Casino Guichard Perpetual EUR FR0010154385

Io non autorizzo nulla, vediamo se trovano sufficiente consenso.

Concordo e pertanto sottoscrivo. Tra le altre cose la banca non mi ha mandato nessuna comunicazione in merito... Potenzialmente gli potrei fare anche causa -se le cose si mettono male (Il mio voto sarebbe potuto essere determinante!)-.
La partita sarà anche diciamo politica: se qualche fondo "Pesante", un banca "Amica degli amici" o con cui ha rapporti "Importanti" o % dell'azionariato, un assicurazione di cui sono Partner ne ha tante in pancia (Fondi pensione ad esempio), sicuramente ci pensano due volte prima di muoversi a far danno. Sembra superficiale come ragionamento, ma giusto come esempio la società (a monte) in cui collaboro ha rapporti quasi esclusivi con una banca che deteniene (solo) qualche punto % nell suo azionariato... Talvolta in finanza bastano gli spiccioli per parlare (Alessandro Proto docet -che con qualche centinaio di euro faceva uscire articoli compiacenti su testate nazionali!-).
 
Quando una società decide di rinegoziare le condizioni del debito, lo fa su tutto quello esistente partendo dagli ultimi dati di esercio approvati (bilancio 2022) nel rispetto delle rispettive classi debitorie. Quindi debito privilegiato e chirografario (per quanto riguarda i prestiti bancari e i bond: senior secured, senior unsecured e subordinated). Non esiste che, allo stato attuale, sia escluso il debito in scadenza quest'anno piuttosto che nel 2024 o nel 2025, perchè si verrebbero a creare delle ingiuste discriminazioni fra creditori basate sulla tempistica e non sul grado di soddisfacimento. Il che porterebbe a cause, ricorsi, e anche al default giudiziale.
 
Infatti, non ho scritto che stanno già discutendo di ristrutturare i bonds Senior, bensì che stanno aspettando l'esito della votazione per modificare il regolamento dei bonds 2026-2027... Ed allora, a mio parere, apriranno trattative per allungare la duration dei bonds critici, ossia di quelli in scadenza nel prox triennio (2024-2026). E forse potrebbero anche proporre un modesto taglio del nominale e/o dei tassi, ma su base volontaria... e senza coinvolgere tutti gli altri bonds Senior esistenti, in quanto non hanno chiesto di votare per modificare il regolamento a tutti i bonds Senior emessi. :rolleyes:

Per quanto riguarda i bonds sub perpetual, in caso di adc oneroso (molto probabile) verrebbero quasi per certo coinvolti mediante uno swap obbligatorio bonds/azioni... ma per i bondholders dell'ultimissima ora (come Noi) non sarebbe un'operazione drammatica, in quanto il ns bassissimo pmc (minore di 10€) ci consente di sopportare agevolmente sia un "eventuale" drastico taglio del nominale (fino al 90%), sia la successiva conversione in nuovi titoli azionari. E pertanto, nel peggiore degli scenari, liquidando subito le nuove azioni ricevute, si dovrebbe ottenere un recovery almeno pari al capitale investito inizialmente nei bonds sub... :cool:

Escluderei in modo perentorio la bancarotta, in quanto esistono 2 nuovi candidati (Terac + EP Global) disposti ad entrare nel capitale azionario di Casino G.P. ed entrambi questi "cavalieri bianchi" si dichiarano addirittura pronti alla collaborazione, ossia a divenire azionisti in tandem... Quindi, le Agenzie "Cassandra style" possono andare a pascolare altrove... :sperem::rock::pop:

In conclusione, citando il "mitico" Russiabond: "Cmq vada sarà un successo." :asd:
pure Salini prese Astaldi
 
