Buono Obiettivo 65

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Grazie @Nemor
Veramente interessanti ed utili informazioni.
 
...
Infine non ho seguito nei particolari tutti i calcoli ma nel confronto si è tenuto conto della rivalutazione inflattiva fin qui maturata dal BO65 e che andrebbe persa disinvestendolo?
In altre parole, quando si parla di "rivalutazione inflattiva a scadenza" del BO65 quale è la data di inizio che viene considerata?

Certo, il metodo per valutare la convenienza di uno switch si basa sulla determinazione del montante a scadenza nei possibili percorsi alternativi.

In questo caso abbiamo uno strumento (BO65) che è stato acquistato due anni fa ed oggi ci troviamo di fronte ad una possibile scelta in stile "Sliding Doors": scegliere di portare il BO65 a scadenza oppure liquidarlo reinvestendo il ricavato in uno strumento alternativo con scadenza similare (BTP€i).

La scelta di assumere inflazione zero da oggi fino a scadenza permette di eliderla dall'equazione in entrambi i "percorsi" agevolando il confronto (ma l'esito non muterebbe assumendo un'inflazione arbitraria da qui a scadenza perché verrebbe ripagata in modo similare da entrambi gli strumenti).

Nel primo "percorso" il BO65 ti restituirà il capitale più tutta l'inflazione cumulata fino ad oggi (dunque non perderesti il bonus accumulato finora), nel secondo percorso oggi investiresti nel BTP€i solo il capitale disinvestito dal BO65 (perdendo dunque l'inflazione pregressa) ma ciononostante il BTP€i riesce ad essere più profittevole grazie alla finestra di opportunità che si è creata in questi giorni con il crollo generalizzato dei prezzi obbligazionari.

Il guadagno certo dovuto allo switch tra BO65 e BTP€i mag33 è talmente rilevante che non occorre compiere una simulazione raffinata che tenga conto anche delle cedole e dei bolli, ieri il guadagno lordo si attestava sulle 8 figure, oggi è continuata la risalita per cui stiamo sulle 7 figure lorde spalmate in un decennio (ogni 100k di BO65 switchati permettono un guadagno di circa 7k lordi...).

Questo è uno dei vantaggi del poter contare su un'opzione di liquidazione alla pari come quella offerta dal BO65, si possono sfruttare inaspettate finestre di opportunità che il mercato può aprire per periodi limitati.
Psicologicamente può non essere facile accettare (in caso di switch) di aver lasciato per oltre due anni un capitale importante ad interessi quasi azzerati nelle mani di CDP, ma se si riesce a cogliere il vantaggio finanziario dell'operazione non si dovrebbe rimanere affatto delusi.

Anche uno switch parziale può aiutare psicologicamente lasciando correre i due cavalli sui loro percorsi separati per poi valutare a scadenza chi ha ottenuto la migliore prestazione (qualche incognita come detto è insita nel possibile diverso comportamento dell'inflazione europea rispetto a quella italiana).

Per chi non se la sentisse oggi di switchare, non è da escludere che si possano aprire altre finestre di opportunità in futuro, addirittura più favorevoli di quella appena osservata, dipenderà dai movimenti di tassi e inflazione nei prossimi mesi o anni...
 
Per chi non se la sentisse oggi di switchare, non è da escludere che si possano aprire altre finestre di opportunità in futuro, addirittura più favorevoli di quella appena osservata, dipenderà dai movimenti di tassi e inflazione nei prossimi mesi o anni...
Da rimarcare..
 
