Cambiamenti 3

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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sera a tutti.. domanda della sera ... ma in paesi come tunisia algeria libia etc etc se vanno via i "vecchi" governanti chi prenderà il loro posto .. gente simpatizzante di zio osama o gente filo occidentale ? anche perchè è un dettaglio di non poco conto ... ad es una libia che è piena di soldi partecipazioni azionarie di tutti i tipi petrolio etc etc ... se al comando va qualche persona che non ama partiolarmente l'occidente cosa succede ?:mmmm:

La situazione è, ovviamente, a scenario aperto con opzioni strategiche già pronte...

o in pochi mesi si democratizza tutto il NAFMO e oltre (perché... aspettatevi di veder presto altri focolai infiammarsi...) verso il centro est dei confini europei, sino alle porte indocinorusse...

o il potere sarà preso dalle dittature islamiche o pseudo-tali e, in tal caso, sarà già pronta l'opzione guerra globale...

:rolleyes:

ormai lo "spirito dello specchio" è in preda alla pazzia...

:rolleyes:
 
La situazione è, ovviamente, a scenario aperto con opzioni strategiche già pronte...

o in pochi mesi si democratizza tutto il NAFMO e oltre (perché... aspettatevi di veder presto altri focolai infiammarsi...) verso il centro est dei confini europei, sino alle porte indocinorusse...

o il potere sarà preso dalle dittature islamiche o pseudo-tali e, in tal caso, sarà già pronta l'opzione guerra globale...

:rolleyes:

ormai lo "spirito dello specchio" è in preda alla pazzia...

:rolleyes:

giorno signori e signore... la cosa veramente grottesca è che tutto sto caos è partito da un premio nobel per la pace invertebrato come obama, che non è stato capace di spezzare le reni a un sistema finanziario marcio fino all'osso.... illuso chi pensa che se si propaga qs protesta, non tocchi l'occidente...e poi voglio vedere dove si nasconderanno sti buffoni e pezzi di ...
 
Benvenuti nel caos del nuovo ordine mondiale :D il mio Avatar anticipava :p
 
Oggi prove tecniche di trasmissione in Borsa... una esercitazione in vista di eventi futuri.

Secondo un'accreditata interpretazione delle profezie di Nostradamus, scritta in tempi non sospetti da un sedicente Dr. Alexander Centurio, dietro i nazionalismi e le insurrezioni arabe ci sarebbero i cinesi, pronti a spedire i nordafricani in avanscoperta, alla conquista dell'Europa!

Nostradamus: le profezie - Google Libri
 
Oggi prove tecniche di trasmissione in Borsa... una esercitazione in vista di eventi futuri.

Secondo un'accreditata interpretazione delle profezie di Nostradamus, scritta in tempi non sospetti da un sedicente Dr. Alexander Centurio, dietro i nazionalismi e le insurrezioni arabe ci sarebbero i cinesi, pronti a spedire i nordafricani in avanscoperta, alla conquista dell'Europa!

Nostradamus: le profezie - Google Libri

Nostradamus - centuria X

Disfatta e fuoco nel cielo di Cirenaica,
Verso la mezzanotte il colonnello dell’armata,
Si salverà svanendo improvvisamente,
Sette lustri di peste nel giardino dei bovi
 
Nostradamus - centuria X

Disfatta e fuoco nel cielo di Cirenaica,
Verso la mezzanotte il colonnello dell’armata,
Si salverà svanendo improvvisamente,
Sette lustri di peste nel giardino dei bovi

Non esiste sta centuria... ;)
Leggiti invece le pagine sull'impero arabo di questo Dr. Centurio. Le avrà scritte 50 anni fà se non di più... sembra che riflettino abbastanza fedelmente quello che stà succedendo in questo periodo storico. Abbastanza sconcertanto il prosieguo.