Quando una società decide di rinegoziare le condizioni del debito, lo fa su tutto quello esistente partendo dagli ultimi dati di esercio approvati (bilancio 2022) nel rispetto delle rispettive classi debitorie. Quindi debito privilegiato e chirografario (per quanto riguarda i prestiti bancari e i bond: senior secured, senior unsecured e subordinated). Non esiste che, allo stato attuale, sia escluso il debito in scadenza quest'anno piuttosto che nel 2024 o nel 2025, perchè si verrebbero a creare delle ingiuste discriminazioni fra creditori basate sulla tempistica e non sul grado di soddisfacimento. Il che porterebbe a cause, ricorsi, e anche al default giudiziale.
Una ristrutturazione (su base volontaria o attivando le CAC) delle sole scadenze su una sola categoria di bonds si potrebbe fare.
Una situazione simile l'ho vista nel passato, ad esempio su alcuni bonds della Società petrolifera del Venezuela (PDVSA).
Invece, una ristrutturazione sul valore nominale dovrebbe coinvolgere tutti i bonds esistenti.
Tuttavia, la richiesta di modifica del regolamento è stata avanzata soltanto per 2 bonds esistenti. Abbastanza anomalo.

Per quanto riguarda i bonds sub perpetual, il coinvolgimento dovrebbe essere univoco: conversione forzosa in nuovi titoli azionari... soprattutto nel caso (assai probabile) di un oneroso adc.
 
Ultima modifica:
pure Salini prese Astaldi
Per prima cosa, Casino G.P. è un Emittente francese; in secondo luogo, le offerte di entrare nell'azionariato sono state fatte mentre la Società è ancora in piena attività... non dopo la bancarotta.
 
Basta essere consapevoli che c'è un ventaglio di scenari possibili a seconda della piega che prenderanno gli eventi e che azioni e subordinate hanno negli scenari peggiori un recovery sotto 1% quindi anche comprando a 5 potrebbe portare ad una perdita di oltre 80% ( scenario orpea)

Non è che quello che non si sa non esiste... Detto questo spero salviate la chiappe ma vi siete infilati in una bisca pericolosa
 
Basta essere consapevoli che c'è un ventaglio di scenari possibili a seconda della piega che prenderanno gli eventi e che azioni e subordinate hanno negli scenari peggiori un recovery sotto 1% quindi anche comprando a 5 potrebbe portare ad una perdita di oltre 80% ( scenario orpea)

Non è che quello che non si sa non esiste... Detto questo spero salviate la chiappe ma vi siete infilati in una bisca pericolosa

Caro Captain,

Ovviamente tutti gli scenari sono possibili, anche i più remoti, per il semplice fatto che a questa partita di poker della finanza siamo solo spettatori che hanno scommesso su chi pensiamo vinca la partita.

Premesso che:
- Non conosco il caso Orpea, ma GOOGLANDO ho trovato una headline (su cui ho linkato), e mi sono fatto persuaso che le situazioni sono differenti ed il paragone IMHO sta stretto:

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FONTE: https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/ORPEA-4799/attualita/Orpea-registra-una-perdita-annuale-di-4-4-miliardi-di-dollari-sulla-svalutazione-delle-attivita-43826384/
Qui abbiamo invece una società che fa utili (Pochi e sotto le aspettative) con un grande debito (difficile da gestire per il futuro prossimo e con la continuità aziendale così come la conosciamo oggi).

- Non scrivo sui FORUM, almeno al giorno d'oggi (ma nemmeno in passato!), per vedere "Chi fa la pipì più lontano", ma semmai per un civile confronto e vedere se ci sono in giro idee migliori della mia su uno specifico fatto finanziario (quasi sempre un TITOLO).

