcolo analitico dell'approssimazione, che mi ha permesso di calcolare il termine di secondo ordine per i BTP€i.
Ho constatato che solo per i BTP€i lunghi la correzione diventa necessaria!

Nell'esempio concreto di 'blackie' http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-27.html#post32366900 confermato da 'john.player' vediamo che per diecimila euro investiti con tasso reale 2% e inflazione 2% costante la Remunerazione semestrale consisterebbe di 101€ di cedola indicizzata e di 100€ di rivalutazione. http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-28.html#post32367312
Il calcolo completo, cioè, differisce dal metodo rough (con cedola non indicizzata) di 1 caffè ogni 6mesi per ogni 10000€ investiti... anche investendo un milione di euro, la differenza sarebbe di un caffè un giorno sì e un giorno no...
 
era riferito all'alternativa dei già esistenti BTPI legati all'inflazione europea . Se l'Inflazione italiana fosse bassa sarebbero più convenienti gli attuali BTPI legati all'Inflazione europea . Fino ad oggi non è mai stato così , ma non è comunque garantito che sarà sempre così , anzi il fatto che quelli legati all'inflazione italiana escano solo adesso mi lascia una vaga sensazione di allarme ........stanno spremendo tutti come limoni e si mettono proprio adeso a regalare cedole più pesanti ? :cool:

Fai bene a sospettare. Quando sono apparsi i cct agganciati all'euroribor invece che ai bot semestrali, lo stato ha fatto un affare a danno di chi ancora credeva che l'euribor avesse un senso comprensibile (e lo si è visto chiaramente in questa ultima crisi). Forse sarà lo stesso per l'inflazione italiana, ma se sei italiano poco importa sei comunque certo di un rendimento fisso rispetto all'inflazione. Ovviamente il valore sul mercato diminuirebbe. Io sono interessato ad avere un titolo non lungo indicizzato all'inflazione italiana e non mi va di andare in posta o di aprire un conto in posta (credo sia necessario per i bpfi) e poi mi piace il MOT :-)
 
Per il termine 'esponenziale' credo sia solo un problema linguistico... 2 - progressioni lineari ... 7 - estrapolazione esponenziale

Concordo per il rozzo...! In effetti l'approssimazione al prim'ordine in inglese è detta rough...
E anche a me faceva 'strano' pensare che qualcuno potesse utilizzarla... e lo scetticismo è durato parecchie settimane; finché non mi sono deciso a fare il calcolo analitico dell'approssimazione, che mi ha permesso di calcolare il termine di secondo ordine per i BTP€i.
Ho constatato che solo per i BTP€i lunghi la correzione diventa necessaria!

Nell'esempio concreto di 'blackie' http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-27.html#post32366900 confermato da 'john.player' vediamo che per diecimila euro investiti con tasso reale 2% e inflazione 2% costante la Remunerazione semestrale consisterebbe di 101€ di cedola indicizzata e di 100€ di rivalutazione. http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-28.html#post32367312
Il calcolo completo, cioè, differisce dal metodo rough (con cedola non indicizzata) di 1 caffè ogni 6mesi per ogni 10000€ investiti... anche investendo un milione di euro, la differenza sarebbe di un caffè un giorno sì e un giorno no...

Invece no! Non avendo il capitale rivalutato alla fine ma avendo il solo rimborso a 100, tu non prendi i 100 euro di rivalutazione ma solo la rivalutazione moltiplicata per la cedola, cioè 100 euro * 2% = 2 euro. La differenza è bella grossa.
 
Invece no! Non avendo il capitale rivalutato alla fine ma avendo il solo rimborso a 100, tu non prendi i 100 euro di rivalutazione ma solo la rivalutazione moltiplicata per la cedola, cioè 100 euro * 2% = 2 euro. La differenza è bella grossa.

Il BTPItalia ti da sia la cedola rivalutata (poco) che il recupero semestrale della perdita di potere d'acquisto... anche in caso di rateo!
http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-19.html#post32340848

Di sicuro in modo meno efficiente dei BTP€i, ma rivaluta eccome!
http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-18.html#post32332306
 
Il BTPItalia ti da sia la cedola rivalutata (poco) che il recupero semestrale della perdita di potere d'acquisto... anche in caso di rateo!
http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-19.html#post32340848

Di sicuro in modo meno efficiente dei BTP€i, ma rivaluta eccome!
http://www.finanzaonline.com/forum/...i-allinflazione-italiana-18.html#post32332306

Hai ragione, chiedo perdono avevo compreso male e ti ringrazio perchè ora ho capito meglio. Ho riletto il documento e hai ragione. Rifarò i calcoli e al massimo vi faccio sapere! OK!
 
Mi sono letto il regolamento, non vorrei ripetere cose già scritte da altri, comunque questa è la mia analisi...

