BTP€I, tutte le emissioni, caratteristiche, pregi e difetti

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Stato
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fatto oggi primo ingresso appena a 96,75...

vista la notevole volatilità l'intenzione è di gestire la posizione in ottica di trading con ingressi divisi in lotti ed altrettante uscite programmate ... range coperto ampio e prudenziale da 100 a 83 con estensione fino a 77 già stanziata... in caso di quotazioni depresse per periodo prolungato cassetto serenamente dato lo strumento, il relativo peso in ptf e l'indicizzazione all'inflazione che in ptf secondo me non guasta...

grazie a tutti per i chiarimenti dei giorni scorsi...
 
fatto oggi primo ingresso appena a 96,75...

vista la notevole volatilità l'intenzione è di gestire la posizione in ottica di trading con ingressi divisi in lotti ed altrettante uscite programmate ... range coperto ampio e prudenziale da 100 a 83 con estensione fino a 77 già stanziata... in caso di quotazioni depresse per periodo prolungato cassetto serenamente dato lo strumento, il relativo peso in ptf e l'indicizzazione all'inflazione che in ptf secondo me non guasta...

grazie a tutti per i chiarimenti dei giorni scorsi...

se stai parlando del btp€i scadenza 2051, sono perfettamente d'accordo con te, ho sempre pensato che questo titolo a un prezzo inferiore a 100 sia valido, tanto più oggi che quota fra 96 e 97

penso che l'inflazione euro rimarrà alta, e comunque anche se scendesse non c'è pericolo di rimetterci

buona anche la possibilità di trading "tranquillo"
 
Si si....2051 ho omesso isin... paradossalmente mi ha convinto la relativamente alta volatilità ad iniziare a prendere posizione
 
Se non ho capito male la prossima cedola inizierà il 15/5 e sarà "completa dopo 6 mesi" cioè il "rateo".
l'incremento degli interessi è praticamente trascurabile.
Sai quanto verrà determinata e quanto potrà essere all'incirca?
Ciao
Moreno
 
mai investito in btpei...che ingresso mi consigliate ? il 51?.Non ho particolari esigenze,ma mi pare un po' lungo
 
Se non ho capito male la prossima cedola inizierà il 15/5 e sarà "completa dopo 6 mesi" cioè il "rateo".
l'incremento degli interessi è praticamente trascurabile.
Sai quanto verrà determinata e quanto potrà essere all'incirca?
Ciao
Moreno

Le cedole sono molto basse in quanto la base è 0,15% lordo annuo ma calcolato su un capitale rivalutato in base all'inflazione area euro. La cosa importante in questi titoli è che a scadenza o, in caso di rivendita anticipata, oltre al prezzo viene corrisposta anche la parte d'inflazione maturata. Se, ad esempio acquistassimo ora 10.000,00 euro del BTPi 2051 a 100, dovremmo pagare in totale circa 10.600,00 euro, di cui solo la minima parte è il rateo cedolare, il resto l'aumento inflattivo. Ecco qui sotto un esempio dello sviluppo lordo cedolare e del rimborso a scadenza per un capitale di 100k (fonte Fineco), naturalmente in costanza d'inflazione.
 

Allegati

  • Immagine 2022-04-10 114546.JPG
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Ciao a tutti,
stavo seguendo il BTPI Settembre 2041 ( che ho in piccola quantità )( ISIN IT0004545890 ) ( 2,55 fisso + eurostat ) e mi chiedo perchè è sceso dal max annuo di 159 all'attuale 145,
visto che l'inflazione sta salendo non mi sarei mai aspettato che scendesse,
qualcuno sa illuminarmi ?

Grazie, ciao
 
Ciao a tutti,
stavo seguendo il BTPI Settembre 2041 ( che ho in piccola quantità )( ISIN IT0004545890 ) ( 2,55 fisso + eurostat ) e mi chiedo perchè è sceso dal max annuo di 159 all'attuale 145,
visto che l'inflazione sta salendo non mi sarei mai aspettato che scendesse,
qualcuno sa illuminarmi ?

Grazie, ciao
Si tratta di un indicizzato all'inflazione, ma molto lungo, quasi a 20 anni! Il mercato prevede inflazione elevata solo per alcuni semestri, quindi nella media dell'inflazione attesa dal mercato fino a scadenza, l'inflazione attuale incide troppo poco.
Inoltre i tassi italici a 20 anni sono in salita, da dicembre il Btp a tasso fisso di pari scadenza ha perso attorno al -12%, ed anche il Btp indicizzato ne risente negativamente.
 
Si tratta di un indicizzato all'inflazione, ma molto lungo, quasi a 20 anni! Il mercato prevede inflazione elevata solo per alcuni semestri, quindi nella media dell'inflazione attesa dal mercato fino a scadenza, l'inflazione attuale incide troppo poco.
Inoltre i tassi italici a 20 anni sono in salita, da dicembre il Btp a tasso fisso di pari scadenza ha perso attorno al -12%, ed anche il Btp indicizzato ne risente negativamente.