Sembra che per risollevarci dovremo aspettare il 2025 e l'intervento di Enrico il Felice... :D

Visto che è un mondo triste non mi sorprenderebbe che un essere felice finalmente riuscirebbe a risollevarlo ;)
 
Ultima modifica:
giorno signori e signore... la cosa veramente grottesca è che tutto sto caos è partito da un premio nobel per la pace invertebrato come obama, che non è stato capace di spezzare le reni a un sistema finanziario marcio fino all'osso.... illuso chi pensa che se si propaga qs protesta, non tocchi l'occidente...e poi voglio vedere dove si nasconderanno sti buffoni e pezzi di ...

Beh...

la "protesta" l'hanno fomentata proprio per farla propagare in occidente...

sembra una strana coincidenza (o forse no?!) che i PIIGS siano la parte nord di un anello...

terre da indebolire per non avere la forza al tempo dovuto di reagire alle invasioni...

Ora... il cerchio di fuoco si stringe intorno all'Europa...

:rolleyes:
 
Senza pudore e con orgoglio:

David Cameron: Britain has contributed to Middle East instability by backing autocratic regimes - Telegraph

Nel bel mezzo della catastrofe finanziaria.....si pensa anche al prossimo con carità cristiana e massonica.

Skepsi...

siamo proprio certi (tutti noi) che la causa di ciò sia la massoneria (non dico singoli massoni) o la chiesa cattolica?!

magari potrebbero essere altri, col tempo infiltratisi (ma non per questo maggioritari) in tali organizzazioni...

o, semplicemente, lo spirito di Mordor o dell'Anticristo (ad ognuno il suo) sta davvero guidando "inconsapevolmente" gli uomini al potere e non...

o, ancora, la cosa è molto più articolata e complessa..

:rolleyes:
 
Ma tu pensa sti id----, una fatica immensa per creare la torre e poi sarà distrutta :D

Credo che debbano avere un "libro" alternativo, con un finale alternativo...

altrimenti chi glielo farebbe fare...

certo, mai avrei pensato di dover vivere "esattamente" certi tempi...

anzi... a volte mi sorge il sospetto che "tutte" le "profezie" siano state in realtà scritte apposta negli ultimi 50 anni...

se mi capiterà di poterlo fare, comprerò qualche Bibbia vecchia, precedente al 1850, per verificare se l'Apocalisse di Giovanni era allora così com'è ora...

ormai sono diventato diffidente a 360 gradi...

:rolleyes:
 
Credo che debbano avere un "libro" alternativo, con un finale alternativo...

altrimenti chi glielo farebbe fare...

certo, mai avrei pensato di dover vivere "esattamente" certi tempi...

anzi... a volte mi sorge il sospetto che "tutte" le "profezie" siano state in realtà scritte apposta negli ultimi 50 anni...

se mi capiterà di poterlo fare, comprerò qualche Bibbia vecchia, precedente al 1850, per verificare se l'Apocalisse di Giovanni era allora così com'è ora...

ormai sono diventato diffidente a 360 gradi...

:rolleyes:

Sto mettendo via un pò di carta per comprarmi questo nuovo suv che entrerà in produzione più avanti :D:p
 

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Gheddafi non molla anzi rafforza l’esercito, limita le comunicazioni, chiude al giornalismo internazionale e al momento fa più vittime di tutti i suoi omologhi.

I valori delle fibre, cereali, riso ed oleosi crollano dopo una lunga corsa. Restano ancora le bevande. Caffè, cacao, zucchero.

Se si dovessero avere difficoltà più dure di quanto si pensava con la Libia, gli strateghi del cartello si ritirano per decidere come muoversi nuovamente.

Forse il paradigma “il profitto oltre la vita” non funziona così liscio come lo si vorrebbe. Ha avuto diverse battute di arresto nel tempo fino la sua ultima edizione, quella odierna.

Chi sosterrà ora le nazioni rivoltose?

America ed Europa hanno reso i loro tessuti sociali a brandelli da qualsiasi punto di vista li si voglia esaminare. Vediamo ancora di cosa sono capaci.

