FINANCE AND POLITICSRicapitalizzazione, Carige fa il bisGenova - Sottoscritto per intero l’aumento di capitale da 850 milioni. Malacalza al 17%, la Fondazione di Genova partecipa con il suo 1,95%.GILDA FERRARI - GIUGNO 26, 2015
Genova - L’aumento di capitale sino a 850 milioni di Carige fa sold-out, va esaurito. La seconda mega-ricapitalizzazione dell’istituto ligure, dopo quella da 800 milioni l’estate scorsa, incassa una percentuale di adesione quasi totale - 99,83% - e supera, sia pure di uno zero virgola, il risultato ottenuto dal Monte dei Paschi di Siena, che all’aumento di capitale da 3 miliardi ha registrato un’adesione del 99,59%. Concludendosi con la sottoscrizione del 99,83% delle azioni in offerta, l’aumento di capitale della banca guidata da Cesare Castelbarco Albani e Piero Montani raggiunge un valore di 848,2 milioni: 33 milioni serviranno a pagare il costo dell’operazione sopportata dal consorzio di garanzia guidato da Mediobanca.
I diritti non esercitati, pari a 1,234 milioni di azioni, saranno offerti in Borsa dal 29 giugno al 3 luglio: potranno essere utilizzati per la sottoscrizione delle nuove azioni, al prezzo di 1,17 euro l’una, nel rapporto di 7 nuove azioni per ogni diritto
. A questo punto, secondo quanto ricostruito dal Secolo XIX, il cda della banca sembra orientato a pronunciarsi a favore del mantenimento nel gruppo della Cesare Ponti, un asset che piace all’azionista di maggioranza e che il mercato non valuta quanto gli amministratori ritengono. Tra pochi giorni è probabile che dalle comunicazioni Consob emergano novità importanti sul nuovo assetto azionario della banca dei liguri. Un dato è certo: molti piccoli risparmiatori, delusi ma soprattutto non liquidi, hanno deciso di vendere almeno parte dei diritti, sottoscrivendo quindi l’aumento per metà o per nulla. Dall’altra parte c’è chi con i diritti che si rendevano disponibili sul mercato ha potenziato la propria posizione. Tra questi, sicuramente la famiglia Malacalza e Volpi, due attori che però potrebbero aver viaggiato a una velocità minore del previsto.
Malacalza Investimenti si sarebbe portato dal 14,9% di partenza vicino al 17%, secondo fonti di Radiocor, mentre The Summer Trust di Gabriele Volpi viaggerebbe tra il 5,5% e il 6-7% (dal 5,01% che aveva) secondo l’agenzia e rumors in ambienti a lui vicini. Malacalza, in particolare, quando ha acquistato il 10,5% da Fondazione Carige si è detto pronto a salire al ridosso del 25%: per salire al 14,9% ha comprato dai francesi di Bpce, che nel frattempo hanno imboccato la strada della discesa (è sotto il 2%), e per il resto si è rivolto al mercato.
Fondazione Carige, ferma all’1,95%, secondo fonti qualificate ha deciso di sottoscrivere l’aumento per la quota intera, riservandosi di ridimensionarsi in un secondo momento, quando il titolo si sarà apprezzato: ieri ha chiuso in rialzo dello 0,99% a 1,737 euro (rispetto al prezzo rettificato pre-aumento di 1,724 euro l’incremento è dello 0,7%). Quelli che un tempo erano i pattisti si sono trasformati in un asse che vale poco più del 4% e che raccoglie le Fondazioni Cr Carrara e De Mari Savona e il mondo cooperativo. L’imprenditore della logistica Aldo Spinelli potrebbe essersi portato poco sotto il 2%.
Ma per capire se nell’azionariato della banca ligure sono entrati nuovi soci rilevanti e come si sono comportati in fase di adesione Generali Investments Sicav e Ubs (che detiene un 2,3% conto terzi) occorre aspettare i prossimi giorni.
Ricapitalizzazione, Carige fa il bis - The Medi Telegraph