Fatte queste doverose premesse, la bisca non è pericolosa, ma pericolosissima! Ma ho sempre seguito la filosofia "Grandi rischi, grandi guadagni", molto spesso mi è andata bene, ma talvolta anche male. E' comunque la "Modalità di gioco" che trovo a me più confacente (Per questo non voglio certo fare proselitismo, nel senso che se io perdo 265K € di botto mi rode il kulo si, ma è una botta che posso assorbire senza mutare il mio stile di vita -per questo che non vado mai sui "Margini": gioco sempre i soldi che ho, non anche quelli presi a prestito (Se non per limitatissimi periodi in attesa di cedola, attesa di alcuni gg. per trasferimento fondi -e comunque sempre per importi risibili rispetto alle cifre in gioco-).

Poi in riguardo lo scenario PEGGIORE, recovery prossimo allo zero per una o più classi di obbligazioni : ma allora così l'imprenditore lo so fare anche io: vivo sopra le mie possibilità, sbaglio manovre industriali, commerciali e finanziarie, poi azzero di botto il debito "Monstre" che mi sono creato negli anni, mi rifaccio una verginità (finanziaria e magari anche di bilancio svalutando le poste debitorie a zero) e magari già che ci sono faccio anche un ADC perché la compagnia è diventata "Sana" di botto, un vero "Gioellino", così da darle nuova linfa per.... continuare a gestirla come facevo prima! E che sono l'Argentina?
Possibile anche, magari in Italia o a Fantasilandia, ma oltralpe la vedo un po' più dura (Almeno con la faciloneria con cui l'ho canzonata).

Mi sembra che anche per fallimenti "Pirateschi" alla CIRIO e PARMALAT si è parlato comunque di un recovery rispettivamente di 12,6 e 13-16% per gli OBB... ma sempre di situazione gestita con i LIBRI IN TRIBUNALE. (Non ero coinvolto nei 2 casi di cui, pertanto ho GOGGLATO le % di recovery, sapevo comunque che zero non lo avevano preso). E comunque ribadisco che erano fallimenti. E qui il fallimento -secondo me- non lo vuole nessuno, infatti...

Qui si parla di una catena di SUPERMERCATI e tante altre cose (con una CAPOGRUPPO anch'essa piena di problemi finanziari). Farà sicuramente gola a tanti anche solo per 1 semplice motivo: CASH FLOW. Cosa che gli INDUSTRIALI (Titoli) non hanno dalla loro (almeno non come AUTOSTRADE e SUPERMERCATI). Una società con una GRANDE CASSA può fare GRANDI COSE (Anche se questa ha fatto solo CASSATE...). Con un tribunale di mezzo, le decisioni sarebbero sicuramente meno di convenienza per i soci attuali (Le attuali azioni dovrebbero conseguentemente valere zero, pertanto i soci attuali sono i primi a perdere tutto), ma chi verrà investito di gestirle, il quale sicuramente ragionerà con logiche differenti (Parlo in generale, perché non conosco minimamente le procedura di crisi aziendale - rito fallimentare che c'é in Francia- Diciamo pertanto che parlo per logica). Pertanto avremo un TECNICO-AMMINISTRATORE nominato del tribunale (Escludo ci siano manager di livello in sala d'attesa del tribunale per essere chiamati a risanare una catena di supermercati!, al massimo recuperano qualche professore universitario vicino a qualche corrente politica di convenienza alla bisogna) non fa comodo a nessuno, men che mai a potenziali nuovi investitori (o quelli vecchi che vogliono mettere mano al portafoglio per contare di più nella compagine societaria o fare un TAKE-OVER). Ergo, la soluzione FALLIMENTO (e conseguentemente Recovery zero o near per le PERP) non è una situazione comoda per nessuno.
Da non dimenticate la "BOMBA SOCIALE" data dai 188 811 lavoratori che avranno paura di non ricevere lo stipendio a fine mese (Con i libri in tribunale)... e tutta la catena (fornitori di servizi, allevatori e contadini che gli vendono carne ed il fresco! Solo per allargare gli orizzonti delle potenziali problematiche).
Giusto per fare un esempio quando si cerca di "TIRARE IL FRENO A MANO" a qualcosa di grosso: una nave da circa 100.000 TSL ci mette circa 1600 metri per arrestarsi in "UNA FERMATA DI EMERGENZA" a 22 nodi (circa 40 km/h), di una macchina diciamo intorno ai 13 metri.

