plum
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Ragazzi mi è capitato questo articolo, è solo per conoscenza. Manca la Bulgaria
Fonte: Altroconsumo Investi
Ecco il punto sulle Banche centrali e se ci sono investimenti da fare sui mercati dell'est europeo
Est Europa: opportunità di investimento?
REPUBBLICA CECA
Nell’ultima riunione la Banca centrale ha lasciato invariati i tassi di interesse al 7%.
L'inflazione complessiva ha raggiunto il picco nel settembre 2022, quando ha raggiunto il 18%. In linea con le aspettative della Banca centrale, a febbraio 2023 è iniziata una graduale tendenza al ribasso dell'inflazione, che è scesa all'11,1% a maggio 2023 e ci si aspetta che scenda presto sotto il 10%. Dato che anche l’inflazione di fondo è in calo - dall'ottobre 2022, si può dire che la crescita dei prezzi sta rallentando su tutta la linea.
Sebbene negli ultimi mesi l'inflazione sia diminuita in modo marcato, la Banca si aspetta ancora che i tassi di interesse rimangano al livello attuale o superiore. Ciò garantirà che l'inflazione ritorni su livelli vicini all'obiettivo di inflazione il prossimo anno, anche in caso di aspettative di inflazione elevate. Da questo punto di vista la Banca ha detto di ritenere premature le attese del mercato circa la tempistica del primo ribasso dei tassi. La Banca nazionale ceca, inoltre, continuerà a prevenire fluttuazioni eccessive della corona. Non ci sono margini per un investimento.
POLONIA
La Banca centrale polacca ha lasciato i tassi al 6,7%, ribadendo che continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la stabilità macroeconomica e finanziaria, anche e soprattutto per ridurre l'inflazione e riportarlo in linea con il proprio obiettivo. La Banca centrale ha anche ricordato che può intervenire sul mercato dei cambi, in particolare per limitare le fluttuazioni del tasso di cambio dello zloty che sono incompatibili con l'orientamento della politica monetaria.
L'inflazione in Polonia è scesa al 13,0% a maggio 2023, rispetto al 14,7% di aprile 2023. La diminuzione dell'inflazione in termini annuali è stata determinata da un calo della crescita annua dei prezzi dell'energia e, sebbene in misura minore, dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, nonché di alcune altre categorie di beni. Allo stesso tempo, nonostante l'indebolimento della crescita della domanda, l’inflazione è stata ancora influenzata da un aumento significativo dei costi derivante da un precedente forte aumento dei prezzi globali delle materie prime e da perturbazioni nelle catene globali del valore che è stato trasferito ai prezzi al consumo.
Anche in questo caso, non ci sono opportunità di investimento in Polonia.
UNGHERIA
A maggio, l'inflazione è scesa a un ritmo crescente. I prezzi al consumo sono aumentati del 21,5% in termini annuali, mentre sono diminuiti dello 0,4% su base mensile, in contrasto con l'aumento osservato negli ultimi anni. L'inflazione di fondo si è attestata al 22,8%. I dati annuali mostrano una forte decelerazione rispetto al mese precedente: l’inflazione generale era infatti al 24%, mentre quella di fondo era al 24,8%.
Nei prossimi mesi, secondo la Banca centrale ungherese, l'inflazione continuerà a diminuire rapidamente. Nel corso del 2023 diventa infatti sempre più evidente l'effetto disinflazionistico della politica monetaria restrittiva, il calo dei prezzi globali delle materie prime, il calo dei consumi interni e le misure del governo volte a rafforzare la concorrenza sul mercato. L'inflazione annuale può dunque oscillare tra il 16,5-18,5% nel 2023, il 3,5-5,5% nel 2024 e il 2,5-3,5% nel 2025.
Per ora, non ci sono spazi per investire in Ungheria.
ROMANIA
Tassi fermi, al 7%, anche in Romania. Il tasso annuo di inflazione ha registrato un calo più rapido nei primi due mesi del secondo trimestre, passando dal 14,5% di marzo al 10,6% di maggio, in linea con le previsioni, principalmente a seguito della più marcata tendenza al ribasso della dinamica dei prezzi dell'energia e dei carburanti. Allo stesso tempo, l’inflazione di fondo ha continuato a diminuire gradualmente durante questo periodo, seppur più lentamente rispetto all’indice generale, in linea con le aspettative, e ha raggiunto il 13,6% a maggio dal 14,6% di marzo.
La decisione della Banca centrale rumena mira a riportare il tasso di inflazione annuo in linea con l'obiettivo fissato al 2,5% ± 1%. Non ci sono spazi per un investimento in Romania.
