JenaPlissken
speculator vulgaris
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Salve a tutti,
tratto dal materiale didattico del corso di "Prospettive Macroeconomiche Globali" dell'università LUISS di Roma.
(Prospettive Macroeconomiche Globali (2010-2011) - Gianfranco Di Vaio - LUISS Guido Carli)
http://docenti.luiss.it/divaio/files/2010/09/reviglio.pdf
per chi non avesse voglia di leggere tutto riporto solo l'ultima frase.. piuttosto eclatante se si considera che questo è quello che si insegna alla futura classe dirigente nazionale ed internazionale:
Come fare? Abbiamo bisogno che la politica torni a guidare le sorti dell'Europa. I Trattati, dall'Atto Unico fìno a Lisbona, hanno creato un'architettura istituzionale dove dominano su tutti la Commissione e la Banca centrale europea, entrambe istituzioni tecnocratiche
senza legittimazione politica. Per poter far sì che l'Europa sia in grado di intercettare il risparmio dal resto del mondo è necessario che il nuovo debito europeo sia rappresentato da una istituzione politica. Andare oltre Lisbona significa, in sostanza, chiedere al Parlamento europeo, che ne ha il potere, di chiedere a sua volta alla Commissione di disegnare un percorso per costruire un' Europa federalista capace di scegliere con una sola testa, democraticamente eletta. Un percorso, ci rendiamo conto, non facile, anzi quasi una missione impossibile. Tuttavia, se l'attuale crisi dovesse manifestarsi con una entità superiore alla nostra immaginazione, allora forse si creerebbero le condizioni perché questa necessaria rivoluzione democratica in Europa si realizzi. E le generazioni future, i nostri figli e i nostri nipoti. un domani lontano, ce ne sarebbero senz'altro grati.
...
oddio, non avevamo certo bisogno di un capoccione della Luiss