BTP THREAD DEDICATO: Tendenze, Operatività Trading e Cassetto volume 84

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btp 10 anni a 130... ridicolo.... piu sale piu farà rumore il crollo......
 
btp 10 anni a 130... ridicolo.... piu sale piu farà rumore il crollo......
Ma mentre la salita è direttamente collegabile alle parole (vedremo se anche fatti) del buon Draghi, il crollo sarà direttamente collegabile alle parole (vedremo se anche fatti) di Bamboccionbugiardon.
IMHO
 
Vorrei però far notare che siamo in deflazione e i tassi sono quasi a zero!
Il parametro di valutazione delle quotazioni non è più, già da qualche tempo, quello del rendimento (nemmeno quello reale). IMHO
 
Ma i krukki dicono che ha esaurito le cartucce. Ma non ti viene da scompisciarti dalle risate.... Io mi cappotto dalla sedia dal ridere

ma una banca centrale non ha per definizione possibilità e risorse infinite da utilizzare? cosa azzo vuol dire : " ha esaurito le cartucce" se uno ha ancora la bomba atomica sotto banco da utilizzare... Per me sto S. si è proprio bevuto il cervello o fa come i bambini quando non vogliono ingerire lo sciroppino perchè amaro...
 
ma una banca centrale non ha per definizione possibilità e risorse infinite da utilizzare? cosa azzo vuol dire : " ha esaurito le cartucce" se uno ha ancora la bomba atomica sotto banco da utilizzare... Per me sto S. si è proprio bevuto il cervello o fa come i bambini quando non vogliono ingerire lo sciroppino perchè amaro...

E deve vendere i bund a rendimenti bassi.
 
Deve vendere BUND a prezzi più bassi degli altri.

Non escludo poi che alcune delle sue primarie banche debbano vendere a caro prezzo qualche CDS...:censored::censored:

Sicuro, non ha mai avuto senso e men che meno ora avere debiti diversi. Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire.
Ciao
 
euro/usd.....1.3136 adesso...:D
 
Sicuro, non ha mai avuto senso e men che meno ora avere debiti diversi. Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire.
Ciao
Spero che si avvicinino molto i rendimenti dei titoli di Germania Francia Spagna Italia Portogallo.......con un pò di pazienza....
 
Si, ma dopo che ci mettiamo a fare? 😭

ci mettiamo ad aspettare un rialzo dei tassi e a la riduzione del QE in stile Fed :D:p......ovvio sono solo mie supposizioni...vorrebbe dire però che l'economia reale si sta riprendendo....lo spero....
 
da IL MESSAGGERO.IT

Bce, il ritorno dei falchi. Schauble prova a disarmare Draghi


Si potrebbe dire, alla Mark Twain, che la notizia della morte del rigore è fortemente esagerata. Il partito dell'austerity è ancora decisamente arzillo. Ed ora si è armato contro la sola idea che Mario Draghi nella riunione della Bce del 4 settembre possa mettere mano all'arma-di-fine-mondo, magari fare anche solo un accenno, del “Quantitative easing”, l'acquisto di titoli di stato dei paesi europei per immettere liquidità sui mercati e combattere la deflazione.

A menare le danze, come di solito accade, sono stati in due. Il primo è stato Hans-Wener Sinn, presidente dell'Ifo, Istituto di ricerca congiunturale di Monaco di Baviera. Draghi, secondo Sinn, ha sparato troppo presto tutte le sue cartucce e adesso è disarmato, perché comprare titoli di Stato dei paesi è vietato dai trattati. Non si può fare e basta. Discorso chiuso. Sinn, certo, è un falco tra i falchi e le sue posizioni sono considerate estreme. Ma Sinn è un pesce pilota. E non a caso le sue esternazioni fanno il paio con quelle, ben più pesanti, del ministro delle finanze tedesco, Walfang Schauble, che pur essendo iscrivibile al partito rigorista è un politico attento che prima di parlare pesa bene le parole.

Già qualche giorno fa aveva garbatamente avvisato che il discorso di Mario Draghi a Jakson Hole era stato in qualche modo “frainteso”. Draghi insomma, non avrebbe implicitamente annunciato nessun programma di Quantitative easing. Poi in un'intervista alla Tv di Bloomberg ha rimarcato il concetto. “Ad essere franco”, ha detto, “non credo che la politica monetaria abbia strumenti per combattere la deflazione”.

Il messaggio è chiaro: Draghi stia fermo e buono, nessun soccorso ai paesi più indebitati (Italia) dove la deflazione mette a rischio la sostenibilità del debito (sempre Italia).

Nulla di nuovo sotto il sole si potrebbe dire.
La verità è che da due anni, esattamente dal settembre del 2012, dal “whatever it takes” di Draghi nessuno sui mercati ha osato dubitare delle parole del governatore. Oggi qualcuno lo ha fatto. Se Draghi deluderà le aspettative del mercato la prossima settimana, ha scritto Credit Suisse in un report intitolato “Alea iacta est” (il dado è tratto), ci attendiamo grandi reazioni nella periferia. Per essere più chiari, la banca svizzera, come molte altre case d'affari, si attende il Quantitative easing a cavallo tra il 2014 e il 2015. Se non ci sarà il rischio è il “sell-off” dei titoli di stato periferici. Un incubo.

Soprattutto per l'Italia, il cui unico scudo contro la speculazione è la parola di Draghi. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha ben chiaro il quadro e ha incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il comunicato stampa del Quirinale a valle dell'incontro parla di uno scambio di vedute sulle prossime occasioni di “chiarimento” e di “intesa” a livello europeo per il rilancio della crescita. E soprattutto delle “importanti indicazioni” contenute nel discorso di Draghi a Jackson Hole. Nella visione italiana tutto si tiene. Riforme strutturali (implementate e non solo annunciate) offerte all'Europa, in cambio di flessibilità e con il corollario che Draghi faccia “whatever it takes” per riportare l'inflazione vicina al 2 per cento e rendere sostenibile il debito italiano. Il piano è questo. Ed è contro questo piano che Schauble si è messo di traverso. Si vedrà con quale forza e se Draghi, ancora una volta, riuscirà a ricacciare nel nido i falchi di Berlino.
 
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