Fonte: Altroconsumo Investi
Est Europa: ci sono investimenti da fare?
2 giorni fa -mercoledì 5 luglio 2023Ecco il punto sulle Banche centrali e se ci sono investimenti da fare sui mercati dell'est europeo
Est Europa: opportunità di investimento?
REPUBBLICA CECA
Nell’ultima riunione la Banca centrale ha lasciato invariati i tassi di interesse al 7%.
L'inflazione complessiva ha raggiunto il picco nel settembre 2022, quando ha raggiunto il 18%. In linea con le aspettative della Banca centrale, a febbraio 2023 è iniziata una graduale tendenza al ribasso dell'inflazione, che è scesa all'11,1% a maggio 2023 e ci si aspetta che scenda presto sotto il 10%. Dato che anche l’inflazione di fondo è in calo - dall'ottobre 2022, si può dire che la crescita dei prezzi sta rallentando su tutta la linea.
Sebbene negli ultimi mesi l'inflazione sia diminuita in modo marcato, la Banca si aspetta ancora che i tassi di interesse rimangano al livello attuale o superiore. Ciò garantirà che l'inflazione ritorni su livelli vicini all'obiettivo di inflazione il prossimo anno, anche in caso di aspettative di inflazione elevate. Da questo punto di vista la Banca ha detto di ritenere premature le attese del mercato circa la tempistica del primo ribasso dei tassi. La Banca nazionale ceca, inoltre, continuerà a prevenire fluttuazioni eccessive della corona. Non ci sono margini per un investimento.
POLONIA
La Banca centrale polacca ha lasciato i tassi al 6,7%, ribadendo che continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la stabilità macroeconomica e finanziaria, anche e soprattutto per ridurre l'inflazione e riportarlo in linea con il proprio obiettivo. La Banca centrale ha anche ricordato che può intervenire sul mercato dei cambi, in particolare per limitare le fluttuazioni del tasso di cambio dello zloty che sono incompatibili con l'orientamento della politica monetaria.
L'inflazione in Polonia è scesa al 13,0% a maggio 2023, rispetto al 14,7% di aprile 2023. La diminuzione dell'inflazione in termini annuali è stata determinata da un calo della crescita annua dei prezzi dell'energia e, sebbene in misura minore, dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, nonché di alcune altre categorie di beni. Allo stesso tempo, nonostante l'indebolimento della crescita della domanda, l’inflazione è stata ancora influenzata da un aumento significativo dei costi derivante da un precedente forte aumento dei prezzi globali delle materie prime e da perturbazioni nelle catene globali del valore che è stato trasferito ai prezzi al consumo.
Anche in questo caso, non ci sono opportunità di investimento in Polonia.
UNGHERIA
A maggio, l'inflazione è scesa a un ritmo crescente. I prezzi al consumo sono aumentati del 21,5% in termini annuali, mentre sono diminuiti dello 0,4% su base mensile, in contrasto con l'aumento osservato negli ultimi anni. L'inflazione di fondo si è attestata al 22,8%. I dati annuali mostrano una forte decelerazione rispetto al mese precedente: l’inflazione generale era infatti al 24%, mentre quella di fondo era al 24,8%.
Nei prossimi mesi, secondo la Banca centrale ungherese, l'inflazione continuerà a diminuire rapidamente. Nel corso del 2023 diventa infatti sempre più evidente l'effetto disinflazionistico della politica monetaria restrittiva, il calo dei prezzi globali delle materie prime, il calo dei consumi interni e le misure del governo volte a rafforzare la concorrenza sul mercato. L'inflazione annuale può dunque oscillare tra il 16,5-18,5% nel 2023, il 3,5-5,5% nel 2024 e il 2,5-3,5% nel 2025.
Per ora, non ci sono spazi per investire in Ungheria.
ROMANIA
Tassi fermi, al 7%, anche in Romania. Il tasso annuo di inflazione ha registrato un calo più rapido nei primi due mesi del secondo trimestre, passando dal 14,5% di marzo al 10,6% di maggio, in linea con le previsioni, principalmente a seguito della più marcata tendenza al ribasso della dinamica dei prezzi dell'energia e dei carburanti. Allo stesso tempo, l’inflazione di fondo ha continuato a diminuire gradualmente durante questo periodo, seppur più lentamente rispetto all’indice generale, in linea con le aspettative, e ha raggiunto il 13,6% a maggio dal 14,6% di marzo.
La decisione della Banca centrale rumena mira a riportare il tasso di inflazione annuo in linea con l'obiettivo fissato al 2,5% ± 1%. Non ci sono spazi per un investimento in Romania.