E' ovvio che il BTP Italia può e dev'essere confrontato con lo strumento più simile esistente, ossia il BTPI di pari duration, al fine di stabilire se è più o meno conveniente. Però bisogna tener conto delle differenze:

La principale differenza è che la rivalutazione del capitale viene distribuita gradualmente incorporandola nella cedola. Questo porta ad una certa riduzione della duration, quindi il confronto andrà fatto con un BTPI leggermente più breve. Inoltre il regolamento delle contrattazioni avverrà al prezzo secco, senza dover tener conto del CI, aumentando quindi la semplicità fiscale e la trasparenza del mercato.
Il linkaggio all’indice inflazionistico di riferimento è in ritardo di 2 mesi, esattamente come il BTPI, però sarà il FOI italiano anziché l’IACP area euro. Non è possibile stabilire a lungo termine se l’inflazione italiana correrà più o meno di quella europea, tuttavia è ovvio che l’investitore italiano è maggiormente tutelato utilizzando l’indice locale. In più, visti gli aumenti dell’iva previsti per quest’anno, è ipotizzabile un certo aumento a breve dell’inflazione italiana rispetto a quella europea.

Un'altra differenza è il floor, che invece d'agire solo a scadenza agisce semestralmente. Tuttavia, col fatto che, in caso di inflazione negativa, l'indice di riferimento viene congelato all'ultimo semestre positivo, direi che non esiste alcun vantaggio rispetto al BTPI acquistato all'emissione (con CI =1). Invece un vantaggio c'è rispetto al BTPI acquistato sul mercato con CI superiore a 1, poichè in questo caso, col BTPI si rischia di perdere una quota capitale, col BTP Italia no. Quindi al limite il confronto andrebbe fatto con un BTPI a CI molto basso.
Per il resto non vedo differenze, per cui riassumendo, sarà conveniente acquistare il BTP Italia se il rendimento reale, rispetto al BTPI leggermente più breve e con CI vicino a 1, sarà migliore. Purtroppo un BTPI adatto al confronto non esiste, bisognerà quandi effettuare una opportuna interpolazione tra i rendimenti del BTPI14 e BTP16, e quantificare correttamente il rischio CI maggiore di 1 di entrambi.

Mi lascia perplesso il meccanismo d'asta, dove l'investitore comprerà al prezzo fisso di 100 senza sapere quale sarà il tasso. Almeno sulle aste tradizionali poteva essere fornito un prezzo limite d'escusione, ma qui il tasso limite d'esclusione non c'è... E come farà il Tesoro a determinare il tasso, in modo trasparente, basandosi solo sulla quantità richiesta? Non credo esista un modo matematicamente congruo e trasparente...
Comunque, non possiamo che congratularci col Tesoro per capito l'eccessiva complessità dei BTPI, ed aver cercato di creare uno strumento veramente alla portata del risparmiatore retail. Mi vengono alla mente le storiche discussioni del 2008, quando si disquisiva per le prime volte sulla conclamata eccessiva complessità dei BTPI, che li avrebbe purtroppo destinati prioritariamente a grossi investitori e istituzionali.
Se devo dire la mia, già che c'erano, potevano anche semplificare ulteriormente. Ad esempio sarebbe stato eccezionale un BTP Italia senza CI, con cedola trimestrale (anzichè semestrale) composta da una parte fissa, e una parte variabile linkata all'inflazione italiana del mese precedente al periodo di godimento... Sarà per la prossima volta!
 
Ultima modifica:
book sottoprezzo a 77.40 per le 35i
 
l'indice foi ex-t è intorno al 3,30... ciò che resta da capire è di quanto sarà maggiorato tale indice?
 
E' ovvio che il BTP Italia può e dev'essere confrontato con lo strumento più simile esistente, ossia il BTPI di pari duration, al fine di stabilire se è più o meno conveniente. Però bisogna tener conto delle differenze:
La principale differenza è che la rivalutazione del capitale viene distribuita gradualmente incorporandola nella cedola. Questo porta ad una certa riduzione della duration, quindi il confronto andrà fatto con un BTPI leggermente più breve. Inoltre il regolamento delle contrattazioni avverrà al prezzo secco...

Essendo le cedole più 'corpose' sarà anche possibile effettuare un confronto con i BTP pari scadenza migliore di quello praticato nel forum Disallineamento BTPi... fra BTP€i e BTP pari scadenza.

Per inflazione costante i e tassi reali R i BTPItalia avranno al 99,9% un rendimento (R + i) e potranno essere confrontati ai BTP pari scadenza con una precisione maggiore.

