💚🤍❤️ BTP TASSO FISSO - News, AT, View, Trading & Cassetto - Vol. 39 💚🤍❤️

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

mi ricordo che tempo fa un utente del forum che aveva fatto una statistica su diverse settimane, ed aveva scoperto che non era solo un'impressione - davvero i bond calavano il venerdì per aumentare il lunedì (o era il contrario, non ricordo, magari qualcuno trova il riferimento)
Però la settimana scorsa è stata l'eccezione che conferma la regola (salita venerdì, discesa lunedì e martedì).
 
L'ultimo BTP valore sottoscritto in emissione e' tornato a 100. Domani valuto se cambiare cavallo con il 37 o 39. All'epoca il 39 stava a 101,5
 
In realtà io non "percepisco" un gran che il rischio emittente. Anzi ho comprato btp nel 2011 quando l'Italia era sotto attacco speculativo... Però vorrei attenermi ai paradigmi del bravo investitore...
Non concordo sul fatto che "diversificare" significhi essere un "bravo investitore".

Come ho avuto modo di scrivere più volte in passato, io sposo in pieno l'opinione di Warren Buffett secondo cui “La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza”. La sua non vuole essere ovviamente una affermazione offensiva, ma mette l'accento sul fatto che la diversificazione è uno strumento semplice da spiegare a tutti che fornisce una protezione di base agli investitori che non sanno esattamente cosa stiano facendo (che poi è la stragrande maggioranza di chi investe).

La diversificazione è uno strumento tra tanti per ridurre uno o più rischi (emittente, d'interesse, di credito, di mercato, di liquidità, ecc...). Ma nulla è gratis, e il prezzo da pagare è il potenziale rendimento (o la potenziale perdita, ovviamente).

Come tutti gli strumenti si può usare o meno a seconda degli obbiettivi e a seconda della situazione. I fattori di rischio cambiano in base alle condizioni di mercato. Se uno ha obbiettivi diversi e punta a guadagni elevati, assumendosi pienamente e consapevolmente il relativo rischio di perdite elevate, la diversificazione non è assolutamente lo strumento adatto, anzi è un danno.

E Warren lo sa molto bene.
 
Ultima modifica:
Non concordo sul fatto che "diversificare" significhi essere un "bravo investitore".

Come ho avuto modo di scrivere più volte in passato, io sposo in pieno l'opinione di Warren Buffet secondo cui “La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza”. La sua non vuole essere ovviamente una affermazione offensiva, ma mette l'accento sul fatto che la diversificazione è uno strumento semplice da spiegare a tutti che fornisce una protezione di base agli investitori che non sanno esattamente cosa stiano facendo (che poi è la stragrande maggioranza di chi investe).

La diversificazione è uno strumento tra tanti per ridurre uno o più rischi (emittente, d'interesse, di credito, di mercato, di liquidità, ecc...). Ma nulla è gratis, e il prezzo da pagare è il potenziale rendimento (o la potenziale perdita, ovviamente).

Come tutti gli strumenti si può usare o meno a seconda degli obbiettivi e a seconda della situazione. I fattori di rischio cambiano in base alle condizioni di mercato. Se uno ha obbiettivi diversi e punta a guadagni elevati, assumendosi pienamente e consapevolmente il relativo rischio di perdite elevate, la diversificazione non è assolutamente lo strumento adatto, anzi è un danno.

E Warren lo sa molto bene.
Concordo ed aggiungo che anche l'essere ignoranti su tutto non è un'offesa.. è semplicemente l'ignorare (non conoscere) l'esistenza o il funzionamento di certe cose..
Diverso è il discorso per chi conosce e per varie motivazioni sbaglia
 
Non concordo sul fatto che "diversificare" significhi essere un "bravo investitore".

Come ho avuto modo di scrivere più volte in passato, io sposo in pieno l'opinione di Warren Buffet secondo cui “La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza”. La sua non vuole essere ovviamente una affermazione offensiva, ma mette l'accento sul fatto che la diversificazione è uno strumento semplice da spiegare a tutti che fornisce una protezione di base agli investitori che non sanno esattamente cosa stiano facendo (che poi è la stragrande maggioranza di chi investe).

La diversificazione è uno strumento tra tanti per ridurre uno o più rischi (emittente, d'interesse, di credito, di mercato, di liquidità, ecc...). Ma nulla è gratis, e il prezzo da pagare è il potenziale rendimento (o la potenziale perdita, ovviamente).

