No, ti assicuro. Il lavoro offerto era praticamente sotto casa.
La candidata voleva iniziare ma quando mi ha detto che oltre a tutto ciò che aveva chiesto (comprese le ferie anticipate dopo sole 2 settimane do lavoro che ero disponibile a darle e ad assentarsi dal 20 dicembre per non rinunciare al viaggio) mi ha chiesto (sottolineo in fase preassuntiva) quali fossero le procedure per dare, se non le fosse piaciuto il lavoro, le dimissioni. Ovviamente , a quel punto, non mi sono soffermato ulteriormente a spiegarle che esiste un ccnl che regola il periodo di prova nel quale le parti possono recedere senza preavviso. Sono io che le ho detto (con sua somma sorpresa, ed è questa la cosa sconvolgente) che saremmo passati ad altro candidato. Questi giovani sembrano essere venuti al mondo senza le istruzioni per l'uso. Non sono in grado di capire cosa si può o non si può dire a un cilloquio. Spesso ai colloqui ciò che chiedono per prima cosa è come fumzionano ferie e permessi. Ti posso assicurare che ho fatto colloqui con giovani laureato che si sono presentati con la mamma. Questa è responsabilità dei genitori in primis e dopo della università italiana in ambito umanistico che sta letteralmente regalando diplomi di laurea ed illudendo tanti ragazzi.