Ciao, domande da novizio su Btp€i
Esempio Btp€i mag33 IT0005482994: compro quantità 1000 sul mercato secondario a 103€. Spendo quindi 1000 * 1,03 = 1030€ + commissioni.
1- Fineco mi stima 1053,46€ per un ordine limite a 103€. I 23,46€ sono solo commissioni (alte)? O c'è qualcosa che non ho capito?
Il Btp€i mag33 attualmente ha un CI = 1,02247 e un rateo cedolare netto = 0,032, quindi al prezzo di 103 genera un controvalore pari a 103 x 1,02247 + 0,032 = 105,35 (più le commissioni d'intermediazione)
2- Il prezzo di emissione di 102,703€ è solo per chi ha acquistato in asta o lo devo considerare nei calcoli per tasse / coefficiente di indicizzazione / altro?
Il prezzo di prima emissione è rilevante solo se inferiore a 100, e solo per aspetti fiscali legati al disaggio d'emissione.
3- A scadenza incasso (1000 * 1,00€ nominale) * (coefficiente di indicizzazione). E se vendo prima della scandenza sul secondario, il capitale viene comunque rivalutato? O sono obbligato a portarlo a scandeza per preservare il valore reale?
La rivalutazione inflazionistica viene corrisposta sia a scadenza che alla vendita, perché in entrambi i casi agisce la moltiplicazione per il CI.
Chiedo a encatenado visto che conosce bene il prodotto.
Perché dare una cedola, visto che l"inflazione passata è già calcolata a 100 + indicizzazione inflazione?
I Btp indicizzati per regolamento corrispondono una cedola, oltre alla rivalutazione inflazionistica, in base alle condizioni di mercato. Nel caso le condizioni di mercato implicherebbero una cedola negativa, l'emittente preferisce evitare di emettere il titolo.
Quindi la cedola rimane extra nel calcolo inflazione,cioe a premio?
Come si fa" a capire se un Btp€i è conveniente rispetto al tasso fisso?
Si può calcolare il rendimento reale ("reale" significa al netto dell'inflazione) del Btp indicizzato, usando lo stesso sistema di calcolo del Btp a tasso fisso, ignorando il CI e considerando le cedole al valore nominale.
A questo punto, si può calcolare la Break Even Inflation (ossia inflazione di pareggio) facendo la differenza tra il rendimento del Btp a tasso fisso di pari scadenza ed il rendimento reale del Btp indicizzato. Se la Break Even Inflation corrispondesse ad un valore inferiore all'inflazione futura che ci si attende, allora si potrebbe considerare più conveniente l'indicizzato, o viceversa.