Come tutti gli strumenti si può usare o meno a seconda degli obbiettivi e a seconda della situazione. I fattori di rischio cambiano in base alle condizioni di mercato. Se uno ha obbiettivi diversi e punta a guadagni elevati, assumendosi pienamente e consapevolmente il relativo rischio di perdite elevate, la diversificazione non è assolutamente lo strumento adatto, anzi è un danno.

E Warren lo sa molto bene.
per me la discriminante è capire chi veramente può definirsi davvero un "investitore" alla Warren Buffet... a mio avviso quindi o uno è un fenomeno e/o un insider oppure si fa solo bene a diversificare rinunciando anche ad un pò di rendimento... spesso ci sono soggetti che pensano di essere fenomeni e avere ragione a tutti i costi e allora OK a puntare sul singolo cavallo ma accollandosi tutti i rischi del caso alla stregua di chi crede di essere fenomeno con scommesse sportive, cavalli o poker con tutte le dovute differenze del caso.. ti può andare bene o puoi perdere forte.. personalmente non essendo fenomeno e vedendone pochi in giro un portafoglio ben diversificato lo ritengo ottimale per il 99% delle persone.. poi chiaramente ognuno la fresca la impiega come meglio crede..
 
per me la discriminante è capire chi veramente può definirsi davvero un "investitore" alla Warren Buffet... a mio avviso quindi o uno è un fenomeno e/o un insider oppure si fa solo bene a diversificare rinunciando anche ad un pò di rendimento... spesso ci sono soggetti che pensano di essere fenomeni e avere ragione a tutti i costi e allora OK a puntare sul singolo cavallo ma accollandosi tutti i rischi del caso alla stregua di chi crede di essere fenomeno con scommesse sportive, cavalli o poker con tutte le dovute differenze del caso.. ti può andare bene o puoi perdere forte.. personalmente non essendo fenomeno e vedendone pochi in giro un portafoglio ben diversificato lo ritengo ottimale per il 99% delle persone.. poi chiaramente ognuno la fresca la impiega come meglio crede..
IMHO non è necessario essere Warren Buffett, nè un fenomeno del trading, per capire che la diversificazione applicata a occhi chiusi e in modo estensivo come dogma probabilmente non ti fa diventare povero, ma sicuramente non ti fa diventare ricco.

(a meno che non giochi al fantacalcio, e in quel caso la diversificazione è assolutamente funzionale allo scopo).

La maggior parte della gente, non capendo minimamente il concetto matematico che ci sta dietro, diversifica senza sapere cosa stia facendo, scegliendo spesso strumenti non decorrelati tra loro e ottenendo come unico risultato la frammentazione del patrimonio e la moltiplicazione delle commissioni.

Diversificare (bene) come principio è sicuramente utile per chi ha scarse conoscenze di economia e non sa o non vuole gestire un maggiore stress.

Sul fatto del "rischio di puntare tutto su un cavallo", giocando sul paragone fallace che la finanza sia un gioco d'azzardo in cui se indovini cavallo vinci tutto, e se sbagli cavallo perdi tutto, ho già risposto in passato con un altro paragone. Chi apre un negozio di scarpe usando tutto il suo patrimonio, e magari indebidandosi con un mutuo, apre forse anche un ristorante, una pasticceria, una ferramenta, una azienda di onoranze funebri e nel frattempo lavora con un contratto a tempo indeterminato come dipendente in un'altra azienda, per diversificare il rischio ?
 
La maggior parte della gente, non capendo minimamente il concetto matematico che ci sta dietro, diversifica senza sapere cosa stia facendo, scegliendo spesso strumenti non decorrelati tra loro e ottenendo come unico risultato la frammentazione del patrimonio e la moltiplicazione delle commissioni.

Diversificare è sicuramente utile per chi ha scarse conoscenze di economia e non sa o non vuole gestire un maggiore stress.

Sul fatto del "rischio di puntare tutto su un cavallo", giocando sul paragone fallace che finanza sia un gioco d'azzardo in cui se indovini cavallo vinci tutto, e sbagli cavallo perdi tutto, ho già risposto in passato con un altro paragone. Chi apre un negozio di scarpe usando tutto il suo patrimonio, e magari indebidandosi con un mutuo, apre forse anche un ristorante, una pasticceria, una ferramenta, una azienda di onoranze funebri e nel frattempo lavora con un contratto a tempo indeterminato come dipendente in un'altra azienda, per diversificare il rischio ?

La diversificazione, se ben fatta, aiuta anche psicologicamente. Che non è poco per un "risparmiatore investitore".

Ma, come affermi correttamente, servono competenze anche per capire come farla.
Ed è anche vero che c'è chi, credendo di diversificare, associa ETF World a ETF SP500 senza guardare i sottostanti.