La più probabile soluzione è quella di: un HAIR CUT -da un modesto 20% ad un pesante 80%-, un allungamento delle scadenze o un mix delle due ipotesi. Per capire le varie classi a cui può essere applicato senza violare la clausola PARI PASSU va oltre le mie conoscenze, ma al momento lo trovo quasi secondario, in quanto, come abbiamo già disquisito, a questi prezzi è difficile (ma non impossibile) uscire dall'operazione in perdita.
 
La velina/news di oggi:

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(In realtà è uscita dal consiglio di amministrazione con il suo delegato per evitare un potenziale conflitto di interessi (che a me invece sembra una buona notizia): mi consola non essere l'unico a scrivere talvolta maccaronicamente di finanza, ma almeno lo faccio a-gratis!)

può essere compresa meglio a questo link:
Fimalac quitte le conseil d’administration de Casino
del 19 maggio 23

Peccato che bisogna sapere bene il Francese per fruire anche il servizio collegato (Intervista all'esperto di turno: che parla pure a raffica!)

Tuttavia sembra stiamo infrangendo una regola aurea non scritta della finanza: "Andare contro il mercato"
(Me lo stavo dicendo anche quando ho comprato le OBB. GM a 4 -purtroppo con rateo tipo 8- e poi vendute velocemente a circa 29 e prima della ristrutturazione)

A chiappe strettissime (Livello "Spillo") si va avanti!
 
Bell'articolo del FT:

https://www.ft.com/content/8c4b0240-5127-466b-b929-b426cae53a42
(L'ho trovato grazie alle keyword utilizzate nel feed che ho impostato -c'é un post in questo thread dove lo spiego-: 9 su 10 da notizie già note, ma quando trova la decima...)

Spiega molto bene una situazione societaria complessa. Da quanto leggo, ma lo voglio rileggerlo con calma, l'acquisizione/il controllo fa gola a tanti (Come supponevo!).
Solo non mi trovo sui dati esposti per DEBITO e DIPENDENTI. Per la prima, suppongo dipenda se si contano solo le OBB o si sommano anche linee di credito e prestiti non obbligazionari, ed allora ecco spiegato. Mentre per i dipendenti la mia fonte: CASINO, GUICHARD-PERRACHON SA: dati finanziari previsioni stime e aspettative CO | MarketScreener ne riporta ben 188.811
 
Quando una società decide di rinegoziare le condizioni del debito, lo fa su tutto quello esistente partendo dagli ultimi dati di esercio approvati (bilancio 2022) nel rispetto delle rispettive classi debitorie. Quindi debito privilegiato e chirografario (per quanto riguarda i prestiti bancari e i bond: senior secured, senior unsecured e subordinated). Non esiste che, allo stato attuale, sia escluso il debito in scadenza quest'anno piuttosto che nel 2024 o nel 2025, perchè si verrebbero a creare delle ingiuste discriminazioni fra creditori basate sulla tempistica e non sul grado di soddisfacimento. Il che porterebbe a cause, ricorsi, e anche al default giudiziale.

Solo una nota: nel caso credit swisse, del pecking order se ne sono impippati alla grande, anche se esiste.
Non ho seguito gli sviluppi legali.
 
posti che è a pagamento ?

Recentemente ho scoperto che vado d'accordo in maniera totale con un mio nuovo fornitore, sai perché? "Perché entrambi non ci sentiamo mai dire quello che ci auspichiamo sentirci dire dal prossimo".

E ti pare che ero così koglione da postare un articolo a pagamento (sapendolo) ?

