💚🤍❤️ BTP TASSO FISSO - News, AT, View, Trading & Cassetto - Vol. 39 💚🤍❤️

La risposta è "dipende da cosa vuoi proteggerti".

La diversificazione è una specie di "assicurazione".
Se fatta correttamente, paghi un premio sul rendimento (che diventa potenzialmente minore), riducendo un rischio.
Il punto è che i possibili rischi sono tanti, e dipende da quale rischio uno si vuole proteggere.
ti risponderei che vorrei proteggermi dal rischio emittente.. quali altri rischi ci sono per lo stesso asset (bond)?

(per questo non ho citato obbligazioni rumene o bulgare... )
 
vorrei anch'io fare un piccolo OT, mi scuso in anticipo.. e se ritenete sia il caso cancello tutto.
ma vorrei scrivere qui per sentire il parere degli utenti storici che comunque stimo e "ormai conosco".. quindi riesco anche a "parametrare" il giudizio ;).
Non vi cito per non escludere e offendere nessuno, ma vorrei e sapere quanta parte di Titoli di Stato avete rispetto al vs portafoglio obbligazionario o totale..

La diversificazione qui è un po' l'elefante nella stanza. Sappiamo che serve ma.. vale la differenza di rendimento?
Vale la pena investire in Francia, Germania, Olanda ecc accettando la riduzione del rendimento sull'altare della diversificazione? La risposta "scolastica" dovrebbe essere SI.. ma...

voi che fate? La mia idea era di buttare l'occhio su qualche corporate europeo..
(e sono aperto a suggerimenti se ne avete :bow:)
Poichè nessuno è esente da rischi, compreso la blasonata Germania che, se non erro, in passato è fallita un paio di volte, credo nel mio paese che dispone di un risparmio privato tra i più alti in assoluto pertanto, sono investito per il 99% nel Btp 2072 perchè questi rendimenti in futuro non saranno facilmente replicabili e poi perchè, imparando dalle fiabe:
, i prezzi sono talmente caduti in basso che potranno solo risalire.
 
Domanda, spero di non andare troppo OT, in caso tolgo: perchè preferisci BTP all'azionario? io stesso sono sui BTP, perchè a me da piu tranquillità, meno necessità di dover fare un controllo costante.
a meno di situazioni particolari ed esigenze specifiche credo che una parte di ptf destinata ad un ETF azionario mondo debba sempre e cmq esserci.. la vera crescita di capitale nel tempo la si fa solo sul mercato azionario (no trading quello lo si lascia ai più esperti/coraggiosi ma solo lungo periodo su prodotti efficienti a basso costo e senza vendere mai e accumulando costantemente nel tempo... il mercato e l'interesse composto faranno uscire come sempre stato un ottimo rendimento)

per la parte bond chiaro che BTP per rischio/rendimento fanno da sempre la parte del leone ma la diversificazione (anche a scapito di un pò di rendimento) per me è sempre stata fondamentale (mai stato oltre 50% ITALIA sulla parte bond).. OK!
 

Zona euro, inflazione marzo rallenta, conferma prospettiva taglio Bce giugno​

FRANCOFORTE, 17 aprile (Reuters) - L'inflazione della zona euro ha evidenziato in marzo un generalizzato rallentamento, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea in giugno.

Lo dicono i dati finali a cura di Eurostat, nonostante le prospettive siano offuscate dall'aumento dei costi energetici e dalla debolezza dell'euro.

Il mese scorso l'inflazione nei venti paesi della zona euro è rallentata al tasso annuo di 2,4% da 2,6% di febbraio, in linea con la lettura preliminare.

Intanto, la crescita dei prezzi sottostanti, che esclude i comparti volatili dei generi alimentari e dell'energia, è scesa a 2,9% da 3,1%, malgrado l'inflazione dei servizi si sia mantenuta all'elevato a un livello spiacevolmente alto, il 4,0%.

La zona euro si fa fronte a spinte inflazionistiche opposte, che potrebbero far oscillare il tasso principale intorno ai livelli attuali nei prossimi mesi, prima di abbassarsi verso il 2% in autunno.

Tra i fattori che spingono l'inflazione al ribasso il continuo rallentamento della dinamica salariale, la domanda debole in un contesto quasi recessivo, l'inasprimento della politica di bilancio, le importazioni a basso costo dalla Cina e i prezzi del gas relativamente bassi dopo un inverno mite
 
Oggi buxl fermo e fbtp meglio...effetto draghi?
 
vorrei anch'io fare un piccolo OT, mi scuso in anticipo.. e se ritenete sia il caso cancello tutto.
ma vorrei scrivere qui per sentire il parere degli utenti storici che comunque stimo e "ormai conosco".. quindi riesco anche a "parametrare" il giudizio ;).
Non vi cito per non escludere e offendere nessuno, ma vorrei e sapere quanta parte di Titoli di Stato avete rispetto al vs portafoglio obbligazionario o totale..