Per avere un'idea della congruità delle inflazioni italiane di pareggio ricavate, basterà sfruttare la lunga esperienza del forum Disallineammento BTPi... e cosultare il monitor delle inflazioni europee di pareggio per fare le opportune valutazioni... http://www.finanzaonline.com/forum/...-rasentiamo-piu-lassurdo-31.html#post32397148

Sono prodotti simili... sfruttiamo gli altri forum! :D
 
Mi sono letto il regolamento, non vorrei ripetere cose già scritte da altri, comunque questa è la mia analisi...

E' ovvio che il BTP Italia può e dev'essere confrontato con lo strumento più simile esistente, ossia il BTPI di pari duration, al fine di stabilire se è più o meno conveniente. Però bisogna tener conto delle differenze:

La principale differenza è che la rivalutazione del capitale viene distribuita gradualmente incorporandola nella cedola. Questo porta ad una certa riduzione della duration, quindi il confronto andrà fatto con un BTPI leggermente più breve. Inoltre il regolamento delle contrattazioni avverrà al prezzo secco, senza dover tener conto del CI, aumentando quindi la semplicità fiscale e la trasparenza del mercato.
Il linkaggio all’indice inflazionistico di riferimento è in ritardo di 2 mesi, esattamente come il BTPI, però sarà il FOI italiano anziché l’IACP area euro. Non è possibile stabilire a lungo termine se l’inflazione italiana correrà più o meno di quella europea, tuttavia è ovvio che l’investitore italiano è maggiormente tutelato utilizzando l’indice locale. In più, visti gli aumenti dell’iva previsti per quest’anno, è ipotizzabile un certo aumento a breve dell’inflazione italiana rispetto a quella europea.

Un'altra differenza è il floor, che invece d'agire solo a scadenza agisce semestralmente. Tuttavia, col fatto che, in caso di inflazione negativa, l'indice di riferimento viene congelato all'ultimo semestre positivo, direi che non esiste alcun vantaggio rispetto al BTPI acquistato all'emissione (con CI =1). Invece un vantaggio c'è rispetto al BTPI acquistato sul mercato con CI superiore a 1, poichè in questo caso, col BTPI si rischia di perdere una quota capitale, col BTP Italia no. Quindi al limite il confronto andrebbe fatto con un BTPI a CI molto basso.
Per il resto non vedo differenze, per cui riassumendo, sarà conveniente acquistare il BTP Italia se il rendimento reale, rispetto al BTPI leggermente più breve e con CI vicino a 1, sarà migliore. Purtroppo un BTPI adatto al confronto non esiste, bisognerà quandi effettuare una opportuna interpolazione tra i rendimenti del BTPI14 e BTP16, e quantificare correttamente il rischio CI maggiore di 1 di entrambi.

Mi lascia perplesso il meccanismo d'asta, dove l'investitore comprerà al prezzo fisso di 100 senza sapere quale sarà il tasso. Almeno sulle aste tradizionali poteva essere fornito un prezzo limite d'escusione, ma qui il tasso limite d'esclusione non c'è... E come farà il Tesoro a determinare il tasso, in modo trasparente, basandosi solo sulla quantità richiesta? Non credo esista un modo matematicamente congruo e trasparente...
Comunque, non possiamo che congratularci col Tesoro per capito l'eccessiva complessità dei BTPI, ed aver cercato di creare uno strumento veramente alla portata del risparmiatore retail. Mi vengono alla mente le storiche discussioni del 2008, quando si disquisiva per le prime volte sulla conclamata eccessiva complessità dei BTPI, che li avrebbe purtroppo destinati prioritariamente a grossi investitori e istituzionali.
Se devo dire la mia, già che c'erano, potevano anche semplificare ulteriormente. Ad esempio sarebbe stato eccezionale un BTP Italia senza CI, con cedola trimestrale (anzichè semestrale) composta da una parte fissa, e una parte variabile linkata all'inflazione italiana del mese precedente al periodo di godimento... Sarà per la prossima volta!

A spanne quale ritieni sia un tasso fisso minimo accettabile ?

Oppure ti rifaccio la domanda .

A quale tasso fisso minimo tu le compreresti ???
 
A spanne quale ritieni sia un tasso fisso minimo accettabile ?

Oppure ti rifaccio la domanda .

A quale tasso fisso minimo tu le compreresti ???
Bisogna partire dal confronto col BTPI16 che ai prezzi attuali ha un rendimento "reale" (ciè a inflazione zero) del 2,14%. Tenendo conto della minore duration del BTP Italia, dell'assenza di rischio di perdite in quota capitale per deflazione, e del bonus fedeltà (ma questo conta veramente poco), direi che possiamo togliere uno 0,24% (valore spannometrico, andrebbero fatti dei conteggi più accurati), quindi il tasso dovrebbe regionevolmente essere attorno all'1,9%. Se il BTP Italia dovesse essere emesso ad un tasso inferiore non lo comprerei, ad un tasso superiore lo comprerei.
 
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