Spiegazione tecnica dell'accaduto: se lo apro diretto dal LINK risulta effettivamente a pagamento. MA... se lo apro dal link (LO STESSO!) però dal mio lettore di FEED (uso igHOME, così è anche replicabile "La cosa") come per magia lo riesco a leggere quasi fossi come abbonato (La pubblicità di abbonarmi ad 1 EURO per prova c'é ma non è vincolante).
Comunque, allego la versione PDF (Prima che il FT si accorga che li leggo a-gratis!) e la posto in un messaggio sotto se non è troppo lunga.
 

Allegati

  • Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter _ Financial Times.pdf
    752,9 KB · Visite: 12
FONTE targata nientepopodimeno che FT: Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter
(Se aperto tramite il LINK diretto risulta a pagamento - POST precedente versione formato PDF - Mie considerazioni personali "Al volo" 4 post sopra)

"quote
Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter Group built by Jean-Charles Naouri set to begin official talks with creditors as wealthy investors circle Given the size of Casino’s workforce and its range of suppliers the French government is monitoring events closely © Jeff Pachoud/AFP via Getty Images Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter on twitter (opens in a new window) Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter on facebook (opens in a new window) Debt-laden French supermarket Casino faces fraught new chapter on linkedin (opens in a new window) current progress 93% Adrienne Klasa and Leila Abboud in Paris, and Robert Smith in London yesterday 8 Print this page Receive free Casino Guichard-Perrachon SA updates We’ll send you a myFT Daily Digest email rounding up the latest Casino Guichard-Perrachon SA news every morning. French supermarket chain Casino is expected to begin official negotiations with creditors this week, as a group of wealthy investors circle the indebted retail empire built by Jean-Charles Naouri. Saddled with too much debt, declining revenues and a loss of market share, Casino, which owns the Franprix and Monoprix chains, has been ailing for several years. The retailer’s parent companies through which Naouri controls Casino have been in court-supervised restructuring since 2019. This week Casino is expected to enter a voluntary negotiation with its creditors — called a procedure de conciliation — that will be overseen by a court-appointed official, Marc Sénéchal, a well-known lawyer specialising in such cases, according to several people involved in the process. Under French law, the step is one short of a court-supervised debt restructuring — though it may pave the way for such a move — but for now it opens up a critical chapter for a company that employs 53,000 people and is the country’s sixth-biggest food retailer by market share. The decision to begin official negotiations with creditors, which include major French banks and international hedge funds, comes as Casino has drawn interest from a handful of high-profile investors and billionaires.

In April, Czech billionaire Daniel Křetínský, already Casino’s second-largest shareholder, offered to lead a €1.1bn investment, a move that would dilute Naouri and rip control of the supermarket chain from him. The proposal is backed by investor Marc Ladreit de Lacharrière, whose Fimalac group is now Casino’s third-largest shareholder. Křetínský’s intervention initially looked like it could derail a plan announced in March to combine Casino’s French retail business with Teract, a smaller rival backed by entrepreneur Moez-Alexandre Zouari, tech billionaire Xavier Niel and investment banker Matthieu Pigasse. But as the pressure to resolve Casino’s future intensifies, the two camps are talking and will be involved in the conciliation process that is designed to reach agreement both on Casino’s debt and the eventual structure of the group, according to people familiar with the matter. The retailer and the holding companies through which Naouri controls his stake have €4.9bn in debt repayments due by 2025. Casino had €6.4bn of debt at the end of last year. Known for his financial engineering that helped create a business empire with holdings spanning Brazilian food shops to renewable energy, Naouri has long tried to preserve his controlling stake despite the deteriorating picture at Casino and its parent companies, including Rallye. His chance of doing so, however, is increasingly slim, the people said. “Everyone is talking to everyone. They all know each other,” one of the people said. “[Naouri] is now obliged to do a deal where he will lose control . . . Last year he didn’t think he had to, but the business has deteriorated since then.” Earlier this month, rating agency S&P downgraded Casino, saying “a default, distressed exchange, or redemption appear inevitable within six months, absent unanticipated and significantly favourable” changes in the group’s circumstances.

