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Il Sole 24 Ore Radiocor - Milano, 16 apr - Gli analisti di Deutsche Bank Research stanno aggiornando il loro scenario di base per la Banca Centrale Europea, prevedendo un ciclo di riduzione dei tassi più graduale e incerto.

Sia nel nuovo scenario che in quello precedente, gli analisti di Deutsche Bank prevedono un tasso terminale del 2%, ma il ritmo dei tagli dovrebbe essere più lento di quanto si pensasse in precedenza.

Nel nuovo scenario di base, gli analisti prevedono tagli dei tassi di 75 punti base nel 2024, con rischi di 100 pb, seguiti da tagli di 100 pb nel 2025 e da un ultimo taglio di 25 pb nel primo trimestre del 2026.

In precedenza, si prevedevano tagli dei tassi di 125 pb nel 2024 e di altri 75 pb nella prima metà del 2025. (emese.bartha@wsj.com)
 
Tutto giusto, ma la mia domanda era diretta a capire se le considerazioni che l'utente faceva riguardo ad un titolo in dollari fossero le medesime riguardo ad un titolo con caratteristiche simili ma espresso in sterline.
Un ragionamento "terra terra" potrebbe anche essere: ti fidi di piu' dell'economia e politica US, UK o EU? In base a quello, suddividi i tuoi investimenti nelle rispettive valute.

Titoli di stato con i cedoloni e scadenza 15-20 anni (come il gilt 2039 che hai saggiamente individuato) fungono parzialmente da paracadute, in caso di imprevisti...

Volendo, potremmo anche allargare il discorso ad altri Paesi con altre valute che, almeno in passato - ora onestamente non seguo piu' - erano anch'essi percepiti come solidi... Ovvero Australia e Canada...

Io, che sono molto timoroso dopo le mazzate obbligazionarie prese in passato, attualmente sto optando per la semplicita'... Ovvero: liquidita' + btp cortissimi sul conto in EUR (da chiudere entro fine anno); gilt ventennali e/o con cedolone sul conto in GBP.
 
Le prospettive di un taglio dei tassi d'interesse a giugno da parte della Banca centrale europea presuppongono che non ci siano ulteriori battute d'arresto nella situazione geopolitica che influenzino i prezzi dell'energia e quindi l'inflazione.

Lo ha detto il consigliere della Bce Olli Rehn.

La scorsa settimana la Bce ha aperto alla possibilità di un taglio dei tassi a giugno e il governatore della banca centrale finlandese Rehn ha sottolineato che il prerequisito per una tale decisione è che l'inflazione rallenti come previsto.

"Questo presuppone che non ci siano ulteriori battute d'arresto, ad esempio nella situazione geopolitica e quindi nei prezzi dell'energia", ha detto in una dichiarazione, facendo riferimento al Medio Oriente e alla Russia.

Alcuni colleghi di Rehn si sono già espressi a favore di un ulteriore taglio dei tassi dopo giugno, ma Rehn non ha fatto commenti in tal senso.

"La Bce prende le proprie decisioni sui tassi d'interesse riunione dopo riunione alla luce delle informazioni più recenti, senza legarsi le mani in anticipo ad alcun tasso d'interesse specifico", ha aggiunto.
 
Un ragionamento "terra terra" potrebbe anche essere: ti fidi di piu' dell'economia e politica US, UK o EU? In base a quello, suddividi i tuoi investimenti nelle rispettive valute.

Titoli di stato con i cedoloni e scadenza 15-20 anni (come il gilt 2039 che hai saggiamente individuato) fungono parzialmente da paracadute, in caso di imprevisti...

Volendo, potremmo anche allargare il discorso ad altri Paesi con altre valute che, almeno in passato - ora onestamente non seguo piu' - erano anch'essi percepiti come solidi... Ovvero Australia e Canada...

Io, che sono molto timoroso dopo le mazzate obbligazionarie prese in passato, attualmente sto optando per la semplicita'... Ovvero: liquidita' + btp cortissimi sul conto in EUR (da chiudere entro fine anno); gilt ventennali e/o con cedolone sul conto in GBP.
Condivido in toto il tuo discorso, al quale aggiungo nel parco paesi di cui prendere bonds ,la Nuova Zelanda di cui ho avuto in passato diversi titoli e di cui attualmente ho il 29 3%.
Nel tuo caso, hai come detto sia il conto in EUR che in GBP, l'operazione è più semplice, io invece debbo sempre tenere conto del rischio cambio e da qui la mia domanda che sostanzialmente ineriva a questo aspetto della faccenda più che all'affidabilità dell'emittente che, nel confronto che proponevo tra USA e GB, ritengo sostanzialmente identica.
 
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