CARIGE - Non crediamo nell'aucap fino a che non è nel sac - Vol VII "The End 2"

chi deterrà il pallino post aucap ?


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la Stampa: "Padoan: Carige ha tempo fino a Domenica, poi risoluzione"

MEF: pochi minuti fa: "Padoan non ha parlato di risoluzione"

quindi confermato

il lavacessi non sapeva di essere ascoltato

_________________________

Carige, Padoan non ha parlato di rischio risoluzione - fonti Mef 17/11/2017 08:59 - RSF

ROMA, 17 novembre (Reuters) - Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan non ha parlato di rischio di risoluzione per Carige (CRG.MI). Lo precisano stamani fonti del Mef.

Secondo il quotidiano La Stampa in edicola oggi, Padoan avrebbe dettoche c'è tempo fino a domenica per evitare la risoluzione e che il Paese non può permettersi un'altra crisi bancaria.

Ieri, a valle del Cda che avrebbe dovuto fissare i termini della ricapitalizzazione, la banca ha comunicato che non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio con le banche - Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays - che avevano stipulato un accordo di pre-garanzia.

Proseguono dunque serrate le trattative per trovare una soluzioneall'impasse che si è creata sull'aumento di capitale da 560 milioni, necessario per mettere in sicurezza l'istituto ligure. (news)
 
Ma nessuno ha capito che la Banca non esiste più comunque decidano? Avete presente gli esodi in atto ? Sono pesantissimi. Ed anche a consorzio fatto, chi dovrebbe mantenere o peggio aprire rapporti in un ammasso di problemi simile? Il vecchio ha azzerato Crg.
 
I commenti della stampa nazionale sono sempre indietro di almeno 24 ore lo sapete benissimo.
E 24 ore in questi frangenti sono una vita.
Piuttosto, verificate questa

"Carige, maratona per l'ok all'aumento. In campo Fonspa. Rumors"
 
Malacalza rischia di passare alla storia non solo per aver fatto fallire Carige ma l'intera Regione, la Liguria

Berneschi sarà rimpianto, nonostate i danni compiuti.

Complimenti al Mala ... fare peggio di Berneschi era risultato impensabile, direi impossibile
 
Malacalza rischia di passare alla storia non solo per aver fatto fallire Carige ma l'intera Regione, la Liguria

Berneschi sarà rimpianto, nonostate i danni compiuti.

Complimenti al Mala ... fare peggio di Berneschi era risultato impensabile, direi impossibile


...intanto l'autista della famiglia Malacarne continua a pompare qui dentro, a Banca fallita....
 
la Stampa: "Padoan: Carige ha tempo fino a Domenica, poi risoluzione"

MEF: pochi minuti fa: "Padoan non ha parlato di risoluzione"

quindi confermato

il lavacessi non sapeva di essere ascoltato

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Carige, Padoan non ha parlato di rischio risoluzione - fonti Mef 17/11/2017 08:59 - RSF

ROMA, 17 novembre (Reuters) - Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan non ha parlato di rischio di risoluzione per Carige (CRG.MI). Lo precisano stamani fonti del Mef.

Secondo il quotidiano La Stampa in edicola oggi, Padoan avrebbe dettoche c'è tempo fino a domenica per evitare la risoluzione e che il Paese non può permettersi un'altra crisi bancaria.

Ieri, a valle del Cda che avrebbe dovuto fissare i termini della ricapitalizzazione, la banca ha comunicato che non si sono pienamente realizzate le condizioni per la costituzione del consorzio con le banche - Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays - che avevano stipulato un accordo di pre-garanzia.

Proseguono dunque serrate le trattative per trovare una soluzioneall'impasse che si è creata sull'aumento di capitale da 560 milioni, necessario per mettere in sicurezza l'istituto ligure. (news)

Ma la fonte?? Credo che queste uscite dei giornali siano esageratamente sbagliate... Dovrebbero correggere immediatamente gli articoli i giornalisti ...il momento e' estremamente caldo per dire inesattezze....
 
Quindi ora arriva l'o.k. alla ricapitalizzazione (anche xchè il disastrato belpaese, non può permettersi un altro fallimento bancario, a così breve distanza dalle altre banche a pezzi), niente bail in (che a Genova chiamano belin), il "Mala" sale al 28%, riammissione del titolo con mega rialzo a 2 cifre (pompato anche dal prefato "Mala"), aumento di capitale ad un prezzo dignitoso, diciamo 0,15€ - 0,18€, e, tra un paio di anni, distribuzione "sine die" di dividendi. Altro che belin.
Al
 
I correntisti hanno paura. E hanno ragione. Il bail in si sta concretizzando. Spero che ci sia una svolta in questi tre giorni
Io sono correntista nessuna azione e nessuna obbligazione della banca...........secondo me se i correntisti si mantengono sotto i 100k in teoria non devono temere nulla........
Con le venete ad esempio i depositi nei cc non sono stati toccati neppure ai correntisti milionari.........
 
Credo che sia una battaglia di potere, il bail non centra!

Da qui a Lunedì trovano una soluzione. Probabilmente un altro consorzio.

Comunicati ulteriori non ci sono?
 
Quindi abbiamo:

Malacalza 28%
Altri soci Volpi e C. 11,75%
Fonspa 6% (30 milioni) si comprano pure 1,2 mld di sofferenze al 23% e piattaforma.
Fondo inglese 6% (30 milioni)

Totale 51,75%
 
Credo che sia una battaglia di potere, il bail non centra!

Da qui a Lunedì trovano una soluzione. Probabilmente un altro consorzio.

Comunicati ulteriori non ci sono?

Dai tempo al tempo. Qua non si tratta di opinioni e discorsi sui massimi sistemi. Si tratta di due possibili notizie, o "c'è il consorzio" o "non c'è il consorzio", con quello che ne consegue in entrambi i casi.