Grazie,
quindi è la componente fissa 2,5% che ne risente, visto che anche i BTP sono scesi ? se parliamo di inflazione al 7% questo titolo renderà il 9,5%, non mi sembra male......
 
Chiedo un aiuto, cosa significa capitale rivalutato ?
Vedi l'allegato 2823589
Significa Capitale Nominale rivalutato all'inflazione, ovvero moltiplicato per il Coefficiente d'Indicizzazione.
Il Coefficiente d'Indicizzazione è un indice che parte da 1 all'emissione del titolo, misura l'inflazione fino al giorno d'oggi, e viene moltiplicato per il prezzo nel calcolo del controvalore di acquisto, vendita o rimborso del titolo.
 
Qui spiega bene il funzionamento,senza espressioni.

Ecco come funziona il BTp€i 2033 appena emesso dal Tesoro

Encatenado ne approfitto.
Ma la tassazione è alla vendita o alla scadenza di tutta la rivalutazione è esatto.
Mentre le cedole?
Tu li compreresti con sti prezzi?
Ciao grazie

Non ho capito il meccanismo, nel caso inflazione 2%, la cedola si rivaluta a 0,051% su un prezzo rivalutato a 102 diventa una cedola di 0,05202%, quindi su ogni 1000€ investiti prendo la bellezza di 0,52 cent?
Invece con inflazione 2% mi aspetterei per ogni 1000€ ogni semestre circa 10€...dove sbaglio?
 
Non ho capito il meccanismo, nel caso inflazione 2%, la cedola si rivaluta a 0,051% su un prezzo rivalutato a 102 diventa una cedola di 0,05202%, quindi su ogni 1000€ investiti prendo la bellezza di 0,52 cent?
Invece con inflazione 2% mi aspetterei per ogni 1000€ ogni semestre circa 10€...dove sbaglio?
Nei Btp€i la rivalutazione del capitale viene corrisposta solo alla vendita o al rimborso del titolo, ma non allo stacco cedolare.
E' solo nei BtpItalia che la rivalutazione del capitale viene corrisposta anche allo stacco cedolare.
Anche il tasso cedolare viene rivalutato, sia nei Btp€i che nei BtpItalia, ma è una rivalutazione che vale poco.
 
Nei Btp€i la rivalutazione del capitale viene corrisposta solo alla vendita o al rimborso del titolo, ma non allo stacco cedolare.
E' solo nei BtpItalia che la rivalutazione del capitale viene corrisposta anche allo stacco cedolare.
Anche il tasso cedolare viene rivalutato, sia nei Btp€i che nei BtpItalia, ma è una rivalutazione che vale poco.

Quindi cedola di questo maggio33 veramente misera, non riesco a capire quando la recupero l'inflazione con questo strumento... probabilmente ipotizzando un prezzo di mercato a 102 con una inflazione cresciuta nel periodo del 3%, viene venduto\acquistato automaticamente a 105?
Ma soprattutto una volta rivalutato poi non la perdo più? Nel senso che se la rivalutazione tocca 105 e poi l'inflazione scende, il prezzo rivalutato dovrebbe sempre rimanere 105, non il prezzo di mercato che quello può variare.. giusto?
 
Quindi cedola di questo maggio33 veramente misera, non riesco a capire quando la recupero l'inflazione con questo strumento... probabilmente ipotizzando un prezzo di mercato a 102 con una inflazione cresciuta nel periodo del 3%, viene venduto\acquistato automaticamente a 105?
Ma soprattutto una volta rivalutato poi non la perdo più? Nel senso che se la rivalutazione tocca 105 e poi l'inflazione scende, il prezzo rivalutato dovrebbe sempre rimanere 105, non il prezzo di mercato che quello può variare.. giusto?

il titolo lo paghi il prezzo di mercato moltiplicato per il fattore correttivo (FC) che è una valore agganciato all'inflazione.
Oggi il FC è 1.02758
Quindi se compri al prezzo di mercato di 102.70, paghi 102.70 x 1.02758 = 105.53

Se tra 1 anno l'inflazione Europea è stata il 10%, l'FC in automatco aumenta di un 10% e diventa 1.02758 x 1.1 = 1.13033

Quindi se tra 1 anno lo vendi, supponendo che il prezzo di mercato fosse identico ad oggi, ti danno 102.70 x 1.13033 = 116.08

Quindi ti protegge dall'inflazione in linea di massima. Purtroppo:
  1. al guadagno devi togliere il 12.5% di tasse (sempre che Draghi non le porti al 15%).
  2. non è detto che il prezzo tra 1 anno sia 102.70, ma puoi sempre aspettare il rimborso a 100 nel 2033.