La diversificazione qui è un po' l'elefante nella stanza. Sappiamo che serve ma.. vale la differenza di rendimento?
Vale la pena investire in Francia, Germania, Olanda ecc accettando la riduzione del rendimento sull'altare della diversificazione? La risposta "scolastica" dovrebbe essere SI.. ma...

voi che fate? La mia idea era di buttare l'occhio su qualche corporate europeo..
(e sono aperto a suggerimenti se ne avete :bow:)
My 2 cents.
La diversificazione è sacrosanta, ma io non la intendo sul paese emittente.
La intendo su strumenti di diverso tipo e rischio.
E quando parlo di rischio non mi riferisco a Italia o Germania. L'Italia non ha mai fatto default. (la Germania?)
 
My 2 cents.
La diversificazione è sacrosanta, ma io non la intendo sul paese emittente.
La intendo su strumenti di diverso tipo e rischio.
E quando parlo di rischio non mi riferisco a Italia o Germania. L'Italia non ha mai fatto default. (la Germania?)
Grazie per il tuo parere. Ascolto tutti anche se ovviamente non concordo con tutti.

Al fine di evitare flame e discussioni che SICURAMENTE non avrebbero mai fine, mi sento di precisare che non vorrei pareri sul rischio Italia. (anche perché qui tutti noi investiamo in btp).

continuo con le precisazioni:
è vero che la diversificazione degli investimenti la si può intendere in mille modi.. ma io intendendo la diversificazione dei bond.

Mi trovo ormai con un cospicuo (per me) gruzzolo di BTP e vorrei bond di altro tipo per diversificare un po' l'emittente (ma non in valuta). Non trovo però niente di allettante nei Btp gov europei e ora guarderei i corporate ...
 
ti risponderei che vorrei proteggermi dal rischio emittente.. quali altri rischi ci sono per lo stesso asset (bond)?

(per questo non ho citato obbligazioni rumene o bulgare... )
Se parli di area Euro il rischio emittente è un concetto un po' aleatorio in quanto nell'evenienza sfortunata di un default di un paese Euro probabilmente ci saranno risvolti anche sugli altri paesi.

Per me la diversificazione, se la intendiamo interna ai bond, la si fa con la qualità del bond, e quindi con il rating (o rischio percepito dal mercato).

Secondo il mio parere:
Italia vs Romania NON è una diversificazione.
Italia vs Spagna NON è una diversificazione.
BTP vs Corporate ITA non è una diversificazione.

BTP vs BUND E' una diversificazione a mio avviso.
BTP vs Treasury E' una diversificazione.
 
Secondo me diversificare ha diverse connotazioni: si può cercare un prodotto che offra possibilità speculativa, un prodotto che offra buona cedola a lungo, un prodotto di parcheggio etc.

Per me diversificare vuol dire cambiare parametro di rischio, indipendentemente dal prodotto.
 
vorrei anch'io fare un piccolo OT, mi scuso in anticipo.. e se ritenete sia il caso cancello tutto.
ma vorrei scrivere qui per sentire il parere degli utenti storici che comunque stimo e "ormai conosco".. quindi riesco anche a "parametrare" il giudizio ;).
Non vi cito per non escludere e offendere nessuno, ma vorrei e sapere quanta parte di Titoli di Stato avete rispetto al vs portafoglio obbligazionario o totale..

La diversificazione qui è un po' l'elefante nella stanza. Sappiamo che serve ma.. vale la differenza di rendimento?
Vale la pena investire in Francia, Germania, Olanda ecc accettando la riduzione del rendimento sull'altare della diversificazione? La risposta "scolastica" dovrebbe essere SI.. ma...

voi che fate? La mia idea era di buttare l'occhio su qualche corporate europeo..
(e sono aperto a suggerimenti se ne avete :bow:)
Trovo interessante un confronto sul tema. Non certo come paradigma (che peraltro non esiste: ciascuno ha le proprie esigenze), ti dico la mia:
4,5% oro fisico
63% BTP (scadenze da 2033 a 2043)
BEI 3% (in euro) 17%
Obbligazioni USD 6,5%
Il resto è liquidità.
Ciao.
 
Trovo interessante un confronto sul tema. Non certo come paradigma (che peraltro non esiste: ciascuno ha le proprie esigenze), ti dico la mia:
4,5% oro fisico
63% BTP (scadenze da 2033 a 2043)
BEI 3% (in euro) 17%
Obbligazioni USD 6,5%
Il resto è liquidità.
Ciao.
63% BTP (scadenze da 2033 a 2043) di questi ci puoi spiegare con che approccio li hai messi in portafoglio?
 
vorrei anch'io fare un piccolo OT, mi scuso in anticipo.. e se ritenete sia il caso cancello tutto.
ma vorrei scrivere qui per sentire il parere degli utenti storici che comunque stimo e "ormai conosco".. quindi riesco anche a "parametrare" il giudizio ;).
Non vi cito per non escludere e offendere nessuno, ma vorrei e sapere quanta parte di Titoli di Stato avete rispetto al vs portafoglio obbligazionario o totale..

