sate
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si infatti.I rischi in generale sono tanti : emittente, duration, geografico, cambio, strumento (azioni/obbligazioni/materie prime/ecc...), settore, ecc...
Se si decide di proteggersi da un rischio con la diversificazione, l'importante è:
- Farlo con strumenti che siano il più possibile decorrelati rispetto al rischio da cui ci vuole proteggere.
- Non eccedere con gli strumenti. La diversificazione funziona meglio con pochi strumenti ben selezionati, che tanti strumenti presi un po' a caso.
Nel tuo caso, se non ti senti confortevole con il rischio emittente, puntare su 3...5 stati europei può avere un senso, specialmente se hanno rating diverso (come ad esempio Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania).
La teoria è giustissima. E' impossibile non concordare.
In realtà io non "percepisco" un gran che il rischio emittente. Anzi ho comprato btp nel 2011 quando l'Italia era sotto attacco speculativo... Però vorrei attenermi ai paradigmi del bravo investitore...
il problema è che nella pratica poi, tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire. Se un bund rende come o addirittura meno di un deposito svincolabile... che senso ha metterci qualche migliaio di euro? Se un titolo francese rende l'1,5% in meno di un BTP, ha senso per una scadenza di 2 anni?
p.s.
fa abbastanza sorridere che in forum come questo, che non è rappresentativo della società italiana in quanto qua ci sono solo le cinture nere della finanza personale, nessuno di noi ha un portafoglio "da manuale"