Casino said it was “carefully reviewing the various expressions of interest” in the group and that “ultimately, decisions will rest with the board”. Teract declined to comment and Křetínský did not respond to a request for comment. The proposals from Teract and Křetínský would provide relief in different ways for Casino, which reported an almost 5 cent decline in revenues at its French business last quarter. The former would spin out the French retail operation, reposition the group upmarket with a focus on farm fresh products, provide a cash injection of at least €300mn and an option to sell stores to competitor Intermarché. Křetínský’s offer, meanwhile, would deliver more funding but not address the chain’s operational problems. Casino and Naouri’s lenders, which include BNP Paribas and Crédit Agricole, will also have sway over the final outcome, while secured and unsecured creditors include multiple US and European hedge funds. “There are so many parameters and players, so it’s hard to predict how it all could shake out,” said one person involved. “It’s more complicated than three dimensional chess.” Depending on how the conciliation process goes, Casino may yet end up in a more extensive debt restructuring process, known in France as a procedure de sauvegarde. It has two forms, accelerated and standard. One advantage of trying to restructure the debts within the conciliation or accelerated safeguard framework is that the process is confined to financial stakeholders, keeping Casino’s suppliers out of it. “Bruno Le Maire [French finance minister] will not allow them to default” on suppliers, said one Casino bondholder. Given the size of Casino’s workforce and its range of suppliers from dairy farmers to vegetable producers, the French government is closely monitoring events. But determining Casino’s future will be complicated by the labyrinthine structure that Naouri has built. Its steady slide from investment-grade credit to the lowest reaches of junk have left the group with outstanding bonds and loans on multiple terms. The complex picture makes forging any agreement among its creditors particularly fraught, creditors and advisers have said. For example, a portion of Casino’s secured loans are expected to be assumed by Teract if that deal is struck, an arrangement that would prove contentious if those lenders are still able to have a say on debt that is left at what remains of Casino. Meanwhile, some owners of Casino’s unsecured bonds also have more investor protections than others, a further obstacle to creditors finding common ground.

As creditors assess their options, there are signs that Křetínský and the backers of the Teract proposal are open to working together. Křetínský told Le Point magazine earlier this month that his capital injection is “not contradictory” to the Teract project, while Moez told Agence France-Presse they would be “happy to partner with someone as seasoned” as Křetínský. “The likelihood of seeing both Křetínský and Teract taking over Casino is now higher than ever,” said Clément Genelot, an analyst at Bryan Garnier. Genelot reckons one scenario that could emerge would give Teract a 30 per cent stake in Casino’s core French business, Intermarché around a quarter, Křetínský around 20 per cent and Naouri under 10 per cent. But with the talks in the procedure de conciliation only expected to begin this week, there is unlikely to be a quick fix for Casino.
"unquote
 
REFILE-French and Benelux stocks-Factors to watch 08:03 23/05/2023


(Refiles story without change)
May 23 (Reuters) - Below are company-related news and stories from France and Benelux which could have an impact on the region's markets or individual stocks.
...
CASINO , RALLYE :
Rallye, the holding company behind indebted French supermarket company, said on Monday it had started proceedings with a Paris court to get a period of grace over its debt situation.
 
proprio perche' francese quello che conta sono i DIPENDENTI, non i creditori specialmente subordinati...comunque chi sa che non facciano un "regalo" a 10 o anche piu' su...
 
Un estratto "Saliente" dall'articolo FT di cui pochi post sopra con sotto i mei commenti non richiesti:

"Casino and Naouri’s lenders, which include BNP Paribas and Crédit Agricole, will also have sway over the final outcome, while secured and unsecured creditors include multiple US and European hedge funds."
Almeno siamo in buona compagnia. E mi sa che anche loro sono tipi che non prendono per nulla bene un haircut che porta il valore dei titoli prossimo allo ZERO.


