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BTP - Riferimenti in avvio di settimana il 3,81% per il rendimento del benchmark marzo 2034 e i 158 punti base per lo spread con il Bund sullo stesso segmento , in un mercato sotto pressione che continua a ridimensionare le proprie aspettative sull'allentamento da parte delle banche centrali nel corso di quest'anno.
TASSI - Dati decisamente sopra le attese sui payroll Usa di gennaio hanno rafforzato ulteriormente tra gli operatori la convinzione che gli istituti centrali non abbiano alcuna fretta di ammorbidire la loro politica, sebbene il picco dell'inasprimento sia ormai stato raggiunto.
In un'intervista alla Cbs - resa nota ieri ma registrata giovedì, prima della diffusione delle statistiche - Jerome Powell ha ribadito che la Fed manterrà un approccio prudente quanto alla tempistica dei tagli, volendosi assicurare prima che l'inflazione converga stabilmente sull'obiettivo del 2%. Allo stesso tono di cautela sono state improntate le più recenti dichiarazioni dei banchieri Bce.
Gli investitori sono passati a scontare circa 120 punti base di decremento dei tassi Fed nel 2024, dai 150 prezzati all'inizio di gennaio. Le possibilità di una riduzione di 25 pb già al Fomc di marzo sono viste sotto al 20% da oltre l'80% un mese fa. Di riflesso, le scommesse sui tagli Bce nel corso dell` anno sono scese a 130 punti base complessivi da 140.
Guardando ai futures, la prima mossa di allentamento è prezzata ad aprile per l'area euro, a maggio per gli Stati Uniti e a giugno per Bank of England.
Più prudenti le stime degli economisti. Per gli strategist di Bofa, Fed e Bce inizieranno a tagliare a giugno, mentre Bank of England non prima di agosto. Secondo un report UniCredit, resta concreto il rischio di una correzione al rialzo per i rendimenti dell'Eurozona, dove le aspettative degli investitori appaiono ancora "troppo ottimistiche".
PRIMARIO - Dopo il diluvio di carta (55 miliardi di euro) piovuto la scorsa settimana sul mercato euro, quella entrante vede l'offerta da calendario scendere intorno ai 15 miliardi, sebbene non siano esclusi ulteriori operazioni sindacate. Ifr scrive della possibilità di un nuovo trentennale spagnolo o di un'altra emissione da parte del Belgio, dopo quella già collocata a gennaio.
L'Ue si attiva intanto stamani con massimi 3 miliardi di euro nel titolo ottobre 2026 e massimi 2 miliardi nell'aprile 2044.
PMI - In una settimana peraltro piuttosto scarica dal punto di vista macro, l'attenzione sarà in giornata agli aggiornamenti di gennaio sul settore servizi e ai Pmi compositi relativi a quasi tutte le principali economie.
Per il terziario italiano il consensus converge su un miglioramento a 50,8 dal 49,8 del mese prima, che segnerebbe un ritorno dell'indicatore sopra quota 50 e quindi in area espansione. Quanto a Germania, Francia ed intero blocco - che diffondono la seconda lettura - si prevede per tutti una conferma del preliminare, ancora in zona contrazione.
Mentre arriveranno nel primo pomeriggio i numeri relativi al comparto servizi degli Stati uniti - monitorato in particolare per quel che riguarda la componente occupazione - pubblicati stanotte gli omologhi dati cinesi hanno evidenziato un marginale rallentamento, pur restando sopra il livello 50 e precisamente a 52,7 da 52,9.
Venendo al Giappone, il settore mostra invece un'espansione al ritmo più rapido da settembre - portandosi a 53,1 da 51,5 - supportata da una domanda robusta oltre che dalla debolezza dello yen.
OCSE - L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico rende noto il suo "Interim Economic Outlook". Quanto all'Italia, in occasione del suo precedente rapporto, aveva ritoccato al ribasso le stime di crescita per il 2024 portandole allo 0,7%, indicando una modesta ripresa nel 2025 con un rimbalzo a 1,2%.
BANCA CENTRALE AUSTRALIA - Con un'inflazione che resta abbondantemente sopra il target, la banca centrale australiana manterrà i tassi di interesse invariati al 4,35% al board in agenda domani, fermandoli a questo livello almeno fino alla fine di settembre, secondo gli economisti interpellati in un sondaggio da Reuters.
DATI MACROECONOMICI
ITALIA
PMI servizi HCOB gennaio (9,45) - attesa 50,8.
PMI composito HCOB gennaio (9,45).
FRANCIA
PMI servizi HCOB finale gennaio (9,50) - attesa 45,0.
PMI composito HCOB finale gennaio (9,50) - attesa 44,2.
GERMANIA
PMI servizi HCOB finale gennaio (9,55) - attesa 47,6.
PMI composito HCOB finale gennaio (9,55) - attesa 47,1.
GRAN BRETAGNA
PMI servizi S&P Global finale gennaio (10,30) - attesa 53,8.
PMI composito S&P Global finale gennaio (10,30) - attesa 52,5.
SPAGNA
PMI servizi gennaio (9,15) - attesa 52,1.
ZONA EURO
PMI servizi HCOB finale gennaio (10,00) - attesa 48,4.
PMI composito HCOB finale gennaio (10,00) - attesa 47,9.
Indice Sentix febbraio (10,30) - attesa -15,0.
Prezzi produzione dicembre (11,00) - attesa -0,8% m/m; -10,5% a/a.
USA
PMI servizi S&P Global finale gennaio (15,45).
PMI composito S&P Global finale gennaio (15,45).
PMI non manifatturiero ISM gennaio (16,00) - attesa 52,0.
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Francia, Tesoro offre seguenti BTF: 2,8-3,2 miliardi scadenza 8/5/2024; 100-500 milioni scadenza 12/6/2024; 1,2-1,6 miliardi scadenza 24/7/2024; 1-1,4 miliardi scadenza 29/1/2025.
Germania, Tesoro offre 2 miliardi BUBILL scadenza 21/8/2024.