Secondo me la scelta di switchare non è così semplice perchè non si limita alla pura matematica.
Provo ad elencare in ordine sparso alcune differenze che mi sono venute in mente.
- il bo65 è stato creato in ottica di pensione integrativa e a scadenza offre un rendimento fisso con cedole mensili
- se a 65 anni ci si ritrova in stagnazione economica con tassi a zero e mercato fermo, col bo65 si ottengono benefici con le rate a tasso fisso e predeterminato mentre il montante incassato dai btpi può restare infruttifero per chissà quanti anni
- viceversa se a 65 anni il mercato è favorevole il bo65 ti da la possibilità di smobilitare il capitale rivalutato e reinvestire tutto
- per chi non è avvezzo a gestire grosse somme è meglio diluire l'incasso nel tempo garantendo una rendita sicura per 15 anni abbastanza critici ossia tra i 65 e gli 80 anni
- per un anziano è meglio ricavare un mensile che avere a disposizione una somma tutta insieme che potenzialmente gli può anche essere sottratta per imperizia o con l'inganno
- il discorso bolli che producono interessi composti col bo65 non è da sottovalutare
- il bo65 ha un floor all'1% o poco più garantendo una rivalutazione anche in caso di inflazione zero cosa che non credo abbia il btpi
- la psicologia conta e sapere di perdere subito il grosso interesse maturato negli ultimi due anni di vacche grasse per il BO65 non è facile da accettare
- la smobilitazione con relativo trasferimento e reinvestimento richiede tempo, molti giorni nel caso di libretti smart e ci si può trovare fregati anche solo da un rialzo improvviso della quotazione del btpi (ad esempio solo tra ieri e oggi la quotazione del btpi è cresciuta di una figura)
- l'inflazione italiana non è l'inflazione europea, se l'Europa si è prefissa di tornare in tempi ragionevoli al 2% non è detto che l'Italia ci riesca visti anche i venti anti europeisti che spirano e ci si potrebbe tranquillamente ritrovare con il btpi che per alcuni anni si rivaluta al 2% mentre il bo65 si rivaluta al 3-4% o anche di più
- viceversa è praticamente impossibile che l'inflazione europea sia superiore a quella italiana per cui il btpi non ha alcuna possibilità di rivalutarsi meglio del bo65
- non sono sicuro di come funzionino i btpi in caso di successione ma i buoni postali sono esenti da imposte
- il debitore per i buoni postali è cassa depositi e prestiti, per i btpi è lo stato
- se si dovesse aver bisogno dei soldi prima della scadenza con il bo65 non si perderebbe il capitale, con i btpi dipende dalla quotazione di mercato e si potrebbe anche andare sotto
 
Secondo me la scelta di switchare non è così semplice perchè non si limita alla pura matematica.
Provo ad elencare in ordine sparso alcune differenze che mi sono venute in mente.
- il bo65 è stato creato in ottica di pensione integrativa e a scadenza offre un rendimento fisso con cedole mensili
- se a 65 anni ci si ritrova in stagnazione economica con tassi a zero e mercato fermo, col bo65 si ottengono benefici con le rate a tasso fisso e predeterminato mentre il montante incassato dai btpi può restare infruttifero per chissà quanti anni
- viceversa se a 65 anni il mercato è favorevole il bo65 ti da la possibilità di smobilitare il capitale rivalutato e reinvestire tutto
- per chi non è avvezzo a gestire grosse somme è meglio diluire l'incasso nel tempo garantendo una rendita sicura per 15 anni abbastanza critici ossia tra i 65 e gli 80 anni
- per un anziano è meglio ricavare un mensile che avere a disposizione una somma tutta insieme che potenzialmente gli può anche essere sottratta per imperizia o con l'inganno
- il discorso bolli che producono interessi composti col bo65 non è da sottovalutare
- il bo65 ha un floor all'1% o poco più garantendo una rivalutazione anche in caso di inflazione zero cosa che non credo abbia il btpi
- la psicologia conta e sapere di perdere subito il grosso interesse maturato negli ultimi due anni di vacche grasse per il BO65 non è facile da accettare
- la smobilitazione con relativo trasferimento e reinvestimento richiede tempo, molti giorni nel caso di libretti smart e ci si può trovare fregati anche solo da un rialzo improvviso della quotazione del btpi (ad esempio solo tra ieri e oggi la quotazione del btpi è cresciuta di una figura)
- l'inflazione italiana non è l'inflazione europea, se l'Europa si è prefissa di tornare in tempi ragionevoli al 2% non è detto che l'Italia ci riesca visti anche i venti anti europeisti che spirano e ci si potrebbe tranquillamente ritrovare con il btpi che per alcuni anni si rivaluta al 2% mentre il bo65 si rivaluta al 3-4% o anche di più
- viceversa è praticamente impossibile che l'inflazione europea sia superiore a quella italiana per cui il btpi non ha alcuna possibilità di rivalutarsi meglio del bo65
- non sono sicuro di come funzionino i btpi in caso di successione ma i buoni postali sono esenti da imposte
- il debitore per i buoni postali è cassa depositi e prestiti, per i btpi è lo stato
- se si dovesse aver bisogno dei soldi prima della scadenza con il bo65 non si perderebbe il capitale, con i btpi dipende dalla quotazione di mercato e si potrebbe anche andare sotto
Grazie anche a te, per aver condiviso le tue riflessioni.
 