Se l'inflazione scende ma resta positiva il FC continua ad aumentare.
Se invece si va in deflazione, cioè inflazione negativa allora FC cala.
 
il titolo lo paghi il prezzo di mercato moltiplicato per il fattore correttivo (FC) che è una valore agganciato all'inflazione.
Oggi il FC è 1.02758...
Quello che hai scritto è tutto corretto, faccio solo una precisazione:
So bene che alcuni intermediari usano lo pseudonimo di Fattore Correttivo, ma per non creare confusione consiglio di usare lo stesso termine utilizzato dal MEF ossia
Coefficiente d'Indicizzazione oppure il suo acronimo CI.
 
Significa Capitale Nominale rivalutato all'inflazione, ovvero moltiplicato per il Coefficiente d'Indicizzazione.
Il Coefficiente d'Indicizzazione è un indice che parte da 1 all'emissione del titolo, misura l'inflazione fino al giorno d'oggi, e viene moltiplicato per il prezzo nel calcolo del controvalore di acquisto, vendita o rimborso del titolo.
Grazie per la risposta, ho visto che l'argomento è seguito.

Quindi, se ho capito bene, la quotazione di oggi ( 144 ) deve essere moltiplicata per il CI ( 1,19xxx) nel caso in cui si vendesse, incassando quindi circa 171,xxx, corretto?
 
In visto del rialzo dei tassi US, quanto ha impattato in passato questo sui prezzi dei BTP€i?
Ad esempio, un rialzo di 0.5 farà abbassare di un (dico a caso) 5% il prezzo corrente? C'è una qualche formula che correla le cose?
 
il titolo lo paghi il prezzo di mercato moltiplicato per il fattore correttivo (FC) che è una valore agganciato all'inflazione.
Oggi il FC è 1.02758
Quindi se compri al prezzo di mercato di 102.70, paghi 102.70 x 1.02758 = 105.53

Se tra 1 anno l'inflazione Europea è stata il 10%, l'FC in automatco aumenta di un 10% e diventa 1.02758 x 1.1 = 1.13033

Quindi se tra 1 anno lo vendi, supponendo che il prezzo di mercato fosse identico ad oggi, ti danno 102.70 x 1.13033 = 116.08

Quindi ti protegge dall'inflazione in linea di massima. Purtroppo:
  1. al guadagno devi togliere il 12.5% di tasse (sempre che Draghi non le porti al 15%).
  2. non è detto che il prezzo tra 1 anno sia 102.70, ma puoi sempre aspettare il rimborso a 100 nel 2033.

Se l'inflazione scende ma resta positiva il FC continua ad aumentare.
Se invece si va in deflazione, cioè inflazione negativa allora FC cala.

Grazie mirkosalva, riassunto chiaro.
Confesso di essere fortemente in dubbio circa a che fare.
Relativamente al punto 2, infatti, mi pongo le seguenti domande. C'è chi sostiene che l'inflazione sia destinata a rientrare e che anzi finiremo in recessione. Inoltre si prevede un aumento dei tassi BCE, prima o poi, proprio per "normalizzare" la situazione anomala degli ultimi anni e contrastare la stessa inflazione. Se tali premesse/ipotesi hanno fondamento, al diminuire del tasso di inflazione e all'aumento dei tassi "primari" mi pare che un ingresso su questo titolo (o similari) esponga al rischio di restare "incastrati" per un decennio, con cedole miserrime e significativa diminuzione dei corsi (spiacevole specie se si dovesse avere necessità di vendere prima della scadenza).
Lasciamo poi stare il "rischio emittente", specie se dovesse venire meno la rete di protezione della BCE sui titoli nostrani.

Ovviamente nessuna ha la sfera di cristallo, ne sono conscio. Con tale consapevolezza, e supponendo che i miei dubbi non siano solo miei, mi piacerebbe avere l'opinione dei tanti che qui di certo ne sanno più di me.
Un saluto.
 
In visto del rialzo dei tassi US, quanto ha impattato in passato questo sui prezzi dei BTP€i?
Ad esempio, un rialzo di 0.5 farà abbassare di un (dico a caso) 5% il prezzo corrente? C'è una qualche formula che correla le cose?
Una formula non esiste perché di mezzo ci sono delle aspettative espresse dal mercato:
- Un aumento dei tassi USA non si riflette esattamente e negli stessi tempi sui tassi Euro
- La quotazione dei Btp€i è in correlazione diretta verso l'aspettativa inflazionistica fino a scadenza e in correlazione inversa verso i tassi di pari scadenza

Insomma, se l'aspettativa inflazionistica aumenta più dei tassi la quotazione sale, o viceversa.
Si tenga conto del fatto che l'aspettativa inflazionistica su un titolo a lunga o lunghissima scadenza è tutt'altro che scontata! Anche se l'inflazione AE attuale è 7,6% annuo, il mercato potrebbe ipotizzare che tra qualche anno sarà tonata al 2% o anche meno, pertanto l'aspettativa a 30 anni potrebbe anche essere attorno o inferiore ad una media del 2% annuo.
 
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