frank8
In Relax
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credo di avere ancora lacune nonostante vada a dormire con il post 1 ;
nella mia idea ingenua, se vedo che l'inflazione è del 5 o 6 o 4 annuo, mi aspetto che da qua a novembre, data ultima cedola del nov 23, la cedola recuperi un po di inflazione;
leggendo e rileggendo le osservazioni di @Encadenado , anche se il semestre prima ha avuto un inflazione più elevata, la mera diminuzione dell'inflazione non fa cadere l'indicizzazione della cedola e quindi anche se il FOI non sale entro settembre, la cedola del btp italia sara' unita all'inflazione di periodo.
Per esempio si legge che
L'inflazione è la variazione, in un certo periodo, dell'indice dei prezzi al consumo cioè del FOIxT.
La cedola del BtpItalia viene calcolata (cedola rivalutata + rivalutazione capitale) sulla base dell'inflazione semestrale, ovvero dell'incremento dell'indice FOIxT rilevato nel semestre di godimento. Ma la rilevazione si aggancia ai dati ufficiali con due mesi di ritardo in quanto sono necessari dei tempi tecnici per rilevare i dati dei prezzi ed eleborarli.
Se nel semestre non venisse rilevato alcun incremento dell'indice FOIxT, significherebbe che non c'è stata inflazione (prezzi stabili) oppure che che c'è stata deflazione (calo dei prezzi). In questo caso il BtpItalia pagherebbe esclusivamente la cedola nominale senza alcuna rivalutazione aggiuntiva.
si legga anche che
"In realtà, fintanto che ci fosse inflazione, ci sarebbe obbligatoriamente anche una corrispondente salita dell'indice dei prezzi al consumo."
Purtroppo c'è ancora un problema a comprendere e comparare questi due concetti
Se nel semestre non venisse rilevato alcun incremento dell'indice FOIxT significherebbe che non c'è stata inflazione (prezzi stabili) oppure che che c'è stata deflazione (calo dei prezzi). In questo caso il BtpItalia pagherebbe esclusivamente la cedola nominale senza alcuna rivalutazione aggiuntiva.
e
"In realtà, fintanto che ci fosse inflazione, ci sarebbe obbligatoriamente anche una corrispondente salita dell'indice dei prezzi al consumo."
Il povero retail quindi si chiede se il btp italia può proteggere dall'inflazione di periodo anche se cala ( disinflazione vs deflazione) :
se l'inflazione in Italia è stimata un 5 % annuo ma , prendendo ad esempio il caso del btp nov 2023 italia, c(itato da @sostavietata come parcheggio di liquidita' ) e lo si porta a scadenza , nonostante l'inflazione è presente anche nei mesi dal giugno a novembre , se nella rilevazione del foi questa è più bassa rispetto al foi precedente, il dannato btp italia perde l'indicizzazione della cedola.
Tristemente se il foi del semestre 2 e' piu' basso del foi del semestre 1 o e' uguale , la cedola NON viene indicizzata , anche se l'inflazione sui prezzi corre ugualmente.
La perde anche se nella vita reale in quel medesimo periodo, nonostante l'indice FOI del semestre 2 sia piu' basso di quello del semestre 1, l'inflazione esiste.
L'inflazione al 5% annuo è riferita al passato e non è una garanzia per il futuro,
ora il CI è a 1 ma se entro Set non sale (per le cedole di Nov) al rimborso avrai solo il fisso.
Poi magari sale successivamente del 5% ma Nov23 era scaduto e la prenderanno gli altri BtpIta.
Anche se improbabile questa ipotesi non è impossibile (basta saperlo) . .