Il parallelo con l'attività produttiva invece non lo trovo molto calzante, perchè l'investitore è esclusivamente "passivo", mentre il successo dell'attività è in larga parte determinato da chi agisce e la gestisce.
 
Il parallelo con l'attività produttiva invece non lo trovo molto calzante, perchè l'investitore è esclusivamente "passivo", mentre il successo dell'attività è in larga parte determinato da chi agisce e la gestisce.

E' vero, ma come per gli investimenti finanziari, anche li ci possono essere fattori non prevedibili ed impossibili da controllare. Tipo l'apertura in una zona che col tempo peggiora per cause non correlate al territorio, oppure banalmente un poveraccio che ha aperto l'attività commerciale a fine 2019.

Quindi nonostante sia un investimento in larga parte pilotato dal proprio essere, ci sono fattori di rischio non trascurabili che fai in un investimento non diversificato.
 
La diversificazione, se ben fatta, aiuta anche psicologicamente. Che non è poco per un "risparmiatore investitore".

Ma, come affermi correttamente, servono competenze anche per capire come farla.
Ed è anche vero che c'è chi, credendo di diversificare, associa ETF World a ETF SP500 senza guardare i sottostanti.

Il parallelo con l'attività produttiva invece non lo trovo molto calzante, perchè l'investitore è esclusivamente "passivo", mentre il successo dell'attività è in larga parte determinato da chi agisce e la gestisce.
E poi arriva il Covid.
 
per me la discriminante è capire chi veramente può definirsi davvero un "investitore" alla Warren Buffet... a mio avviso quindi o uno è un fenomeno e/o un insider oppure si fa solo bene a diversificare rinunciando anche ad un pò di rendimento... spesso ci sono soggetti che pensano di essere fenomeni e avere ragione a tutti i costi e allora OK a puntare sul singolo cavallo ma accollandosi tutti i rischi del caso alla stregua di chi crede di essere fenomeno con scommesse sportive, cavalli o poker con tutte le dovute differenze del caso.. ti può andare bene o puoi perdere forte.. personalmente non essendo fenomeno e vedendone pochi in giro un portafoglio ben diversificato lo ritengo ottimale per il 99% delle persone.. poi chiaramente ognuno la fresca la impiega come meglio crede..
Concordo anche con te Aga..
Con una parentesi..
Sta bene differenziare per ignoranza finanziaria.. del resto se si hanno risparmi/capitali da parte prima o poi da qualche parte andranno sistemati..
ma vedo sento di investitori che hanno portafogli differenziati su 20 30 assets diversi..
ecco.. li c'è l'inghippo..
il fatto di avere una grossa differenziazione (tipologia du assets ed area geografica) ti da la sicurezza statistica di non fallire su tutti..
ma tale sicurezza statistica ti si ritorce anche contro in quanto puntando su tutti i cavalli statisticamente "beccherai quello che si azzoppa e non finisce la gara"..
basterà solo quello a bruciarci i rendimenti di 2 o 3 anni.. e vanificare il motivo dell investimento dell'intero capitale su più assets e cioè farlo crescere..
La cosa è amplificata anche dal fatto che avendo 20 cose diverse inevitabilmente ne saprai poco di ognuna e sicuramente non sarai svelto ad uscirtene in caso di cavallette..

Un ptf diversificato invece solo su 4 o 5 assets che si conoscono (oppure xche sono i più grossi e conosciuti se sei ignorante anche su quelli) ti proteggerà e ti darà rendimento..
IMHO non è necessario essere Warren Buffett, nè un fenomeno del trading, per capire che la diversificazione applicata a occhi chiusi e in modo estensivo come dogma probabilmente non ti fa diventare povero, ma sicuramente non ti fa diventare ricco.

(a meno che non giochi al fantacalcio, e in quel caso la diversificazione è assolutamente funzionale allo scopo).

La maggior parte della gente, non capendo minimamente il concetto matematico che ci sta dietro, diversifica senza sapere cosa stia facendo, scegliendo spesso strumenti non decorrelati tra loro e ottenendo come unico risultato la frammentazione del patrimonio e la moltiplicazione delle commissioni.

Diversificare (bene) come principio è sicuramente utile per chi ha scarse conoscenze di economia e non sa o non vuole gestire un maggiore stress.

Sul fatto del "rischio di puntare tutto su un cavallo", giocando sul paragone fallace che la finanza sia un gioco d'azzardo in cui se indovini cavallo vinci tutto, e se sbagli cavallo perdi tutto, ho già risposto in passato con un altro paragone. Chi apre un negozio di scarpe usando tutto il suo patrimonio, e magari indebidandosi con un mutuo, apre forse anche un ristorante, una pasticceria, una ferramenta, una azienda di onoranze funebri e nel frattempo lavora con un contratto a tempo indeterminato come dipendente in un'altra azienda, per diversificare il rischio ?