"There are so many parameters and players, so it’s hard to predict how it all could shake out,” said one person involved. “It’s more complicated than three dimensional chess."
Allora non sono l'unico a pensarlo! Tuttavia io almeno ho sempre premesso che ci sono fattori (che lo spingeranno a sopravvivere) che vanno oltre la finanza. Se fosse solo per la finanza sarebbe solo "Un morto sulla linea di partenza".


"Depending on how the conciliation process goes, Casino may yet end up in a more extensive debt restructuring process, known in France as a procedure de sauvegarde. It has two forms, accelerated and standard.
One advantage of trying to restructure the debts within the conciliation or accelerated safeguard framework is that the process is confined to financial stakeholders, keeping Casino’s suppliers out of it. “Bruno Le Maire [French finance minister] will not allow them to default” on suppliers, said one Casino bondholder."
Interessante piega: si possono "Bere" anche i crediti dei fornitori nella tipologia "Standard". Nella "Accelerated" sicuro si "Fanno" tutti gli azionisti. Ma così "Il grande vecchio" da ritagliarsi un tono minore sparisce proprio... e direi che non gli conviene, ammeno non sia un discendente di Sansone e veda Filistei ovunque!


"Given the size of Casino’s workforce and its range of suppliers from dairy farmers to vegetable producers, the French government is closely monitoring events."
Grazie grazie, finita l'avventura mi metterò a fare l'editorialista del FT!


"The complex picture makes forging any agreement among its creditors particularly fraught, creditors and advisers have said. For example, a portion of Casino’s secured loans are expected to be assumed by Teract if that deal is struck, an arrangement that would prove contentious if those lenders are still able to have a say on debt that is left at what remains of Casino. Meanwhile, some owners of Casino’s unsecured bonds also have more investor protections than others, a further obstacle to creditors finding common ground."
Qui sta il vero "Nodo Gordiano" della faccenda!


"Genelot reckons one scenario that could emerge would give Teract a 30 per cent stake in Casino’s core French business, Intermarché around a quarter, Křetínský around 20 per cent and Naouri under 10 per cent."
30% + 25% + 20% + 10% = 85% allora al mercato rimane il 15% ? - Qualsiasi strada intraprenderanno questo è "L'ultimo giro di valzer per il vecchio": o tiene poco con un piano di ristrutturazione concorcodato/pilotato o non terrà nulla (e per quasi tutti sarà più o meno così, almeno per gli AZ - mentre per gli OBB abbastanza poco, ma almeno -in media- un 20% auspico lo si porterà a casa - SECURED esclusi. Ma come dice anche il FT ci sono tanti clausole differenti nei prestiti che nemmeno loro si azzardano a stilare un elenco - che comunque in questa esatta fase delle trattative è superfluo: chi ha scommesso ormai ha sentito la chiamata "Les jeux sont faits, rien ne va plus").
 
Update giornaliero: in ptf 200K nominale bond sub perpetual al pmc = 7,17 € :rolleyes:
 
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STAMANI 23/05 I TITOLI SEMBRANO COME "SOSPESI"... (MAI VISTO PRIMA)

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(VEDERE L'ULTIMA COLONNA LAST si parla ancora di IERI alle 11:36 di OGGI - e che ho il REAL TIME!)

POI IL BOOK DELLE PERP ANOMALO con sti MARKET / MARKET su BID e ASK:

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proprio perche' francese quello che conta sono i DIPENDENTI, non i creditori specialmente subordinati...comunque chi sa che non facciano un "regalo" a 10 o anche piu' su...
Nello scenario peggiore e più probabile, Casino G.P. attuerà un oneroso adc che coinvolgerà anche i bondholders sub, mediante uno swap obbligatorio bonds/azioni ...
Pertanto, il ns recovery dipenderà dalle quotazioni future dei titoli azionari.
 
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