Scusa non ho seguito tutta la vicenda per cui non sono informato, ma non si trattando lo scorporo della rete?
edit. Prima di fare domande a caso provo a leggere qualcosa sulla vicenda.
UN FARAONE PER TELECOM ITALIA?
– A PIAZZA AFFARI SENTONO PROFUMO DI SAWIRIS, GIÀ PROPRIETARIO DI WIND, E I TITOLI SCHIZZANO (+6%)
- SECONDO QUANTO RIPORTA IL WALL STREET JOURNAL, SAWIRIS HA PROPOSTO A BERNABE’ UN INVESTIMENTO FINO A 5 MILIARDI, PER IL 30% DEL CAPITALE DEL GRUPPO
– L’OFFERTA E' STATA PRESENTATA UFFICIALMENTE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE LA SCORSA SETTIMANA…
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Radiocor - Sprint di Telecom Italia a Piazza Affari, dove i titoli del gruppo guidano i rialzi sul Ftse Mib con un guadagno del 4,34% a 0,721 euro. Intensi gli scambi, gia' pari a 44,9 milioni di pezzi passati di mano quando la media per un'intera seduta dell'ultimo mese e' di 60,4 milioni. I titoli, premiati venerdi' dopo la pubblicazione della trimestrale e la conferma dei target 2012, sono ora spinti dall'ipotesi di un ingresso del magnate egiziano Naguib Sawiris, gia' proprietario di Wind, nel capitale della societa'.
Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, che approfondisce una notizia pubblicata dal Corriere della Sera nel fine settimana, Sawiris ha proposto ai vertici di Telecom Italia un investimento fino a 5 miliardi. L'offerta, scrive il Wsj, potrebbe portare Sawiris a detenere fino al 30% del capitale del gruppo di tlc ed e' stata presentata ufficialmente al consiglio di amministrazione la scorsa settimana.
Un'operazione di questo tipo, nota comunque il quotidiano, potrebbe incontrare degli ostacoli, soprattutto dal punto di vista regolatorio, tanto piu' che Sawiris potrebbe lanciare una offerta di acquisto su tutto il capitale di Telecom.
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TELECOM:CDA HA PRESO ATTO OFFERTA SAWIRS PER AZIONI NUOVA EMISSIONE
Radiocor - Con riferimento alle indiscrezioni in merito alla manifestazione di interesse a investire in Telecom Italia da parte del signor Naguib Sawiris, su richiesta di Consob, la societa' precisa che 'nei giorni scorsi la societa' ha ricevuto una comunicazione da parte del signor Naguib Sawiris nella quale viene rappresentato l'interesse all' investimento nel capitale di Telecom Italia mediante sottoscrizione di azioni di nuova emissione'.
'L'iniziativa - prosegue la nota - viene descritta come volta a dotare la societa' di risorse da destinare a progetti di crescita. Del documento e' stata data lettura nella riunione dell'8 novembre scorso del consiglio di amministrazione che si e' limitato a prenderne atto, riservandosi ogni opportuna valutazione a valle delle necessarie verifiche a cura del management della societa''. Indiscrezioni di stampa hanno indicato in 5 miliardi l'investimento possibile di Sawiris in Telecom. In Borsa il titolo accelera del 6%
TELECOM ITALIA ON SALE! BERNABÈ VORREBBE CAPIRE UNA VOLTA PER TUTTE SE ALLE SUE SPALLE SI È STRETTA UN’INTESA TRA QUEI DUE MARPIONI CHE SI CHIAMANO SAWIRIS E CESAR ALIERTA, IL 67ENNE MANAGER SPAGNOLO CHE DAL 2000 GUIDA TELEFONICA -
TELECOM ITALIA ON SALE!
Franchino Bernabè è piuttosto impaziente.
Giovedì scorso ha presentato al board di Telecom i conti dei primi nove mesi che dimostrano la buona tenuta dell'azienda nonostante il mercato in Italia sia quasi saturo per la concorrenza sempre più frenetica delle altre società di telecomunicazioni.
I risultati comunque registrano un utile netto di 1,9 miliardi di euro, ma quello che più conta è il calo dell'indebitamento, il macigno da oltre 30 miliardi che è diminuito di 929 milioni. Durante la conference call con gli analisti, l'altro uomo forte di Telecom, Marco Patuano, ha preannunciato per il 2013 un piano di tagli "aggressivi" che dovrebbero abbattersi soprattutto sul personale, una voce che incide per un terzo sui bilanci della società.