I
Secondo me la scelta di switchare non è così semplice perchè non si limita alla pura matematica.
Provo ad elencare in ordine sparso alcune differenze che mi sono venute in mente.
- il bo65 è stato creato in ottica di pensione integrativa e a scadenza offre un rendimento fisso con cedole mensili
- se a 65 anni ci si ritrova in stagnazione economica con tassi a zero e mercato fermo, col bo65 si ottengono benefici con le rate a tasso fisso e predeterminato mentre il montante incassato dai btpi può restare infruttifero per chissà quanti anni vero ma si sta ragionando su un tempo lunghissimo, supposizioni...pensiamo ad oggi
- viceversa se a 65 anni il mercato è favorevole il bo65 ti da la possibilità di smobilitare il capitale rivalutato e reinvestire tutto anche con il btpi
- per chi non è avvezzo a gestire grosse somme è meglio diluire l'incasso nel tempo garantendo una rendita sicura per 15 anni abbastanza critici ossia tra i 65 e gli 80 anni
- per un anziano è meglio ricavare un mensile che avere a disposizione una somma tutta insieme che potenzialmente gli può anche essere sottratta per imperizia o con l'inganno a 65 anni non si anziani salvo malattie senili
- il discorso bolli che producono interessi composti col bo65 non è da sottovalutare vero
- il bo65 ha un floor all'1% o poco più garantendo una rivalutazione anche in caso di inflazione zero cosa che non credo abbia il btpi, il btpi ha la cedola + il capital gain, ne abbiamo già discusso anni fa, sotto questo aspetto fa meglio il btpi, specie oggi...
- la psicologia conta e sapere di perdere subito il grosso interesse maturato negli ultimi due anni di vacche grasse per il BO65 non è facile da accettare è vero ma la matematica dice il contrario
- la smobilitazione con relativo trasferimento e reinvestimento richiede tempo, molti giorni nel caso di libretti smart e ci si può trovare fregati anche solo da un rialzo improvviso della quotazione del btpi (ad esempio solo tra ieri e oggi la quotazione del btpi è cresciuta di una figura) questo è un problema già verificato di persona
- l'inflazione italiana non è l'inflazione europea, se l'Europa si è prefissa di tornare in tempi ragionevoli al 2% non è detto che l'Italia ci riesca visti anche i venti anti europeisti che spirano e ci si potrebbe tranquillamente ritrovare con il btpi che per alcuni anni si rivaluta al 2% mentre il bo65 si rivaluta al 3-4% o anche di più è vero i contrario
- viceversa è praticamente impossibile che l'inflazione europea sia superiore a quella italiana per cui il btpi non ha alcuna possibilità di rivalutarsi meglio del bo65 none vedi sopra
- non sono sicuro di come funzionino i btpi in caso di successione ma i buoni postali sono esenti da imposte uguale
- il debitore per i buoni postali è cassa depositi e prestiti, per i btpi è lo stato grosso modo siamo la
- se si dovesse aver bisogno dei soldi prima della scadenza con il bo65 non si perderebbe il capitale, con i btpi dipende dalla quotazione di mercato e si potrebbe anche andare sotto
mi sono permesso di fare alcune considerazioni...
io sono per smobilitare ma le quotazioni di oggi unite ai tempi biblici per trasferire 50K dalle piste mi blocca....se ristendono alle quotazioni di una settimana fa smobilizzo...
 
Io ho fatto i miei conti ed ho rimborsato il 20% dei BO65 reinvestendolo in buoni ordinari, visto l'ultimo aumento dei tassi. L'ho fatto per più motivi: diversificare mantenendo la tutela di CDP, continuare a proteggere una parte del mio capitale dall'inflazione, avere un'ottima pensione integrativa, ottenere un buon guadagno alla scadenza dei buoni ordinari, che probabilmente sarà superiore a quello dei BO65, e la possibilità, se mi servisse liquidità tra qualche anno, di disinvestirne una parte incassando comunque qualcosa. Tra una decina di giorni mi scade un buono trentennale da mille euro (rendimento complessivo di circa il 1.000%, quasi 10 volte il nominale) e sottoscriverò un altro ordinario a 20 anni.

Ovviamente ognuno faccia bene i suoi calcoli e decida di conseguenza, non disinvestite i BO65 solo perché l'hanno fatto altri.
 