Il 25 ci saranno le elezioni irlandesi e bisogna vedere se fregarsi le mani o se passare all’azione punitiva. Oppure se l’Europa Unita lì troverà la sua tomba.
 
FINANZA/ 2. Altro che Libia, l’Irlanda torna a minacciare l’Ue
Mauro Bottarelli mercoledì 23 febbraio 2011

La Libia brucia e c’è poco da cercare strane ragioni occulte per spiegare quanto sta accadendo: gli Stati Uniti, in bancarotta tutt’altro che formale, hanno bisogno di un pretesto per attaccare l’Iran (la guerra è la miglior panacea per ogni depressione economica), quindi serve un nuovo assetto mediorientale che spazzi via gli elementi stabilizzanti (Mubarak e Gheddafi) e porti all’egemonia di Teheran sull’area. Tutto qui.

Ovviamente, nel breve periodo le Borse crollano e petrolio e gas diventano variabili in grado di mandare a gambe all’aria i mercati: se i “rivoltosi” libici prenderanno possesso dei pozzi, saranno loro a dare le carte e ci sarà ben poco da ridere. E in questo contesto globale, di cosa hanno parlato al G20 di Parigi? Di lotta alla speculazione! Come un padre di famiglia che mentre la casa brucia, si affanna nel cercare il contratto di abbonamento a Sky! E come erano tronfi, orgogliosi di aver puntato l’indice accusatorio contro gli speculatori brutti e cattivi che affamano la gente - ecco il nesso con l’incendio mediorientale - volgendo le loro attenzioni verso le commodities, alimentari e non.

Idiozie, pure e semplici. E permetterete che io vi spieghi il perché prendendo a prestito il lucido e illuminante pragmatismo di Antonio Martino, politico finissimo, economista da Nobel e per questo finito nel dimenticatoio della politica italiana. Partiamo da un dato di fatto inconfutabile: l’unico modo in cui si possa guadagnare a questo mondo consiste nel comprare a poco e vendere a molto, questo penso riesca a capirlo anche Nicolas Sarkozy. Chi acquista una determinata merce o un titolo azionario a prezzo basso e lo rivende a molto guadagna, chi effettua l’operazione opposta, comprando a molto e vendendo a poco, perde.



Ora, ci spiega Martino, «se l’insieme degli speculatori compra quando una merce è abbondante e il suo prezzo è basso, somma la propria domanda alla domanda di mercato e contribuisce a rendere meno basso il prezzo del prodotto in questione, che sarà più alto di quanto sarebbe in assenza di speculazione. D’altro canto, se gli speculatori vendono quando una merce è scarsa e il suo prezzo alto, sommano la propria offerta a quella di mercato e rendono meno scarsa la merce e più basso il suo prezzo. L’effetto netto della speculazione è quindi stabilizzante: rende meno bassi i prezzi bassi e meno alti quelli alti. Vista dal punto di vista della quantità, la speculazione rende meno abbondante una merce quando ce n’è “troppa” e meno scarsa quando ce n’è “troppo poca”».

E qui, a occhio e croce, Nicolas Sarkozy già starebbe brancolando nel buio con gli occhi rivolti al cielo. Insomma, la speculazione non solo stabilizza i prezzi che hanno fluttuazioni meno marcate di quanto avrebbero altrimenti, ma tende anche a distribuire e rendere più uniforme la disponibilità della merce nel tempo. Attacca Martino: «Se le cose stanno così, non si vede perché il fenomeno debba meritare la riprovazione generale. Ovviamente nulla garantisce a priori che gli speculatori guadagnino dalla loro attività e se, per incompetenza o carenza di informazione, effettuano scelte sbagliate, non solo ci rimettono loro, ma determinano anche conseguenze negative per la collettività. Infatti, se comprano quando c’è penuria di un certo prodotto, lo rendono ancora più scarso e determinano un ulteriore aumento del suo prezzo e, se vendono quando è abbondante, riducono ulteriormente il già basso prezzo. In questo caso, la speculazione è destabilizzante e gli speculatori nel loro insieme subiscono perdite.

