B.Carige: oltre 20 interessati a C.Ponti, ma al momento no offerte (fonti)
MILANO (MF-DJ)--Il forte interesse circolato nelle scorse settimane per rilevare Banca Cesare Ponti non ha portato al momento alla formalizzazione di alcuna offerta ufficiale. Secondo quanto ha infatti appreso MF DowJones da alcune fonti a conoscenza del dossier, le manifestazioni di interesse avanzate per la storica banca privata milanese controllata da B.Carige sarebbero in tutto oltre una ventina, presentate anche dall'estero. Tuttavia, al momento, nessuna si sarebbe tradotta in un'offerta ufficiale. Per sottoporre offerte non vincolanti ai due advisor incaricati della selezione, vale a dire Mediobanca e Equita, c'e' pero' tempo fino a meta' febbraio e moltidei soggetti che hanno mostrato interesse per l'asset raduneranno i rispettivi Cda nei prossimi giorni presumibilmente anche per prendere una decisione in un senso o nell'altro sulla partita. Come noto, B.Carige ha deciso di mettere in vendita la storica (le attivita' furono avviate nel 1871) banca milanese guidata da Andrea Ragaini per fare cassa, nell'ambito del piano sottoposto alla Bce in seguito alla bocciatura emersa in occasione dei recenti stress test. A Genova contano di chiudere la fase delle offerte vincolanti entro marzo per poi procedere alla stesura di una short list nel caso in cui il numero dei pretendenti dovesse mantenersi elevato. L'obiettivo resta comunque quello di chiudere definitivamente la partita entro aprile. Nelle scorse settimane,
tra i possibili pretendenti, erano circolati, tra gli altri, sia il nome di B.Finnat sia quello - in verita' un po' piu' defilato - di B.Profilo. Entrambe le banche sono ben comprate da giorni a Piazza Affari, dove oggi l'istituto di credito controllato dalla Sator di Matteo Arpe sale del 2,75% a 0,385 euro/azione (+13% nell'ultima settimana), mentre la banca capitolina che fa capo alla famiglia Nattino cresce dell'1,63% a 0,5285 euro/azione, portando in prossimita' del 15% l'apprezzamento nelle ultime cinque sedute. Per entrambe, anche i volumi sono in crescita rispetto agli ultimi mesi. In virtu' degli scostamenti piuttosto accentuati, secondo quanto viene riferito, anche la Consob avrebbe iniziato a monitorare con particolare attenzione l'andamento in Borsa dei titoli dei due istituti, pur senza richiedere informazioni di sorta ai diretti interessati poiche' non sarebbero state ravvisate anomalie. ofb
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