Per chi non se la sentisse oggi di switchare, non è da escludere che si possano aprire altre finestre di opportunità in futuro, addirittura più favorevoli di quella appena osservata, dipenderà dai movimenti di tassi e inflazione nei prossimi mesi o anni...
Io ritengo invece che questo momento vada colto.
Più passa il tempo e più la scelta di abbandonare l’inflazione maturata sarà dolorosa.
Quindi chi ha pochi anni per passare alla fase di rendita ha maggior facilità di ‘cercare di prevedere’ la convenienza delle varie opzioni.
Chi invece ha più di 15/20 anni da aspettare, deve, a mio avviso decidere quanto prima, pur sapendo che ogni scelta presenta pro e contro, ma sapendo anche che rimanere nel Buono obiettivo sarà comunque un’incastro via via maggiore.
Non lo dico ora, anche quando tutti erano favorevoli al buono obiettivo, già scrivevo qui che sottoscrivere un buono con queste caratteristiche sarebbe stato nel tempo un azzardo.
Azzardo via, via maggiore quanto minore era l’età del sottoscrittore.
 
un azzardo.
Azzardo via, via maggiore quanto minore era l’età del sottoscrittore.
Talmente un azzardo che come l'inflazione e' iniziata a salire CDP ha subito rimosso il prodotto.. L'azzardo e' per chi non sapeva cosa stava facendo / in cosa stava investendo.. Personalmente esistesse un nuovo BFPO65 alle condizioni ovviamente attuali di mercato ne sottoscriverei ancora per portare a scadenza.. L'azzardo casomai e' stato investire in BTP/TDS ( non BFP ) quando la BCE pompava a tutta forza..
 
A fine dicembre 2020 ho sottoscritto, all'età di 54 anni, una buona fetta del mio patrimonio in questo buono.
Mi confermate che. per la mia situazione, devo tenerli e non cambiare nulla?
 
Io ritengo invece che questo momento vada colto.
Più passa il tempo e più la scelta di abbandonare l’inflazione maturata sarà dolorosa.
Quindi chi ha pochi anni per passare alla fase di rendita ha maggior facilità di ‘cercare di prevedere’ la convenienza delle varie opzioni.
Chi invece ha più di 15/20 anni da aspettare, deve, a mio avviso decidere quanto prima, pur sapendo che ogni scelta presenta pro e contro, ma sapendo anche che rimanere nel Buono obiettivo sarà comunque un’incastro via via maggiore.
Non lo dico ora, anche quando tutti erano favorevoli al buono obiettivo, già scrivevo qui che sottoscrivere un buono con queste caratteristiche sarebbe stato nel tempo un azzardo.
Azzardo via, via maggiore quanto minore era l’età del sottoscrittore.

L'aspetto interessante dal punto di vista della scelta finanziaria consiste nel veder insistere due forze di segno contrario:
il trascorrere del tempo aumenta progressivamente la penalizzazione in caso di switch (ciò che qualche pagina addietro veniva definito il "cappio al collo che si stringe"), l'aumento dei tassi a lungo termine rende più appetibile lo switch (i prezzi dei BTP€i si riducono aumentando il rendimento della parte certa che verrà corrisposta fino a scadenza).

Questo significa che una nuova finestra di opportunità potrebbe presentarsi di nuovo tra qualche mese in occasione per esempio di una nuova fiammata dello spread, contestuale alla presenza di un'inflazione congiunturale contenuta come nei mesi appena trascorsi.

La sommatoria di queste due forze contrapposte produce un vantaggio od uno svantaggio rispetto alla scelta di operare uno switch unidirezionale ed irreversibile BO65->BTP€i, che potrebbe ampliarsi o ridursi.
Di certo in questi giorni l'opportunità risulta molto interessante, soprattutto per chi ha un orizzonte temporale molto lungo.

Occorre infatti sempre tenere ben distinto lo switch su BTP€i mag33 rispetto allo switch su BTP€i mag51: nel primo caso otteniamo un gain di circa 7-8 figure lorde, nel secondo caso il gain della parte fissa della remunerazione raggiunge le 37-38 figure lorde (si veda il post dedicato e i seguenti).

Se nel primo caso possono intervenire legittimi dubbi che pongono l'accento sul peso da attribuire all'opzione rendita, sul futuro differenziale tra inflazione FOIxT e HICPxT e sulla capacità di Poste Italiane di restituire tempestivamente il capitale disinvestito, nel secondo caso risulta davvero difficile immaginare uno scenario in cui il BO65 possa fare meglio del BTP€i mag51 acquistato ai prezzi odierni.