Com’è ovvio, tuttavia, ciò non accade intenzionalmente - guadagnare è interesse di chi specula - ed è quindi da ritenersi eccezionale la speculazione destabilizzante. Questa lunga e spero semplice premessa serve per mostrare come sia insensata l’idea diffusa secondo cui l’alto prezzo del petrolio sia dovuto alla speculazione - “ci sono più contratti che barili” ha sentenziato con grande sicumera il nostro impareggiabile ministro dell’Economia - perché, a meno di sostenere che gli speculatori siano autolesionisti, non si vede perché dovrebbero acquistare quando il prezzo è alto (in attesa di poter vendere quando sarà più basso?)». Cosa succede allora?



Semplice. Quello che accade è che gli speculatori prevedono prezzi più alti degli attuali e quindi comprano adesso per vendere allora, così facendo consentono al prezzo di anticipare adesso una parte dell’aumento che è destinato ad avere in futuro. «Questo - conclude Martino ospitato dall’Istituto Bruno Leoni - incentiva un uso meno esteso del petrolio, l’adozione di tecniche volte a risparmiarlo e la ricerca di nuovi approvvigionamenti, tutte attività che lo renderanno meno scarso e meno caro in futuro. Ancora una volta siamo in presenza di un’attività socialmente benefica: gli speculatori, arricchendosi, fanno anche il nostro interesse».



Chiaro, adesso? Quindi, le baggianate che sentirete a iosa in questi giorni di greggio ai massimi da due anni e mezzo, argento sugli scudi (cartina di tornasole dell’inflazione reale negli Usa), rame ormai ambito come il platino, vanno trattate come tali. Non sanno cosa dire e allora si affidano al populismo da keynesiani di ritorno: leggessero Von Hayek o Von Mises, forse, eviterebbero queste patetiche crociate salvamondo degne di Beppe Grillo.

Chissà come mai, poi, questi Robin Hood omettono di dire al mondo - e, quindi, di comportarsi di conseguenza attraverso atti concreti - che le maggiori posizioni futures sulle commodities sono detenute da banche, le stesse inondate di soldi statali per essere salvate a spese dei contribuenti (come dico da mesi, l’Ue non sta salvando Grecia e Irlanda, ma le banche tedesche, inglesi e francesi esposte in quei paesi) oppure da paesi come la Cina, vero e proprio motore dell’aumento record del rame visto l’incetta fatta sul mercato (insieme a JP Morgan Chase). Pensiamo al nickel, poi, controllato sia a livello di futures che di riserve fisiche da quattro player al mondo: dove sarebbero questi speculatori assetati di sangue e commodities, questi famigerati hedge funds che macinano denaro alla faccia dei bambini africani con il pancione e gli occhi tristi? Solo nel populismo da quattro soldi del G20, simposio di politici intenti a tutelare gli interessi di banche istituzionali che operano sul mercato come merchant bank. Il quale, però, si è ben guardato dall’affrontare un problema non da poco come l’inflazione montante, ad esempio.

Certo, discutere di speculazione garantisce i titoli sui giornali, parlare di deflazione suscita sbadigli e al massimo un boxino di venti righe. In compenso, lo scorso weekend ci ha regalato una notizia davvero interessante. Negli ultimi due giorni della scorsa settimana, infatti, abbiamo assistito a un massiccio utilizzo del Prestito Marginale presso la Bce (Marginal Lending Facility), ovvero il salvagente di ultima istanza per il sistema bancario europeo. Una linea di credito overnight (della durata di un giorno) illimitata, ma costosa: la Bce si fa pagare un tasso annuale dell’1,75% a fronte di tassi Eonia (tassi overnight interbancari) intorno allo 0,6-0,7%.

