Basta essere consapevoli che c'è un ventaglio di scenari possibili a seconda della piega che prenderanno gli eventi e che azioni e subordinate hanno negli scenari peggiori un recovery sotto 1% quindi anche comprando a 5 potrebbe portare ad una perdita di oltre 80% ( scenario orpea)
Non è che quello che non si sa non esiste... Detto questo spero salviate la chiappe ma vi siete infilati in una bisca pericolosa
Caro Captain,
Ovviamente tutti gli scenari sono possibili, anche i più remoti, per il semplice fatto che a questa partita di poker della finanza siamo solo spettatori che hanno scommesso su chi pensiamo vinca la partita.
Premesso che:
- Non conosco il caso Orpea, ma GOOGLANDO ho trovato una headline (su cui ho linkato), e mi sono fatto persuaso che le situazioni sono differenti ed il paragone IMHO sta stretto:
FONTE:
https://it.marketscreener.com/quotazioni/azione/ORPEA-4799/attualita/Orpea-registra-una-perdita-annuale-di-4-4-miliardi-di-dollari-sulla-svalutazione-delle-attivita-43826384/
Qui abbiamo invece una società che fa utili (Pochi e sotto le aspettative) con un grande debito (difficile da gestire per il futuro prossimo e con la continuità aziendale così come la conosciamo oggi).
- Non scrivo sui FORUM, almeno al giorno d'oggi (ma nemmeno in passato!), per vedere "Chi fa la pipì più lontano", ma semmai per un civile confronto e vedere se ci sono in giro idee migliori della mia su uno specifico fatto finanziario (quasi sempre un TITOLO).
Fatte queste doverose premesse, la bisca non è pericolosa, ma pericolosissima! Ma ho sempre seguito la filosofia "Grandi rischi, grandi guadagni", molto spesso mi è andata bene, ma talvolta anche male. E' comunque la "Modalità di gioco" che trovo a me più confacente (Per questo non voglio certo fare proselitismo, nel senso che se io perdo 265K € di botto mi rode il kulo si, ma è una botta che posso assorbire senza mutare il mio stile di vita -per questo che non vado mai sui "Margini": gioco sempre i soldi che ho, non anche quelli presi a prestito (Se non per limitatissimi periodi in attesa di cedola, attesa di alcuni gg. per trasferimento fondi -e comunque sempre per importi risibili rispetto alle cifre in gioco-).
Poi in riguardo lo scenario PEGGIORE, recovery prossimo allo zero per una o più classi di obbligazioni : ma allora così l'imprenditore lo so fare anche io: vivo sopra le mie possibilità, sbaglio manovre industriali, commerciali e finanziarie, poi azzero di botto il debito "Monstre" che mi sono creato negli anni, mi rifaccio una verginità (finanziaria e magari anche di bilancio svalutando le poste debitorie a zero) e magari già che ci sono faccio anche un ADC perché la compagnia è diventata "Sana" di botto, un vero "Gioellino", così da darle nuova linfa per.... continuare a gestirla come facevo prima! E che sono l'Argentina?
Possibile anche, magari in Italia o a Fantasilandia, ma oltralpe la vedo un po' più dura (Almeno con la faciloneria con cui l'ho canzonata).
Mi sembra che anche per fallimenti "Pirateschi" alla CIRIO e PARMALAT si è parlato comunque di un recovery rispettivamente di 12,6 e 13-16% per gli OBB... ma sempre di situazione gestita con i LIBRI IN TRIBUNALE.
(Non ero coinvolto nei 2 casi di cui, pertanto ho GOGGLATO le % di recovery, sapevo comunque che zero non lo avevano preso). E comunque ribadisco che erano fallimenti. E qui il fallimento -secondo me- non lo vuole nessuno, infatti...
Qui si parla di una catena di SUPERMERCATI e tante altre cose (con una CAPOGRUPPO anch'essa piena di problemi finanziari). Farà sicuramente gola a tanti anche solo per 1 semplice motivo: CASH FLOW. Cosa che gli INDUSTRIALI (Titoli) non hanno dalla loro (almeno non come AUTOSTRADE e SUPERMERCATI). Una società con una GRANDE CASSA può fare GRANDI COSE (Anche se questa ha fatto solo CASSATE...). Con un tribunale di mezzo, le decisioni sarebbero sicuramente meno di convenienza per i soci attuali (Le attuali azioni dovrebbero conseguentemente valere zero, pertanto i soci attuali sono i primi a perdere tutto), ma chi verrà investito di gestirle, il quale sicuramente ragionerà con logiche differenti (Parlo in generale, perché non conosco minimamente le procedura di crisi aziendale - rito fallimentare che c'é in Francia- Diciamo pertanto che parlo per logica). Pertanto avremo un TECNICO-AMMINISTRATORE nominato del tribunale (Escludo ci siano manager di livello in sala d'attesa del tribunale per essere chiamati a risanare una catena di supermercati!, al massimo recuperano qualche professore universitario vicino a qualche corrente politica di convenienza alla bisogna) non fa comodo a nessuno, men che mai a potenziali nuovi investitori (o quelli vecchi che vogliono mettere mano al portafoglio per contare di più nella compagine societaria o fare un TAKE-OVER). Ergo, la soluzione FALLIMENTO (e conseguentemente Recovery zero o near per le PERP) non è una situazione comoda per nessuno.
Da non dimenticate la "BOMBA SOCIALE" data dai 188 811 lavoratori che avranno paura di non ricevere lo stipendio a fine mese (Con i libri in tribunale)... e tutta la catena (fornitori di servizi, allevatori e contadini che gli vendono carne ed il fresco! Solo per allargare gli orizzonti delle potenziali problematiche).
Giusto per fare un esempio quando si cerca di "TIRARE IL FRENO A MANO" a qualcosa di grosso: una nave da circa 100.000 TSL ci mette circa 1600 metri per arrestarsi in "UNA FERMATA DI EMERGENZA" a 22 nodi (circa 40 km/h), di una macchina diciamo intorno ai 13 metri.
La più probabile soluzione è quella di: un HAIR CUT -da un modesto 20% ad un pesante 80%-, un allungamento delle scadenze o un mix delle due ipotesi. Per capire le varie classi a cui può essere applicato senza violare la clausola PARI PASSU va oltre le mie conoscenze, ma al momento lo trovo quasi secondario, in quanto, come abbiamo già disquisito, a questi prezzi è difficile (ma non impossibile) uscire dall'operazione in perdita.