I sindacati hanno subito reagito ricordando che in dieci anni Telecom è passata da 120mila dipendenti a 48mila e temono che la scure vada a colpire la forza lavoro in un anno drammatico per l'occupazione.
Da parte sua Franchino ha sicuramente messo sul tavolo dei consiglieri il dossier urgente dello scorporo della Rete che nelle sue intenzioni dovrebbe portare nelle casse qualcosa come 15 miliardi,ma la discussione non è stata approfondita perché il manager di Vipiteno ha preferito rinviare l'argomento a un consiglio di amministrazione che si terrà prima di Natale.
Questo vuol dire che nella trattativa con la Cassa Depositi e Prestiti per la cessione della Rete ci sono ancora dei problemi irrisolti sul valore dell'infrastruttura che secondo gli esperti del settore non vale tanto. Allo stesso modo sembra impantanata la vendita di Telecom Italia Media, proprietaria de "La7", che nei primi nove mesi dell'anno ha accumulato un debito di 224 milioni nettamente superiore a quello del periodo precedente.
La vera sorpresa è arrivata verso la fine della riunione quando i consiglieri hanno saputo per la prima volta che il magnate egiziano Sawiris avrebbe intenzione di mettere una montagna di milioni per entrare dentro Telecom rilevando una partecipazione di notevoli dimensioni. Da quel momento si sono scatenate le illazioni e qualcuno ha scritto addirittura che l'uomo d'affari egiziano, che a giugno 2010 ha fuso Wind con i russi di Wimpelcom), sarebbe pronto a mettere sul tavolo un'offerta di 4, 5 miliardi per rilevare la quota nelle mani degli spagnoli di Telefonica.
La Borsa sembra credere a questa ipotesi e anche oggi con un'apertura in rialzo del 4% si aggrappa a voci sulle quali peraltro Bernabè e Telecom finora non hanno fatto smentite. Anche il "Wall Street Journal" di oggi avvalla le intenzioni di Sawiris con dichiarazioni raccolte alla Bocconi di Milano dove Francesco Sacco, un professore esperto di strategie aziendali, dichiara che "Telecom Italia è attualmente sottovalutata quindi potrebbe essere un buon investimento per Sawiris".
Secondo il giornale americano questo sarebbe un capitolo della marcia straniera in Europa nel mondo delle telecomunicazioni dove i cinesi hanno battuto i rivali nella privatizzazione della EDP Energias de Portugal e Carlos Slim (il messicano gonfio di miliardi) ha acquistato una grossa quota di una compagnia telefonica olandese e di Telekom Austria.
Franchino Bernabè sa benissimo che il pianeta della telefonia è in gran movimento, ma vorrebbe capire una volta per tutte se alle sue spalle si è stretta un'intesa tra quei due marpioni che si chiamano Sawiris e Cesar Alierta, il 67enne manager spagnolo che dal 2000 guida la Compagnia di Madrid. L'unica cosa certa è che Telefonica nei primi nove mesi di quest'anno ha svalutato la quota in Telecom Italia per circa 542 milioni, un bagno di sangue dopo i 505 di svalutazioni già effettuate nel 2011.
È chiaro che di questo passo gli spagnoli ,ormai leader in America Latina, non vedono l'ora di alleggerire la loro presenza dentro Telecom, e hanno definitivamente archiviato quel progetto di sinergie sulle quali negli ultimi anni è stata fatta una grancassa quando poi le due aziende, italiana e spagnola, si sono fronteggiate senza tanti complimenti sul mercato latino americano.
Ad aggiungere impazienza c'è poi la voce riportata domenica dal "Sole 24 Ore" secondo la quale il piccolo egiziano si sarebbe incontrato segretamente a Londra con il manager spagnolo desideroso di cedergli il 45% che Telefonica detiene in Telco. L'incontro sarebbe andato a vuoto perché Sawiris avrebbe messo sul piatto soltanto 1 miliardo di euro e Alierta ,che al suo ingresso in Italia aveva pagato 4,1 miliardi, ne avrebbe chiesti almeno altrettanti.
Secondo le ultime voci - riportate in questo caso dal "Corriere" - il 58enne Sawiris non avrebbe scartato l'ipotesi di rialzare la posta offrendo fino a 4-5 miliardi.
A questo punto è chiaro che per Bernabè, già alle prese con le grande dello scorporo e de "La7", è indispensabile un chiarimento anche a costo di volare a Madrid e di guardare negli occhi quel capo di Telefonica sul quale aveva riposto molte speranze.