In ogni caso, la raccomandazione che mi preme fare ai neofiti è quella di non compiere operazioni senza aver prima acquisito una buona conoscenza delle tecnicalità degli strumenti finanziari oggetto dello switch, in questo caso BO65 e BTP€i.
 
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Nel tuo caso esiste uno strumento che approssima abbastanza bene il meccanismo della fase di accumulo del BO65 ed è il BTP€i 0,15% Mag51 che quota 52,87 (da moltiplicare per il CI=1,17903).
Questo implica un prezzo effettivo di 62,34 e con la cedola fissa ci paghi il bollo titoli fino a scadenza, quando il titolo ti verrà rimborsato alla pari.
...
Rendimento a scadenza parte fissa = (100/62,34)^(365gg/10078gg)-1 = 0,0173 = 1,73% lordo annuo
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Questo significa che da qui a scadenza il BTP€i ti riconosce l'1,73% lordo annuo + l'inflazione europea HICPxT + bollo titoli annuale mentre il BO65 si limita a garantirti l'inflazione italiana FOIxT + l'opzione di poter liquidare l'investimento alla pari in qualunque momento + l'opzione di poter accedere alla fase di rendita.
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Scusa @rrupoli non mi torna questo passaggio..
Supponendo che oggi pago il BTP 62.34, a scadenza ( si parla della parte fissa, quindi supponenco che il CI rimanga uguale per tutto il periodo ) non mi verra' rimborsato 100*1.17903 ossia 117.903 ?
Quindi il rendimento lordo annuo dovrebbe essere cosi' calcolato

(117.903/62.34)^(365gg/10078gg)-1 = 0.023348332 = 2.33% lordo annuo
 
Ultima modifica:
Scusa @rrupoli non mi torna questo passaggio..
Supponendo che oggi pago il BTP 62.34, a scadenza ( si parla della parte fissa, quindi supponenco che il CI rimanga uguale per tutto il periodo ) non mi verra' rimborsato 100*1.17903 ossia 117.903 ?
Quindi il rendimento lordo annuo dovrebbe essere cosi' calcolato

(117.903/62.34)^(365gg/10078gg)-1 = 0.023348332 = 2.33% lordo annuo

Considera la parte fissa del rendimento composta da due componenti: la cedola semestrale (che abbiamo volutamente trascurato per poter usare una formula semplificata) e lo sconto rispetto il prezzo alla pari (100).
La componente inflattiva (rappresentata dal Coefficiente di Indicizzazione) costituisce invece la parte variabile del rendimento (che per ipotesi abbiamo azzerato fino a scadenza).

Il calcolo di rendimento della parte fissa non considera quindi la componente inflattiva ma se preferisci puoi includerla per farti un'idea del rendimento totale annuo lordo ottenibile (anche con ipotesi inflattive a piacere ovvero alzando il CI a scadenza...).

Una delle peculiarità del BTP€i consiste nel fatto che fino a quando il titolo non giunge a scadenza, la parte variabile del rendimento (compresa l'inflazione accumulata fino ad oggi), non può essere assunta certa ed in "cassaforte" perché in caso di deflazione è possibile che venga erosa parzialmente.
Questa peculiarità vale anche per il BO65: se per pura ipotesi di scuola si dovesse entrare in deflazione da recessione, l'indice FOIxT inizierebbe a regredire erodendo quel 16% di rendimento già incamerato solo sulla carta.
 
Ultima modifica:
Vi anticipo che è in arrivo il sostituto del Buono Obiettivo 65. Innanzitutto CDP ha ammesso che il BO65 è stato ritirato dal mercato in quanto era divenuto troppo oneroso per l'emittente e quindi non più sostenibile. Il nuovo buono con finalità previdenziale si chiamerà Buono Soluzione Futuro. Sarà sottoscrivibile dai 40 ai 54 anni. La fase di accumulo teminerà sempre a 65 anni e quella di rendita a 80 anni. La novità principale sarà l'indicizzazione ad una percentuale (detta tasso di partecipazione) dell'indice HICP (quindi la copertura dall'inflazione non sarà totale). I tassi di rendimento non sono ancora noti, ma ho visto una simulazione dove per un quarantenne si ipotizzava un rendimento minimo a 65 anni del 4.10% circa. Il collocamento dovrebbe essere imminente. Vi aggiorno appena ho altre notizie.
 
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