La diversificazione qui è un po' l'elefante nella stanza. Sappiamo che serve ma.. vale la differenza di rendimento?
Vale la pena investire in Francia, Germania, Olanda ecc accettando la riduzione del rendimento sull'altare della diversificazione? La risposta "scolastica" dovrebbe essere SI.. ma...

voi che fate? La mia idea era di buttare l'occhio su qualche corporate europeo..
(e sono aperto a suggerimenti se ne avete :bow:)
Il 95 % dei miei denari è su BTP ..praticamente solo 37 4% ..e ..34 5%......il resto è solo noia e problemi ..niente azionario e fondi ....che col tempo ho saputo evitare come la peste .........investo da soli 30 anni e passa sempre in questo modo .. e la diversificazione tanto decantata..a mè non và proprio a genio..
 
63% BTP (scadenze da 2033 a 2043) di questi ci puoi spiegare con che approccio li hai messi in portafoglio?
Molto molto semplicemente: sono tutti titoli a cedola alta (dal 4 al 5% per i BTP in euro), presi - in linea di massima - a prezzi "accettabili" (quasi tutti sotto la pari) per restare serenamente lì arrivando a scadenza (non prevedo di dover liquidare prima, ormai le spese "grosse" nella vita dovrei averle fatte :)). "Bloccando" in tal modo un flusso cedolare per me corposo per diversi anni, che integra oggi lo stipendio e, un domani, la pensione. Sono entrato quando "quel livello" di rendimento mi sembrava - soggettivamente - adeguato. Senza alcun rimpianto se ingressi posticipati avrebbero fruttato/frutteranno rendimenti più alti (d'altronde, il futuro chi lo conosce?). Strategia minimale e - come vedi - "plain vanilla". Ciao.
 
Il 95 % dei miei denari è su BTP ..praticamente solo 37 4% ..e ..34 5%......il resto è solo noia e problemi ..niente azionario e fondi ....che col tempo ho saputo evitare come la peste .........investo da soli 30 anni e passa sempre in questo modo .. e la diversificazione tanto decantata..a mè non và proprio a genio..
Ciao, per fare queste asserzioni significa che sei stato a suo tempo scottato o è una presa di posizione a prescindere..?
 
Ciao, per fare queste asserzioni significa che sei stato a suo tempo scottato o è una presa di posizione a prescindere..?
L'azionario non mi ha mai convinto ..e per mè troppo pericoloso se sbagli entrata ...( mi piace la vita tranquilla )..per i fondi ..ne ho provati alcuni in passato ..ma tra spese di gestione e gestione non ottimale da parte dei gestori ....non hanno mai reso tanto .....solo quando ho preso in mano io la situazione ..acquistando direttamente Btp ..ho cominciato a vedere risultati concreti e ottimi gain ..oltre a laute cedole semestrali ...come dice il proverbio ..chi fà da sè ...fà per tre....
 
ti risponderei che vorrei proteggermi dal rischio emittente.. quali altri rischi ci sono per lo stesso asset (bond)?

(per questo non ho citato obbligazioni rumene o bulgare... )
I rischi in generale sono tanti : emittente, duration, geografico, cambio, strumento (azioni/obbligazioni/materie prime/ecc...), settore, ecc...

Se si decide di proteggersi da un rischio con la diversificazione, l'importante è:

- Farlo con strumenti che siano il più possibile decorrelati rispetto al rischio da cui ci vuole proteggere.
- Non eccedere con gli strumenti. La diversificazione funziona meglio con pochi strumenti ben selezionati, che tanti strumenti presi un po' a caso.

Nel tuo caso, se non ti senti confortevole con il rischio emittente, puntare su 3...5 stati europei può avere un senso, specialmente se hanno rating diverso (come ad esempio Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania).
 
Buongiorno, provo a fare una domanda da perfetto neofita: in ottica cassetto, si consiglia di acquistare (nei limiti del possibile) sotto 100, alta cedola e rendimento, importanza alla duration ai volumi, ecc...
Quello che vorrei chiedere è che importanza bisogna dare anche allo studio dei grafici, alla loro analisi (tecnica/fondamentale) per decidere quando e come entrare a mercato?
Grazie a chi vorrà rispondere e scusate se domanda banale.
Comprare sotto 100 è sempre buona cosa .. ti verrà rimborsato sempre tutto il capitale investito ...ma non è una regola ferrea .....titoli sopra 100 hanno sicuramente cedola più alta ..e quì bisogna decidere cosa si vuole.....oggi con le quotazioni odierne ..un buon titolo sotto 100 con buona cedola è il 39..4.15%..oppure l'intramontabile 37 4% ..appena sopra ....titoli medio lunghi che rendono bene ..senza essere troppo speculativi..
 
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