Domanda-provocazione:
io fossi un padre non esiterei a mettere il max disponibile (
che attualmente non serve) in un bfp.
Alla scadenza dei 18 anni i soldi saranno sì a loro nome, ma nulla vieta di aprire un conto cointestato (cc o deposito) con il proprio figlio e poi 'prendersi' una fetta degli interessi (o soldi necessari) per farli fruttare ancora di più. Sbaglio?
Non essendo esperto dei prodotti di cdp, non essendo padre ed essendo un neo trentenne pongo a voi le seguenti domande:
1) Si può fare?
2) Che rischi 'legali' ci sono?
Chiedo ciò perché alla fine il
me stesso 18enne a parte svolgere un lavoro stagionale (estivo) con regolare busta paga, non era sicuramente esperto in materia finanziaria, né tantomeno avevo un cc a me intestato.
Il primo c/c a zero spese l'ho aperto all'università e il primo cd a quasi 25anni quando ho iniziato a lavorare sul serio post magistrale (nel mentre avevo anche aperto un cc cointestato con mio padre, vuoi per sicurezza
vuoi per usufruire di una doppia promo)
Ovvio che non siamo tutti uguali, ma quanti ragazzi a 18anni/maggiorenni/under20 (ma direi anche u25) usano a quell'età strumenti finanziari? Per me lo 0.001%..
Alla fine tra 18anni se non si è rincojoniti
basterebbe aprire da sè (con documenti del figlio) un cc/cd cointestato e poi, nel caso, trasferirsi una parte del bottino sul proprio conto. Badate bene che non voglio
eludere il sistema, né tantomeno riprendermi tutti i soldi di mio figlio, ma quantomeno una parte si.
Esempio: poniamo che
@Ziubecciu avrà il terzo figlio questo dicembre e le condizioni del nuovo bfp tra 1/2/x mesi saranno ancora valide. Ha questi 30k disponibili. Non esiterei a metterli tutti su un nuovo bfp minori, che genererà a fine 2051 come valore di rimborso netto circa 78k.
Con questi 78k, nel suo scenario di 3 figli, aprirei 3 cd cointestati (o addirittura 3 buoni ordinari per i figli / o qualsiasi altro strumento posso esser valido per dei giovani non ancora 'maturi') di valore 20k l'uno.
Ed i restanti 18k me li terrei per me..alla fine son soldi del genitore
Insomma troverei una strada per ottenere una win/win situation per tutti (padre e figlio/i). Nell'esempio i figli si ritroverebbero con 20k a 18anni (magari 20-21 i figli più grandi) rispetto ai 10k/l'uno iniziali (mica male) e senza fare un
tasso
Allo stesso tempo un genitore sulla 50ina si riapproprierebbe di 18k (in questo caso) che male non fanno e chissà che, oltre a farli fruttare meglio, essendo più esperto dei propri figli, non possano servirgli per farlo uscire prima dal mondo del lavoro (iperbole, ma neanche tanto
)