Cosa significa tutto questo? Gli analisti si sono subito divisi in due vulgate: per qualcuno, si sarebbe trattato di un’enorme speculazione finanziaria a brevissimo termine da parte delle banche europee contro il dollaro, in attesa di un innalzamento a breve dei tassi ufficiali di interesse in Eurolandia, ipotesi resa credibile dai 100mila contratti futures eurodollaro marzo 90 venduti nella sola mattinata di venerdì, un livello quasi record. Insomma, le banche europee stavano investendo quanta più liquidità possibile in euro (anche chiedendo riserve straordinarie alla Bce) pur di indebitarsi in dollari, dato che avrebbe spinto al rialzo sia Wall Street che il tasso interbancario EONIA. La seconda vulgata, invece, legava quel picco a un eventuale collasso bancario il cui rischio era tale da costringere alcune banche a finanziarsi con la costosa Bce.

Insomma, un bel giallo risolto però sabato pomeriggio dal solito Financial Times: le due banche colpevoli di quell’innalzamento hanno un nome, Anglo Irish Bank e Irish Nationwide Building Society, due istituti irlandesi falliti e nazionalizzati. E perché? Le due banche si sarebbero rivolte alla costosa linea di credito della Bce per avere la flessibilità di vendere in fretta gli assets che hanno messo in garanzia per ottenere il prestito, cioè si sarebbe trattato di una specie di prestito ponte a fronte di un forte azione di ristrutturazione delle due banche. Credibile?



L’ho chiesto a un banchiere popolare di mia totale fiducia e questa è il testo originale della sua risposta: «Caro Bottarelli, nessuno sa niente. Non si è trattato di un errore di tesoreria di un giorno. È possibile solo fare ipotesi. Certo è che per accedere all’MLF occorre avere asset stanziabili e quindi l’ipotesi di prestito ponte è attendibile. Vedremo...».

Già, vedremo. E ci vorrà poco, visto che venerdì in Irlanda si terranno elezioni anticipate e il leader del Fine Gael, nazionalisti di centrosinistra ritenuti i possibili vincitori, ha già reso nota l’intenzione di rinegoziare i termini del prestito di Ue e Fmi (l’Irlanda paga il 5,8% di interessi sul prestito contro il 5% della Grecia) e dar vita a pesanti tagli dei rendimenti per i detentori di debito senior delle banche.

Insomma, gli irlandesi hanno intenzione di far pagare a tutti il prezzo del salvataggio delle banche estere esposte: vogliamo dargli torto? In compenso, al G20 si parla di speculazione... Poveri noi.
 
Credo che debbano avere un "libro" alternativo, con un finale alternativo...

altrimenti chi glielo farebbe fare...

certo, mai avrei pensato di dover vivere "esattamente" certi tempi...

anzi... a volte mi sorge il sospetto che "tutte" le "profezie" siano state in realtà scritte apposta negli ultimi 50 anni...

se mi capiterà di poterlo fare, comprerò qualche Bibbia vecchia, precedente al 1850, per verificare se l'Apocalisse di Giovanni era allora così com'è ora...

ormai sono diventato diffidente a 360 gradi...

:rolleyes:

Ormai ne parlano apertamente anche in tv come nella rivelazione, tanto siamo arrivati alle ultime fasi, il grosso lo hanno già fatto, manca solo la scusa per mettere l'ultima pietra :D

Mistero - Mistero new world order - Video Mediaset
 
sinceramente quando ieri sera ho visto che ne parlavano a "Mistero" per un attimo ho vacillato.. visto lo spessore degli altri servizi...
 
Per Banderas,
sembrerebbe che ci sia un certo grado di attrito fra la politica monetaria della BCE e la politica monetaria e sanzionatoria che intende mettere in piedi il FSMF, parto abominevole della politica UE, organo ma eletto dalla cittadinanza. La radicalizzazione dei criteri della stabilità finanziaria messi a punto, anche a distanza di tempo (dovrebbero rientrare tutti i membri), portano dritto dritto ad un autoritarismo pari a quello conosciuto durante la seconda guerra mondiale.

Altro che democrazie ed elezioni libere, altro che diritti umani e solidarietà.
 
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