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Forse potresti usare un carrellino, tipo quelli che usano i corrieri. Lo compri per l'occasione, ma ti servirà anche in futuro.
Se poi vuoi smontarlo, non posso aiutarti
Ascensore? :truzzo:
Premettendo che non la conosco, ma per smontarla gli esagoni gialli mi intrigano molto... A vederla sembra che abbia la stessa concezione degli elementi del termosifone. Cosa c'è dalla parte opposta degli esagoni, sul lato opposto?
Niente ascensore... Il dado zincato giallo è filettato sulla ghisa, nella parte opposta un foro che all'interno porta un tubo di acciaio che arriva appunto fino all' esagono giallo (Manicotto zincato)... Abbiamo optato per un bel tondino passante che useremo come asta portante per gli spostamenti, poi per le scale ho già trovato delle assi di legno dove fare scivolare il pezzo di ghisa, il pezzo in 2 lo solleviamo, ma è talmente peso che dopo pochi cm dobbiamo appoggiarlo a terra... Il più sarà metterlo sul furgone per arrivare in discarica, in settimana facciamo, spero senza farci male...
Ho fatto una pedanina su misura di legno, la useremo come scivolo, domani posto le foto, ci sarà da sudare freddoCercate altre due persone, in due per le scale, non sia mai vi scappa la presa, quel mammozzone vi ammazza.
Fatto tutto, portato in cortile, passano quelli di Aprica per il ritiro.
L' abbiamo fatto scivolare in sicurezza, senza rompere nulla, a parte un po' di dolore alla schiena, ma quello è cronico
Quelli di Aprica, hanno da venì con un muletto, altrimenti come se lo caricano sul mezzo?
La caldaia a condensazione va fatta lavorare a basse temperature, cioè si deve impostare una temperatura di mandata il più bassa possibile, compatibilmente con l'impianto che si ha. Se c'è riscaldamento a pavimento può essere impostata a valori bassissimi, anche intorno ai 30 gradi. Se c'è impianto con termosifoni tradizionali va impostata più alta; io ad esempio tenendola intorno ai 40-45 gradi ho comfort per tutto l'inverno. Poi se capita la settimana di gennaio a -10 fissi la alzo manualmente un po'.
Occorre però impostare una temperatura in casa il più possibile fissa senza variazioni orarie, ad esempio 19 o 20 gradi sempre giorno e notte, eventualmente usando le valvole termostatiche per differenziare la temperatura tra gli ambienti. Non bisogna, ad esempio, impostare 17 la notte, 21 al mattino, 19 al pomeriggio ecc., altrimenti è necessario aumentare di brutto la temperatura di mandata, e il risparmio va a farsi friggere.
Domanda sulla NON condensazione: ho i termosifoni in ghisa e la mandata intorno ai 60/70 gradi come una caldaia tradizionale. Se la caldaia non condensa, perchè sgocciola?
E quindi anche per quanto riguarda i fumi, saranno a temperatura alta come una caldaia tradizionale, o saranno a temperatura bassa come una caldaia a condensazione?
Quoto la spiegazione del concetto della condensazione. Abito in una abitazione fine anni 70, classe G, radiatori originali in alluminio, alcuni recenti acciaio, tutti dimensionati a braccio dall'idraulico, da alcuni anni ho installato valvole termostatiche ed ho una vecchia caldaia a camera stagna. Da alcuni anni lavoro con una mandata di 40° che aumento fino a 50° quando la temperatura si abbassa, il riscaldamento è attivo dalle 16 alle 20 ore a seconda della temperatura esterna. Il risultato è un maggiore confort in quanto tendo a dare all'abitazione la quantità di calore che disperde. Questo mi costa che devo smanettare sul termostato ed adattare la temperatura di mandata alla temperatura esterna, ma in compenso il confort è maggiore rispetto al vecchio on-off. Per i consumi non ho mai fatto confronti diretti, ma a spanne le bollette mi sembrano un minimo inferiori. Ovviamente la soluzione sarebbe un bel cappotto, serramenti performanti, Vmc e dopo con un nulla ti riscaldi.Infatti la questione centrale è proprio quella: deve esserci un impianto che sia funzionale a riscaldare l'ambiente anche con temperatura di mandata bassa.
Sopra i 56° non si crea condensa, quindi la superspeciale caldaia a condensazione funziona esattamente come una caldaia tradizionale.
Se hai i termosifoni in ghisa e mandi l'acqua a 50 °...auguri per l'inverno. Non dico che è come averli spenti ma poco ci cambia. Senza abbondante sovradimensionamento dei termosifoni, ma con un dimensionamento a regola d'arte predisposto precedentemente per caldaia tradizionale, in pieno inverno, raggiungere i 18° al nord è una chimera.
Quindi o si cambiano i termosifoni(optando per materiali con minore inerzia termica), o si sovradimendionano gli stessi, altrimenti la caldaia gira 24 ore al giorno e stai comunque al freddo. Non credo che sia molto consolante la consapevolezza di aver sfruttato la condensa mentre batti i denti dal freddo.
Se hai la ghisa tieni la caldaia tradizionale, perché anche la caldaia a condensazione dovrà funzionare da tradizionale...senza condensare un bel nulla.
Domanda sulla NON condensazione: ho i termosifoni in ghisa e la mandata intorno ai 60/70 gradi come una caldaia tradizionale. Se la caldaia non condensa, perchè sgocciola?
perchè per la condensazione non conta direttamente la mandata, ma il ritorno...con una mandata di 65 gradi e un delta di 10 gradi (che è tipico del tuo sistema di distribuzione) , il ritorno è a 55 gradi e c'è un inizio di condensazione...insomma , sicuramente il tuo ritorno è sotto i 56 gradi
E quindi anche per quanto riguarda i fumi, saranno a temperatura alta come una caldaia tradizionale, o saranno a temperatura bassa come una caldaia a condensazione?