La diversificazione, se ben fatta, aiuta anche psicologicamente. Che non è poco per un "risparmiatore investitore".

Ma, come affermi correttamente, servono competenze anche per capire come farla.
Ed è anche vero che c'è chi, credendo di diversificare, associa ETF World a ETF SP500 senza guardare i sottostanti.

Il parallelo con l'attività produttiva invece non lo trovo molto calzante, perchè l'investitore è esclusivamente "passivo", mentre il successo dell'attività è in larga parte determinato da chi agisce e la gestisce.
Concordo
 
IMHO non è necessario essere Warren Buffett, nè un fenomeno del trading, per capire che la diversificazione applicata a occhi chiusi e in modo estensivo come dogma probabilmente non ti fa diventare povero, ma sicuramente non ti fa diventare ricco.

(a meno che non giochi al fantacalcio, e in quel caso la diversificazione è assolutamente funzionale allo scopo).

La maggior parte della gente, non capendo minimamente il concetto matematico che ci sta dietro, diversifica senza sapere cosa stia facendo, scegliendo spesso strumenti non decorrelati tra loro e ottenendo come unico risultato la frammentazione del patrimonio e la moltiplicazione delle commissioni.

Diversificare (bene) come principio è sicuramente utile per chi ha scarse conoscenze di economia e non sa o non vuole gestire un maggiore stress.

Sul fatto del "rischio di puntare tutto su un cavallo", giocando sul paragone fallace che la finanza sia un gioco d'azzardo in cui se indovini cavallo vinci tutto, e se sbagli cavallo perdi tutto, ho già risposto in passato con un altro paragone. Chi apre un negozio di scarpe usando tutto il suo patrimonio, e magari indebidandosi con un mutuo, apre forse anche un ristorante, una pasticceria, una ferramenta, una azienda di onoranze funebri e nel frattempo lavora con un contratto a tempo indeterminato come dipendente in un'altra azienda, per diversificare il rischio ?

il mondo è bello perchè è vario ma che la diversificazione fatta bene in modo ragionato e misurato sia per chi ha "scarse conoscenze di economia" mi sembra un'affermazione senza senso e contro ogni logica visto che a parte fenomeni veri o presunti tali (la maggioranza assoluta spesso affetti da overconfidence acuta) i portafogli finanziari in tutto il mondo e per tutte le tipologie di investitori dai piccolini agli HNWI vengono costruiti su queste logiche e per la cronaca anche WB nonostante dichiarazioni e narrativa (utili per crearne il mito) aveva sempre abbondanti CD e Treasuries in ptf.... ;)
 
E' vero, ma come per gli investimenti finanziari, anche li ci possono essere fattori non prevedibili ed impossibili da controllare. Tipo l'apertura in una zona che col tempo peggiora per cause non correlate al territorio, oppure banalmente un poveraccio che ha aperto l'attività commerciale a fine 2019.

Quindi nonostante sia un investimento in larga parte pilotato dal proprio essere, ci sono fattori di rischio non trascurabili che fai in un investimento non diversificato.

Non scenderei troppo nei dettagli, per altro ho scritto "in larga parte", chiaro che anche nell'attività produttive ci sono dei fattori esogeni, ma non devono essere quelli determinanti (e anche questo dipende da chi gestisce e investe).

Se scegli di investire su uno strumento, semplicemente non puoi governarlo. Lo puoi studiare, seguire constantemente, ma nulla di più.
 
il mondo è bello perchè è vario ma che la diversificazione fatta bene in modo ragionato e misurato sia per chi ha "scarse conoscenze di economia" mi sembra un'affermazione senza senso e contro ogni logica visto che a parte fenomeni veri o presunti tali (spesso in overconfidence acuta) i portafogli finanziari in tutto il mondo e per tutte le tipologie di investitori dai piccolini agli HNWI vengono costruiti su queste logiche e per la cronaca anche WB nonostante dichiarazioni e narrativa aveva sempre abbondanti CD e Treasuries in ptf.... ;)
Non è ciò che ho scritto.

Chi ha scarse conoscenze di economia dovrebbe diversificare a prescindere, tanto non capirà mai cosa sta facendo.
Chi invece sa cosa fa, dovrebbe scegliere quando usare lo strumento e quando non farlo.