Il fatto di essere saliti alle prime pagine è cosa che mi ha inizialmente dato fastidio in quanto potete ben vedere che commentano a caso e senza capirci una mazza.
Però però, viceversa, si trovasse infine la quadra, la pubblicità negativa potrebbe trasformarsi in positiva.
Stiamo a vedere.
 
Carige, ecco perché Malacalza bisticcia con Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays sull’aumento di capitale
Maria Benvenuto SPREAD
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Carige, ecco perché Malacalza bisticcia con Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays sull’aumento di capitale
Il punto di Maria Benvenuto
Giornata al caldiopalma per Banca Carige quella del 16 novembre, che è partita con una notizia negativa per il risanamento dell’istituto di credito genovese e si è conclusa con una dura nota della famiglia Malacalza (nella foto, Vittorio Malacalza), prima azionista nota per gli scontri già avuti a suo tempo in Pirelli con Marco Tronchetti Provera. Già il giorno prima era atteso che si alzasse il sipario sul prezzo dell’aumento di capitale da 560 milioni, che nelle intenzioni della banca sarebbe dovuto partire la settimana prossima. E invece le cose sono andate diversamente.
PROBLEMI CON IL CONSORZIO
Tutto è cominciato prima dell’apertura delle Borse, quando in una nota la banca ligure ha fatto sapere che il consorzio di banche estere composto da Deutsche Bank, Credit Suisse e Barclays, che si era impegnato solo con una pre-garanzia, si è tirato indietro. I motivi non sono stati esplicitati ma nei giorni scorsi si sono riaffacciate pesanti tensioni sulle banche italiane, che continuano a fare il conto con il problema delle sofferenze. L’istituto ligure Carige ha allora affidato all’amministratore delegato Paolo Fiorentino il compito di verificare “l’esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento” e “per una eventuale proroga dei termini dell’operazione”. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il consiglio di amministrazione che si è riunito ieri mattina si sarebbe poi aggiornato in serata, nel tentativo di trovare una soluzione.
VIA DI USCITA
L’obiettivo, e quindi la via d’uscita da questa situazione decisamente complessa, potrebbe essere quello di fare cambiare idea alle banche del consorzio o anche quello di chiedere alla vigilanza della Bce una proroga sui tempi di realizzazione del risanamento. Francoforte aveva infatti imposto che il rafforzamento patrimoniale da 1 miliardo, di cui l’aumento da 560 milioni è solo una parte, fosse completato già entro la fine dell’anno. Certo, Carige potrebbe anche decidere di avviare la ricapitalizzazione nei tempi già programmati senza un consorzio di garanzia, ma i precedenti casi di Monte dei Paschi (circa un anno fa) e della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca (primavera del 2016) insegnano che il rischio sarebbe altissimo.
LE IPOTESI DEGLI ANALISTI
Gli analisti finanziari, fin dalla mattina, hanno prefigurato gli scenari possibili nel caso in cui davvero l’aumento di capitale non riuscisse a partire. “Alle attuali condizioni di mercato – scrive Banca Akros – non escludiamo che Banca Carige venga messa in risoluzione dalla Supervisione. Ne seguirebbe probabilmente una separazione di good e bad asset, con una ricapitalizzazione della banca ponte da parte dello Stato e un’aggregazione in un gruppo più ampio, mentre le esposizioni non performing verrebbero trasferite a un investitore specializzato per un recupero in futuro”. Quale potrebbe essere il gruppo più ampio dentro cui inserire Carige? In passato spesso era circolato il nome di Intesa Sanpaolo, ma c’è anche Unicredit e non bisogna tralasciare Unipol, il cui ad Cimbri aveva auspicato nei giorni scorsi un successo per il piano di Carige (cosa che però non equivale a un impegno a sottoscrivere azioni).
FIDUCIA DI MALACALZA
La sera del 16 novembre, a rendere ancora più movimentata una giornata che già lo era, è arrivata anche una dura nota della famiglia Malacalza, prima azionista di Carige con il 17,6%. La famiglia che vive a Genova anzitutto ha fatto sapere di avere presentato alle autorità la richiesta di essere autorizzata a salire al 28% dell’istituto ligure. L’istanza è stata presentata lo scorso 26 ottobre, ha spiegato una nota in cui la holding della famiglia Malacalza si è mostrata critica nei confronti delle banche del consorzio di garanzia, confermando nello stesso tempo “la propria attitudine di sostegno” all’istituto di credito in difficoltà. In particolare, Malacalza Investimenti ha spiegato che “intende confermare ancora la propria attitudine di sostegno, nell’interesse della banca, del territori e dell’azionariato tutto”, ma la disponibilità non può “tradursi in una impropria supplenza della funzione del consorzio di garanzia e non può prescindere dalle determinazioni dell’autorità di vigilanza in merito alle istanze che sono state a essa rivolte”. Ieri sera la società ha comunicato di avere raccolto adesioni all’aumento per l’11,75% del capitale “oltre a quanto comunicato dalla Malacalza investimenti”.
 
Quindi ora arriva l'o.k. alla ricapitalizzazione (anche xchè il disastrato belpaese, non può permettersi un altro fallimento bancario, a così breve distanza dalle altre banche a pezzi), niente bail in (che a Genova chiamano belin), il "Mala" sale al 28%, riammissione del titolo con mega rialzo a 2 cifre (pompato anche dal prefato "Mala"), aumento di capitale ad un prezzo dignitoso, diciamo 0,15€ - 0,18€, e, tra un paio di anni, distribuzione "sine die" di dividendi. Altro che belin.
Al

Ma ci credi davvero o sei sarcastico?
 
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