Ma probabilmente sono io che non riesco a spiegarmi e spiegare la differenza tra uno strumento, che come tutti gli strumenti si può usare, non usare, usare solo qualche volta e in qualche contesto, e un dogma privo di senso che dice che bisogna usare qualcosa anche quando va contro al tuo interesse.
 
per me la discriminante è capire chi veramente può definirsi davvero un "investitore" alla Warren Buffet... a mio avviso quindi o uno è un fenomeno e/o un insider oppure si fa solo bene a diversificare rinunciando anche ad un pò di rendimento... spesso ci sono soggetti che pensano di essere fenomeni e avere ragione a tutti i costi e allora OK a puntare sul singolo cavallo ma accollandosi tutti i rischi del caso alla stregua di chi crede di essere fenomeno con scommesse sportive, cavalli o poker con tutte le dovute differenze del caso.. ti può andare bene o puoi perdere forte.. personalmente non essendo fenomeno e vedendone pochi in giro un portafoglio ben diversificato lo ritengo ottimale per il 99% delle persone.. poi chiaramente ognuno la fresca la impiega come meglio crede..
Dipende quello che vuoi fare nella vita, se vuoi cambiarla in meglio devi rischiare altrimenti tiri a campare, devi mettere in preventivo che ti può anche andar male, ma se ti va male tiri a campare lo stesso. Questa è sempre stata la mia filosofia.
 
Un ptf diversificato invece solo su 4 o 5 assets che si conoscono (oppure xche sono i più grossi e conosciuti se sei ignorante anche su quelli) ti proteggerà e ti darà rendimento..

Certamente.
A me in passato è capitato diverse volte di essere all-in, ma su un comparto, comunque mai su un solo titolo.

C'era una volta chi ha fatto all-in su una primaria banca olandese " too big to fail" (non sono io, ma è un caso reale). Poi è successo l'inghippo.
 
mi ricordo che tempo fa un utente del forum che aveva fatto una statistica su diverse settimane, ed aveva scoperto che non era solo un'impressione - davvero i bond calavano il venerdì per aumentare il lunedì (o era il contrario, non ricordo, magari qualcuno trova il riferimento)
Ma io più che di una solita discesa del venerdì noto un venerdì in controtendenza, ho una mia teoria ma la tengo per me per evitare fischi e pernacchie 😬
 
Non è ciò che ho scritto.

Chi ha scarse conoscenze di economia dovrebbe diversificare a prescindere, tanto non capirà mai cosa sta facendo.
Chi invece sa cosa fa, dovrebbe scegliere quando usare lo strumento e quando non farlo.

Ma probabilmente sono io che non riesco a spiegarmi e spiegare la differenza tra uno strumento, che come tutti gli strumenti si può usare, non usare, usare solo qualche volta e in qualche contesto, e un dogma privo di senso che dice che bisogna usare qualcosa anche quando va contro al tuo interesse.
No, ti sei spiegato benissimo, secondo me.
Però aggiungerei: "Se ho scarse conoscenze, allora diversifico" non è teorema invertibile: posso cioè avere buone conoscenze e voler ugualmente diversificare, per tantissimi motivi. Non è un "se e solo se".

Analogamente, "chi sa cosa fa" non è obbligato a evitare la diversificazione, può scegliere di non diversificare, puntando (legittimamente) a maggiori rendimenti, a fronte di maggiori rischi. O, anche qui per tante ragioni, può scegliere un certo grado di diversificazione.

"Chi sa cosa fa" sa però anche, al contempo, che ha a che fare con eventi aleatori: provando a diventare ricco, sa cioè che assume il rischio di diventare... definitivamente povero (e va benissimo, poiché è consapevole di quel che fa).

Qui entrano in gioco fattori psicologici e forse anche di "responsabilità sociale" (esempio: chi deve pensare alla famiglia, ha probabilmente una tolleranza al rischio inferiore...)
Mi pare di avere letto - puro dato empirico che non dimostra la bontà di nulla - che la maggior parte degli investitori tende ad essere risk averse.
Sul rifiuto della diversificazione come dogma, del tutto d'accordo.
Ciao.
 
per ora 116.5 ha resistito, sarebbe bellissimo un retest su questa linea tirata a caso...
giornata finita: la linea ha retto benissimo, nessuna chiusura giornaliera sopra...

certo, il massimo è stato più alto ma il mio approccio è di tipo qualitativo ed il movimento è stato quello detto in anticipo (a meno che domani non faccia un candelone e chiuda sopra, ma mi sorprenderebbe non poco)...
Volendo essere più precisi si dovrebbe abbassare il timeframe (es 1h) e rifare i conti...ma aumenterebbe notevolmente l'impegno davanti al pc e non ho voglia di stare 12h davanti ad un monitor...
 

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